Lo studio di detox olistico
di
vidro
genere
feticismo
LO STUDIO DI DETOX OLISTICO
Nei giorni scorsi, su un giornale dedicato alla salute, ho letto un annuncio che mi ha incuriosito, più o meno recitava "Nuovo centro detox, depurazione approfondita, sensuale ed erotica per ambosessi". La cosa mi è sembrata interessante, per cui ho deciso di chiamare. Mi ha risposto un donna dal chiaro accento russo che si è presentata come dottoressa Sonia, alle mie domande ha risposto molto gentilmente, in un italiano passabile, spiegandomi di avere alle spalle parecchi anni di esperienza in un centro olistico di Mosca dove si occupavano della depurazione del corpo tramite svariati clisteri ma che, nello stesso tempo, intervenivano anche sulla sfera sessuale, chiaramente al telefono non poteva essere più chiara, invitandomi ad una visita senza alcun impegno. Ovviamente la parola "CLISTERE" ha fatto scattare la molla, per cui ho preso appuntamento. La dottoressa mi ha detto che la seduta sarebbe stata molto lunga, circa 5 ore, il giorno dopo avevo il pomeriggio libero per cui ci siamo accordati per vederci alle ore 14. Il tempo non sembrava passare mai ma finalmente ecco scattare le ore 14 ed io, puntualmente suono il campanello dello studio. Mi apre la porta una donna molto piacente, sulla cinquantina, bionda con indosso un'inappuntabile camice bianco, anche se un po' troppo corto ed aderente, che le segna un corpo invidiabile, calze bianche autoreggenti delle quali si vedeva il bordo in raffinato pizzo e sandali dal tacco alto, con un caldo sorriso mi invita ad entrare. Vengo introdotto in una sala d'aspetto dove, con mia sorpresa, seduta su un divanetto, c'è una donna di circa quarant'anni che mi guarda impacciata e con un sorriso nervoso. La donna in camice si presenta "Piacere sono la dottoressa Sonia, nella struttura i cui lavoravo a Mosca, si effettuavano sedute miste, la signora Luisa - ed indica la donna seduta - non ha problemi, spero che per lei sia la stessa cosa, naturalmente qualsiasi tipo di rapporto sessuale tra i clienti è tassativamente escluso" ovviamente la cosa si fa sempre più interessante quindi mi dichiaro altrettanto disponibile. La dottoressa ci spiega per sommi capi come si svolgerà la seduta: per cominciare, una serie di perette con acqua, sapone e glicerina, per pulire il tratto finale dell'intestino, poi diversi enteroclismi da almeno 3 litri, per le donne un lavaggio vaginale e per gli uomini un approfondito massaggio prostatico, il tutto inframmezzato da diversi orgasmi. Io e la signora Luisa ci guardiamo negli occhi e vedo nel suo viso e nello sguardo un intenso senso d’eccitazione ed aspettativa e credo di aver avuto la stessa espressione perché Luisa scoppia a ridere "La sua espressione è quanto mai emblematica, penso proprio che ci divertiremo entrambi!". Anch'io scoppio a ridere e concordo, ormai il ghiaccio è rotto, la dottoressa ci indica due porte e ci prega di accomodarci, urinare, spogliarci completamente, indossare i camici presenti, con l'apertura sulla schiena e varcare la porta per passare nello studio, mentre lei andava a preparare tutto. In un battibaleno mi spoglio, faccio pipì, usufruisco della spugna umida presente per darmi una rinfrescata, indosso il camice e molto trepidante varco l'altra soglia ed entro nello studio ove rimango a bocca aperta. E' il sogno di un feticista medical fatto realtà, mobiletti bianchi a vetri nei quali fa bella mostra una collezione di perette di varia misura, comunque tutte piuttosto grosse, sonde di tutti i generi, termometri, apparecchiature elettriche, dildi di tutte le forme e speculums vari, ci sono inoltre diversi supporti per enteroclisi con appese le classiche sacche blu, al fondo si intravede un w.c. con due tazze ed al centro della sala troneggiano due lettini ginecologici in mezzo ai quali ci aspetta la dottoressa Sonia. Luisa ed io ci guardiamo, già carichi di eccitazione respirando affannosamente, La dottoressa ci spiega "Diversi studi medici condotti a Mosca hanno evidenziato che un coinvolgimento dei pazienti nel trattamento reciproco, rende la cosa molto meno fastidiosa e più piacevole, adesso, per dovere di cavalleria, direi di cominciare dalle signore, Luisa, posso darti del tu vero?, sali sul lettino ed appoggia le gambe sui supporti e tu Andrea, vieni di fianco a me", in questa posizione ho una splendida visuale delle parti intime di Lucia a partire dalla vagina, sormontata da un bel boschetto di peli corti e ben curati e con le labbra vaginali già umide di umori ed un forellino anale palpitante. La dottoressa spiega "per prima cosa occorre misurare la febbre, sia anale che vaginale" e indossati teatralmente i guanti in lattice raccoglie da un vasetto posato su di un tavolino due termometri, entrambi già ben lubrificati, di foggia molto particolare, uno è di classico tipo rettale, anche se più grosso della norma ed il secondo ha una forma vagamente fallica, che mi porge poi, spalma un po' di crema sull'ano di Luisa e, delicatamente ma con maestria, introduce il classico termometro anale per più di metà lunghezza, poi si fa dare il secondo e, dopo aver aperto le sue grandi labbra, infila anche quello. "Tutti questi peli sono antiestetici, se sei d'accordo, vorrei rasarti". Luisa acconsente e quindi la dottoressa si rivolge a me "tienili in posizione, mentre io vado a preparare il necessario", io non mi faccio pregare e, con mano tremante blocco i due termometri mentre la dottoressa si allontana. Luisa intanto sembra gradire la doppia penetrazione ed inizia a compiere dei leggeri movimenti con il bacino, io capisco l'antifona per cui, ripetutamente, li sfilo parzialmente per poi reintrodurli sfiorando con il pollice il clitoride e sono ringraziato da un sospiro soddisfatto di Luisa. Presi dai nostri giochi non ci accorgiamo del rientro della dottoressa che ci apostrofa con tono severo "ma guarda che due porcellini! non