Luca e Laura, paradiso e inferno

di
genere
orge

Questa è il primo capitolo di una storia in gran parte vera. Se dovesse interessarvi e volete conoscere il seguito, vi prego di farmelo sapere tramite i commenti, grazie.

Mi chiamo Luca e questa è la storia mia e di mia moglie. La storia di come una coppia molto normale e tranquilla si è trasformata in qualcosa di contrario a tutte le regole che la società vorrebbe imporci.
Ho conosciuto Laura quando eravamo ragazzini, le nostre famiglie erano amiche e spesso ci ritrovavamo insieme. Io avevo quattro anni più di lei che vedevo come una ragazzina rompiscatole, una sorta di sorellina antipatica e lei mi vedeva allo stesso modo.
Con il trascorrere degli anni restammo amici, entrambi vivendo le nostre prime esperienze d'amore, con l'aumentare dell'età l'antipatia reciproca che provavamo da ragazzini si trasformò in una bella amicizia.
Fu solo quando Gianni, il mio più caro amico d'infanzia, mi disse “Laura è diventata veramente una gran bella ragazza”, che mi resi conto che l'amicizia poteva diventare qualcos'altro.
Gianni, oltre a Laura, è la persona più importante della mia vita, ho sempre chiesto il suo giudizio in ogni importante decisione della mia vita e così è stato anche quando dichiarai il mio amore a Laura.
“Ma che ci aspetti? E' fatta per te.”
Lei aveva 22 anni, io 26 e mi ero appena laureato in Economia e Commercio. Cominciai a lavorare presso lo studio di un commercialista, cinque anni dopo ci sposammo, nel frattempo lei si era impiegata presso una banca. Gianni e sua moglie Alessia furono i nostri testimoni di nozze.
Da allora spesso e volentieri trascorrevamo i week-end e le vacanze insieme.
Gianni era il vero leader del gruppo, aveva sempre avuto una personalità molto più forte della mia, sapeva prendere le decisioni senza curarsi delle opinioni degli altri, per me, invece, l'approvazione delle persone attorno a me è sempre stata molto importante. Non sono mai stato tipo che ama stare al centro dell'attenzione e anche mia moglie Laura, pur essendo diventata una gran bella donna non ama essere troppo appariscente, al contrario di Alessia alla quale piace vestire in modo più sexy, pur non essendo mai volgare, e cambia spesso colore dei capelli passando dal rosso fuoco al biondo platino.
Dopo tre anni di matrimonio e una vita sessuale direi normale, stavo vivendo una fase direi di stanchezza e di calo del desiderio. Un po' di stanchezza originata dal troppo lavoro e un po' di noia causata dalla routine avevano diminuito di molto la nostra attività sessuale. Laura ne soffriva un po' e me lo diceva, pur comprendendo che era un fatto momentaneo determinato dallo stress.

