La solita vacanza?

di
genere
incesti

Abitiamo in un paesino che dista cento chilometri dal mare ed ogni estate io mamma e papà andavamo in una località sulla costa presso una famiglia che a prezzo ridottissimo ci affittava un mini appartamento al piano terra rispetto alla loro abitazione. Il prezzo ridottissimo perché si andava subito dopo la chiusura delle scuole, praticamente a giugno.
Quell'anno l'azienda dove lavora papà era in grosse difficoltà, si parlava di chiusura, non era un bel periodo. Forse la fortuna prese il sopravvento e riuscì a prendere in appalto un grossissimo lavoro che però doveva essere eseguito con la massima urgenza. Quindi i piani furono cambiati ma la signora Lina, proprietaria dell'appartamentino di vacanza ci disse che non poteva spostare il periodo perché aveva già affittato ad altri.
La decisione fu immediata, papà restava a casa ed io e mamma andavamo in vacanza. L'inizio non fu bellissimo, avevamo nostalgia di papà, dopo due giorni sparì anche quella. Passavamo l'intera giornata al mare, solo un panino a pranzo recuperando le energie con la cena. Io appena diplomato, mamma trentotto anni non davamo l'impressione di essere mamma e figlio, tutt'altro. La signora Lina ce lo ricordava spesso "Siete una bellissima coppia. Mamma con la solita abitudine dei bikini ridottissimi che piacevano a papà. Il marito di Lina, Germano un omone alto due metri, veniva spesso a trovarci sulla spiaggia ed aveva gli occhi solo per mamma che sistematicamente lo disilludeva per due motivi, primo perché era innamoratissima di papà e poi per rispetto della signora Lina che magari non ci avrebbe più affittato l'appartamentino. La spiaggia non era frequentatissima addirittura nei giorni feriali non veniva nessuno. Mamma spostava continuamente il bikini per cercare di abbronzare tutto il corpo. Una mattina dopo la solita visita di Germano restammo veramente soli ed iniziò con lo spostare il bikini, mi venne spontaneo dirle "Mamma siamo soli puoi metterti anche nuda tanto già quasi lo sei"
"Allora mettiti nudo anche tu" "Ma no mamma, io sto attento se arriva qualcuno". Si convinse. Non credevo mi facesse quell'effetto, vederla nuda con la figa depilata mi procurò un'erezione straordinaria, mi guardò e scoppiò a ridere. "Che ti succede"? "Mamma scusami non pensavo mi facesse questo effetto" "Porca miseria se sei messo bene, è bello guardarti". Allargò appena le gambe, i miei occhi non riuscivano a guardare altro. Chiunque l'avesse vista avrebbe avuto la mia stessa reazione, il mio cazzo non voleva rilassarsi. Vidi che stavano arrivando due ragazzi l'avvisai, prese un piccolo telo e si coprì appena la figa, non fu necessario perché i ragazzi si allontanarono in altra direzione e si scoprì di nuovo. Io guardavo la sua figa ma lei molto spesso sbirciava il mio cazzo, la gambe si allargavano sempre di più, eravamo eccitati entrambi forse, io lo ero al massimo. "Mamma vado un momentino a casa" "Cosa vai a fare" "Quando torno te lo dico" "Aspettami fammi rimettere il costume" "Ma no mamma tanto non viene nessuno, ogni tanto dai un occhiata" Tornai di corsa a casa mi feci due seghe senza soluzione di continuità, la sborra che uscì mi sorprese, il cazzo non finiva più di mandarla fuori. Ripresi fiato e tornai sulla spiaggia "Non ci vuole una grande intelligenza a capire cosa sei andato a fare a casa" "Mamma perdonami ma non resistevo più" "Cosa ti devo perdonare, avremmo potuto farlo anche qua con l'aiuto della mamma, ormai non c'è nulla da nascondere ed anch'io sto passando dei momenti particolari mi manca tanto papà". "Se non resisti masturbati anche tu, io guardo se arriva qualcuno" "Forse ho un'idea migliore, ora calmiamoci". "Mamma papà è fortunatissimo ad avere una donna come te, io farei carte false per averne una con le tue caratteristiche nella mia vita futura" "Sicuramente quella che avrai sarà perché tu la scegli soprattutto perché sei un gran bel figo dotato straordinariamente, da quello che ho visto attraverso il costume forse sei meglio di papà" "Dai non scherzare mamma" "Non scherzo affatto". Quella giornata fu molto più lunga delle altre, nella mia testa , l'idea migliore poteva essere tutto, anche quella di far venire papà una sera e recuperare la mancate scopate.
La cosa che mi sorprese fu che al rientro a casa, contrariamente al solito, non fece la doccia e resto col ridottissimo costume per preparare la cena. Io come sempre andai in bagno per cambiarmi e togliermi la sabbia di dosso con un potente getto di acqua calda.