vi vergognate?" di fronte alle nostre espressioni vergognose scoppia ridere "scherzavo! non c'è nulla di male in quello che stavate facendo, è normale che queste procedure possano essere eccitanti, adesso procediamo" e, fattomi cenno di spostarmi, sfila i due termometri ed inizia a rasare il boschetto con un rasoio a batteria, lasciando solo una piccola porzione di peli, a forma di cuore, sopra il pube, quindi spalma della crema da barba su tutta l'area ed utilizza un rasoio usa e getta per completare il lavoro, al termine, elimina i residui di schiuma con un asciugamano umido, quindi passa un po' di crema emolliente. Soddisfatta del suo lavoro, dice "ecco adesso sì che sei perfetta, sembri quasi una ragazzina, guarda" e passa a Lucia uno specchio, in effetti, la vista dei genitali così rasati è parecchio eccitante per cui ho un'erezione notevole, e, nonostante il camice che mi copre, Luisa e la dottoressa se ne accorgono e, con un sorrisetto complice, mi invitano a toccare, ovviamente non mi faccio pregare e passo la mano sul suo sesso e lungo il solco che porta all'ano, la sensazione è piacevolissima, la pelle è morbidissima ed il clitoride e le grandi labbra sono in bella vista, e Luisa spinge il bacino verso la mia mano per avere un contatto più ravvicinato, la dottoressa ci lascia fare per un po' poi mi ferma "è il momento della lavanda vaginale, che verrà somministrata in maniera molto particolare, ossia nel momento in cui avrai il tuo primo orgasmo". Luisa ed io ci guardiamo interrogativamente mentre Sonia si dirige verso gli armadietti dove prende una grossa peretta arancione n° 20 ed una sonda bella grossa, sarà almeno 3.5 cm. di diametro e lunga una ventina di cm. quindi procede a riempirla con un infuso di acqua tiepida e malva e la posa sul tavolino posto di fianco al lettino, quindi va a prendere una scatola con diversi quadranti e pomelli dalla quale escono vari fili colorati e morsetti ed un vibratore. "Siamo pronti, adesso collego questo elettrostimolatore al clitoride, alle grandi labbra ed infilo un terzo terminale nell'ano, poi lo regolerò in modo tale che gli impulsi ti diano un piacevole stimolo, poi introduco la sonda e solamente quando hai raggiunto l'orgasmo svuoto la pera, nel frattempo, Andrea ti stimolerà i capezzoli con un vibratore o... deciderà lui se usare qualcos'altro". Sul viso di Lucia passano diverse emozioni: soddisfazione, anticipazione ed eccitazione, intanto la dottoressa procede a passare del gel conduttivo sul clitoride e sulle grandi labbra ed a fissare delicatamente i morsetti, immerge il terzo elettrodo, a forma di piccolo dildo nel gel e lo introduce nell'ano, quindi accende la macchina che emette un leggero ronzio e fa le opportune regolazioni, osservando il volto di Lucia, quando è soddisfatta della sua espressione e dei suoi ansiti, le infila con maestria la sonda della pera nella vagina ed inizia un leggero movimento dentro-fuori, facendomi cenno di iniziare a stimolarle i capezzoli, io non mi faccio pregare e le appoggio il vibratore prima su un capezzolo e poi sull'altro, alternandolo a leggeri pizzicotti. Luisa si sta avvicinando rapidamente all'orgasmo ed i suoi ansiti sono sempre più forti, accompagnati da movimenti del bacino, a quel punto decido di stimolarle i capezzoli anche con la bocca, bastano poche leccate e succhiatine e lei è travolta da un potente orgasmo ed in quel momento, la dottoressa accelera il movimento della pera e la spreme con tutta la forza delle due mani, Luisa è scossa da un interminabile fremito gridando "Oooohhh siiii siiiiii vengooooooooo" mentre dalla sua vagina ruscella una cascatella d'acqua che si raccoglie in una bacinella. La dottoressa, allenta la pressione sulla pera che fa uno strano rumore di risucchio per poi premerla nuovamente gonfiandole d'aria l'utero e ripete la cosa diverse volte, ed ogni volta Luisa uggiola inarcandosi tutta, in preda ad un orgasmo interminabile finché non ricade spossata sul lettino. A questo punto la dottoressa sfila lentamente la pera, spegne l'elettro stimolatore e rimuove gli elettrodi, partendo dal clitoride, le grandi labbra e per ultimo dall'ano commentando "beh direi che la cosa ti sia piaciuta, credo di essere riuscita ad indovinare il momento giusto per farti la lavanda" al che Luisa, ancora con il fiato corto, risponde "è stato stupendo, quella macchinetta mi ha portato all'orgasmo in un attimo e lo schizzo della pera mi è sembrata un'eiaculazione senza fine, anche la stimolazione dei capezzoli è stata magnifica, grazie a entrambi". La dottoressa ed io ringraziamo e, mentre Sonia le asciuga con dolcezza la vagina umida, mi fa cenno di prendere posizione sul lettino "adesso invertiremo i ruoli tocca te, cominciamo a misurare la febbre, e tu Luisa, quando ti sei ripresa mi farai da assistente". Ubbidiente, mi sdraio sul lettino e la dottoressa si avvicina con il termometro, sotto lo sguardo attento di Lucia. Siccome tutto quello che è appena accaduto mi ha eccitato da pazzi, cerco di nascondere la mia erezione con il camice, ma senza successo, anzi è proprio Lucia a rimarcare, "a giudicare dall'effetto - e mi tocca il pisello - mi sembra che lo spettacolo che ho dato ti sia piaciuto molto" ed io, abbandonando ogni imbarazzo rispondo "hai ragione, è stato veramente eccitante vederti godere in quel modo". Intanto la dottoressa mi passa il termometro ben lubrificato sull'ano e, con un movimento preciso lo infila facendomi sobbalzare e con tono innocente e un po' di scusa "spero di non averti fatto male, lo so che questo termometro è più grosso di quelli normali, ma così si stimola anche la prostata. Vedo che sei molto peloso, ma io ritengo che un uomo completamente depilato sia più sexy ed eccitante, per cui provvederò a rasarti completamente". Luisa annuisce vigorosamente e detto fatto, Sonia comincia a depilarmi mentre Luisa mi restituisce il favore movendo il termometro. Tra le