Una svolta accadde quando lei andò per tre giorni da sua madre che si era trasferita nella sua città d'origine dopo essere rimasta vedova, a 300 km da casa nostra.
In quei tre giorni solo in casa, stranamente venni colto da un improvviso aumento di voglia di sesso.
Il mio amico Gianni non si era mai fatto scrupolo di farsi avventurette qua e là, ma io non avevo mai voluto tradire mia moglie, più che altro per paura delle conseguenze, se fossi stato scoperto. Decisi così di dedicarmi ad una maratona masturbatoria come quelle che facevo da ragazzo, accesi il PC e mi collegai ad uno dei tanti siti porno. Cominciai a visionare filmati su filmati, la fantasia cominciò a galoppare in modo incredibile quando mi imbattei in un filmato che vedeva come protagonista una donna americana che somigliava un poco a mia moglie alle prese con due ragazzoni. L'idea che quella donna potesse essere lei (ovviamente non lo era, la donna somigliava a lei solo un poco), e che facesse una cosa del genere solo per far piacere a me, mi eccitò in modo incredibile. Restai sveglio tutta la notte, mi masturbai altre 3 volte, e restavo sempre eccitato, era una sensazione incredibile. L'adrenalina era tale che, non riuscendo a prendere sonno, cominciai a gironzolare per forum e chat a sfondo sessuale, dialogando con molte persone che si eccitavano alla mia stessa fantasia, vedere la propria moglie scopata da altri uomini.
In mezzo ad una serie di personaggi chiaramente falsi e altri maleducati, mi soffermai a parlare con Alessandro. Anche lui aveva questa mia stessa fantasia, e l'aveva comunicata alla moglie. La quale, inizialmente aveva reagito male, ma poi, resasi conto che la cosa aveva risvolti positivi sulla loro vita sessuale, cominciò a giocare in tal senso con il marito. Inizialmente fingevano la presenza di un terzo, dopo qualche tempo decisero di fare il salto di qualità e lei andava davvero a letto con un altro, per poi raccontare tutto al marito. E in diverse occasioni lui aveva anche assistito.
Dopo diversi anni Alessandro e sua moglie si separarono, perché lei si era definitivamente innamorata del suo amante, ma lui non era affatto pentito. “Ho vissuto sensazioni irripetibili e meravigliose, anche se sono costate il mio matrimonio, se tornassi indietro rifarei tutto, anche se oggi mia moglie mi manca da morire.”

Trascorsi i due giorni seguenti a vivere attaccato al PC alla scoperta del mondo cuckold (come vengono chiamati coloro che si eccitano a vedere la propria donna fare sesso con qualcun'altro). Conobbi altre persone e confrontai le loro esperienze con le mie sensazioni.
Decisi di parlarne a mia moglie, quando sarebbe tornata, anche perché non sarei stato capace di nasconderle questa mia fantasia, se l'avesse presa male, avrei potuto addossare tutto alla stress ed al fatto che mi era mancata, in quei tre giorni, e non avrei più ripreso l'argomento.
Le raccontai tutto, dettagliatamente, la prima serata, il dialogo con Alessandro, e tutto quello che mi era passato per la testa. Lei contrariamente ai miei timori la prese con molta allegria, mi disse che era contenta che mi fossi confidato con lei, cosa che molti mariti, secondo lei, non avrebbero fatto, e che mi amava ancora di più proprio per questo. Quella sera e per i giorni che seguirono facemmo moltissime volte l'amore, con tante variazioni sul tema. A volte fingevamo che io fossi un altro con cui lei mi stava tradendo, altre volte lei, mentre scopavamo, mi raccontava una sua scopata immaginaria con questo fantomatico amante, e così via.
La nostra vita sessuale migliorò di molto, grazie a questo giochino. La cosa ci divertiva un mondo e ci eccitava parecchio. Ogni tanto parlavamo del fatto se un giorno o l'altro avremmo mai trasformato la fantasia in realtà ed entrambi eravamo d'accordo nel pensare che l'esperienza sarebbe stata troppo forte e rischiosa.

La cosa comunque mi prese parecchio, passavo tutti i momenti liberi della giornata a fantasticare su qualche variante o novità nelle nostre fantasie, non avevo mai avuto un'attività sessuale più frenetica, e sentivo il bisogno di parlarne con Gianni.
Una sera ci incontrammo dopo il lavoro per prendere un aperitivo in un pub.
Introdussi piano piano l'argomento, temevo che mi giudicasse male, lui era sempre stato il classico “macho”, aveva tradito la moglie in più di una occasione vantandosene con me e, al tempo stesso, era estremamente geloso. Almeno così sembrava. Cominciai a parlargli del fatto che ci sono persone che si eccitano all'idea che la loro donna faccia sesso con un altro e lui mi diceva che è una fantasia che non capiva, ma se a loro piaceva, non giudicava. Poi, mi spinsi più in là e raccontai tutto, la sua reazione fu molto divertita, più che altro perché non vedeva Laura come una tipa a cui piacessero certi giochi. Ribadì comunque che se la cosa ci divertiva, era contento per noi. “Attenzione a non andare troppo oltre, se lei si trova un amante, come nel caso che mi hai raccontato, potresti pentirtene.” Gli risposi che non era nostra intenzione passare dalla fantasia alla realtà e di contro, gli chiesi se lui avesse voglia di provare a vedere se questa fantasia avrebbe avuto un effetto positivo anche su sua moglie Alessia.
Il volto di Gianni si rabbuiò. “A volte quasi spero che mi tradisca. Mi prendono i sensi di colpa per tutte le volte che l'ho tradita e in certo senso pareggeremmo i conti. E poi, se lei avesse le sue avventure, sarei autorizzato a proseguire le mie.”
Chiudemmo il discorso lì, cambiammo argomento e tra un cocktail e una risata ci avviammo a casa.

