Due amiche troie che più troie non si può
di
valentin
genere
scambio di coppia
Eccoci qua tutti e quattro in occasione del mio compleanno (40 anni e non sentirli) davanti al p.c. abbiamo deciso di raccontarvi la nostra storia. Siamo due coppie indissolubili di amici siciliani, io sono Maria e il mio lui Carlo mentre la mia amica si chiama Roberta e suo marito Salvo. Sin da ragazza mi sentivo una ragazza libertina, calda, mi piaceva vestire in modo da mettere in evidenza il mio corpo di bella ragazza e nella mia fantasia farmi toccare anche in pubblico, ma solo nella fantasia, perché in un paese piccolo dove la gente parla e sparla delle persone, qualche lingua lunga avrebbe potuto informare la famiglia. Non voglio dilungarmi oltre, come detto con i nostri amici eravamo sin da allora molto affiatati, trascorrevamo il nostro tempo insieme, e quando volevamo un po' di intimità ci rifugiavamo in un appartamento di proprietà del mio ragazzo. Successe un pomeriggio quando un temporale ci consigliò che era meglio stare dentro, così ci recammo in quell’appartamento e tra una discussione e l’altra, seduti sullo stesso divano cominciammo a pomiciare rispettivamente con i nostri fidanzati. Come accennato prima dentro di me mi sono sempre sentita calda e tra una toccata e un’altra alla fine non ho resistito, mi sono abbassata, ho aperto la cerniera dei pantaloni del mio ragazzo, messo il suo cazzo fuori e, tra lo stupore dei nostri amici ho cominciato un pompino da favola, con il mio ragazzo che anche lui eccitato mi ha alzato la gonna mettendo a vista il mio bel culo ( anche se avevo indosso gli slip) e ha cominciato a sditalinarmi la fica. Anche la mia amica a quella vista ha perso il senso della ragione e uscito il cazzo del suo ragazzo si è messa a spompinarlo. Era una situazione a dir poco sconvolgente, quelle dita che martoriavano la mia fica mi portarono ad un orgasmo intenso che mi fece perdere completamente il controllo di me stessa; in un attimo tolsi gli slip e mi impalai su quel cazzo davanti ai miei amici che guardavano stupiti ed eccitandosi anche loro di più per quello che stava avvenendo in quella stanza. Guardavo la mia amica avventarsi sul cazzo del suo ragazzo ingoiandolo tutto e farsi sditalinare, ma con un residuo di vergogna teneva bassa la gonna per non fare vedere le sue parti intime. Quella situazione fece venire fuori tutta la troia che c’era dentro di me e quando sentii il mio ragazzo irrigidirsi, senza alcuna remora estrassi il suo cazzo e lo infilai in bocca per farlo sborrare e ingoiare per la prima volta tutta la sua sborra, contemporaneamente anche Salvo stava godendo nelle mani di Roberta. Ci fu qualche attimo di silenzio, in noi subentrò il fatto che forse eravamo andati oltre; ma io interruppi subito i loro timori dicendo che in fondo nessuno ci ha costretto, che quello che abbiamo fatto, lo abbiamo fatto senza costrizione e infine, ciliegina sulla torta, ho detto chiaramente che mi era piaciuto un sacco e da quello che avevo visto anche loro avevano goduto. Ho subito trovato l’appoggio di Carlo che senza giri di parole ha manifestato la sua gioia per avere accanto una ragazza così calda e disponibile a farlo anche davanti agli altri. Passarono un paio di giorni quando ricevetti la telefonata di Roberta, che mi invitava a casa sua per parlare. Quando sono arrivata la prima parola che mi ha detto sorridendo è stata: puttana, sei una gran troia e io di rimando, anche tu sei sulla buona strada ho visto come ingoiavi e succhiavi il cazzo a Salvo; scoppiammo in una fragorosa risata dicendoci che avevamo scoperto di essere due troie e che alla prossima si sarebbe fatta scopare anche lei davanti a noi. Avevo trovato la complice perfetta e per suggellare il nostro patto mi sono avvicinato a lei e l’ho baciata in bocca, sono rimasta piacevolmente sorpresa quando ho visto che anche lei ricambiava. le nostre lingue si sono intrecciate, abbiamo cominciato a toccarci e complice il fatto che eravamo soli in casa ci siamo buttati sul divano e infilarci reciprocamente le dita nella fica fino a quando non abbiamo goduto quasi contemporaneamente.
