Finalmente
di
Obsession
genere
etero
Mi mandi un messaggio per sapere se possiamo vederci, con la scusa di farmi vedere la tua nuova macchina.
Ci accordiamo per vederci da me e da quel momento io non riesco a far altro che pensare a te, al tuo sorriso, al tuo piccolo seno, al tuo fisico snello, al tuo splendido sedere.
Più ti penso piumino eccito, mi preparo psicologicamente a doverti resistere, ma anche fisicamente, mi depilo il pene e lo scroto , riduco anche la lunghezza dei peli sul pube, mi piace la sensazione del mio pene liscio quando mi tocco ero ovviamente mi masturbo pensando a te.
Arrivi splendida come sempre, ci abbracciamo stringendoci forte e già sento ma mia erezione partire, baci sulle guance da amici, se solo sapessi quanto sesso mi fai, peccato che tu stia con L. con cui sono amico di vecchia data e mai gli farei un torto simile, forse è proprio per questa nostra amicizia che tu ti sei fidata di me e vieni quando hai bisogno di un buon orecchio amico.
Soliti convenevoli, come stai, cosa fai, come va la vita, preparo il caffè e ci mettiamo sul divano, poi prendi coraggio e mi confidi che ti stai lasciando con L., non perché non ci sia più amore tra di voi ma perché le vostre vite hanno preso strade diverse a un bivio, le vostre aspettative non sono più le stesse.
Sono dispiaciuto, sia per L. che so ci starà male ed anche per te perché so che anche tu ci starai male e partendo da te la decisione ci sei stata male per arrivare a decidere, un pò però sono contento per me, ora non ci sono più vincoli che mi impediscono di farti capire realmente cosa mi provochi.
Cerco di cambiare discorso perché la mia erezione comincia ad essere troppo evidente e fastidiosa, ti chiedo di quelle amiche che mi hai presentato e che ti confesso mi farei volentieri, mi confidi che con una hai chiuso quando L. ti ha detto che lei gli ha detto chiaramente di volerselo scopare, o al limite di fare una cosa a tre con te.
Riecco la mia erezione, anche io la farei una cosa a tre con voi due, ma solo dopo averne fatta una da solo con te.
Si fa tardi e ti alzi per congedarti, ci abbracciamo di nuovo e io non mi lascio scappare l'occasione per metterti le mani sul culo e spingerti verso la mia erezione.
Con le mani premi sul mio petto per allontanarti, mi guardi stupita e mi molli un ceffone in pieno viso, esclamando
"Che cazzo fai ??"
Abbasso lo sguardo e scusandomi confesso "Mi piaci da sempre, non riesco a stare vicino a te senza averlo duro, ora che non stai più con L. che era l'unico motivo per cui ti ho sempre tenuto nascosto quello che provo mi sono detto che o la va o la spacca"
Mi fissi per diversi secondi allibita, poi lasciandomi stupito prendi il mio viso tra le mani e mi baci sulle labbra, schiudendole e forzando le mieter infilare la lingua.
Una mia mano va dietro la tua nuca cercando di impedire una fuga che non ci sarà, l'altra ti accarezza la schiena, tu la prendi e la rimetti sul tuo culo .
Afferro anche l'altra natica e ti sollevo da terra, tu cingi la mia vita con le gambe senza mai smettere di creare vortici con le nostre lingue, tenendoti in bracci vado verso la camera da letto, mi lascio cadere con te sopra, inizio a spogliati togliendoti la maglia ed ovviamente sotto non porti nulla, prima di riprendere a baciarmi fai lo stesso, mentre io slaccio bottone e zip dei tuoi pantaloni, vinta la resistenza della cerniere infilo le mani dentro afferrato le natiche coperte solo da una sottile striscia che sparisce nel solco che le divide.
Mi slacci i pantaloni poi ti alzi e prima ti liberi dei tuoi e del tuo perizoma poi sfili i miei insieme ai boxer, sali in piedi sul letto camini a ponte sopra di me mostrandomi la tua fica liscia e lucida di umori ti accucci e me la sbatti in faccia fermandoti distante in modo da fami sentire il tuo profumo ma senza permettermi di leccarti.
"La vuoi mangiare ?" mi chiedi con un ghigno quasi sadico
"vorrei morire con la tua fica in faccia" ti rispondo, allora tu me la sbatti in bocca, la assaporo, lecco le piccole labbra, insinuo la lingua fino a trovare il clitoride, lo torturo per poco fino a farti raggiungere il primo orgasmo, tremi e gemi, stremata ti lascia cadere supina sopra di me.
Dopo qualche minuto ti riprendi ti alzi e ti sdrai affianco a me, ci baciamo di nuovo e mi chiedi "cosa stiamo facendo" ed io "lasciati amare, finalmente"
Mi stringi a te, mi baci, mi coccoli e dici " Sono pronta, amami"
Questo è stato il primo di molti orgasmi quel giorno, quel mese, quell'anno, quella vita
Ci accordiamo per vederci da me e da quel momento io non riesco a far altro che pensare a te, al tuo sorriso, al tuo piccolo seno, al tuo fisico snello, al tuo splendido sedere.