L'indomani, Gianni mi telefonò dicendo che voleva raccontarmi una cosa. Ci incontrammo per pranzo e mi disse che, la sera, aveva raccontato i nostri discorsi ad Alessia. Inizialmente me la presi, avrei preferito che prima, almeno, mi avesse chiesto se poteva parlarne alla moglie, ma lasciai perdere quando seppi che Alessia si era molto divertita all'idea e che anche loro avevano giocato ieri sera con la stessa fantasia, divertendosi parecchio. “Alessia si è molto eccitata all'idea della trasgressione”.  

Non riprendemmo comunque il discorso per un po' di tempo. Un paio di mesi dopo, mia moglie mi disse “Devo confessarti una cosa.” Inizialmente, temevo chissà che, anche per via del mio carattere tendente al pessimismo, invece Laura mi raccontò che pochi giorni dopo la mia chiacchierata, Alessia le aveva telefonato avevano parlato di questa nuova fantasia che ci accomunava, di come la stessero vivendo da donne, e più volte si erano incontrate per fare shopping o per prendere un caffè ed avevano approfondito la cosa, notando che sentivano una complicità maggiore con noi mariti, che si sentivano più desiderate, e che i risvolti sul piano sessuale erano assolutamente positivi.

Io e Gianni comunque non affrontammo più l'argomento per almeno sei mesi. Giunto il mese di luglio decidemmo di organizzare le vacanze insieme e di affittarci un bungalow in un villaggio turistico del sud Italia. Gianni mi confidò che si sentiva strano, che vedeva sua moglie sempre più indipendente ed intraprendente e che per lui, che aveva sempre tenuto in pugno tutte le situazioni, che voleva sempre avere il controllo totale, era una sensazione nuova e strana. Anche la scelta del luogo di vacanza, per la prima volta era nata da sua moglie e non da lui, e questo indicava che qualcosa nei rapporti tra lui e Alessia stava cambiando. “Alessia sta prendendo sempre più il sopravvento su di me, e tutto è partito da quel gioco sessuale.” Gli dissi di rilassarsi e che semmai il rapporto adesso era semplicemente più equilibrato, dato che tra me e Laura le cose erano semplicemente migliorate e che non c'era mai stato nessuno, tra me e mia moglie, che avesse il predominio sull'altro. Semplicemente non doveva porsi il problema e vivere tutto serenamente, tutto qui.

Quando giungemmo al villaggio turistico, situato ai piedi di un promontorio, scegliemmo il bungalow con due camere separate, più lontano dal centro del villaggio, nel punto più alto, proprio perché volevamo trascorrere molte ore divertendoci lontano da sguardi e orecchie indiscrete.
I primi otto dei dieci giorni previsti per il nostro soggiorno trascorsero meravigliosamente. Mare, cibo e sesso a volontà. Relax totale, ci sentivamo in paradiso. In genere trascorrevamo la mattina al mare, pranzo, pomeriggio al mare, cena, una passeggiata e poi ci chiudevamo ogni coppia dentro la propria stanza fino all'esaurimento della forze, per riprendere il ciclo l'indomani mattina.

