Sveglia 3 am

di
genere
sentimentali

Sveglia alle 3 am
Contrariamente a quanto capitava abitualmente, quella mattina Silvia alla prima sveglia era già ritta in piedi, come un soldato al richiamo del comandante. Rapida e scattante si era alzata e subito aveva iniziato a prepararsi. Si era diretta verso il bagno, dove aveva fatto una doccia bollente, che riusciva sempre a renderla carica e briosa. Poi aveva iniziato a vestirsi con i vestiti preparati già la sera prima : una maglietta nera molto aderente e scollata, con la quale mostrava il suo seno sfrontato senza reggiseno, e un paio di leggins che, esattamente come la maglietta, lasciavano ben poco spazio alla fantasia. Solito trucco leggero ma molto d’effetto, le metteva in risalto la forma degli occhi, e specialmente con la mascherina indossata, erano il centro del suo viso. I capelli neri lunghi e la frangetta corta incorniciavano perfettamente lo sguardo sornione di Silvia, enfatizzandone l’alone di mistero e seduzione che si poteva cogliere incrociandolo. Ultima sistemata allo specchio, due gocce di profumo, giacca, borsa, valigia e finalmente Silvia era pronta per andare. In quella fredda mattina, neanche il sole aveva ancora iniziato la sua salita, anche se, a causa dell’invernale bolla di nebbia che ricadeva pesante e densa sulla città, nemmeno se ci fosse stato si sarebbe potuto intravedere. Una volta accesa la macchina, Silvia aveva impostato il navigatore con la sua destinazione finale : aeroporto di Milano. Era già da tempo che pianificava questo viaggio per Amsterdam, e finalmente, con il pretesto di andare a trovare il suo fidanzato Giovanni, finalmente stava partendo. Durante il viaggio in macchina si sentiva molto a suo agio e indipendente, come se tutto ciò la stesse rendendo sempre più vicina all’essere una seducente donna adulta, che sapeva ciò che voleva e quindi andava a prenderselo. Sentiva l’eccitazione crescere dentro di sé per il brivido dell’avventura che stava per intraprendere : il primo viaggio il aereo da sola verso una terra sconosciuta. Questo la faceva sentire estremamente su di giri, tanto che ci sono stati momenti in cui aveva sentito la tentazione di toccarsi, per scaricare tutta quell’eccitazione tramite le sue dita, ma tra una canzone e l’altra, si era persa a fantasticare più ingenuamente. Arrivata al parcheggio ha scaricato le sue poche cose, e si era diretta verso l’ingresso. Mentre varcava la soglia dell’aeroporto aveva sentito l’eccitazione crescere un’altro po’, si sentiva finalmente sempre più vicina a ricongiungersi con Simone, e questo la faceva sentire al settimo cielo.

