- Il mondo delle ragazze - Capitolo 1- Siera
di
Amar
genere
etero
Siera, Congo e Belgio. Baci profondi
“Questa è l’ultima volta che ti posso baciare con la lingua in bocca”.
Mi dice Siera, con un leggero disappunto nella voce, appena mi stacco dal bacio passionale che sta accompagnando la lunga penetrazione nella nostra posizione preferita, con me sopra, leggermente spostato sulla destra per abbracciarla bene e potermi ficcare con la lingua nella profondità della sua gola.
I baci di Siera mi sono sempre piaciuti, sin dal primo che mi ha dato, dopo un po’ di insistenze a dire il vero, alla seconda o terza volta che ci siamo incontrati in camera, proprio qui al club S di Koeln.
Poi, sono piaciuti anche a lei i miei. E così quando facciamo sesso ci prendiamo sempre in posizioni congeniali a baciarci a lungo.
Mi piacciono di lei le grosse labbra di giovane mulatta, metà congolese e metà belga. Voluminose e dure labbra, dalle mucose vellutate. Naturali ovviamente. E anche la lingua mi piace, consistente, ruvida e forte come un muscolo, allenato a giocare sulla tua lingua e sul tuo cazzo.
Siera non limona quando bacia. Ti fa direttamente un pompino.
La tua lingua te la vuole bella ritta ma morbida dentro di sé, così se la può succhiare come fa quando ha in bocca la verga. La succhia, ti si contorce attorno con la sua, te la strappa in risucchi carichi di saliva.
Anche la bocca, mentre ti bacia, te la chiude e te la apre poppando le tue labbra come fosse la cappella del tuo cazzo. E aspira gorgogliando la saliva che ti è rimasta in bocca per deglutirsela come sperma.
E’ proprio una ragazza orale.
Bacio e pompino sono le attività sessuali che gratificano di più la sua affettuosa ed esuberante sensualità. Ed è bello vedere come gode nel praticarli entrambi, alternati, mentre steso supino rimani inerme a disposizione di questi suoi giochi.
Lenta ma determinata, può andare avanti per un’intera ora, con te a occhi chiusi che senti gli inconfondibili risucchi di saliva con cui le piace inondarti la canna, per poi portarteli in bocca per farteli deglutire, e rifornirsi della tua di saliva, per poi bagnarti ancora bene il cazzo e piantarselo in gola più a fondo che può.
Mettersi il glande nell’abisso della sua gola è la cosa più naturale che lei possa fare. E questa naturalità ti dà un piacere infinito, come quando il tuo cazzo è dentro in una fica fradicia e batte contro l’utero. Nella sua bocca batte invece contro le tonsille, e il piacere del titillamento di queste sul frenulo si unisce al soddisfacimento che ti procurano le sue mucose che senti lungo l’asta.
E la lingua! La lingua!
Mentre ti ha imprigionato ritto nella bocca, la lingua forte e rugosa te la spennella da sotto dandoti lente e profonde carezze allo scroto. Lunga ed esperta si insinua tra i testicoli fino a sentirtela sull’ano, prima attorno alle mucose, poi oscenamente lì, quasi a sodomizzarti.
Le labbra messe a ventosa sul tuo inguine si chiudono e schiudono per consentire le lievi rotazioni della trachea sul tuo glande. E in quella posizione ci rimane per interi, lunghi, interminabili minuti, finché non sente, dalle tue convulsioni, che stai per venire, e allora ti espelle lentamente e ti blocca l’orgasmo con una stretta di dita alla radice del cazzo.
E allora si sposta sulla bocca, a fare lo stesso con la tua lingua. Per ritornare alla tua verga quando ti sei ripreso.
E così alternando insostenibilmente a lungo bocca e cazzo, cazzo e bocca. Fin quando non ne puoi più.
E la implori di farti venire. La preghi di porre fine alla meravigliosa sofferenza.
E lei, dopo un po’, solo quando lo decide, se lo ringhiotte in profondità a bocca spalancata emettendo quel verso gutturale osceno.
E mandando in fibrillazione l’epiglottide sul glande, ti fa sgorgare tutto lo sperma che hai in corpo ricevendolo direttamente nello stomaco.
“E’ l’ultima volta che ti posso baciare con la lingua in bocca perché da un mese mi sono fidanzata. Il mio fidanzato è geloso. Non mi permette di baciare”. Precisa Siera. E si incolla ancor di più alla mia bocca, mugugnando, mentre aumento oscenamente l’escursione dello stantuffo per farle raggiungere l’orgasmo, dopo un’infinita, amorosa, penetrazione.
Siera mi saluta con l’ennesimo bacio profondo nonostante il veto del fidanzato, e mi dirigo meditativo al wellness.
Lì, sul lettino, scorgo un ragazza che non ho mai vista prima d’ora.
E la fase meditativa mi passa.