Due giorni prima della nostra partenza, la direzione del villaggio aveva organizzato una festa nella discoteca situata al centro della struttura. Durante la cena, Alessia con un tono ammiccante disse a Laura, ad alta voce affinché sentissimo tutti “Che ne dici se stasera ci facciamo guardare un po'?”. “Veramente vi guardiamo già abbastanza”, intervenni io. “Ma io intendevo farmi guardare da qualche altro giovanotto” rispose Alessia con un sorriso malizioso e disarmante, Gianni mi guardò in modo divertito, senza dire nulla. Laura, mia moglie, aggiunse “Ma dai, è solo un gioco divertente, tanto per dare un po' di pepe alle nostre fantasie, diciamolo tranquillamente, lo sappiamo tutti che la cosa vi ecciterebbe.” “E quindi? Spiegatevi meglio.” disse Gianni. “Noi ci vestiamo in modo sexy, quando arriviamo in discoteca, andiamo a ballare, e voi restate in disparte a guardarci e osservare se qualche ragazzo ci prova.”
“No - dissi io – non mi va, e se poi c'è qualche malintenzionato o qualcuno che causa problemi?”
Laura disse “E' chiaro che non daremmo loro corda più di tanto, e se dovesse succedere qualcosa, non ci siete forse voi ad osservare e intervenire, se necessario?”, Gianni mi guardò divertito “Che ne dici?”. Non ero convinto, ma acconsentii, “Va bene, facciamolo”.
“Però, se vedo che tirate troppo la corda, io e Luca ci portiamo a letto le ragazze più fighe di tutto il villaggio chiaro?” concluse Gianni, le ragazze si misero a ridere, ci baciarono e si andarono a cambiare mentre io e Gianni ci sedemmo, in attesa del loro arrivo. Arrivarono dopo circa mezz'ora con due vestitini sexy che non avevamo mai visto. Tutto nero quello di Laura e con un disegno a fantasia sul verde quello di Alessia, entrambe con la schiena completamente nuda e con le gonne cortissime. Tacchi altissimi e trucco più forte del solito completavano il quadro.
Io e Gianni guardammo estasiati le nostre donne. Ci incamminammo verso la discoteca, seguendole e Gianni mi disse “Ma quei vestiti quando li hanno comprati? Vuoi vedere che le due tipe avevano in testa questo giochino fin da prima di partire?”. “Le donne sono sempre sorprendenti, non ti nascondo che la cosa mi sta arrapando fin da adesso”,  “E io non ti nascondo che anche per me è la stessa cosa”.