manipolazioni della dottoressa e la stimolazione anale, sento che sto per raggiungere l'orgasmo. ma la dottoressa, accorgendosene, ferma la mano di Luisa e mi da' una strizzata piuttosto forte ai testicoli "Cerca di trattenerti, non è ancora il momento della tua prima eiaculazione, che avverrà dopo le perette di pulizia del tratto finale dell'intestino". Il dolore, anche se non forte, mi blocca così Sonia può portare a termine il suo lavoro, dopo aver eliminato ogni traccia di sapone da barba con un asciugamano umido, passa su tutta l'area la mano ed osserva soddisfatta "perfetto, non c'è più alcuna traccia di antiestetici peli e sei bello liscio e morbido, quasi come un bambino", Luisa non aspetta di essere invitata ed anche lei mi accarezza dolcemente portandomi nuovamente ad un pelo dall'orgasmo "in effetti è vero, un uomo depilato è molto più sexy ed eccitante e, ad essere sincera - ed arrossisce in modo molto grazioso - i peli in bocca non mi sono mai piaciuti". Intanto la dottoressa è andata a riempire due boccali con acqua calda, in uno aggiunge del sapone in polvere e nell'altro dell'olio di glicerina e li posa sul tavolino a fianco del lettino poi va a prendere due docce vaginali con la loro sonda del diametro di 2 cm. ed un plug anale gonfiabile "adesso inizia l'unica parte poco gradevole della seduta, infatti devo somministrati queste perette, con due soluzioni che hanno un effetto parecchio lassativo e che dovrai trattenere almeno 5 minuti, per evitare perdite, inserirò un piccolo tappo". Io conosco molto bene l'effetto del sapone e della glicerina, e la dimensione delle sonde mi pare esagerata, quindi inizio a protestare con impeto ma lei è irremovibile "Lo so bene che sapone e glicerina sono molto irritanti, ma ti assicuro che è per il tuo bene, inoltre, ho scelto delle pere molto piccole, non sono neanche da un quarto di litro, e le sondo non sono poi così grosse, vedrai che le sopporterai senza problemi, adesso fai il bravo, mettiti giù e rilassati". Ovviamente non ho scelta per cui, con un sospiro sconsolato, mi rassegno all'inevitabile, mentre Luisa mi si avvicina e mi sussurra parole di incoraggiamento, carezzandomi i capezzoli senza, peraltro, perdere di vista le manovre della dottoressa che spalma del gel lubrificante sulle due sonde e sull'ano praticandovi un leggero massaggio con il polpastrello dell'indice per poi infilarlo leggermente, non appena si rende conto che sono rilassato, appoggia la sonda della prima pera al buchetto e spinge lentamente ma con determinazione, un leggerissimo dolore e la sonda entra completamente, qualche minuto affinché mi abitui all'intrusione e Sonia inizia a spremerla. Percepisco distintamente il liquido tiepido entrare ed in pochi minuti la pera è completamente svuotata, subito la sfila e si rivolge a Lucia "a te l'onore di somministrare la seconda, mi raccomando sii molto delicata, non spremere troppo violentemente e fai attenzione quando la estrai, a non risucchiare il liquido". Lucia, con gli occhi che le brillano di eccitazione, non si fa pregare e, impugnata la pera, si posiziona tra le mie gambe, un po' impacciata, mi appoggia la sonda all'ano e spinge, questa volta non provo alcun dolore e la sonda entra fino in fondo, subito lei inizia a premerla molto lentamente, movendola in maniera molto sensuale e in men che non si dica anche il contenuto della seconda pera è dentro di me. Non appena la sfila, la dottoressa infila il plug anale e dà quattro pompate, percepisco chiaramente il plug gonfiarsi ma la sensazione è abbastanza piacevole, Sonia, non contenta, continua a gonfiarlo finché non faccio una smorfia di dolore, a questo punto si ferma ed inizia a massaggiarmi vigorosamente il ventre, tutto subito mi meraviglio che le due soluzioni iniettate non facciano alcun effetto, ma…. ecco scatenarsi l’inferno, dei fortissimi crampi, uniti all’urgenza di liberarmi, mi attanagliano, accortasi dell’effetto, la dottoressa alleggerisce il massaggio ma mi ricorda che devo resistere almeno cinque minuti ed esorta Lucia a distrarmi, lei , prontamente, inizia a stuzzicarmi i capezzoli con le dita e con la bocca e carezzandomi con sensualità scroto e pene, ormai del tutto ammosciato. Passati cinque interminabili minuti, in preda a sensazioni discordanti, da una parte i crampi sempre più forti e dall’altra il piacere dato dalle attenzioni di Lucia, sono aiutato dalle due donne a scendere dal lettino e scortato al WC dove, non appena seduto, la dottoressa apre la valvola ed il plug schizza via seguito da un diluvio di acqua e cacca, passo quasi una mezz’ora seduto sotto lo sguardo attento delle due donne che poi rientrano nello studio, dopo il bidè di rito rientro e vedo troneggiare sul tavolino la peretta n° 20, il mio sguardo preoccupato e spaventato non lascia adito a dubbi ma la dottoressa mi rincuora “non preoccuparti, questa peretta è piena di semplice acqua e malva, e serve per sciacquare via ogni residuo delle precedenti, vedrai che il mio metodo di somministrazione ti piacerà molto”. Rinfrancato, torno a posizionarmi sul lettino, subito lei mi versa una generosa quantità di gel lubrificante su pene, testicoli ed ano e subito dopo introduce la sonda ed inizia a muoverla lascivamente mente mi massaggia pene e testicoli. La reazione è quasi immediata e raggiungo subito una bella erezione, quando si accorge che mi sto avvicinando all’orgasmo, si ferma ed impugnata a due mani la pera la comprime con forza. Uno schizzo potente mi inonda l’intestino facendomi sobbalzare, subito rilascia la presa ed il liquido è risucchiato, poi chiede a Luisa se desidera masturbarmi fino al termine logico. Luisa, con un sorriso da parte a parte, prende immediatamente in mano la situazione masturbandomi dolcemente massaggiandomi contemporaneamente i testicoli mentre la dottoressa va avanti con questo giochino diverse volte, quando si rende conto che sto per venire, comprime