Appunti brevi, di storie vere vissute con passione nei miei viaggi segreti.
Continua conoscendo Roberta
“Questa è l’ultima volta che ti posso baciare con la lingua in bocca”.
Mi dice Siera, con un leggero disappunto nella voce, appena mi stacco dal bacio passionale che sta accompagnando la lunga penetrazione nella nostra posizione preferita, con me sopra, leggermente spostato sulla destra per abbracciarla bene e potermi ficcare con la lingua nella profondità della sua gola.
I baci di Siera mi sono sempre piaciuti, sin dal primo che mi ha dato, dopo un po’ di insistenze a dire il vero, alla seconda o terza volta che ci siamo incontrati in camera, proprio qui al club S di Koeln.
Poi, sono piaciuti anche a lei i miei. E così quando facciamo sesso ci prendiamo sempre in posizioni congeniali a baciarci a lungo.
Mi piacciono di lei le grosse labbra di giovane mulatta, metà congolese e metà belga. Voluminose e dure labbra, dalle mucose vellutate. Naturali ovviamente. E anche la lingua mi piace, consistente, ruvida e forte come un muscolo, allenato a giocare sulla tua lingua e sul tuo cazzo.
Siera non limona quando bacia. Ti fa direttamente un pompino.
La tua lingua te la vuole bella ritta ma morbida dentro di sé, così se la può succhiare come fa quando ha in bocca la verga. La succhia, ti si contorce attorno con la sua, te la strappa in risucchi carichi di saliva.
Anche la bocca, mentre ti bacia, te la chiude e te la apre poppando le tue labbra come fosse la cappella del tuo cazzo. E aspira gorgogliando la saliva che ti è rimasta in bocca per deglutirsela come sperma.
E’ proprio una ragazza orale.
Bacio e pompino sono le attività sessuali che gratificano di più la sua affettuosa ed esuberante sensualità. Ed è bello vedere come gode nel praticarli entrambi, alternati, mentre steso supino rimani inerme a disposizione di questi suoi giochi.
Lenta ma determinata, può andare avanti per un’intera ora, con te a occhi chiusi che senti gli inconfondibili risucchi di saliva con cui le piace inondarti la canna, per poi portarteli in bocca per farteli deglutire, e rifornirsi della tua di saliva, per poi bagnarti ancora bene il cazzo e piantarselo in gola più a fondo che può.
Mettersi il glande nell’abisso della sua gola è la cosa più naturale che lei possa fare. E questa naturalità ti dà un piacere infinito, come quando il tuo cazzo è dentro in una fica fradicia e batte contro l’utero. Nella sua bocca batte invece contro le tonsille, e il piacere del titillamento di queste sul frenulo si unisce al soddisfacimento che ti procurano le sue mucose che senti lungo l’asta.
E la lingua! La lingua!
Mentre ti ha imprigionato ritto nella bocca, la lingua forte e rugosa te la spennella da sotto dandoti lente e profonde carezze allo scroto. Lunga ed esperta si insinua tra i testicoli fino a sentirtela sull’ano, prima attorno alle mucose, poi oscenamente lì, quasi a sodomizzarti.
Le labbra messe a ventosa sul tuo inguine si chiudono e schiudono per consentire le lievi rotazioni della trachea sul tuo glande. E in quella posizione ci rimane per interi, lunghi, interminabili minuti, finché non sente, dalle tue convulsioni, che stai per venire, e allora ti espelle lentamente e ti blocca l’orgasmo con una stretta di dita alla radice del cazzo.
E allora si sposta sulla bocca, a fare lo stesso con la tua lingua. Per ritornare alla tua verga quando ti sei ripreso.
E così alternando insostenibilmente a lungo bocca e cazzo, cazzo e bocca. Fin quando non ne puoi più.
E la implori di farti venire. La preghi di porre fine alla meravigliosa sofferenza.
E lei, dopo un po’, solo quando lo decide, se lo ringhiotte in profondità a bocca spalancata emettendo quel verso gutturale osceno.
E mandando in fibrillazione l’epiglottide sul glande, ti fa sgorgare tutto lo sperma che hai in corpo ricevendolo direttamente nello stomaco.
“E’ l’ultima volta che ti posso baciare con la lingua in bocca perché da un mese mi sono fidanzata. Il mio fidanzato è geloso. Non mi permette di baciare”. Precisa Siera. E si incolla ancor di più alla mia bocca, mugugnando, mentre aumento oscenamente l’escursione dello stantuffo per farle raggiungere l’orgasmo, dopo un’infinita, amorosa, penetrazione.
Siera mi saluta con l’ennesimo bacio profondo nonostante il veto del fidanzato, e mi dirigo meditativo al wellness.
Lì, sul lettino, scorgo un ragazza che non ho mai vista prima d’ora.
E la fase meditativa mi passa.
Appunti brevi, di storie vere vissute con passione nei miei viaggi segreti.
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