Giunti in discoteca, ballava già parecchia gente, ci sedemmo in disparte al bancone del bar e le ragazze, come d'accordo, senza nemmeno salutarci andarono a ballare. Io e Gianni non parlavamo, ci limitavamo a bere un drink dopo l'altro, e ad osservare le nostre donne, completamente presi dalla faccenda.
Due fighe da paura che ballano sole al centro della pista, anche in mezzo alla folla, non tardano ad essere notate, e dopo non molto tempo diversi ragazzi cominciarono a ronzare attorno a loro. Io e Gianni ridevamo come matti a vedere come le donne si divertivano ad allontanarli, quando si facevano troppo vicini e, non viste, ci facevano un cenno d'intesa, quasi a dire “visto che ci comportiamo bene?”.
La vista di mia moglie che veniva abbordata mi dava una sensazione allo stomaco indescrivibile, un misto di dolore, adrenalina ed eccitazione animale, e bastava guardare Gianni per capire che per lui era esattamente la stessa cosa.
Dopo una mezz'oretta le ragazze si avvicinarono per bere insieme a noi, cominciava a girami la testa non so se per i drink o per la situazione nel suo insieme, e dissi “Ragazze vi state comportando bene, anche troppo”, “Troppo? Amore che intendi dire?” mi rispose Laura. “Intendo che potreste anche ballare con qualche ragazzo, anziché respingerli tutti”,”Veramente li abbiamo respinti solo perché non ci piacevano”, rispose ridendo Alessia anche lei mezza ubriaca. “Va bene, disse Gianni, io sono arrapato come un toro in calore, fate gli ultimi balli e divertitevi, poi andiamo via, altrimenti le palle mi scoppiano”.
Ridemmo tutti, le donne ci baciarono intensamente e tornarono a ballare. Subito dopo vennero abbordate di nuovo, da due ragazzoni molto alti, di cui uno di colore, Gianni mi disse “quelli sono due che lavorano qui al villaggio, questi ronzano attorno alle nostre mogli da qualche giorno”.Risposi che non me ne ero accorto per nulla, poi la conversazione si interruppe perché fummo presi dagli avvenimenti. I due ragazzi si erano fatti subito molto audaci e ballavano a stretto contatto con le nostri mogli, le quali non disdegnavano strusciarsi sui loro corpi. Le mani del ragazzo di colore si allungavano ora sui fianchi di mia moglie, ora sulla schiena di Alessia. Io e Gianni ci guardammo, indecisi se intervenire o se restare ad osservare uno spettacolo che ci stava sconvolgendo. Il tutto non durò a lungo, per fortuna. Alessia e Laura, non appena fini il brano musicale si allontanarono dai due tipi, i quali restarono un po' delusi, provarono a seguirle, ma si fermarono quando videro che si erano venute a sedere accanto a noi. Sia io che Gianni notammo, però che entrambe si erano girate a sorridere ai due ragazzi.
Decidemmo di tornare al nostro bungalow, eravamo tutti brilli e molto eccitati.
Non appena arrivati, le ragazze ci abbassarono i pantaloni e cominciarono a spompinarci con grande energia. Anche questa era una novità, per quanto fossimo affiatati tra di noi, non avevamo mai fatto attività sessuale di nessun tipo gli uni davanti agli altri. Gianni guardava mia moglie prendersi il mio cazzo in bocca ed io facevo altrettanto con la sua, ed era uno spettacolo stupendo. Entrambe mostravano un atteggiamento forte e dolcissimo al tempo stesso che ci lasciava senza fiato.
Sembrava facessero a gara a chi ci faceva venire prima, e infatti dopo neanche tre minuti di pompino sia io che Gianni esplodemmo in un orgasmo violento. Neanche il tempo di riprenderci, e le ragazze ricominciarono, il livello di ormoni era talmente alto che anche stavolta non durammo a lungo, poco più di 5 minuti e arrivò un altro orgasmo, anche stavolta quasi simultaneo.
