Il primo threesome
di
Ilaria Parigi
genere
trio
Salve a tutti, sono Ilaria, come già presentatami nei precedenti racconti … oggi vorrei raccontare la mia prima esperienza di threesome.
Dopo aver accurato la mia passione per i pompini, dopo aver avuto delle relazioni serie e non, decisi di star da sola, per un po’ per godermi la vita a pieno regime, viaggi senza dover render conto a qualcuno, uscite in discoteca, uscite con amiche fino a notte fonda, conoscere ragazzi…
Con la mia migliore amica, anche lei single, decidemmo per almeno una volta al mese, di rimorchiare un ragazzo ciascuna in discoteca, esclusivamente per passar una nottata di sesso , la chiamammo in gergo”la serata del cazzo”.
Le serate scorrevano bene, ci divertivamo a 360 gradi, fin quando una sera non trovammo un gruppo di 4 ragazzi, che tra l’altro non erano neanche male , perciò dopo una conoscenza, una bevuta, li portammo a casa.
La notte era ancora fresca, perciò , optammo per ulteriori drink che servirono soprattutto per far accendere la serata .
Iniziammo noi a spogliarci per prime, rimanendo in intimo, ridacchiando, perché i loro sguardi persi nel vuoto ed anche un po’ imbarazzati iniziavano ad essere più frequenti, si stavano agitando, non stavano fermi un attimo … e la cosa ovviamente si faceva sempre più interessante, finché uno dei 4 si alzò e disse che iniziava ad aver caldo pure lui, togliendosi così la maglietta: mi innamorai subito del suo fisico, belle braccia tatuate, un fisico non troppo palestrato ma ben asciutto, i suoi amici lo imitarono e fu in quel momento che mi misi in mezzo a loro 4 a sedere, iniziando ad allungare le mani sulle ginocchia, a toccargli il petto e così via.
La mia amica fece la stessa cosa, solo che lei salì direttamente sopra le ginocchia di uno di loro , iniziando a parlargli sottovoce nell’orecchio, fino ad arrivare al punto che aspettavamo, ovvero, che iniziarono ad Allungare le mani , iniziando così a toccarci, inutile dire che l’eccitazione che stavo cumulando era immensa, così non persi tempo ed iniziai immediatamente a baciarne uno, a toccare l’altro, mentre loro mi sganciarono il reggiseno.
Rimasi così solo con la brasiliana.
Arrivò il fatidico momento della separazione, lei in una stanza con due ed io con gli altri due .
Come prima cosa mi inginocchiai, ed inizia a spogliarli entrambi , inutile dire che lo avevano duro come il marmo, tant’è vero che appena lo feci uscire dai loro boxer mi picchiarono entrambi nelle guance .
Come prima cosa iniziai a segarli entrambi , mentre loro mi toccavano il seno e tentavano di spingerlo verso la bocca, ma ebbi la forza di resistere per qualche minuto .
Iniziai a prendere in bocca il primo , senza tralasciare il secondo che stavo sempre segando, in attesa del suo turno, nella mia bocca sentivo una cappella umida , grossa e pulsante , mi piaceva così tanto che iniziai a bagnarmi molto… feci un cambio rapido , e anche il secondo la aveva talmente enorme che faticavo a mettermela in bocca. Mi fecero alzare , continuarono a riempirmi il corpo di baci , finquando non mi sfilarono le mutandine ed iniziarono a toccarmi, prima uno, poi l’altro, finché , giunto il fatidico momento, mi misero sul letto , a pecorina , ed iniziarono a turno: li avevo entrambi dietro , uno che si segava e mi schiaffeggiava il culo , l’altro che si stava preparando alla penetrazione, che non tardò molto ad arrivare . Lo sentii dentro, possente , grosso, quasi che stava per esplodere, inizio subito con un ritmo molto elevato, mente l’altro, decise di mettersi davanti per farselo succhiare ancora un po’. Al cambio , ovviamente , rimasi a pecorina per godermi un po’ la situazione . Iniziai a succhiare più forte, perché desideravo troppo il nettare del ragazzo che mi aveva comunque colpita anche forse un po’ emotivamente , fin quando non venne una prima volta , senza avvertirmi, mi prese la testa e mi riempi talmente tanto la bocca che gli ultimi due schizzi trafilarono anche un po’ fuori. Il suo amico, che ci stava dando dentro , stessa cosa : uscii e mi venne sulla schiena, sui capelli… mi girai per succhiarglielo e svuotarlo come si deve .
Dopo una pausa , riprendemmo , ma solo di bocca, e questa volta vennero entrambi sulla mia faccia, terminando il lavoro, spostandola nella mia bocca con le loro cappelle.