un’ultima volta la pera con forza in esatta concomitanza con la mia copiosa eiaculazione. Sfilata a pera, mi pulisce il ventre con dei fazzolettini umidi e mi fa cenno di andare a liberarmi, questa volta la seduta è decisamente più breve ed al mio rientro trovo Luisa già sdraiata sul lettino con un’espressione molto spaventata, mi affretto a consolarla ma lei ribatte “dici bene tu, che non è stato poi così duro, ma ho visto le tue espressioni e sono molto preoccupata, ti prego Sonia usa meno acqua e fanne una sola, sono andata in bagno prima di venire qua” ma lei è irremovibile “mi spiace ma affinché il trattamento sia efficace devo somministrarti la dose esatta, comunque, con l’aiuto di Andrea vedrai che non sarà così tremendo”. Senza perdere altro tempo, le lubrifica per bene il buchetto ed infila abilmente la sonda. Lucia ha un sobbalzo e con un’espressione di fastidio cerca di indietreggiare ma la dottoressa la blocca appoggiandole una mano sul ventre, dal canto mio, cerco di distrarla carezzandole e baciandole i seni, pochi istanti ed il suo respiro si fa affannoso è in quel momento che Sonia inizia a svuotare la pera strappando a Lucia un gemito che è una via di mezzo tra piacere e fastidio. Terminata la somministrazione, la dottoressa prende la seconda pera e ricomincia, prendendomi contemporaneamente una mano ed appoggiandola sul sesso di Lucia, capisco il messaggio e accarezzo sensualmente le grandi labbra ed il clitoride, avventurandomi con il medio nella sua fessura. Lei allunga una mano ed inizia a maneggiare i miei genitali, intanto anche la seconda pera è finita, e la dottoressa introduce il plug e lo gonfia ma dopo neanche 3 pompate Lucia prende a lamentarsi a gran voce per la troppa dilatazione, io intensifico il mio lavoro di bocca e mano sussurrandole “forza, resisti, se ce l’ho fatta io puoi riuscire anche tu, vedrai che non è così doloroso, cerca di rilassarti”. La dottoressa approva le mie parole e continua a gonfiare il plug finché non è soddisfatta, anche per Luisa, passati i primi secondi, le soluzioni cominciano a fare effetto e lei si artiglia il ventre pregando “oooohhh dottoressa ti prego, non resisto piùùùùù i crampi sono troppo forti, lasciami andare in bagno ti pregoooooo” ma Sonia è sorda alle proteste “devi resistere, hai visto come è stato bravo Andrea, se vai in bagno devo ricominciare da capo ma questa volta userò più una dose maggiore di acqua, comunque per aiutarti appoggerò il vibratore al plug, dovrebbe essere piacevole”. In effetti la vibrazione trasmessa dal plug sembra fare effetto, tant’è che Lucia prende a mugolare, ma i crampi sono sempre più forti, finalmente passano i cinque minuti e la dottoressa ed io aiutiamo la povera Lucia, ormai in lacrime, a raggiungere il bagno. Terminata l’evacuazione, torna sul lettino e la dottoressa mi da il vibratore e si appresta a farle la pera di lavaggio, al primo schizzo, Lucia inizia a gemere di piacere mentre io le passo il vibratore su tutto il corpo finché la Dottoressa non guida la mia mano verso la sua fessura luccicante di gel. Sprofondo il vibratore dentro di lei che prende a gemere sempre più forte “ooohhh siiiiii continua così muovi bene il vibratore è bellissimoooooo sto godendooooo” nel momento in cui si irrigidisce, squassata da un possente orgasmo, la dottoressa svuota per l’ultima volta la pera e la sfila dolcemente, pochi minuti per riprendere fiato e Lucia corre in bagno per riemergere, poco dopo, con sorriso stampato in faccia “mamma mia!!!! non ho mai goduto così tanto, nonostante le prime due perette è stato magnifico, grazie a tutti e due!!!” e, avvicinatasi a me, mi bacia con trasporto, esplorandomi la bocca con la lingua per poi dirigersi verso Sonia che abbraccia e bacia con lo stesso trasporto. La dottoressa la lascia fare per un po’, accarezzandole sensualmente schiena e natiche poi la interrompe “calmiamoci adesso, siccome un uomo ha bisogno di più tempo per riprendersi, direi di passare agli enteroclismi di Luisa, poi toccherà ad Andrea”. Subito si affaccenda con una sacca da quattro litri nella quale versa il contenuto fumante di una brocca dalla quale si sprigiona un forte profumo di camomilla e collega una sonda monouso lunghissima, saranno almeno quaranta cm. e del diametro di un cm. A quella vista, Luisa ricomincia a protestare “oh no, sono certa che non riuscirò a prendere tutto quel liquido, inoltre la sonda è troppo lunga, mi farà sicuramente male, non voglio!!” I tratti del volto della dottoressa, fino a quel momento gentili ed affabili, cambiano radicalmente e con uno sguardo duro e voce tagliente la apostrofa “Senti, sei venuta qui per un trattamento completo, e così sarà, non costringermi ad usare le maniere forti e sculacciarti come si fa con una bambina, sono abitata a trattare pazienti recalcitranti, ci metto ben poco a coricarti sul lettino e legarti, inoltre, sono sicura che Andrea mi darà man forte, adesso fai la brava e sdraiati, ti garantisco che dopo le perette evacuanti, la sonda entrerà senza problemi e lunga com’è ti permetterà di prendere tutto il liquido e comunque, ne ho versato solo due litri che saranno infusi lentamente”. Lucia mi guarda con una patetica espressione da cane bastonato in cerca di conforto ma io assumo un’espressione vaga e mi stringo nelle spalle per cui lei, con un sospiro sconsolato, assume la posizione canonica, con le gambe spalancate ed appoggiate sugli appositi supporti. La dottoressa lubrifica abbondantemente la sonda e si rivolge a Lucia “rilassati e spingi come se dovessi fare la cacca, sarò delicatissima e vedrai che sonda entrerà in un baleno e sarà pure piacevole”, in effetti, le abili mani di Sonia spingono la sonda che entra nel buchetto di Lucia e poco a poco sparisce tutta nel suo intestino. Lucia stessa è stupita e sgrana gli occhi “hai ragione, non mi hai fatto male ed effettivamente sentire la sonda entrare e farsi largo nel