Io e la professoressa Lucia - 1

di
genere
prime esperienze

All'inizio del quarto anno delle superiori, ci ritrovammo senza professore di scienze. Il primo mese è stato un continuo di supplenze, fino a quando verso metà ottobre non arrivò una nuova professoressa, Lucia, giovanissima e bellissima. Il primo giorno si fece subito notare, entrò in classe indossando una camicetta nera e una gonnellina a pois rossi, che data la sua bassa statura la facevano sembrare una principessa. Era la più giovane professoressa della scuola e anche in classe non mancavamo di trattarla quasi come una nostra coetanea, scoprimmo poco dopo il suo arrivo che aveva solo 28 anni, non molti più di noi considerando che nella nostra classe l’età variava dai 18 ai 20.
I primi mesi sono stati piuttosto duri, sia perché lei, per farsi rispettare, era molto severa, ma anche perché dovevamo recuperare tutti gli argomenti che avevamo perso nei primi mesi. Da Natale in poi la situazione per fortuna iniziò a sciogliersi, lei era sempre più tranquilla e amichevole nei nostri confronti, tanto che iniziammo a parlarle come se fosse una nostra compagna. Le ragazze della classe, anche se poche perché frequentavo un istituto tecnico, erano sempre più gelose dell'attenzione che noi maschi dedicavamo a quella bellissima professoressa. I primi mesi dell’anno iniziai a studiare molto la sua materia per fare colpo e attirare la sua attenzione. Così che arrivai alla fine del primo pentamestre con un 10 sulla pagella solo nella sua materia. Ero abbastanza bravo a scuola, ma lei mi ispirava molto di più di qualsiasi altro professore. Piano piano mi stavo invaghendo sempre di più di lei.
Ad Aprile ci fu la gita annuale per la nostra classe, venne deciso di andare a Matera e dintorni per 5 giorni. Ad accompagnare la classe era il nostro professore di Costruzioni e proprio lei, Lucia. Fummo tutti felici di questa occasione, speravamo infatti che potendo interagire con la nostra professoressa preferita fuori dalla scuola avremo potuto conoscerla meglio.
Dopo un lungo ed estenuante viaggio di oltre 7 ore in autobus arriviamo a Matera verso le 11 di mattino. Facciamo un rapido giro per il paese per ritrovarci a pranzare in un ristorantino piccolo ma molto accogliente. Io insieme ai miei due amici Luca e Ciro, vedendo la prof triste decidiamo di sederci con lei a pranzo per cercare di capire cosa non andasse. Non volevamo invadere la sua privacy, pertanto ci limitammo a passare un po’ di tempo con lei facendola ridere insieme a noi. Nel pomeriggio ci fermiamo a vedere i famosi Sassi di Matera, dove continuo a parlare con Lucia, che oltre a spiegarci la morfologia e la storia del posto, inizia a parlare più tranquillamente con me. La sera arrivati in hotel prendiamo le nostre stanze, io ero con Ciro e Luca, come me loro due erano molto invaghiti di Lucia e come me anche loro speravano di poter legare di più con la professoressa in questa occasione. La serata dopo cena finì abbastanza presto perché era stata una lunga ed estenuante giornata.

Al mattino ricevemmo una delle sorprese migliori che potessimo richiedere, usciti dalla camera per andare a fare colazione con gli altri, ci trovammo davanti Lucia, che ci salutò con un dolcissimo sorriso e noi ricambiammo con gioia. Quella mattina andammo a visitare alcuni musei, dove approfittai per continuare a parlare con la prof, anche più intimamente. Lei era abbastanza tranquilla con me e si trovava molto a suo agio, perché nonostante avessi soltanto 18 anni ne dimostravo di più essendo alto e abbastanza atletico. Nel pomeriggio con Ciro e Luca approfittiamo di un momento di svago per andare a comprare degli alcolici con cui fare dei drink quella sera, giusto per festeggiare un po’. Ovviamente dentro di noi c’era il desiderio che la professoressa si aggregasse alla nostra festicciola. Arrivati alla sera pertanto iniziamo mettendo della musica per ballare e a bere. Verso le 23 sentiamo bussare alla porta, era lei, Lucia che arrabbiatissima entra urlando . Era furiosa, io e i miei compagni non sapevamo come reagire eravamo impauriti e al tempo stesso preoccupati perché non la avevamo mai vista in quelle condizioni. Durante le lezioni, infatti, nonostante fosse molto severa non la avevamo mai sentita urlare e ora questa reazione ci sembrava eccessiva. Iniziamo allora a parlarle per farla ragionare, ma lei non sembra voler sentire scuse, finché inizia a piangere correndo via in camera sua. Io ero sconvolto da tutto ciò, non riuscivo a capire cosa fosse successo. dissi allora prima di uscire anche io dalla camera per andare a bussare alla porta della professoressa.
Aspettai una decina di minuti, stavo quasi per cambiare idea quando Lucia mi apre la porta. , e scoppiò di nuovo a piangere. Per evitarle brutte figure e soprattutto che ci vedesse qualcuno entro e chiudo la porta. Lei indossava una tuta attillata, che metteva in risalto le sue forme bellissime e ben proporzionate. Ci sediamo sul suo letto e per cercare di confortala le dico . Non mi fa finire di parlare che mi prende e mi stringe a se. Nonostante non fosse il momento adatto sentire il suo corpo mi fa eccitare e mi fa venire una pesantissima erezione. , . Detto questo Lucia divenne paonazza dall’imbarazzo e mi diede un bacio sulla guancia.
Vedendo che lei era più tranquilla inizio a provarci un po’ , così mi avvicinai di più a lei abbracciandola. . così dicendo si sdraia sul letto a pancia in giù ed io mi metto a cavallo sopra di lei iniziando a massaggiarle leggermente la schiena. , . Piano piano dalla schiena inizio a scendere fino al sedere, lei emise un gemito ma non disse nulla, così continuo a massaggiarle i glutei con delicatezza. Scendo sulle gambe, i polpacci e infine sui piedi. Lucia ha dei bellissimi piedini che massaggio con estrema cura tanto da provocarle dei gridolini di piacere.
. e subito Lucia si toglie la tuta rimanendo in intimo, invitandomi a fare lo stesso. La mia eccitazione era evidentissima, soprattutto dopo quelle parole e dopo averla vista seminuda. Si vedeva tutto di lei, ed era perfetto. Vedendola così non mi trattenni, la prendo ed inizio a palparla ovunque ed è qui che le confesso il mio segreto sentendo queste mie parole si avvicina e mi bacia appassionatamente. . La abbraccio commosso da quelle parole inaspettate. Ormai aveva perso ogni vincolo che la frenava con me.
.
Ci lasciamo con un bacio passionale, promettendo di rivederci la seguente notte.

----------------------------------------------------------------------------------------
Ciao è il mio primo racconto, pertanto vi chiedo consigli e critiche per poter migliorare. Vi ringrazio.
scritto il
2022-04-26
8 . 5 K
visite
1
voti
valutazione
10
il tuo voto
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.