Io e Gianni eravamo entrambi senza fiato, Alessia si sollevò il bordo del vestito, infilò le mani dentro le sue mutandine e cominciò a masturbarsi.
Gianni andò a prendere una bottiglia di Whisky e ne versò due bicchieri, uno per me e uno per lui.
Nel frattempo anche mia moglie aveva cominciato a masturbarsi, eravamo tutti in un delirio erotico mai vissuto prima. Io e Gianni continuammo a bere, osservando le nostre donne che si masturbavamo, ormai eravamo fradici. Ad un tratto Gianni si alzò in piedi e disse: “Ormai dobbiamo farlo, dobbiamo andare fino in fondo”, “in fondo a cosa? Cosa intendi dire?”, dissi io.
“In fondo a questa storia, dobbiamo bere l'intero calice, non possiamo più tornare indietro e non voglio più fermarmi. Voglio che mia moglie viva la sua esperienza, lei ha già deciso, anche se non lo ha ancora detto e anch'io ho deciso. Tanto vale arrivare dove vogliamo arrivare tutti”. Intervenni dicendo a Gianni che era ubriaco e non capiva quello che diceva. “Non sono ubriaco – rispose – non abbastanza da non capire lo sguardo negli occhi di mia moglie e di tua moglie, che non si sono mai sentite così sexy, così donne, così vogliose di trasgredire come adesso, e non sono ubriaco abbastanza da non aver visto lo sguardo sconvolto ed eccitato che avevi quando quel nero accarezzava la schiena di tua moglie. Avresti dovuto vederti, Luca, se ti fossi visto in uno specchio, non penseresti che io sono ubriaco”.
Ci guardammo tutti negli occhi, uomini e donne, Gianni aveva ragione, aveva dannatamente ragione. Alessia si alzò in piedi e baciò appassionatamente suo marito, che le disse “Voglio che tu lo faccia”. Laura si avvicinò a me, mi guardava con un sorriso dolce e le dissi “Anche io voglio che tu lo faccia, ma solo se siamo sicuri che la cosa non abbia conseguenze.”
“Non le avrà, ti amo ancora di più, amore mio.”
Andammo a dormire, l'indomani mattina a colazione pianificammo tutta la faccenda, le ragazze sarebbero andate al mare, cercando di farsi notare dai due ragazzi della sera prima, e li avrebbero invitati a passare nel primo pomeriggio. Io e Gianni saremmo usciti dal villaggio subito dopo pranzo e ci saremmo appostati sul promontorio, muniti di binocoli, nell'unico punto in cui era visibile il terrazzo sul retro del bungalow, luogo che era nascosto alla vista di qualunque altra parte del villaggio, e quindi ideale per il nostro scopo.
Avremmo visto tutto molto bene, ed eravamo pronti ad intervenire se qualcosa fosse andata male.
Come previsto le ragazze in spiaggia, essendo da sole, vennero avvicinate dai due della sera prima. Fu Laura a lanciare l'amo “pomeriggio siamo da sole al bungalow 24, perché non venite dopo le 16,00 a farci compagnia?” Ovviamente i ragazzi (Paolo, romano, e Pierre, figlio di genitori senegalesi, ma nato e vissuto in Italia) non si fecero pregare. E si salutarono con un bacio sulla guancia.
Pranzammo tranquillamente, parlando di tutt'altro, eravamo tutti entrati nella parte e recitavamo per frenare la trance erotica che sentivamo ribollire dentro di noi.
Dopo il caffè, alle 15 circa, io e Gianni prendemmo gli zaini e ci incamminammo verso il posto appartato che Gianni aveva notato qualche giorno prima. “Ci vediamo stasera” dissi a mia moglie, come se fosse un pomeriggio normale della nostra vita.

