I risvolti della pornografia con mia figlia

di
genere
masturbazione

Mi ritrovo di nuovo a scrivere della mia vita. Precedentemente, ho raccontato come ho incontrato la pornografia e come questa sia prepotentemente entrata a far parte della mia vita.
Come sa bene chiunque viva questa dipendenza, la pornografia diventa una presenza costante e molto ingombrante nella vita di tutti i giorni. Nel mio caso, ha iniziato ad occupare gran parte dei pomeriggi e qualche serata. Questo ha iniziato ad influire sui miei impegni sia sociali che famigliari. Come già scritto in precedenza, sono divorziata ed ho due figli. Nel caso di mio figlio, il fatto che sia uno studente universitario che vive nella città universitaria dove studia, ha fatto in modo che non ci fossero troppi problemi.
Per quanto riguarda mia figlia, lei invece vive con me quindi la vicinanza ha creato non poche difficoltà.
In un primo momento, mi chiese come mai passassi cosi tanto tempo in camera con la porta chiusa e come mai fossi cosi lenta a portare avanti le faccende di casa. Capitò poi un giorno in cui rientrò in un orario inconsueto e mi sorprese mentre guardavo un video e mi stavo dando piacere. Rimase immobile e non disse niente, mentre io morivo dalla vergogna.
Nei giorni seguenti si percepiva il gelo in casa, ma nessuna delle due aveva voglia di tornare sull’accaduto.
Poi la vita riprese come prima, finchè un giorno ci fu un’accesa discussione riguardante le mie mancanze e la poca presenza verso di lei. Ad un certo punto, presa dalla rabbia, mi urlò che aveva capito cosa facessi tutti i giorni in camera e che le facevo schifo. Mi sentii morire, non sapevo cosa rispondere e di nuovo la discussione terminò in un silenzio raggelante.
Nei giorni successivi smisi totalmente di guardare video, ero costantemente mortificata e triste.
Un venerdì pomeriggio mia figlia mi disse che quella sera sarebbe uscita con gli amici e sarebbero andati al lago. Durante tutto il pomeriggio non riuscii a smettere di pensare che avrei avuto tutta la serata in completa privacy ed ovviamente che avrei potuto fare ciò che da qualche settimana non facevo più. Rimasi nervosa ed eccitata l’intero pomeriggio, attendevo che il tempo passasse. Finalmente lei uscì, ed appena fui certa di essere tranquilla, accesi il pc. Mi liberai immediatamente di pantaloni ed intimo, totalmente fradicio, sentii il mio odore salire fino al mio naso, era un odore pungente, osceno, di desiderio represso. Iniziai a sfiorarmi, mentre cominciavo a cercare qualcosa e subito percepii il piacere salire rapidamente.
Cercai di dominare il mio piacere, come stesso ero abituata a fare ed entrai in uno stato strano. Per tutta la sera guardai video tra i più osceni possibile ed ebbi una sorta di orgasmo meno violento, ma quasi continuo. Smisi a notte fonda, distrutta, assente e quasi sedata.
Nei giorni successivi ripresi le mie abitudini, mi arresi, capii quanto fosse per me un bisogno irrinunciabile.
Inevitabilmente segui un periodo di nuove discussioni con mia figlia, finchè un giorno, forse sfinita dalla sua aggressività, ammisi ciò che facevo nei miei pomeriggi e confessai quanto fosse per me una necessità irrinunciabile. Anche questa volta, la discussione terminò con il silenzio.
Nei giorni successivi, vidi un mutamento nel comportamento di mia figlia verso di me; percepii un atteggiamento prima rinunciatario poi sempre più compassionevole. Era chiaro che provasse pena verso di me. Un giorno poi mi volle parlare, mi disse che aveva capito che le mie azioni non erano spinte da cattiveria, ma da un bisogno incontrollabile. Lei accettava questa cosa, ma mi chiese se era possibile fare in modo che le cose potessero funzionare meglio tra noi. Da quel giorno, collaboriamo molto di più, cerchiamo di spostare gli impegni nella prima parte della giornata, poi ognuna si dedica alle sue cose, lei ai suoi interessi ed io, dopo aver chiuso la porta, ai miei bisogni.
Non so quanto queste cose possano essere vissute da altre persone, tuttavia mi sento di condividerle in un contesto come questo, dove spero non arrivino condanne, ma comprensioni.
scritto il
2022-10-03
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