mio intestino è stato abbastanza piacevole”, pochi minuti, affinché si abitui all’intrusione e la dottoressa apre la valvola, si posiziona di fianco al lettino e inizia un leggero massaggio circolare sul ventre di Lucia, contemporaneamente mi ordina “tu cerca di distrarla come meglio puoi, senza però farle raggiungere l’orgasmo”. Di fronte al sesso offerto, non mi tiro indietro e comincio a succhiare leggermente il clitoride eretto, passo la lingua sulle grandi labbra, dardeggiandola nella sua fessura. Lucia esprime il suo gradimento con ansiti e gemiti sempre più forti, intanto, con la coda dell’occhio, vedo la sua mano scivolare sotto il camice della dottoressa che la agevola allargando le gambe con un sorriso smagliante ed un sospiro di voluttà. Quando la sacca è vuota per poco più della metà, la dottoressa interrompe i massaggi ed aggiunge un altro litro “con questo fanno tre litri, per il primo enteroclisma è sufficiente, quando ti sarai liberata, ci occuperemo di Andrea”. Subito riprende il massaggio chinandosi verso Lucia per chiederle se va tutto bene al che lei risponde di si con entusiasmo quindi, alzata la testa, la bacia con passione. Man mano che il liquido nella sacca diminuisce, vedo il ventre di Lucia accrescere di volume ma senza che lei si lamenti e la cosa mi rincuora, pensando che dopo toccherà a me. Passano pochi minuti ed un gorgoglio annuncia la fine del clistere, la dottoressa si sposta e sfila con un movimento dentro-fuori la sonda “quando vuoi vai pure a liberarti e mettici tutto il tempo necessario, non avere fretta”, Lucia rimane sdraiata ancora qualche minuto mentre io continuo ad accarezzarla dolcemente poi, sbarrando gli occhi, mi fa cenno di spostarmi e si precipita al WC. Al suo rientro io sono già posizionato sul lettino e il mio sguardo preoccupato è calamitato dalla sonda, lei mi si avvicina, mi bacia con ingordigia e afferma “non fare quella faccia, ti assicuro che è molto bello, sentire la sonda entrare e tutta quell’acqua invaderti l’intestino è veramente eccitante, tu poi sei stato fantastico, hai una bocca magica, a momenti venivo!!!”. La ringrazio con un sorriso e mi preparo, la dottoressa mi lubrifica abbondantemente il buchino, penetrandolo con un dito per far subito seguito con la sonda, effettivamente la sensazione è molto piacevole, lo strofinio della sonda contro la prostata è eccitantissimo, tant’è che ho subito una bella erezione, non appena la sonda è tutta dentro, lei apre il rubinetto ed una sensazione di piacevole tepore mi invade le viscere, subito lei si posiziona di fianco a me ed inizia il massaggio mentre il suo posto viene preso da Lucia che mi massaggia testicoli e pene per poi abbassare la testa per leccare e succhiare con dolcezza, dal canto mio, timidamente, allungo una mano verso la dottoressa con uno sguardo interrogativo, lei fa un cenno di assenso, si avvicina ulteriormente ed allarga le gambe. Sorpresa sorpresa! sotto il camice non indossa le mutandine così posso agevolmente accarezzarla, trovandola già fradicia di umori, dovuti alle attenzioni di Lucia, al termine del primo litro, la dottoressa effettua il rabbocco e torna a massaggiarmi, intanto la fellatio di Lucia mi sta portando pericolosamente al limite dell’orgasmo, fortunatamente il clistere termina in tempo, per cui la dottoressa si sposta e si affretta a sfilare la sonda, non prima di avermi dato una strizzata ai testicoli per bloccare l’eiaculazione. Il tempo di riprendermi, sempre coccolato dalle due donne, che si alternano a baciarmi a piena bocca e carezzarmi leggermente e schizzo in bagno. Quando ne esco, Lucia è già sdraiata e la dottoressa sta eseguendo un lascivo cunnilinguo, io mi schiarisco la gola per annunciare il mio ritorno e Sonia si raddrizza imperturbabile “stavamo ingannando l’attesa, adesso che ci sei, possiamo terminare la seduta di Lucia, questa volta saranno quattro litri, somministrati a maggior velocità, alla fine, per concludere in bellezza, le procureremo un bell’orgasmo”. Lucia annuisce con entusiasmo, quindi la procedura ricomincia, sonda, apertura della chiavetta e massaggio al ventre, io riprendo la mia posizione e mi scateno su clitoride e grandi labbra di Lucia, il cui ventre si sta gonfiando a dismisura, mentre lei accarezza tra le gambe la dottoressa che ogni tanto, smette il massaggio per baciarla a lungo, finalmente il liquido è tutto entrato e, mentre Lucia non smette più di emettere mugolii di piacere e parole sconnesse, Sonia mi fa cenno di sfilare la sonda. Eseguo la manovra, imitando i gesti compiuti da lei poch’anzi e subito ricomincio a stimolare il sesso di Lucia, quando mi accordo che è molto vicina all’orgasmo, accendo il dildo vibrante le glielo infilo, movendolo come fosse un pene vero, i sospiri di Lucia si fanno sempre più forti “oohhhh siiiii sto per venireeeeee è bellissimo, mi sento la pancia scoppiare, il vibratore è fantastico, continua a succhiami il clitoride, ti pregooooo non fermartiiiiiii eccooooo vengoooooo” ho il viso inzuppato dei suoi umori e vengo trattenuto in posizione dalle sue mani finché, con un profondo sospiro, mi lascia libero “fantastico! non credevo di riuscire a godere tanto, tra la tua bocca ed il vibratore credo di essere venuta almeno per cinque minuti, e grazie anche a Sonia, la sua dolcezza è stata bellissima, adesso però credo di dover correre!!!” il tempo di spostarmi e lei corre in bagno. Nell’attesa io ed un’ansante dottoressa chiacchieriamo un po’, “ti ringrazio per la collaborazione, hai interpretato alla perfezione i miei segnali, e sei sto bravissimo a eccitare e masturbare Lucia, credo proprio che le sia piaciuto davvero, e ad, essere sincera, anche a me!! adesso però preparati, che tocca a te”. Non me lo faccio ripetere due volte e mi corico, non senza aver esternato i miei dubbi circa la mia capacità di ricevere e trattenere quattro litri d’acqua, ma lei mi sorride e mi da una