Vienimi dentro Amore, vieni
di
Eolo00
genere
etero
"Vienimi dentro Amore, vieni!" Il letto quasi oscillava sotto il peso dei due corpi e le forti spinte che i glutei scolpiti dell' uomo affondavano. Non c'era alcun altro rumore, se non i leggeri sospiri di eccitazione e godimenti che riempivano la stanza. I due corpi avvinghiati in una forbice che intrecciava gambe e braccia ed nel cui fulcro il forte membro maschile andava a ricavarsi il suo spazio nel ventre della donna appena quarantenne. Lui era molto più giovane, l'aveva conosciuto in palestra, in modo del tutto inaspettato, dopo che le amiche le avevano regalato l abbonamento nel nuovo centro sportivo. Sin da subito avrebbe voluto vederlo nudo, ammirare quel corpo statuario ergersi in tutta la sua maestosità ed assaggiarne gli umori. Da tanto non aveva dato piacere ad un uomo, ormai era da più di un anno che il suo matrimonio si rotto, e con quello qualsiasi suo stimolo a cercare dolci sensazioni. Ma quel giorno, tutto si riaccese.
Quei muscoli cosi definiti, i tendini tirati e tesi come corde di piano, era cosi che lei si immaginava il suo cazzo, rigido e statuario, come daltronde era lui. Ora lo sentiva dentro, pulsare e muoversi, andando a toccare punti che da tanto sembravano aver perso vita. Senti l eccitazione montare, lui le ansimava sul collo e lei a tratti poteva vedere l asta che entrava ed usciva in un movimento armonico ed eccitante, scorgere il glande affacciarsi all'esterno e rigettarsi nel suo ventre. Lo vedeva e lo sentiva perfettamente dentro di se. "Vienimi dentri Amore, vieni!" Cercava di muovere i muscoli pelvici sempre più forte e velocemente. Voleva sentire il getto di sperma colpirla, andare a sanare le ferite che gli aveva l'essere stata sola cosi a lungo. In un attimo, quasi inaspettatamente arrivò, lo senti pervaderla appena dopo una contrazione dell'uomo. C'era odore di umori nella stanza, di corpi sudati, di morte.
Quei muscoli cosi definiti, i tendini tirati e tesi come corde di piano, era cosi che lei si immaginava il suo cazzo, rigido e statuario, come daltronde era lui. Ora lo sentiva dentro, pulsare e muoversi, andando a toccare punti che da tanto sembravano aver perso vita. Senti l eccitazione montare, lui le ansimava sul collo e lei a tratti poteva vedere l asta che entrava ed usciva in un movimento armonico ed eccitante, scorgere il glande affacciarsi all'esterno e rigettarsi nel suo ventre. Lo vedeva e lo sentiva perfettamente dentro di se. "Vienimi dentri Amore, vieni!" Cercava di muovere i muscoli pelvici sempre più forte e velocemente. Voleva sentire il getto di sperma colpirla, andare a sanare le ferite che gli aveva l'essere stata sola cosi a lungo. In un attimo, quasi inaspettatamente arrivò, lo senti pervaderla appena dopo una contrazione dell'uomo. C'era odore di umori nella stanza, di corpi sudati, di morte.
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