Toccati...
di
Sweet secrets
genere
masturbazione
"Toccati", ti dico.
Sei disteso a letto, nudo come un atleta greco; io, seduta su una poltroncina accanto, ti guardo da vicino. Leggo i tuoi muscoli, i tuoi bicipiti non molto più che accennati, i tuoi fianchi su cui a volte mi soffermo quando i miei baci cercano altri sentieri prima di arrivare alla meta, le tue gambe forti e depilate, il tuo addome. Non scolpisci il tuo corpo con sessioni di palestra ma un uomo non è solo il suo corpo e tu sei l'uomo che voglio. Inizi a giocare, piano, ti sputi sulle dita per poi passare la saliva sul glande ed inumidirlo e nel farlo il tuo cazzo si gonfia, diventa quello che è lo strumento del mio piacere oltre che del tuo. Ti masturbi lentamente come se dovessi prendere confidenza; tieni le dita intorno al glande come una piccola gabbia che lo intrappola ed il cielo della gabbia è il palmo della tua mano contro cui a volte a volte lo chiudi. Lo impugni, poi, e chiedi che sia io a continuare ma non voglio, voglio che sia tu a farlo. L'unica soddisfazione che ti dò è di baciarlo per un momento, di prenderlo in bocca per un attimo per lubrificarlo ancora, la mia saliva con la tua. Ma tu non hai idea di quanto mi costi non continuare, sentirne il sapore solo un istante e poi allontanarmene, è frustrante per me più che per te che continui a giocarci. Il mio fiore si sta bagnando... Gocce di piacere si stendono sulle sue pareti; scosto il perizoma ed inizio a giocarci, un dito, due dentro a cercare i miei punti delicati, a strofinare, a premere, le tolgo per continuare sul clito ed una scia di piacere liquido rimane sul percorso... Mi sfioro mentre ti guardo avvicinarti ad un orgasmo di cui ti stai forse chiedendo il senso quando sarebbe così facile semplicemente succhiarti e farti venire; mi sfioro ed appoggio la mia mano alla tua sul tuo cazzo, i tuoi movimenti su di lui sono gli stessi di due dita dentro me, la tua mano è il mio fiore bagnato che lo avvolge e lo stringe, le mie dita sono lui dentro me e sento il calore, sento le scosse di un orgasmo che mi prende; la mia mano stringe la tua negli ultimi secondi prima di vederti venire, prima di vedere il tuo sperma finire sul tuo stomaco. Mi avvicino, lecco lo sperma dal tuo corpo; mi siedo sul tuo cazzo, fammi venire ancora...
Sei disteso a letto, nudo come un atleta greco; io, seduta su una poltroncina accanto, ti guardo da vicino. Leggo i tuoi muscoli, i tuoi bicipiti non molto più che accennati, i tuoi fianchi su cui a volte mi soffermo quando i miei baci cercano altri sentieri prima di arrivare alla meta, le tue gambe forti e depilate, il tuo addome. Non scolpisci il tuo corpo con sessioni di palestra ma un uomo non è solo il suo corpo e tu sei l'uomo che voglio. Inizi a giocare, piano, ti sputi sulle dita per poi passare la saliva sul glande ed inumidirlo e nel farlo il tuo cazzo si gonfia, diventa quello che è lo strumento del mio piacere oltre che del tuo. Ti masturbi lentamente come se dovessi prendere confidenza; tieni le dita intorno al glande come una piccola gabbia che lo intrappola ed il cielo della gabbia è il palmo della tua mano contro cui a volte a volte lo chiudi. Lo impugni, poi, e chiedi che sia io a continuare ma non voglio, voglio che sia tu a farlo. L'unica soddisfazione che ti dò è di baciarlo per un momento, di prenderlo in bocca per un attimo per lubrificarlo ancora, la mia saliva con la tua. Ma tu non hai idea di quanto mi costi non continuare, sentirne il sapore solo un istante e poi allontanarmene, è frustrante per me più che per te che continui a giocarci. Il mio fiore si sta bagnando... Gocce di piacere si stendono sulle sue pareti; scosto il perizoma ed inizio a giocarci, un dito, due dentro a cercare i miei punti delicati, a strofinare, a premere, le tolgo per continuare sul clito ed una scia di piacere liquido rimane sul percorso... Mi sfioro mentre ti guardo avvicinarti ad un orgasmo di cui ti stai forse chiedendo il senso quando sarebbe così facile semplicemente succhiarti e farti venire; mi sfioro ed appoggio la mia mano alla tua sul tuo cazzo, i tuoi movimenti su di lui sono gli stessi di due dita dentro me, la tua mano è il mio fiore bagnato che lo avvolge e lo stringe, le mie dita sono lui dentro me e sento il calore, sento le scosse di un orgasmo che mi prende; la mia mano stringe la tua negli ultimi secondi prima di vederti venire, prima di vedere il tuo sperma finire sul tuo stomaco. Mi avvicino, lecco lo sperma dal tuo corpo; mi siedo sul tuo cazzo, fammi venire ancora...
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