Vogliosa in autobus
di
Dafnae
genere
masturbazione
Sto andando in aeroporto, l’autobus è completamente pieno. Speravo di riuscire a sedermi da sola per avere due sedili tutti per me e rilassarmi un po’. Invece sono accerchiata da mille persone.
Cerco di chiudere gli occhi e addormentarmi ma la mia mente inizia a navigare, provo a fermarla, ma il mio corpo la asseconda e inizio a sentire un formicolio tra le gambe... non riesco a fare a meno di pensare a quello che mi aspetta quando arriverò a casa. Il mio clitoride inizia a pulsare, vuole essere massaggiato, provo di nuovo a contenere la sensazione ma poi immagino Giorgio che sarà già nudo, seduto sul divano, con quel suo grosso pene duro, durissimo segandosi su Francesca, in ginocchio sul pouf davanti a lui, corpo perfetto, grandi tette sode, culo tondo, figa perfettamente depilata e quelle dita che entrano ed escono prima dalla sua bocca carnosa lubrificate, poi iniziano frenetiche a sfregarsi il clitoride, si fermano prima che sia troppo tardi e provochino già il primo orgasmo, spariscono nella figa completamente fradicia, dentro e fuori. Si guardano negli occhi, Giorgio deve rallentare il ritmo della sega altrimenti le schizzerebbe tutta la faccia di sborra.
Aspettano me per arrivare a godere alla follia.
Apro la porta, mi tolgo il cappotto e inizio a godermi questa scena. Mi sbottono la camicetta e inconsciamente mi sfioro i capezzoli che diventano durissimi, mi piacciono le mie tette. Ho voglia di giocare con Francesca, sentire la sua lingua in bocca e poi sul collo. Voglio sentire il suo culo sul mio ventre mentre la penetro con le dita da dietro, in ginocchio. So che a Giorgio fa impazzire quando io e Francesca facciamo le porche e non dura a lungo guardandoci mentre ci lecchiamo a turno la figa.
Cazzo che porca che sono.
Ancora non mi hanno toccato ma sono già fradicia di umori, la mutandine sono mezze così come i pantaloni. Li tolgo, mi cedono le gambe tanto è la voglia e mi sdraio sul pavimento, mantenendo lo sguardo su di loro, apro le gambe e finalmente mi tocco, lentamente. Non voglio venire subito. Loro si girano verso di me e mi vengono incontro, Francesca vuole compiacere Giorgio quindi mi sputa sulla figa e inizia a penetrarmi con la lingua, e le dita, e di nuovo la lingua, le sue grosse tette sbattono per terra facendo un rumore che mi fa arrapare. Giorgio me lo mette in bocca e inizio a succhiarglielo fino in fondo, gode vedendo le sue troiette godere. Esce, fa una pausa, non vuole ancora venire, Francesca lo provoca andando ad abbracciare il suo grosso cazzo con le sue tettone e lo trastulla.
Provato e con le palle gonfie di sperma Giorgio ci fa alzare entrambe, ci spinge in camera da letto. Ci sdraiamo. Apro le gambe gemendo, sono troppo arrapata lo voglio dentro, Giorgio sa leggere il mio sguardo e mi penetra forte e spinge entrando ed uscendo vigorosamente, alla quinta botta vengo urlando di piacere, quanto sto godendo. Nemmeno mi accorgo ma nel mentre Giorgio, arrivato all’apice, è uscito dalla mia figa e ha sborrato sulle tette di Francesca accanto a me, che si continua a sditalinare, è più calda che mai, decido di aiutarla, mi avvicino le lecco le tette sborrate mentre infilo due delle mie dita insieme a quelle che ha già dentro. Questa porca ha la figa slargata, dopo poco viene squirtandomi sulla mano. Che troia.
Riapro gli occhi, cazzo sono ancora in autobus!!! Mi rendo conto di avere entrambe le mani nelle mutandine, fradicie, 3 dita della mano destra piantate nella figa che scorrono lente e l’indice della mano sinistra che massacra il mio clitoride che in quel momento esplode e vengo. Trattengo i gemiti a forza anche se probabilmente la mia espressione mi tradisce. Fortuna che abbiamo le mascherine.
