Alina craciu 2 alternanza scuola lavoro
di
Boxer77
genere
dominazione
Il giorno successivo alle 9 in punto Alina si presento a lavoro , vestita elegante e sexy con pantacollant neri e tshirt rosa , scarpe con I tacchi. La affidai alla mia segretaria per isegnargli la contabilità. Fui indaffarato tutto il giorno per seguire varie pratiche. La ignorai ma spesso ripensavo al suo pompino , alle sue lacrime , alla mia storia nella sua calda bocca . Più volte Alina con il suo magnifico culo mi è passata davanti e ho pensato di sfondarle il culo con la mia cappella ma sono un animale che sa trattenersi quando occorre. Avevo un piano per la chiusura dell'ufficio.
Alle 19 quando stavamo per chiudere l'ufficio Alina si avvicina e mi chiede se puo' andare via e io con voce ferma gli dico no aspetta vieni un momento con me nell'archivio. Nell'archivio gli salto letteralmente addosso, gli palpo quel culo tondo, stupendo, giovane e sodo. Lei prova a resistere e inizia di nuovo a piangere ma io vado avanti senza pietà. Vuoi finire questo cazzo di tirocinio o no gli urlo contro e lei piangente e con vice bassa ridonde si. Gli toro giù i pantaloni, ha un tanga da troia che esalta il suo culo, prendo il sapone del lavandino e gli ne metto una manata tra le rotonde chiappe, mi implora di non rompergli il culo perché nonno ho mai dato nemmeno al suo ragazzo ma io vado avanti già pregusto il piacere. Mi piazza dietro di lei , la metto a pecora su una scrivania, ha un culo da applauso, metto un po' di sapone sulla mia cappella, poi comicncio a spingere e il sapone fa la sua funzione le gemelli all'inizio entro a fatica ma poi lo sfintere si apre e cominciò a stantuffare do brutto. Alina comincia a godere e io la sfondo ancora di più, le tiro i capelli alla troia. Le vengo nel culo copiosamente. Tiro fuori l'uccello sporco di sborra e la prendo per la testa e la obbligo a pulirmi con la lingua e lei sottomessa come una canna obbedisce. La alzo con il solito bacio in bocca e le dico puoi andare. Ci vediamo domani
Alle 19 quando stavamo per chiudere l'ufficio Alina si avvicina e mi chiede se puo' andare via e io con voce ferma gli dico no aspetta vieni un momento con me nell'archivio. Nell'archivio gli salto letteralmente addosso, gli palpo quel culo tondo, stupendo, giovane e sodo. Lei prova a resistere e inizia di nuovo a piangere ma io vado avanti senza pietà. Vuoi finire questo cazzo di tirocinio o no gli urlo contro e lei piangente e con vice bassa ridonde si. Gli toro giù i pantaloni, ha un tanga da troia che esalta il suo culo, prendo il sapone del lavandino e gli ne metto una manata tra le rotonde chiappe, mi implora di non rompergli il culo perché nonno ho mai dato nemmeno al suo ragazzo ma io vado avanti già pregusto il piacere. Mi piazza dietro di lei , la metto a pecora su una scrivania, ha un culo da applauso, metto un po' di sapone sulla mia cappella, poi comicncio a spingere e il sapone fa la sua funzione le gemelli all'inizio entro a fatica ma poi lo sfintere si apre e cominciò a stantuffare do brutto. Alina comincia a godere e io la sfondo ancora di più, le tiro i capelli alla troia. Le vengo nel culo copiosamente. Tiro fuori l'uccello sporco di sborra e la prendo per la testa e la obbligo a pulirmi con la lingua e lei sottomessa come una canna obbedisce. La alzo con il solito bacio in bocca e le dico puoi andare. Ci vediamo domani
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