Passarono un paio di settimane, quando si presentò l’occasione di recarci nell’appartamento di Carlo per passare dei momenti in intimità, e come la volta precedente, dopo avere parlato del più e del meno cominciammo, tra una toccata e un'altra a pomiciare con i rispettivi ragazzi, quando mi venne in mente di dire: perché non ci mettiamo nel letto così staremo più comodi: detto fatto. Io senza più alcuna inibizione sbottonai la camicia di Carlo cominciai a leccargli il petto, mordergli i capezzoli, mentre lui mise allo scoperto le mie tette e si avventò su di esse. Con l’occhio della coda vidi che anche Roberta e Salvo si davano da fare. Eravamo due coppie scatenate, ricordo che ci trovammo tutti e quattro nudi che scopavamo alla grande con i nostri ragazzi che ci dicevano che erano felici di avere due troie per fidanzate.
E’ stato Carlo che d’un tratto mi ha posizionato davanti a Roberta invogliandoci a baciarci perché voleva vedere fin dove sarebbe arrivata la nostra troiaggine, così mentre i nostri ragazzi ci sfondavano io e Roberta abbiamo iniziato a slinguarci, toccare fino a quando Roberta chiamò Salvo e gli disse di infilarmelo in bocca davanti a Roberto mentre lei si voleva fare fottere da Carlo. Tutte le barriere erano crollate, stavamo provando il nostro primo (e interminabile) scambio di coppia Adesso i nostri ragazzi si alternavano nelle nostre fiche e nelle nostre bocche, quando i due si diedero un’occhiata e decisero che volevano il nostro culo. Eravamo ancora vergini di culo e quando glielo abbiamo detto, si sono messi in testa di suggellare tra noi un patto di ferro: ognuno avrebbe rotto il culo dell’altro; e così fu. Ci furono tanti incontri di quel genere, il nostro legame si consolidava ogni giorno di più, parlavamo di sesso senza tabù, sono stati i nostri ragazzi (ci hanno preceduto di qualche giorno) a proporci, quando saremmo sposati, a provare, per la nostra felicità, altri cazzi a cominciare da quando saremmo andati in viaggio di nozze. Ci sposammo a distanza di quarantotto ore. Partimmo insieme in crociera per il giro di nozze, ricordiamo bene io e Roberta quando la prima sera i nostri mariti potarono in cabina quattro camerieri di colore, superdotati che ci sfondarono ogni buco per una notte intera. Prima che la crociera finisse altri uomini e ragazzi ci hanno scopato. Tornati a casa abbiamo comprato una villetta bifamiliare in periferia dove abitare tutti e quattro insieme, così ci veniva più facile organizzare delle serate con maschi che venivano da altri paesi per scoparci. Dopo qualche tempo era venuto il momento di mettere su famiglia, avevamo deciso di smettere di invitare estranei nel nostro letto e mio marito, per suggellare la nostra eterna amicizia propose che a mettermi incinta fosse Salvo mentre lui avrebbe provveduto a mettere incinta Roberta, proposta approvata con entusiasmo all’ unanimità. Sono passati venti anni dal nostro matrimonio, siamo qui uniti più che mai, entrambi genitori di due figli di cui solo i secondi sono figli dei rispettivi mariti. Continuiamo la nostra vita, siamo felicemente sposati, il sesso senza limiti rende sempre più salda la nostra unione: sì io e Roberta siamo due troie, siamo felici di esserlo e anche i nostri mariti sono felicemente e consapevolmente cornuti. A conti fatti io e Roberta possiamo, con certezza dire di avere assaporato più di cento cazzi ciascuno.