Mi guardo intorno ma nessun altro passeggero sembra essersi accorto di niente. Non vedo l’ora di arrivare in aeroporto, andare in bagno, liberare la mia figa e le mie belle tette e masturbarmi di nuovo.
Cerco di chiudere gli occhi e addormentarmi ma la mia mente inizia a navigare, provo a fermarla, ma il mio corpo la asseconda e inizio a sentire un formicolio tra le gambe... non riesco a fare a meno di pensare a quello che mi aspetta quando arriverò a casa. Il mio clitoride inizia a pulsare, vuole essere massaggiato, provo di nuovo a contenere la sensazione ma poi immagino Giorgio che sarà già nudo, seduto sul divano, con quel suo grosso pene duro, durissimo segandosi su Francesca, in ginocchio sul pouf davanti a lui, corpo perfetto, grandi tette sode, culo tondo, figa perfettamente depilata e quelle dita che entrano ed escono prima dalla sua bocca carnosa lubrificate, poi iniziano frenetiche a sfregarsi il clitoride, si fermano prima che sia troppo tardi e provochino già il primo orgasmo, spariscono nella figa completamente fradicia, dentro e fuori. Si guardano negli occhi, Giorgio deve rallentare il ritmo della sega altrimenti le schizzerebbe tutta la faccia di sborra.
Aspettano me per arrivare a godere alla follia.
Apro la porta, mi tolgo il cappotto e inizio a godermi questa scena. Mi sbottono la camicetta e inconsciamente mi sfioro i capezzoli che diventano durissimi, mi piacciono le mie tette. Ho voglia di giocare con Francesca, sentire la sua lingua in bocca e poi sul collo. Voglio sentire il suo culo sul mio ventre mentre la penetro con le dita da dietro, in ginocchio. So che a Giorgio fa impazzire quando io e Francesca facciamo le porche e non dura a lungo guardandoci mentre ci lecchiamo a turno la figa.
Cazzo che porca che sono.
Ancora non mi hanno toccato ma sono già fradicia di umori, la mutandine sono mezze così come i pantaloni. Li tolgo, mi cedono le gambe tanto è la voglia e mi sdraio sul pavimento, mantenendo lo sguardo su di loro, apro le gambe e finalmente mi tocco, lentamente. Non voglio venire subito. Loro si girano verso di me e mi vengono incontro, Francesca vuole compiacere Giorgio quindi mi sputa sulla figa e inizia a penetrarmi con la lingua, e le dita, e di nuovo la lingua, le sue grosse tette sbattono per terra facendo un rumore che mi fa arrapare. Giorgio me lo mette in bocca e inizio a succhiarglielo fino in fondo, gode vedendo le sue troiette godere. Esce, fa una pausa, non vuole ancora venire, Francesca lo provoca andando ad abbracciare il suo grosso cazzo con le sue tettone e lo trastulla.
Provato e con le palle gonfie di sperma Giorgio ci fa alzare entrambe, ci spinge in camera da letto. Ci sdraiamo. Apro le gambe gemendo, sono troppo arrapata lo voglio dentro, Giorgio sa leggere il mio sguardo e mi penetra forte e spinge entrando ed uscendo vigorosamente, alla quinta botta vengo urlando di piacere, quanto sto godendo. Nemmeno mi accorgo ma nel mentre Giorgio, arrivato all’apice, è uscito dalla mia figa e ha sborrato sulle tette di Francesca accanto a me, che si continua a sditalinare, è più calda che mai, decido di aiutarla, mi avvicino le lecco le tette sborrate mentre infilo due delle mie dita insieme a quelle che ha già dentro. Questa porca ha la figa slargata, dopo poco viene squirtandomi sulla mano. Che troia.
Riapro gli occhi, cazzo sono ancora in autobus!!! Mi rendo conto di avere entrambe le mani nelle mutandine, fradicie, 3 dita della mano destra piantate nella figa che scorrono lente e l’indice della mano sinistra che massacra il mio clitoride che in quel momento esplode e vengo. Trattengo i gemiti a forza anche se probabilmente la mia espressione mi tradisce. Fortuna che abbiamo le mascherine.
Mi guardo intorno ma nessun altro passeggero sembra essersi accorto di niente. Non vedo l’ora di arrivare in aeroporto, andare in bagno, liberare la mia figa e le mie belle tette e masturbarmi di nuovo.
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