Cenammo parlando della sua abbronzatura che ormai era quasi integrale riproponendoci per l'indomani di scoprire ancora di più. Erano ormai le dieci passate, dissi che sarei andato a letto per non annoiarmi davanti alla tv. " Mettiti sul letto grande stasera non farmi sentire sola" "L'idea migliore poteva essere quella"? Mi distesi con le mutande ed immaginai mamma che mi masturbava. Fu l'inizio della nottata particolare. Il cazzo emerse dalle terre ferme delle mutande, sentivo lo scroscio provenire dalla doccia, non sapevo se nasconderla o mostrarla la strepitosa erezione, decisi di lasciarmi andare, succeda quello che deve succedere, pensai. Uscì dalla doccia con un telo avvolto sul corpo. "Stasera ho un caldo da morire, non riesco a sopportare nessun indumento addosso, poi vedendoti e vedendo come sei attrezzato non mi sembra proprio il caso di vestirsi"
"Mamma non so come può finire questa situazione che si sta creando" "Smettiamola di giocare, sappiamo perfettamente cosa vogliamo, io molto più di te dopo aver represso per tutta la giornata. Togliti le mutande" Distesi nudi entrambi a gambe allargate con il cazzo alla massima erezione, fu bellissimo ma durò appena in tempo perché lei subito lo avvolse con le sue labbra. "Mamma penso a papà" "Forse è meglio che pensi a quello che sta per accadere" In un attimo si adagiò sul mio corpo ed la sua figa immediatamente trovò il cazzo, mi accorsi che la figa era senza fondo, strettissima entrambi ci sentivamo come se una forza ci tenesse avvinghiati. "Fai piano fammi godere tutto questo ben di dio, è delizioso averti dentro, facciamolo durare tanto" "Mamma non credo di durare tanto" "Dai sborra allora fammi sentire la forza degli schizzi, oh ecco li sento sto venendo anch'io...ooohhh la fine del mondo. Non uscire, non uscire". "Mamma io non sono sazio ne voglio ancora" "Continua, fammi quello che vuoi, distruggimi" "Mi baciava sulla bocca, mi succhiava la lingua, il cazzo nella figa stava moto stretto, la sentivo come se mi stringesse una morsa. Cominciò ad avere orgasmi continui, veniva continuamente ed ancora sborrai. Nonostante i litri di sborra la figa mi stringeva. Non contai più le sborrate ma ormai ero esausto e lei respirava debolmente. Il sonno ebbe il sopravvento. I raggi del sole attraverso lo spiraglio della finestra mi svegliarono, la vidi al mio fianco distesa, rilassata con gli occhi chiusi ed il lenzuolo ancora bagnato di sborra che continuava ad uscire dalla sua figa. Ripartì il mio cazzo le montai sopra, la strada era fatta e la sborra facilitava l'entrata "Ancora"? mi disse "Uccidimi, fammi morire così". Le sborrai ancora dentro ma lei non si mosse, forse neanche si accorse che l'avevo penetrata. Sentimmo bussare alla porta, misi i pantaloncini ed aprii era Germano che mi chiese perché non eravamo al mare. "Stamattina preferiamo dormire" e sparì. Mi adagiai ancora sul letto mi venne sopra "Questa è stata la notte più bella della mia vita, mi auguro che non sia la sola" "Mamma non dimenticare papà" "Ora papà passa in seconda posizione tu sei il mio principe" Insospettimmo la signora Lina e Germano perché era molto di più il tempo trascorso in camera che sulla spiaggia. Poi lei mi stava sempre addosso. Spesso in spiaggia eravamo nudi ed un giorno Germano ci sorprese in quelle condizioni. Non ci scomodammo affatto lo salutammo, lui andò via con la figa di mamma stampata negli occhi. Il sabato ci raggiunse papà in maniera inaspettata e per poco non ci scoprì. L'abbracciò, la strinse, faceva la gattina con lui, mi invitarono ad andare al mare da solo, non ci volle molto per capire cosa cercavano. Li lasciai sempre il sabato e la domenica, papà doveva scaricare il carico di sborra di una settimana.
Papà dopo cena la domenica sera ripartì, forse non ancora si allontanava di un chilometro da casa che mi spinse sul letto e volle scopare. Ora quello carico ero io, la strapazzai brutalmente, urlava, fui costretto a metterle la mano sulla bocca per non farla sentire da Lina e Germano. Scopammo con più vigore delle prime volte, era assatanata, forse lo ero anch'io. "Mamma io e te come facciamo ad amarci così pur essendo mamma e figlio"? "Noi non ci amiamo. io amo tuo padre, io e te facciamo solo sesso in maniera soddisfacente, molto soddisfacente. Questo non deve finire" "Hai ragione mamma, però non posso fare a meno di te" "Se per questo neanche io posso fare a meno di te ed il motivo sta nell'enormità del tuo pene e soprattutto come lo usi" La vacanza proseguì sempre allo stesso modo consentendo a papà di scoparsela il sabato e la domenica. Al ritorno un po le cose cambiarono perché il tempo per noi si era notevolmente ridotto. Poi un giorno rientrò papà all'improvviso e ci trovo a scopare..............
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scritto il
2022-10-12
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