Passarono un paio di settimane, quando si presentò l’occasione di recarci nell’appartamento di Carlo per passare dei momenti in intimità, e come la volta precedente, dopo avere parlato del più e del meno cominciammo, tra una toccata e un'altra a pomiciare con i rispettivi ragazzi, quando mi venne in mente di dire: perché non ci mettiamo nel letto così staremo più comodi: detto fatto. Io senza più alcuna inibizione sbottonai la camicia di Carlo cominciai a leccargli il petto, mordergli i capezzoli, mentre lui mise allo scoperto le mie tette e si avventò su di esse. Con l’occhio della coda vidi che anche Roberta e Salvo si davano da fare. Eravamo due coppie scatenate, ricordo che ci trovammo tutti e quattro nudi che scopavamo alla grande con i nostri ragazzi che ci dicevano che erano felici di avere due troie per fidanzate.
E’ stato Carlo che d’un tratto mi ha posizionato davanti a Roberta invogliandoci a baciarci perché voleva vedere fin dove sarebbe arrivata la nostra troiaggine, così mentre i nostri ragazzi ci sfondavano io e Roberta abbiamo iniziato a slinguarci, toccare fino a quando Roberta chiamò Salvo e gli disse di infilarmelo in bocca davanti a Roberto mentre lei si voleva fare fottere da Carlo. Tutte le barriere erano crollate, stavamo provando il nostro primo (e interminabile) scambio di coppia Adesso i nostri ragazzi si alternavano nelle nostre fiche e nelle nostre bocche, quando i due si diedero un’occhiata e decisero che volevano il nostro culo. Eravamo ancora vergini di culo e quando glielo abbiamo detto, si sono messi in testa di suggellare tra noi un patto di ferro: ognuno avrebbe rotto il culo dell’altro; e così fu. Ci furono tanti incontri di quel genere, il nostro legame si consolidava ogni giorno di più, parlavamo di sesso senza tabù, sono stati i nostri ragazzi (ci hanno preceduto di qualche giorno) a proporci, quando saremmo sposati, a provare, per la nostra felicità, altri cazzi a cominciare da quando saremmo andati in viaggio di nozze. Ci sposammo a distanza di quarantotto ore. Partimmo insieme in crociera per il giro di nozze, ricordiamo bene io e Roberta quando la prima sera i nostri mariti potarono in cabina quattro camerieri di colore, superdotati che ci sfondarono ogni buco per una notte intera. Prima che la crociera finisse altri uomini e ragazzi ci hanno scopato. Tornati a casa abbiamo comprato una villetta bifamiliare in periferia dove abitare tutti e quattro insieme, così ci veniva più facile organizzare delle serate con maschi che venivano da altri paesi per scoparci. Dopo qualche tempo era venuto il momento di mettere su famiglia, avevamo deciso di smettere di invitare estranei nel nostro letto e mio marito, per suggellare la nostra eterna amicizia propose che a mettermi incinta fosse Salvo mentre lui avrebbe provveduto a mettere incinta Roberta, proposta approvata con entusiasmo all’ unanimità. Sono passati venti anni dal nostro matrimonio, siamo qui uniti più che mai, entrambi genitori di due figli di cui solo i secondi sono figli dei rispettivi mariti. Continuiamo la nostra vita, siamo felicemente sposati, il sesso senza limiti rende sempre più salda la nostra unione: sì io e Roberta siamo due troie, siamo felici di esserlo e anche i nostri mariti sono felicemente e consapevolmente cornuti. A conti fatti io e Roberta possiamo, con certezza dire di avere assaporato più di cento cazzi ciascuno.
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Commenti dei lettori al racconto erotico