strizzatine al pene non proprio durissimo “non preoccuparti, con le varie distrazioni ce la farai”. Intanto Lucia è ritornata raggiante di felicità e, mentre Sonia riempie la sacca, mi si avvicina e mi bacia con trasporto, per poi passare ai capezzoli ed al pene, che immediatamente si inturgidisce, “bene, è tutto pronto, Andrea, cerca di trattenerti e non eiaculare, quello avverrà in un momento successivo, anche tu, Lucia, eccitalo quanto vuoi ma evitagli di venire, eventualmente strizzandogli, piano!!!, i testicoli”, terminate le operazioni iniziali ed aperta la chiavetta, lei si sbottona il camice, esponendo due bei seni dai capezzoli durissimi e torna a posizionarsi di fianco a me, mentre Lucia, tra le mie gambe, mi masturba dolcemente, alternando lunghe leccate e piccole succhiate. Grazie ai precedenti clisteri, percepisco distintamente l’acqua riempirmi l’intestino e la sensazione è piacevolissima, ogni tanto la dottoressa mi si avvicina, offrendomi ora la bocca ora i capezzoli, sospirando pesantemente, distratto da tutte le manovre che vengono compiute sul mio corpo, non mi accorgo che l’acqua è entrata tutta finché le due donne si fermano, pochi secondi, e l’urgenza di evacuare si fa sentire, per cui corro in bagno. Al mio ritorno la dottoressa mi fa nuovamente sdraiare “Non manca che un bel massaggio prostatico e l’orgasmo finale, a proposito Lucia, hai mai massaggiato la prostata di un uomo? E’ una cosa molto intima ma nello stesso tempo piacevolissima”, al cenno di diniego di Lucia, lei si impegna a darle tutte le istruzioni del caso, quindi, dopo avermi abbondantemente lubrificato il buchino, vi introduce un dito e poi due “ahhh adesso che sei bello pulito, sento benissimo la prostata, direi che il massaggio ti piaccia, guarda come ti è venuto bello duro!!!, adesso facciamo provare Lucia”, lei prende il suo posto ed un po’ titubante, infila un dito poi due, chiedendomi se mi sta facendo male, a mio diniego, prende confidenza ed inizia a muovere le dita ed il mio pene prende a pulsare all’unisono con i suoi movimenti “credo di aver trovato la prostata, la sento pulsare!! E’ molto eccitante, mi piace proprio” e con la mano libera si accarezza furiosamente. La dottoressa la lascia fare ancora per un po’ poi la ferma “aspetta, per fargli avere il miglior orgasmo, occorre qualcosa di più sostanzioso per stimolare la prostata” e si dirige verso gli armadietti, per tornare, con un espressione di torbido piacere, brandendo un dildo parecchio grosso, a forma di pene, lungo la cui lunghezza, ci sono due strisce metalliche, io sbarro gli occhi protestando “non esiste, vada il massaggio prostatico, ma sono assolutamente etero e farmi inculare non rientra nei miei gusti!!!”. Lei mi risponde con uno smagliante sorriso “tranquillo, non ho mai messo in dubbio il tuo orientamento sessuale, non credere che essere penetrato significhi che sei gay, l’area rettale è piena di terminazioni nervose, vedrai che la cosa sarà mooooolto piacevole e credo che anche Lucia sia d’accordo”, lei, accelerando i movimenti delle dita, annuisce vigorosamente “ohh sì mi piacerebbe vederti prenderlo, vedere per una volta un uomo passivo mi eccita da morire, dai!! fammi il piacere”, ovviamente, non posso che accettare, quindi do il mio assenso, la dottoressa toglie delicatamente le dita di Lucia dal mio ano, vi spalma altro gel lubrificante ed altro ne cosparge sul dildo, poi delicatamente lo appoggia al buchino “spingi come se dovessi fare la cacca, e rilassati, vedrai che non ti farò male”, non appena spingo, lei spinge decisamente il dildo che alla fine, ha ragione della resistenza dell’ano ed entra in me, una fitta di dolore mi trapassa per cui cerco di allontanarmi ma lei mi blocca impugnandomi i testicoli, però, come d’incanto, il dolore via via si affievolisce per essere sostituito strane sensazioni di piacere, sotto lo sguardo attento di Lucia, che non ha smesso di accarezzarsi, la dottoressa collega il dildo ad un elettrostimoltore e lo accende e prende a muoverlo lentamente con un movimento dentro-fuori mentre spinge la testa di Lucia verso il mio pene, non appena la sua bocca lo ha avvolto, accende l’elettrostimolatore ed una stupenda serie di vibrazioni mi assale dall’interno, propagandosi alla prostata che a sua volta mi manda dei lampi al cervello, cerco di ritardare al massimo l’orgasmo ma invano, il pene pulsa quasi dolorosamente e, urlando, erutto un fiotto enorme di sperma nella bocca di Lucia che lo sugge golosamente. La dottoressa le sfila delicatamente il pene dalla bocca e continua mungerlo, facendo uscire le ultime gocce, poi fa cenno a Lucia di sfilarmi il dildo “mmhhh hai un buon sapore, mi è piaciuto, è eccitante anche sfilarti il dildo, per una volta è l’uomo a prendere, veramente stuzzicante”. Rimango sdraiato ancora per un po’ per riprendere fiato e mi alzo, Sonia abbraccia e bacia entrambi “bene! la sessione è finita, spero sia stata di vostro gradimento, così come lo è stato per me, a presto rivedervi, e per quanto riguarda Lucia, si potrebbe programmare una seduta di sole donne”, entrambi confermiamo entusiasticamente e Lucia assicura che ci avrebbe pensato e tutt’e due ci avviamo, con le gambe malferme, verso gli spogliatoi. Terminato di vestirmi, esco dallo studio che è ormai pomeriggio molto inoltrato e trovo Lucia ad aspettarmi “Ciao!, è stata una magnifica seduta - ed arrossisce imbarazzata - sai, mi vergogno parecchio, non ho mai avuto tendenze lesbiche, ma… l’atmosfera era tale per cui….” Io la fermo subito “non devi sentirti in imbarazzo, neanch’io ho mai avuto tendenze omosessuali ma ti posso assicurare che il dildo è stato proprio piacevole, cosa ne dici di andare a bere qualcosa?” lei accetta con entusiasmo e quello è l’inizio di un magnifico rapporto di stima e complicità, condito da sesso sfrenato, giochini clinical-fetish, clisteri, ed occasionali visite allo studio della dottoressa Sonia.
