Moglie corteggiata " si cala le mutande" Parte prima

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Moglie corteggiata “ si cala le mutande” Prima Parte

Quanto sto per raccontare purtroppo è la storia della mia famiglia , soprattutto di mia moglie.
Mi chiamo Claudio , il racconto inizia con mia moglie Maria che ho conosciuto fine anni novanta , io facevo il quinto superiore , lei il quarto commerciale , era alta come me 1,74 , due seni una terza abbondante , quello che mi ha colpito di più è stato il suo fondoschiena, fasciato nei jeans metteva in risalto tutta la rotondità. Ci siamo conosciuti in un locale per giovani , quando si marinava la scuola . Ci incontravamo tutte le mattine prima di andare a scuola , io la aspettavo alla stazione perché arrivava con il treno . Io finito la scuola ho trovato subito a lavorare come operaio presso una ditta di impiantistica elettrica , lei intanto ancora studiava , tutto era stupendo , ci eravamo fidanzati ufficialmente , anche l’amore si faceva con passione , lo facevamo nei luoghi più strani , era bellissimo . Finito di studiare anche lei poco dopo ha trovato a lavorare presso una ditta che produceva mobili da bagno , dopo poco tempo dato che era molto predisposta e conosceva inglese e francese è stata inserita come addetta alle vendite estere. Passano un paio di anni e siamo nel 1999 , iniziamo a programmare di sposarci , anche su spinta dei suoi genitori . Ormai frequentavo la loro casa , avevamo organizzato che ogni domenica appena pranzato io la raggiungevo a casa per fare l’amore , dato che i suoi genitori partivano la mattina presto per andare a casa dei nonni e non tornavano prima delle 16 , avevamo quindi la casa tutta per noi per oltre due ore. Per quasi un anno ci sbagliavamo e sul suo letto matrimoniale abbiamo iniziato a conoscerci sessualmente piano piano, lei le prime volte quando gli avvicino il cazzo alla bocca era un po’ restia a leccarlo e poi a metterlo in bocca , ma poi con il passare del tempo ci ha fatto l’abitudine ed era sempre lei che come ci mettevamo sul letto , mi toglieva i pantaloni e box per poi prenderlo in bocca , giocarci con la lingua , e spesso mi chiedeva anche di venirgli in bocca . Anche a me piaceva cambiarla leccandogli tutta la sua fica , che con un po di sollecito ero riuscito a fargliela quasi depilare completamente. Quando poi la scopavo lei voleva tra le tante varianti che avevamo provato essere presa a Pecorina perchè diceva che gli piaceva molto quando sentiva che gli sbatto contro il culo con il mio corpo e gli arrivò contro l’utero . Solamente il suo lato b era ancora vergine , aveva paura del dolore che doveva subire a farselo sverginare.
Si lavorava tutti e due , io dopo un paio di anni ero entrato in società nella ditta dove lavoravo , cominciavo a guadagnare discretamente , Maria inizia ad andare a partecipare a delle mostre campionarie del settore arredamento tipo mostra del mobile a Milano , Cersaie di Bologna , rimaneva fuori spesso per due settimane. Durante il Cersaie di Bologna , lei doveva rimanere fuori due settimane e la domenica della seconda settimana in serata doveva rientrare, quando verso le 18 telefona a casa dicendo che si doveva fermare sicuramente fino a martedì perché doveva controllare gli operai che arrivavano lunedì per smontare lo stand e imballare i mobili. La cosa mi è sembrata un pò strana perché c’era il capo operaio che si era sempre interessato del montaggio e smontaggio stand. Il pomeriggio facendo finta di non sapere nulla telefono in ditta e parlo con la segretaria e gli chiedo se mi può passare Maria che sono Claudio il fidanzato , lei mi risponde che non è al lavoro ha chiesto due giorni di ferie perché voleva riposarsi dopo lo stress della fiera . Subito mi salgono mille dubbi , perché non è tornata a casa , dove sta in questo momento , con chi sta soprattutto, vado subito a casa dai suoi genitori e li metto al corrente di quanto ho scoperto. Suo padre subito prende il telefono e inizia a chiamarla sul cellulare , inizialmente non riesce a contattarla , dopo circa un'ora richiama lei tutta trafelata chiedendo se era successo qualche cosa che aveva trovato parecchie chiamate dal numero di casa . Suo padre subito con voce adirata gli chiede dove sei , perché non sei tornata a casa , lei gli risponde che lo aveva avvisato che doveva rimanere per lavoro . Mi faccio passare il telefono e gli dico che sta mentendo ho parlato in ditta e loro sanno solo che è in ferie. Subito la sento che non ha argomenti da ribattere , io gli dico cosa che non era vera ma volevo vedere che cosa si sarebbe inventata che Antonietta che era con lei in fiera mi aveva fatto capire che lei si era fermata con un uomo conosciuto li . Come sente questa mia menzogna inizia a balbettare che era matta , non era vero niente , però da come ha reagito avevo colto nel segno , dopo alcuni minuti di mia insistenza è crollata e non ha più negato , allora gli ho passato di nuovo il padre che con il suo modo di uomo rude di campagna gli ha detto che doveva subito andare alla stazione e che doveva tornare a casa immediatamente prima di subito che poi avrebbe fatto i conti con lui , dicendogli che sua madre nel sentire la conversazione telefonica si era sentita male. Alle 24, 30 insieme a suo padre sono andato a prenderla alla stazione , è scesa dal treno , non aveva il coraggio di guardarci in viso , sempre guardando in basso è salita in macchina e durante il tragitto fino a casa non ha proferito parola . Arrivati a casa mentre stavamo entrando in casa , io ero avanti con la sua valigia lei dietro di me , dietro il padre sento un urlo ai ai mi giro e vedo suo padre che gli aveva dato due calci nel culo. Lei subito è scoppiata a piangere , non tanto per il dolore ma per la vergogna , va verso la madre che era in piedi in cucina per salutarla, ma lei si gira di spalle e la evita. Piangendo va verso la sua camera , io la seguo entro in camera e chiudo la porta e gli dico : ora dobbiamo parlare! Per prima cosa gli dico che ora mi racconti tutto quello che hai fatto in quei quindici giorni a Bologna , e quello che è successo , voglio la verità . Lei è stata un pò in silenzio come per raccogliere le idee poi ha iniziato con dirmi che i primi due giorni non c’era niente di importante da dire , poi la mattina del terzo giorno è passato allo stand un loro rappresentante insieme ad un amico che anche lui esponeva lì in fiera ed era nel padiglione affianco , insieme sono andati al bar per un caffè , hanno parlato per un po , poi il rappresentante se ne andato lasciandoli da soli . Questa persona si chiamava Luigi aveva 30 anni , da quel giorno ogni momento era buono per incontrarsi , lui era molto galante , gli faceva la corte , dopo alcuni giorni che si vedevano solo in fiera , alla fine della prima settimana , lui la invita a cena , lei accetta e colpita da questo suo corteggiare fatto di piccole carezze, frasi dette a metà piene di sottintesi , e soprattutto il vino della cena , lei lo ha seguito nel suo albergo e hanno passato la notte insieme. Quando mi ha detto questo mi sono sentito morire in un attimo nella mia mente è passate tutte una serie di immagini che vedevo lei che gli prendeva il cazzo in bocca e che gli faceva un pompino che come solo lei era in grado di fare , oppure lei messa a pecorina che si fa sfondare la fica urlando ad ogni botta che riceve in culo . tutte queste immagini mi passano come un flecs . Mi guarda continuando a dire che la settimana seguente hanno continuato a frequentarsi e che è stata con lui in camera altre due volte , fino a che non è dovuta venire via. Gli chiedo se avesse pensato che era fidanzata e che a casa c’ero io , mi risponde che dopo la prima volta che era stata con lui a me non aveva più pensato e che si era innamorata di lui . Allora la conclusione di tutto è che tra noi è tutto finito Mi risponde di sì e che con Luigi avrebbero continuato a vedersi quando possibile dato che lui abitava e lavorava a Padova. Esco dalla camera dopo più di un ora raggiungo i suoi genitori che erano rimasti seduti in cucina , mi avvicino e gli dico mi dispiace molto ma vi saluto perchè non ci vedremo più che con Maria ci siamo lasciati , esco chiudendo il portone per sempre. Passano due mesi , con Maria ci incontravamo soprattutto il sabato sera al Pub o in discoteca perché frequentavamo gli stessi locali ed anche da molti anni da quando andavamo a scuola gli stessi amici . Durante una serata in discoteca è arrivata insieme ad un ragazzo , un po più grande di noi , era oramai un mese e mezzo che ci eravamo lasciati , ho pensato che sicuramente era il famoso Luigi perchè dal parlare non era delle nostre parti. Io ero in compagnia della sorella di un nostro amico che avevo iniziato a frequentare da un paio di settimane . Dopo quel sabato non l'ho più visto , era trascorso un altro mese , ci incontriamo ci salutiamo sempre cordialmente, ma la vedevo sempre e solo in compagnia delle amiche , ogni volta che senza farmi accorgere la guardavo notavo che mi fissava di continuo soprattutto quando ero con Marta la ragazza con cui uscivo. Passano altre settimane e un sabato sera che ero andato al pub solo con gli amici senza Marta , arriva Maria e vede che sono solo , si unisce a noi , si ride si scherza , e tra una birra e un'altra gli chiedo come andava con Luigi e mi risponde che era finito tutto , era durato solo c’era troppa distanza . Poi dopo quando dovevamo tornare a casa erano le due di notte mi chiede se la potevo accompagnare che era a piedi , le sue amiche erano andate via . Saliamo in macchina e ci mi dirigo verso la sua casa a 16 km di distanza , quando sono sotto casa , mi fermo , mi giro per salutarla e lei senza dire nulla mi mette le braccia al collo e mi bacia in bocca inserendo la lingua dentro . Io rimango inizialmente fermo poi però ricambio il bacio, ci stringiamo e le mani corrono su tutto il corpo , anche se lei mi aveva lasciato per un altro io non l'avevo mai dimenticata , in un angolo del mio cuore c’era ancora lei . Abbiamo allungato i sedili della macchina e senza pensare a nulla e a chi ci potesse vedere abbiamo cominciato a fare all’amore , è stato bellissimo , eravamo talmente eccitati che sembrava che lo facessimo per la prima volta , era un po scomodo in macchina ma non ci importava nulla , dopo che tutte e due avevamo goduto di quell’amore , siamo rimasti stesi vicini senza parlare per molto tempo , erano oramai le quattro del mattino era ora di rientrare a casa , un ultimo bacio e ci lasciamo con l’intento di sentirci e vederci il pomeriggio . Dopo quella volta ci siamo sentiti e visti tutti i giorni , fino a che dopo un anno e mezzo ci siamo sposati . Con il matrimonio gli ho fatto promettere che doveva cambiare lavoro e che non doveva più stare fuori . Dopo pochi mesi che eravamo sposati è rimasta incinta e ci è nata una bellissima bambina Debora .

Continua












scritto il
2022-04-07
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