Quando divenni maggiorenne pt.1 (prologo)
di
Lady V.
genere
dominazione
Ero molto emozionata i giorni precedenti al mio 18° compleanno: mia madre mi aveva promesso che avrei potuto avere la festa di compleanno dei miei sogni nel locale più bello della mia città e sognavo giorno e notte quel momento. Mentre il mio patrigno, Marco, mi aveva promesso che se avessi preso la patente in fretta mi avrebbe anche comprato la macchina! Il mio vero padre aveva lasciato me e la mamma sparendo nel nulla quando avevo solo 3 anni... Fu quando facevo le elementari che mia madre conobbe Marco che, ben presto, entrò a far parte della mia vita diventando la mia nuova figura paterna. Mia madre lo conobbe sul lavoro: lei era la sua segretaria e, all'epoca, era una bellissima donna di soli 23 anni, per il mio patrigno, all'epoca di 38 anni, il colpo di fulmine fu immediato. Nel giro di un anno sposò mia madre e iniziò a mantenere lei e me: i soldi non gli mancavano dato che era il dirigente della sua stessa azienda. Avevo 8 anni quando Marco divenne ufficialmente il mio patrigno e per mia madre fu un vero salto di classe: da ragazza madre sedotta e abbandonata a moglie di un ricco imprenditore.
In ogni caso, il giorno del mio diciottesimo si avvicinava, e fu in quel periodo che notai i primi cambiamenti negli sguardi del mio patrigno: non ho mai avuto problemi a girare in intimo per casa, o comunque con abitini corti, ma in quel periodo, antecedente al mio compleanno, notai come gli sguardi del mio patrigno erano un po' troppo interessati a squadrare le mie curve. Fisicamente sono alta 1.60, capelli castani e occhi neri, ho un corpo piuttosto esile ma con le curve al posto giusto, una terza di seno e un culetto piccolo ma sodo. Il mio corpo da donna non era ancora pienamente sviluppato all'epoca tradendo la mia giovane età.
Il mio compleanno cadeva esattamente di sabato quell'anno e avevo in programma, la notte tra il sabato e la domenica di fermarmi a dormire nell'hotel vicino al locale così da potermi divertire alla festa indisturbata senza dovermi farmi venire a prendere da mia madre ad un ora improponibile della notte. Era tutto programmato, mi avrebbe accompagnato al locale Marco verso le 18.00 e lí sarebbe iniziata la festa con tutti i miei amici, la musica, cibo e alcol a volontà. Ero emozionatissima, ma quello che all'epoca non sapevo era che la vera festa, per me, sarebbe iniziata molto prima delle 18.00 di quel giorno...
In ogni caso, il giorno del mio diciottesimo si avvicinava, e fu in quel periodo che notai i primi cambiamenti negli sguardi del mio patrigno: non ho mai avuto problemi a girare in intimo per casa, o comunque con abitini corti, ma in quel periodo, antecedente al mio compleanno, notai come gli sguardi del mio patrigno erano un po' troppo interessati a squadrare le mie curve. Fisicamente sono alta 1.60, capelli castani e occhi neri, ho un corpo piuttosto esile ma con le curve al posto giusto, una terza di seno e un culetto piccolo ma sodo. Il mio corpo da donna non era ancora pienamente sviluppato all'epoca tradendo la mia giovane età.
Il mio compleanno cadeva esattamente di sabato quell'anno e avevo in programma, la notte tra il sabato e la domenica di fermarmi a dormire nell'hotel vicino al locale così da potermi divertire alla festa indisturbata senza dovermi farmi venire a prendere da mia madre ad un ora improponibile della notte. Era tutto programmato, mi avrebbe accompagnato al locale Marco verso le 18.00 e lí sarebbe iniziata la festa con tutti i miei amici, la musica, cibo e alcol a volontà. Ero emozionatissima, ma quello che all'epoca non sapevo era che la vera festa, per me, sarebbe iniziata molto prima delle 18.00 di quel giorno...
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