Ogni tanto.. ci vediamo ancora oggi.
Dopo aver accurato la mia passione per i pompini, dopo aver avuto delle relazioni serie e non, decisi di star da sola, per un po’ per godermi la vita a pieno regime, viaggi senza dover render conto a qualcuno, uscite in discoteca, uscite con amiche fino a notte fonda, conoscere ragazzi…
Con la mia migliore amica, anche lei single, decidemmo per almeno una volta al mese, di rimorchiare un ragazzo ciascuna in discoteca, esclusivamente per passar una nottata di sesso , la chiamammo in gergo”la serata del cazzo”.
Le serate scorrevano bene, ci divertivamo a 360 gradi, fin quando una sera non trovammo un gruppo di 4 ragazzi, che tra l’altro non erano neanche male , perciò dopo una conoscenza, una bevuta, li portammo a casa.
La notte era ancora fresca, perciò , optammo per ulteriori drink che servirono soprattutto per far accendere la serata .
Iniziammo noi a spogliarci per prime, rimanendo in intimo, ridacchiando, perché i loro sguardi persi nel vuoto ed anche un po’ imbarazzati iniziavano ad essere più frequenti, si stavano agitando, non stavano fermi un attimo … e la cosa ovviamente si faceva sempre più interessante, finché uno dei 4 si alzò e disse che iniziava ad aver caldo pure lui, togliendosi così la maglietta: mi innamorai subito del suo fisico, belle braccia tatuate, un fisico non troppo palestrato ma ben asciutto, i suoi amici lo imitarono e fu in quel momento che mi misi in mezzo a loro 4 a sedere, iniziando ad allungare le mani sulle ginocchia, a toccargli il petto e così via.
La mia amica fece la stessa cosa, solo che lei salì direttamente sopra le ginocchia di uno di loro , iniziando a parlargli sottovoce nell’orecchio, fino ad arrivare al punto che aspettavamo, ovvero, che iniziarono ad Allungare le mani , iniziando così a toccarci, inutile dire che l’eccitazione che stavo cumulando era immensa, così non persi tempo ed iniziai immediatamente a baciarne uno, a toccare l’altro, mentre loro mi sganciarono il reggiseno.
Rimasi così solo con la brasiliana.
Arrivò il fatidico momento della separazione, lei in una stanza con due ed io con gli altri due .
Come prima cosa mi inginocchiai, ed inizia a spogliarli entrambi , inutile dire che lo avevano duro come il marmo, tant’è vero che appena lo feci uscire dai loro boxer mi picchiarono entrambi nelle guance .
Come prima cosa iniziai a segarli entrambi , mentre loro mi toccavano il seno e tentavano di spingerlo verso la bocca, ma ebbi la forza di resistere per qualche minuto .
Iniziai a prendere in bocca il primo , senza tralasciare il secondo che stavo sempre segando, in attesa del suo turno, nella mia bocca sentivo una cappella umida , grossa e pulsante , mi piaceva così tanto che iniziai a bagnarmi molto… feci un cambio rapido , e anche il secondo la aveva talmente enorme che faticavo a mettermela in bocca. Mi fecero alzare , continuarono a riempirmi il corpo di baci , finquando non mi sfilarono le mutandine ed iniziarono a toccarmi, prima uno, poi l’altro, finché , giunto il fatidico momento, mi misero sul letto , a pecorina , ed iniziarono a turno: li avevo entrambi dietro , uno che si segava e mi schiaffeggiava il culo , l’altro che si stava preparando alla penetrazione, che non tardò molto ad arrivare . Lo sentii dentro, possente , grosso, quasi che stava per esplodere, inizio subito con un ritmo molto elevato, mente l’altro, decise di mettersi davanti per farselo succhiare ancora un po’. Al cambio , ovviamente , rimasi a pecorina per godermi un po’ la situazione . Iniziai a succhiare più forte, perché desideravo troppo il nettare del ragazzo che mi aveva comunque colpita anche forse un po’ emotivamente , fin quando non venne una prima volta , senza avvertirmi, mi prese la testa e mi riempi talmente tanto la bocca che gli ultimi due schizzi trafilarono anche un po’ fuori. Il suo amico, che ci stava dando dentro , stessa cosa : uscii e mi venne sulla schiena, sui capelli… mi girai per succhiarglielo e svuotarlo come si deve .
Dopo una pausa , riprendemmo , ma solo di bocca, e questa volta vennero entrambi sulla mia faccia, terminando il lavoro, spostandola nella mia bocca con le loro cappelle.
Ogni tanto.. ci vediamo ancora oggi.
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Commenti dei lettori al racconto erotico