Il vicino di casa
di
Mari2ellaa
genere
etero
Questo racconto si riferisce ad un episodio successo qualche mese fa, che ancora mi lascia colpita. Mi presento, mi chiamo Mariella, ho da poco 40 anni. Vivo al Sud, di professione infermiera. Non sono molto alta, su per giu 1 metro e 53. Mi ritengo però carina, ho i capelli biondi scusri con riflessi neri, gli occhi azzurri. di taglia faccio 44 ma sono un pò morbida sia sui fianchi che sul sedere. Di seno non sono molto formosa, ma ho un seno che ancora si difendepur essendo una 2a. una mattina di giugno ero a casa intenta a fare qualche faccenda domestica prima di recarmi a lavoro. faceva molto caldo e pertanto mi ero vestita con un abitino leggero da casa, unico, di cotone e infradito. pur essendo scoperta quella mattina si sudava dal caldo. mentre pulivo il bagno mi sentii prima suonare al campanello e poi chiamare. mi recai pertanto alla porta, aprii e mi trovai davanti il mio vicino di casa, Antonio. e' un uomo che ha superato i 70 che conosco da anni perchè è sempre stato vicino di casa anche quando ero ragazza. e' un uomo molto semplice, vedovo da 10 anni, gran lavoratore. passava le sue giornate nei campi. "ciao Antonio, che c'è dimmi". lui in dialetto mi disse che il medico gli aveva prescritto un paio di iniezioni e mi chiedeva il favore di fargli almeno la prima perchè la sorella quella mattina non poteva. Anche se andavo di fretta lo invitai ad entrare. preparai il tutto e feci la puntura. lui mi ringraziò e io sorrisi. "antonio rimani un attimo con il contone sulla zona dell'iniezione mentre io raccolgo i rifiuti"- "ah ok, grazie mille, sei un angelo" e mentre mi diceva cosi mi voltai sul tavolino per raccogliere le carte e le plastiche. Ad un certo punto però mi sentii abbracciata da dietro. mi avvolse con le braccia. sentivo la sua pancia(era un uomo corpulento) contro la mia schiena. Sentivo un odore forte, di sudore tipico delle persone che non si lavano molto. di istinto gridai "antoniooooo, che stai facendo!!!"....m lui non tolse le mani ...che rimasero sul mio seno - da sopra il vestito - ma che sentivo tutte perchè non avevo il reggi petto. non si era ancora tirato su i pantaloni e quindi inizia a riconoscere anche il contatto dei suoi slip contro il mio vestitino. "scusami mariella, scusami...aiutami, sono anni che non tocco una donna, non resisto più". "ma cosa stai dicendo, io sono sposata, come ti permetti". mentre provavo a parlare e a divincolarmi lui conla mano alzò il vestitino dietro e i suoi slip andarono a contatto con i miei. "lasciami antonioooooooooooooo"....ma lui in modo goffo...inseri la mano - una grossa mano rugosa - sotto il vestitino e prese un mio seno in mano e lo strinse. "ti prego, lasciami provare ancora una volta l contatto con una donna..." e mentre diceva queste parole si mise a piangere. non so cosa scattò nella mia mente in quel momento. la mente è qualcosa di misterioso, imprevedibile che a volte va oltre la razionalità e ci fa fare cose che mai avremmo pensato. in quel momento la mia mente mando l'ordine di mollare le resistenze...mi sentii rilassata....e non dissi nulla...rimasi in balia delle sue mani. Avevo quest'uomo anziano, che conoscevo da sempre, abbracciato a me che si strusciava...un uomo qulli di una volta...trasandato, poco pulito, tutto l'opposto dei miei canoni. lui abassò le mie mutandine...e sempre in quella posizione ovvero in piedi con lui dietro abbracciato a me....provò ad inserire il suo pene tra le mie chiappe. appena lo fece, appena lo fece uscire dalle mutande...la stanza si riempi di odore di sesso, di urina e sentivo questo pene umido farsi strada dentro le mie natiche. ero scioccata, non mi riconoscevo ma temevo che questa cosa mi stesse piacendo. forse era proprio cosi. il fatto che stava riprovando con me ad essere uomo mi aveva sciolta. tirò fuori una tenerezza che spazzò via i freni inibitori. il suo pene sfregava il buchino...si muoveva facendo scivolare il pene tra le chiappine. il pene umido scivolava e si ingrandiva anche se non credo fosse di grandi dimensioni o forse vista anche l'età non era più tonico. Ad un certo punto senti la mano sul seno stringermelo forte...e contemporaneamente inizia i a sentirmi calda tra le chiappe e molto umida. era venuto strofinandosi tra le natiche...il suo sperma stava ucendo. piano piano prese a ridurre il movimento di bacino e poi si fermò. levo le mani dal seno, si staccò dal mio sedere....e mi disse "mariella, puoi metterti in ginocchio sul divano di schiena a me?" non risposi, non capivo che volesse fare ma feci quello che mi chiese. lui a quel punto sfilo una mia infradito...si inginocchiò e mise il suo viso sul mio piedino....iniziò ad annusarlo...e poi prese a leccarlo...dal calcagno sino alle dita. A me questa cosa procurava solletico...ma lo lascia fare....lui poi adagiò anche il suo pene sulla mia pianta del piede e si puli dello sperma rimasto....e finito quel gesto si ricompose. calò silenzio e imbarazzo. piano piano...stavo realizzando, mi alzai....dla mia mente si chiedeva che avessi fatto. ero imbarazzata, lui di più. la stanza aveva odori forti, la prova di quel nostro strano amplesso. lui mi chiese scusa più o meno 300 volte e con la stessa frequenza mi ringraziò "sei un angelo, grazie...è stato meraviglioso". non avevo fiato...mi limitai a sorridere. lui apri la porta, e se ne ando. rimasi sola....mi portai in bagno...mi sedetti sul wc...incredula....avevo il sedere baganto dello sperma di un altro uomo, i piedi umidi anche di sperma....ero incredula, arrabbiata con me stessa anche perchè in cuor mio mi aveva procurato piacere e questo non mi perdonavo. mi alzai senza pulirmi, rimasi cosi tutta la mattina con le traccie di qeull'episodio sulle mie parti intime fino a quando a tarda mattina feci la doccia e mi recai a lavoro. e iniarono i sensi di colpa che ancora oggi ho.
3
voti
voti
valutazione
6.3
6.3
Commenti dei lettori al racconto erotico