Fammi scopare tua moglie

di
genere
trio

Io osservavo sua moglie in ogni suo movimento e notando lo sguardo eccitato di lui che si accorgeva di tutto pensai di sussurrare nel suo orecchio in modo deciso è pieno di complicità: fammi scopare tua moglie! Lui stette in silenzio e guardandola sorrise, sembrava aver pensato che stessi scherzando, ma dopo un istante si girò e mi guardò dritto negli occhi, aveva le pupille dilatate dall’eccitazione, deglutì un’una volta, io mi resi conto che gli piaceva l’idea è che sarebbe bastato poco per concretizzare, e così il giorno dopo li invitai a cena a casa e accettarono.
Per tutto il giorno seguente non riuscivo a pensare ad altro che al culo della moglie e a quale sarebbe stata la prima mossa che avrei dovuto fare. Arrivo sera e dopo aver preparato una lasagna al forno e aver messo al fresco un paio di bottiglie di vino mi feci una doccia e mi vestii in modo semplice, una camicia arancione è un paio di pantaloni blu, rigorosamente di lino, rimasi scalzo.
Suonarono alla porta lui fece entrare prima lei che con il suo delicato profumo già mi faceva venire il cazzo duro, aveva un vestitino di cotone bianco avorio non molto scollato ma non portava il reggiseno e i suoi capezzoli attirarono il mio sguardo prima che mi passò affianco e le guardai il culo. Poi mi girai di nuovo e con un leggero imbarazzo e molta eccitazione salutai lui che sembrava sentire le mie solite sensazioni, lo abbracciai come facevo sempre per salutarlo e mi resi conto che il suo cazzo era duro, mi sfiorò il fianco,.
Li feci accomodare e lei mi chiese dove fosse il bagno, glielo mostrai e tornai da lui che si era accomodato sul divano, mi sedetti affianco e senza darmi il tempo di accomodarmi mi prese il cazzo in mano, e e lo strinse forte da sopra i pantaloni fino a che lei non uscì dal bagno e a quel punto lui si inginocchiò davanti a me e iniziò a slacciarmi i pantaloni, lei si avvicinò e con delicatezza lo accarezzò sulla testa e mi guardò con l’espressione soddisfatta, poi si chinò e guardando un po’ lui è un po’ me mi fece scendere le mutande delicatamente con due mani e con le labbra strinse la punta della mia cappella, poi prese la testa di lui sempre delicatamente con una mano e con l’altra mi sorreggeva il cazzo, mi guardò per un istante negli occhi e poi guardò lui che iniziò a succhiare.
scritto il
2022-09-03
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