Alle 16, puntuali, i due ragazzi si presentarono, dalla nostra postazione osservavamo tutto, si sedettero nel retro del bungalow, e si versarono da bere, chiacchierando. Capimmo che le cose stavano cambiando quando Laura si sedette sulle ginocchia di Pierre e Alessia in braccio a Paolo. Pierre cominciò ad accarezzare i seni di mia moglie e le sbottonò la camicetta, con una mano le stringeva un seno e infilò l'altra dentro la gonna nera. Paolo, dopo aver abbassato il bordo del vestitino indossato da Alessia ed averle tirato fuori i seni, cominciò a baciarli e leccarli, cosa che fece subito anche Pierre con i seni di Laura. Uno sconosciuto stava leccando i seni di mia moglie, ed io stavo guardando arrapatissimo. Sia Laura che Alessia si misero in piedi e i due ragazzi le spogliarono accarezzandole dolcemente, dopodiché una volta che erano rimaste con addosso solo le scarpe (ovviamente con i tacchi alti, su nostro suggerimento), le misero a sedere sul tavolo al centro della veranda e cominciarono entrambi a leccare le fighe, Paolo ad Alessia, e Pierre, il ragazzo di colore, a mia moglie Laura.
Alessia fece cenno quasi subito a Paolo di non leccarla più si spostò, gli abbassò i pantaloncini e prese il suo cazzo in bocca, succhiandolo con avidità. Continuarono così per un po' Alessia spompinava Paolo, il quale ogni tanto si chinava a baciare i seni di mia moglie, mentre Pierre le leccava la figa.
Gianni osservava sorridendo e ogni tanto mi diceva, “tutto come avevo previsto e sperato, è una sensazione incredibile.” Mi sorprese tirando fuori una macchina fotografica con uno zoom notevole, che ignoravo lui possedesse. Cominciò a scattare foto su foto.
Nel frattempo laggiù avevano cambiato. Laura adesso si era seduta e succhiava il cazzo di Pierre, mentre Paolo prendeva Alessia da dietro con molta forza e lei sembrava godersela tutta.
Subito dopo Paolo la spostò e la piazzò, continuando a prenderla da dietro, proprio di fronte al cazzo di Pierre, adesso stavano leccando entrambe il membro, molto grande, del ragazzo di colore. Cambiavano continuamente, adesso Pierre prese mia moglie Laura, la rimise a sedere sul tavolo e cominciò a scoparla mentre lei aveva le gambe all'aria. Dall'altra parte del tavolo Paolo continuava a prendere Alessia da dietro, tirando fuori ogni tanto il cazzo per metterlo in bocca a mia moglie, e per poi rimetterlo dentro la figa di Alessia.
Dopo qualche minuto in questo modo, i due ragazzi si scambiarono un “cinque” e si spostarono. Pierre si piazzo davanti ad Alessia che comincio a spompinarlo e Paolo dopo aver accarezzato e baciato dolcemente la mia donna, cominciò a prenderla in varie posizioni, prima da dietro, poi si mise sopra di lei, intervallando ogni tanto con un ripasso nella bocca. Anche Alessia adesso era totalmente in balia di Pierre, che la girava e la rigirava a suo piacimento.
Non mi ero accorto che Gianni aveva cominciato a masturbarsi, per l'esattezza era già venuto e stava per riprendere, totalmente annebbiato e sconvolto dalle emozioni che lo stavano travolgendo. “Perché non ti masturbi anche tu, cosa aspetti? Vuoi che le palle ti esplodano?” mi disse.
Io non risposi, stavo scoppiando dalla voglia, ma, al tempo stesso, non volevo perdermi nemmeno un attimo dello spettacolo che si offriva alla mia vista.
Adesso le due donne erano piazzate l'una di fronte all'altra e si baciavano mentre i due uomini le prendevano da dietro, si baciavano e si leccavano i seni a turno, ma il meglio doveva ancora venire.
Paolo si mise a sedere sulla sdraio e Alessia gli si mise di sopra, Pierre, dapprima rimase un po' a godersi la bocca di mia moglie, e poi si piazzo dietro Alessia, penetrandola nel culo e cominciando una doppia mozzafiato, Laura si masturbava, evidentemente molto eccitata nel vedere la sua amica scopata da due uomini contemporaneamente.
Mille pensieri mi passarono per la mente, Laura non mi aveva mai dato il suo culetto, e se adesso le fosse venuta voglia di una doppia penetrazione?
Gianni continuava a masturbarsi, mormorando ogni tanto qualche frase a commento “brava...anche il culo, lo sapevo che ti sarebbe piaciuto....”, venne per la seconda volta, e riprese subito dopo, roba da matti.
Il mio timore che anche Laura fosse sottoposta allo stesso trattamento di Alessia si calmò quando vedemmo che Pierre era giunto all'orgasmo e stava venendo sulla schiena di Alessia mentre Paolo continuava a sbatterla. Quello che non avrei mai immaginato sarebbe stato che Laura cominciasse a leccare lo sperma dalla schiena della sua amica, e cominciò anche a leccare le palle di Paolo mentre lui scopava Alessia. Sembrava stesse quasi per venire quando si fermò, uscì da Alessia   e la rigirò, piazzandola a schiena in giù, e mettendo mia moglie proprio sopra di lei. Si spostò e cominciò a scopare Laura da dietro con molta forza, mentre Pierre, il ragazzo di colore, guardava sorridendo, ormai esausto. Dopo pochi colpi Paolo venne dentro mia moglie, la quale piazzò la figa sul viso di Alessia che cominciò a leccare lo sperma che le colava fuori. Rimasero così, esausti e compiaciuti per un po', finché i due ragazzi cominciarono a rivestirsi e se ne andarono salutando le nostre donne con un bacio. Gianni, nel frattempo era venuto per la terza volta, chiudemmo gli zaini e tornammo al villaggio.
di
scritto il
2010-02-01
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