Racconti estivi 2

di
genere
gay

Alla fine delle vacanze ci si siamo lasciati con la promessa di rivederci. I miei genitori non hanno mai sospettato nulla. Lo conoscevano e sapevano che faceva l’insegnante e anzi mia madre gli chiese se poteva eventualmente darmi delle lezioni nelle due materie che ero più scarso. Quell’autunno avrei frequentato il ginnasio. Mario così si chiamava disse (facendomi l’occhiolino) che non c’erano problemi, che mi avrebbe aiutato se lo ritenevano.
Qualche settimana dopo, prima dell’inizio della scuola lo andai a trovare una mattina. Mi chiese se sapevo già in quale sessione ero, perché lui conosceva alcuni insegnanti. Dopo un po' di chiacchere finimmo nel suo letto. Avevamo tutti due voglia di toccarci e giocare con i nostri rispettivi cazzi. Dopo alcune carezze facemmo un 69. Sentire il sapore della sua sborra in bocca, svuotarmi nella sua bocca, fu bellissimo. Rimanemmo sdraiati ad accarezzarci. Poi avvicino il suo viso al mio e mi bacio sulle labbra cercando con la sua lingua di forzare le mie. Alla fine aprii le labbra e la sua lingua cerco la mia iniziando un balletto piacevole. Mi teneva stretto il viso mentre ci baciavamo. Quel primo bacio appassionato mi fece drizzare di nuovo. Dopo un attimo di pausa ci baciammo di nuovo mentre con la sua mano dava soddisfazione alla mia erezione. Ero stremato da quei profondi baci e dalle masturbazioni. Mi tremavano le gambe. Rimasi sdraiato per riprendermi. Quel giorno era iniziato un nuovo capitolo con Mario. Mi resi conto che stare accanto a lui mi piaceva. Mi piacevano le sue carezze i suoi baci. Lo andavo a trovare tutte le volte che mi era possibile, in particolare trascorrevo la domenica pomeriggio a casa sua. Una domenica mentre eravamo sdraiati sul letto dopo averci masturbato, gli presi la sua mano e la portai sul mio sedere. Lo guardai in faccia e gli dissi che volevo essere penetrato, che volevo sentire il suo cazzo dentro. Mario mi guardo, mi bacio e mi disse “questo è un grosso regalo che mi fai. E’ dalla prima volta che desidero questo”. Mi fece girare a pancia in giù e le sue mani scivolarono lungo la schiena verso il mio culo in attesa. Trovo il mio piccolo buco e lo accarezzò con un dito. Io trattenevo il respiro in attesa delle sue mosse. Finalmente il suo dito medio entro nel mio culo. Faceva male e mi bruciava, ma sentivo che stava riempiendo un vuoto carnale che desideravo fosse riempito. “Va tutto bene” mi disse. “Rilassati e basta”. Dopo un po' dio tempo che pompava il mio buco col il suo dito medio ha introdotto anche il dito indice. Gemevo un po' per il dolore e un po' per l’estasi. Mario mi afferro la testa girandola verso di lui, mi bacio a lungo e mi sussurrò “Sei pronto per questo” “vuoi che lo metta dentro?”
Rimasi semplicemente in silenzio, respirando affannosamente aspettando pazientemente. Lo vidi aprire un cassetto del comodino prese un vasetto di vaselina, lo apri e con un dito la spalmo sul mio buco entrando, poi se la spalmo sul suo cazzo. Mi bacio ripetutamente sulla schiena. La cosa mi eccitava. Allineo la testa del suo pene sulla mia apertura e spinse delicatamente. Ho espirato sentendo l’intensità del suo inserimento. “Oh mio Dio sei così stretto” disse, mentre spingeva sempre più forte. Ho emesso un breve urlo mentre la sua cappella entrava. Si prese un momento per lasciarmi abituare. Poi prese a spingere. Mi strappo un altro urlo mentre alcune lacrime scendevano. Il suo cazzo era entrato in tutta la sua interezza. Le sue mani si strinsero attorno alla mia vita mentre si spingeva sempre più in profondità dentro di me ad ogni spinta. Mi lascia andare e chiusi gli occhi.
Il suo spingere divenne un ritmo cadenzato. Potevo sentire il sudore del suo addome nella parte bassa della schiena mentre lui scivolava dentro e fuori di me. Mario allungo una sua mano e la avvolse attorno alla mia rigida asta. Sentivo che stava per venire e lo ero anch’io
“Ho Gesù ahhh ahh” urlo mentre mi riempiva il culo con la sua crema calda. Sentivo dentro di me il suo sperma.
Era stato incredibile. Ero stato sverginato. Avevo sentito dolore che lentamente aveva lasciato spazio al piacere e all’orgasmo. Continuava ad accarezzarmi e a muoversi dentro mentre tutto il mio corpo si stringeva attorno al suo cazzo. Ha continuato a masturbarmi mentre sparavo il mio seme sulle lenzuola. Mi bacio ancora sulla schiena mentre scivolava fuori da dentro di me. Il mio cuore batteva ancora forte mentre il mio pene era ancora duro. Mi sono sdraiato a gambe aperte lasciandomi cullare da quelle sensazioni di piacere che avevo appena provato. Non so quanto tempo duro il nostro amplesso so quanto piacere aveva dato a tutti e due. Dopo essermi fatto una doccia mi sono rivestito. Ero pronto per uscire e tornare a casa, sull’uscio ci demmo un altro bacio, promettendoci che l’avremmo rifatto appena fosse stato possibile.
scritto il
2022-07-26
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