Nei giorni scorsi, su un giornale dedicato alla salute, ho letto un annuncio che mi ha incuriosito, più o meno recitava "Nuovo centro detox, depurazione approfondita, sensuale ed erotica per ambosessi". La cosa mi è sembrata interessante, per cui ho deciso di chiamare. Mi ha risposto un donna dal chiaro accento russo che si è presentata come dottoressa Sonia, alle mie domande ha risposto molto gentilmente, in un italiano passabile, spiegandomi di avere alle spalle parecchi anni di esperienza in un centro olistico di Mosca dove si occupavano della depurazione del corpo tramite svariati clisteri ma che, nello stesso tempo, intervenivano anche sulla sfera sessuale, chiaramente al telefono non poteva essere più chiara, invitandomi ad una visita senza alcun impegno. Ovviamente la parola "CLISTERE" ha fatto scattare la molla, per cui ho preso appuntamento. La dottoressa mi ha detto che la seduta sarebbe stata molto lunga, circa 5 ore, il giorno dopo avevo il pomeriggio libero per cui ci siamo accordati per vederci alle ore 14. Il tempo non sembrava passare mai ma finalmente ecco scattare le ore 14 ed io, puntualmente suono il campanello dello studio. Mi apre la porta una donna molto piacente, sulla cinquantina, bionda con indosso un'inappuntabile camice bianco, anche se un po' troppo corto ed aderente, che le segna un corpo invidiabile, calze bianche autoreggenti delle quali si vedeva il bordo in raffinato pizzo e sandali dal tacco alto, con un caldo sorriso mi invita ad entrare. Vengo introdotto in una sala d'aspetto dove, con mia sorpresa, seduta su un divanetto, c'è una donna di circa quarant'anni che mi guarda impacciata e con un sorriso nervoso. La donna in camice si presenta "Piacere sono la dottoressa Sonia, nella struttura i cui lavoravo a Mosca, si effettuavano sedute miste, la signora Luisa - ed indica la donna seduta - non ha problemi, spero che per lei sia la stessa cosa, naturalmente qualsiasi tipo di rapporto sessuale tra i clienti è tassativamente escluso" ovviamente la cosa si fa sempre più interessante quindi mi dichiaro altrettanto disponibile. La dottoressa ci spiega per sommi capi come si svolgerà la seduta: per cominciare, una serie di perette con acqua, sapone e glicerina, per pulire il tratto finale dell'intestino, poi diversi enteroclismi da almeno 3 litri, per le donne un lavaggio vaginale e per gli uomini un approfondito massaggio prostatico, il tutto inframmezzato da diversi orgasmi. Io e la signora Luisa ci guardiamo negli occhi e vedo nel suo viso e nello sguardo un intenso senso d’eccitazione ed aspettativa e credo di aver avuto la stessa espressione perché Luisa scoppia a ridere "La sua espressione è quanto mai emblematica, penso proprio che ci divertiremo entrambi!". Anch'io scoppio a ridere e concordo, ormai il ghiaccio è rotto, la dottoressa ci indica due porte e ci prega di accomodarci, urinare, spogliarci completamente, indossare i camici presenti, con l'apertura sulla schiena e varcare la porta per passare nello studio, mentre lei andava a preparare tutto. In un battibaleno mi spoglio, faccio pipì, usufruisco della spugna umida presente per darmi una rinfrescata, indosso il camice e molto trepidante varco l'altra soglia ed entro nello studio ove rimango a bocca aperta. E' il sogno di un feticista medical fatto realtà, mobiletti bianchi a vetri nei quali fa bella mostra una collezione di perette di varia misura, comunque tutte piuttosto grosse, sonde di tutti i generi, termometri, apparecchiature elettriche, dildi di tutte le forme e speculums vari, ci sono inoltre diversi supporti per enteroclisi con appese le classiche sacche blu, al fondo si intravede un w.c. con due tazze ed al centro della sala troneggiano due lettini ginecologici in mezzo ai quali ci aspetta la dottoressa Sonia. Luisa ed io ci guardiamo, già carichi di eccitazione respirando affannosamente, La dottoressa ci spiega "Diversi studi medici condotti a Mosca hanno evidenziato che un coinvolgimento dei pazienti nel trattamento reciproco, rende la cosa molto meno fastidiosa e più piacevole, adesso, per dovere di cavalleria, direi di cominciare dalle signore, Luisa, posso darti del tu vero?, sali sul lettino ed appoggia le gambe sui supporti e tu Andrea, vieni di fianco a me", in questa posizione ho una splendida visuale delle parti intime di Lucia a partire dalla vagina, sormontata da un bel boschetto di peli corti e ben curati e con le labbra vaginali già umide di umori ed un forellino anale palpitante. La dottoressa spiega "per prima cosa occorre misurare la febbre, sia anale che vaginale" e indossati teatralmente i guanti in lattice raccoglie da un vasetto posato su di un tavolino due termometri, entrambi già ben lubrificati, di foggia molto particolare, uno è di classico tipo rettale, anche se più grosso della norma ed il secondo ha una forma vagamente fallica, che mi porge poi, spalma un po' di crema sull'ano di Luisa e, delicatamente ma con maestria, introduce il classico termometro anale per più di metà lunghezza, poi si fa dare il secondo e, dopo aver aperto le sue grandi labbra, infila anche quello. "Tutti questi peli sono antiestetici, se sei d'accordo, vorrei rasarti". Luisa acconsente e quindi la dottoressa si rivolge a me "tienili in posizione, mentre io vado a preparare il necessario", io non mi faccio pregare e, con mano tremante blocco i due termometri mentre la dottoressa si allontana. Luisa intanto sembra gradire la doppia penetrazione ed inizia a compiere dei leggeri movimenti con il bacino, io capisco l'antifona per cui, ripetutamente, li sfilo parzialmente per poi reintrodurli sfiorando con il pollice il clitoride e sono ringraziato da un sospiro soddisfatto di Luisa. Presi dai nostri giochi non ci accorgiamo del rientro della dottoressa che ci apostrofa con tono severo "ma guarda che due porcellini! non vi vergognate?" di fronte alle nostre espressioni vergognose scoppia ridere "scherzavo! non c'è nulla di male in quello che stavate facendo, è normale che queste procedure possano essere eccitanti, adesso procediamo" e, fattomi cenno di spostarmi, sfila i due termometri ed inizia a rasare il boschetto con un rasoio a batteria, lasciando solo una piccola porzione di peli, a forma di cuore, sopra il pube, quindi spalma della crema da barba su tutta l'area ed utilizza un rasoio usa e getta per completare il lavoro, al termine, elimina i residui di schiuma con un asciugamano umido, quindi passa un po' di crema emolliente. Soddisfatta