L'orgasmo vaginale
di
mirikiki
genere
trio
Io e Maria, 55enni, siamo sposati da circa trenta anni, e da allora lei non ha mai raggiunto veramente l’orgasmo per il semplice motivo che lei lo raggiunge solo con una penetrazione prolungata, quello che si dice orgasmo vaginale ed io ho da sempre una eiaculazione molto precoce, della serie che appena lo infilo nella sua fica, vengo e naturalmente lei rimane palesemente insoddisfatta. Spesso durante il nostro amplesso le solletico il clitoride per farla venire, ma non raggiunge mai un vero orgasmo. Molte volte, tra il serio ed il faceto, me lo ha fatto pesare, dicendomi che se non fossi così precoce, se la stantuffassi un po’ di più, godrebbe anche lei. E’ stato così che dopo tantissimi anni di matrimonio, parlandone, ci siamo decisi ad introdurre nella nostra intimità un terzo incomodo, un po’ per fare contenta lei e soprattutto perché era da tempo che avevo il desiderio di vederla scopare con un altro uomo. Tramite un annuncio, in cui chiedevamo un massaggio per lei disponibile, avevamo già incontrati due uomini in due occasioni diverse, ma in entrambi i casi anche loro erano stati abbastanza precoci nel venire, lasciando la signora visibilmente delusa. Questa volta pubblicai un annuncio nel quale chiedevo un massaggiatore assai resistente per mia moglie molto disponibile. Mi contattò un tale che mi assicurò di essere tantissimo resistente e che per l’occasione avrebbe fatto sesso il giorno prima con la moglie, così avrebbe resistito ancora di più. Il giorno convenuto si presentò a casa nostra un uomo sui quaranta anni abbastanza carino e dopo i convenevoli ci appartammo in camera da letto. Lui si mise in mutande, dicendomi di fare altrettanto mentre invitò mia moglie a spogliarsi e mettersi di pancia in giù sul letto. Cosparse la spalla di Maria di olio ed iniziò a massaggiarla; non era professionale, ma a noi andava bene lo stesso poiché il massaggio era giusto un alibi per non passare subito al sesso. Andò avanti con il massaggio per una decina di minuti, scendendo sempre più in giù per massaggiarle i glutei e l’interno cosce, poi la fece girare ed iniziò a massaggiarle i seni, gli stuzzicava i capezzoli, l’accarezzava dappertutto, portando pian piano le sue mani sulla fica, le sue dita titillarono e strizzarono dolcemente il clitoride , poi leinfilò nella fica già fradicia. Eravamo tutti e tre eccitati, a lui si intravedeva un bel cazzo, con la appella che faceva capolino fuori dalle mutande. Mia moglie allungò la mano e gli abbassò gli slip, ora lo aveva in mano, duro e svettante con i suoi 18 cm., glielo prese in bocca. Lui continuava imperterrito a far roteare le sue dita nella la fica di Maria, poi mi guardò e con lo sguardo e mi chiese se poteva leccargliela; feci cenno di sì. Si buttò sulla fica ed iniziò a leccargliela. Mi piaceva osservarlo, appoggiai le mani sulla sua testa e gliela spinsi sulla fica per farlo continuare. Dopo un po’ fece mettere Maria alla pecorina, lei era eccitatissima, aveva la fica fradicia, glielo spinse dentro d’un colpo ed iniziò a stantuffarla con violenza. Spinta dalla forza e dalla violenza dell’uomo, Maria andava avanti e indietro e ben presto iniziò a gemere. I gemiti di Maria eccitavano l’uomo, che aumentava il ritmo e la violenza. Ben presto i gemiti si trasformarono in grida di piacere; proprio così, lei gridava e lo incitava a continuare. La mia eccitazione era al massimo, il mio cazzo al massimo dell’erezione vibrava, stavo per venire solo ad osservare l’uomo che scopava mia moglie. Mi portai sotto Maria, con il cazzo in direzione della sua bocca, lei lo ingoiò, me lo spompinò per bene e dopo meno di un minuto venni inondandole la bocca; lei ingoiò tutto. A quel punto l’uomo la fece girare, si infilò un profilattico che aveva poggiato precedentemente sul comodino, la penetrò nella fica che colava di umori e continuò a stantuffarla. Aveva una tecnica particolare, ogni volta che la penetrava, andando su e giù, si accasciava letteralmente su di lei. Maria sotto quei colpi gioiva e gridava dal piacere, sino a che iniziò a vibrare, a tremare, ogni tanto il suo bacino sobbalzava improvvisamente in alto e finalmente gridò “vengo, vengo, vengo…. Basta, basta…” ma l’uomo continuò ancora per un po’. Lei era quasi sfinita, ero preoccupato per lei, ma mi piaceva vederla in quello stato, succube del suo piacere. E finalmente anche il tizio venne, emanando un grido gutturale e accasciandosi su di lei. Rimasero così per un po’, lei tremava ancora ed aveva ancora qualche sussulto del bacino. Vista così, stremata dal piacere, col cazzo dell'altro ancora nella sua fica era bellissima. La baciai dolcemente, accarezzandola sul capo e le sussurrai: “sei stata bravissima, lo rifarermo”. Quando si calmò, l'uomo si rivestì ed andò via ringraziandoci.
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