Più ti penso piumino eccito, mi preparo psicologicamente a doverti resistere, ma anche fisicamente, mi depilo il pene e lo scroto , riduco anche la lunghezza dei peli sul pube, mi piace la sensazione del mio pene liscio quando mi tocco ero ovviamente mi masturbo pensando a te.
Arrivi splendida come sempre, ci abbracciamo stringendoci forte e già sento ma mia erezione partire, baci sulle guance da amici, se solo sapessi quanto sesso mi fai, peccato che tu stia con L. con cui sono amico di vecchia data e mai gli farei un torto simile, forse è proprio per questa nostra amicizia che tu ti sei fidata di me e vieni quando hai bisogno di un buon orecchio amico.
Soliti convenevoli, come stai, cosa fai, come va la vita, preparo il caffè e ci mettiamo sul divano, poi prendi coraggio e mi confidi che ti stai lasciando con L., non perché non ci sia più amore tra di voi ma perché le vostre vite hanno preso strade diverse a un bivio, le vostre aspettative non sono più le stesse.
Sono dispiaciuto, sia per L. che so ci starà male ed anche per te perché so che anche tu ci starai male e partendo da te la decisione ci sei stata male per arrivare a decidere, un pò però sono contento per me, ora non ci sono più vincoli che mi impediscono di farti capire realmente cosa mi provochi.
Cerco di cambiare discorso perché la mia erezione comincia ad essere troppo evidente e fastidiosa, ti chiedo di quelle amiche che mi hai presentato e che ti confesso mi farei volentieri, mi confidi che con una hai chiuso quando L. ti ha detto che lei gli ha detto chiaramente di volerselo scopare, o al limite di fare una cosa a tre con te.
Riecco la mia erezione, anche io la farei una cosa a tre con voi due, ma solo dopo averne fatta una da solo con te.
Si fa tardi e ti alzi per congedarti, ci abbracciamo di nuovo e io non mi lascio scappare l'occasione per metterti le mani sul culo e spingerti verso la mia erezione.
Con le mani premi sul mio petto per allontanarti, mi guardi stupita e mi molli un ceffone in pieno viso, esclamando
"Che cazzo fai ??"
Abbasso lo sguardo e scusandomi confesso "Mi piaci da sempre, non riesco a stare vicino a te senza averlo duro, ora che non stai più con L. che era l'unico motivo per cui ti ho sempre tenuto nascosto quello che provo mi sono detto che o la va o la spacca"
Mi fissi per diversi secondi allibita, poi lasciandomi stupito prendi il mio viso tra le mani e mi baci sulle labbra, schiudendole e forzando le mieter infilare la lingua.
Una mia mano va dietro la tua nuca cercando di impedire una fuga che non ci sarà, l'altra ti accarezza la schiena, tu la prendi e la rimetti sul tuo culo .
Afferro anche l'altra natica e ti sollevo da terra, tu cingi la mia vita con le gambe senza mai smettere di creare vortici con le nostre lingue, tenendoti in bracci vado verso la camera da letto, mi lascio cadere con te sopra, inizio a spogliati togliendoti la maglia ed ovviamente sotto non porti nulla, prima di riprendere a baciarmi fai lo stesso, mentre io slaccio bottone e zip dei tuoi pantaloni, vinta la resistenza della cerniere infilo le mani dentro afferrato le natiche coperte solo da una sottile striscia che sparisce nel solco che le divide.
Mi slacci i pantaloni poi ti alzi e prima ti liberi dei tuoi e del tuo perizoma poi sfili i miei insieme ai boxer, sali in piedi sul letto camini a ponte sopra di me mostrandomi la tua fica liscia e lucida di umori ti accucci e me la sbatti in faccia fermandoti distante in modo da fami sentire il tuo profumo ma senza permettermi di leccarti.
"La vuoi mangiare ?" mi chiedi con un ghigno quasi sadico
"vorrei morire con la tua fica in faccia" ti rispondo, allora tu me la sbatti in bocca, la assaporo, lecco le piccole labbra, insinuo la lingua fino a trovare il clitoride, lo torturo per poco fino a farti raggiungere il primo orgasmo, tremi e gemi, stremata ti lascia cadere supina sopra di me.
Dopo qualche minuto ti riprendi ti alzi e ti sdrai affianco a me, ci baciamo di nuovo e mi chiedi "cosa stiamo facendo" ed io "lasciati amare, finalmente"
Mi stringi a te, mi baci, mi coccoli e dici " Sono pronta, amami"
Questo è stato il primo di molti orgasmi quel giorno, quel mese, quell'anno, quella vita
0
voti
voti
valutazione
0
0
Commenti dei lettori al racconto erotico