Tra una cosa e l’altra, Silvia aveva già passato i controlli della sicurezza, e da quel momento, aveva da aspettare un paio d’ore prima di imbarcarsi effettivamente sull’aereo. Proprio in quel momento aveva ricevuto un messaggio da Giovanni :
“Buongiorno amore, stai partendo? Ho una cosa per allettarti il viaggio…”
*foto*
La foto ritraeva Giovanni in piedi, appena uscito dalla doccia, ne si percepiva la pelle calda pure attraverso il vitreo e freddo schermo del telefono. Era tutta ricoperta da gocce d’acqua, che lo rendevano interamente bagnato e luccicante. La finestra sulla sua sinistra aiutava a conferire questo senso di tridimensionalità al suo corpo nudo, su ogni parte, del suo corpo nudo. La posa e il volto virile lo rendevano estremamente eccitante per Silvia, poteva solo guardando quella foto ricordare come fosse avere il suo membro tra le cosce quando in quelle torride e bollenti giornate d’estate, lo squirto di Silvia era come una piacevole doccia rinfrescante per entrambi.
Appena ricevuta la foto, mentre la stava guardando, senza neanche accorgersi aveva iniziato a mordersi con insistenza il labbro, e stringeva le gambe con forza per cercare di trattenere quella pulsione così viscerale che le si stava scatenando proprio nel basso ventre. Le fantasie avevano iniziato ad affollarsi nella mente di Silvia : lei aveva feticismi dei quali con sfrontatezza non faceva mistero. Lo squirting la faceva impazzire : pensare di essere penetrata mentre la sua figa spruzzava all’impazzata con il cazzo di Giovanni dentro la mandava fuori di testa, e seduta su quella sedia dell’aeroporto, Silvia aveva iniziato a bagnarsi come non mai. Fantasticava su Giovanni che con un’intera mano dentro la sua figa poteva penetrarla ripetutamente con forza mentre la teneva per il collo e le ripeteva quanto fosse la sua brava bimba. Con tutti quei pensieri in testa, Silvia aveva provato a respingere l’idea di toccarsi nel bagno dell’aeroporto, ma le fantasie erano diventate insopportabili da reggere, e lei aveva assoluto bisogno di sfogare quelle fantasie su di sè. Arrivata all’interno del bagno, aveva lasciato libere di andare le sue fantasie : pensava al suo Giovanni, che tenendosi con una mano il cazzo per farlo stare ben dritto, faceva dentro e fuori per il suo culo, e come questo le facesse grondare la figa in maniera eccezionale. La penetrazione anale dava a Silvia orgasmi multipli, nei quali attraverso la stretta dello sfintere, faceva lo stesso con Giovanni, che come segno di dominazione e di possesso sborrava nel culo di Silvia, ma senza sosta continuava a scoparsela con violenza. Nel mentre, in quel bagno dell’aeroporto, Silvia chiaramente non poteva essere sola vista la frequentazione, e si era chiusa dentro un bagno con l’impazienza delle persone in coda. A lei non interessava, l’idea che qualcuno da fuori potesse sentirla la faceva eccitare ancora di più, ed è proprio per questo che non si faceva scrupoli mentre si masturbava a spingere fuori con forza il suo squirto, che ricadendo sul pavimento faceva un rumore non giustificabile con altro. Più si vedeva grondare, più si ficcava le dita in profondità, fino ad arrivare ad inserire la mano intera nella figa. Nel mentre con l’altra mano stava provando ad entrare nel culo, e con grande stupore era già arrivata a tre dita. A causa dell’immensa lubrificazione e dell’eccitamento morboso che Silvia stava provando, all’improvviso anche la mano le scivola completamente nel culo, e con un leggero urlo strozzato, inizia a scoparsi con due mani contemporaneamente davanti e dietro. Appena 30 secondi dopo, un orgasmo destabilizzante le aveva fatto avere un gemito impossibile da ignorare, e ritornata finalmente con i piedi per terra, si era resa conto del casino che aveva combinato. L’intero bagno era ricoperto dei suoi umori, e l’odore di sesso che si era creato era dolce e a tratti stucchevole. Una volta rimessi i pantaloni e preso un bel respiro, Silvia era uscita dal bagno. Gli sguardi riservavano per lei giudizio, sdegno, rifiuto, ma anche compiacenza di chi, di quell’atto impuro appena compiuto, avrebbe sicuramente pregato per prenderne parte. A Silvia non interessava, lei emanava una carica sessuale che a stento passava inosservata, ed alle occhiatacce, ci era ormai abituata. Una volta uscita, si era diretta verso l’imbarco e visto ormai l’orario, stava già salendo sull’aereo. Silvia era felice, di lì a breve si sarebbe ricongiunta al suo Giovanni, e tutte quelle fantasie che erano solo nella sua testa si sarebbero trasformate presto in realtà. L’orgasmo così intenso che aveva provato Silvia, le aveva provocato un senso di beatitudine che la stava pian piano cullando verso il sonno, e aveva così deciso che sarebbe decisamente stato meglio riprendere le forze, visto cosa la stava aspettando ad Amsterdam.
di
scritto il
2022-01-23
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