del suo lavoro, dice "ecco adesso sì che sei perfetta, sembri quasi una ragazzina, guarda" e passa a Lucia uno specchio, in effetti, la vista dei genitali così rasati è parecchio eccitante per cui ho un'erezione notevole, e, nonostante il camice che mi copre, Luisa e la dottoressa se ne accorgono e, con un sorrisetto complice, mi invitano a toccare, ovviamente non mi faccio pregare e passo la mano sul suo sesso e lungo il solco che porta all'ano, la sensazione è piacevolissima, la pelle è morbidissima ed il clitoride e le grandi labbra sono in bella vista, e Luisa spinge il bacino verso la mia mano per avere un contatto più ravvicinato, la dottoressa ci lascia fare per un po' poi mi ferma "è il momento della lavanda vaginale, che verrà somministrata in maniera molto particolare, ossia nel momento in cui avrai il tuo primo orgasmo". Luisa ed io ci guardiamo interrogativamente mentre Sonia si dirige verso gli armadietti dove prende una grossa peretta arancione n° 20 ed una sonda bella grossa, sarà almeno 3.5 cm. di diametro e lunga una ventina di cm. quindi procede a riempirla con un infuso di acqua tiepida e malva e la posa sul tavolino posto di fianco al lettino, quindi va a prendere una scatola con diversi quadranti e pomelli dalla quale escono vari fili colorati e morsetti ed un vibratore. "Siamo pronti, adesso collego questo elettrostimolatore al clitoride, alle grandi labbra ed infilo un terzo terminale nell'ano, poi lo regolerò in modo tale che gli impulsi ti diano un piacevole stimolo, poi introduco la sonda e solamente quando hai raggiunto l'orgasmo svuoto la pera, nel frattempo, Andrea ti stimolerà i capezzoli con un vibratore o... deciderà lui se usare qualcos'altro". Sul viso di Lucia passano diverse emozioni: soddisfazione, anticipazione ed eccitazione, intanto la dottoressa procede a passare del gel conduttivo sul clitoride e sulle grandi labbra ed a fissare delicatamente i morsetti, immerge il terzo elettrodo, a forma di piccolo dildo nel gel e lo introduce nell'ano, quindi accende la macchina che emette un leggero ronzio e fa le opportune regolazioni, osservando il volto di Lucia, quando è soddisfatta della sua espressione e dei suoi ansiti, le infila con maestria la sonda della pera nella vagina ed inizia un leggero movimento dentro-fuori, facendomi cenno di iniziare a stimolarle i capezzoli, io non mi faccio pregare e le appoggio il vibratore prima su un capezzolo e poi sull'altro, alternandolo a leggeri pizzicotti. Luisa si sta avvicinando rapidamente all'orgasmo ed i suoi ansiti sono sempre più forti, accompagnati da movimenti del bacino, a quel punto decido di stimolarle i capezzoli anche con la bocca, bastano poche leccate e succhiatine e lei è travolta da un potente orgasmo ed in quel momento, la dottoressa accelera il movimento della pera e la spreme con tutta la forza delle due mani, Luisa è scossa da un interminabile fremito gridando "Oooohhh siiii siiiiii vengooooooooo" mentre dalla sua vagina ruscella una cascatella d'acqua che si raccoglie in una bacinella. La dottoressa, allenta la pressione sulla pera che fa uno strano rumore di risucchio per poi premerla nuovamente gonfiandole d'aria l'utero e ripete la cosa diverse volte, ed ogni volta Luisa uggiola inarcandosi tutta, in preda ad un orgasmo interminabile finché non ricade spossata sul lettino. A questo punto la dottoressa sfila lentamente la pera, spegne l'elettro stimolatore e rimuove gli elettrodi, partendo dal clitoride, le grandi labbra e per ultimo dall'ano commentando "beh direi che la cosa ti sia piaciuta, credo di essere riuscita ad indovinare il momento giusto per farti la lavanda" al che Luisa, ancora con il fiato corto, risponde "è stato stupendo, quella macchinetta mi ha portato all'orgasmo in un attimo e lo schizzo della pera mi è sembrata un'eiaculazione senza fine, anche la stimolazione dei capezzoli è stata magnifica, grazie a entrambi". La dottoressa ed io ringraziamo e, mentre Sonia le asciuga con dolcezza la vagina umida, mi fa cenno di prendere posizione sul lettino "adesso invertiremo i ruoli tocca te, cominciamo a misurare la febbre, e tu Luisa, quando ti sei ripresa mi farai da assistente". Ubbidiente, mi sdraio sul lettino e la dottoressa si avvicina con il termometro, sotto lo sguardo attento di Lucia. Siccome tutto quello che è appena accaduto mi ha eccitato da pazzi, cerco di nascondere la mia erezione con il camice, ma senza successo, anzi è proprio Lucia a rimarcare, "a giudicare dall'effetto - e mi tocca il pisello - mi sembra che lo spettacolo che ho dato ti sia piaciuto molto" ed io, abbandonando ogni imbarazzo rispondo "hai ragione, è stato veramente eccitante vederti godere in quel modo". Intanto la dottoressa mi passa il termometro ben lubrificato sull'ano e, con un movimento preciso lo infila facendomi sobbalzare e con tono innocente e un po' di scusa "spero di non averti fatto male, lo so che questo termometro è più grosso di quelli normali, ma così si stimola anche la prostata. Vedo che sei molto peloso, ma io ritengo che un uomo completamente depilato sia più sexy ed eccitante, per cui provvederò a rasarti completamente". Luisa annuisce vigorosamente e detto fatto, Sonia comincia a depilarmi mentre Luisa mi restituisce il favore movendo il termometro. Tra le manipolazioni della dottoressa e la stimolazione anale, sento che sto per raggiungere l'orgasmo. ma la dottoressa, accorgendosene, ferma la mano di Luisa e mi da' una strizzata piuttosto forte ai testicoli "Cerca di trattenerti, non è ancora il momento della tua prima eiaculazione, che avverrà dopo le perette di pulizia del tratto finale dell'intestino". Il dolore, anche se non forte, mi blocca così Sonia può portare a termine il suo lavoro, dopo aver eliminato ogni traccia di sapone da barba con un asciugamano umido, passa su tutta l'area la mano ed osserva soddisfatta "perfetto, non c'è più alcuna traccia di antiestetici peli e sei bello liscio e morbido, quasi come un bambino", Luisa non aspetta di essere invitata ed anche lei mi accarezza dolcemente portandomi nuovamente ad un pelo dall'orgasmo "in effetti è vero, un uomo depilato è molto più sexy ed eccitante e, ad essere sincera - ed arrossisce in modo molto grazioso - i peli in bocca non mi sono mai piaciuti". Intanto la dottoressa è andata a riempire due boccali con acqua calda, in uno aggiunge del sapone in polvere e nell'altro dell'olio di glicerina e li posa sul tavolino a fianco del lettino poi va a prendere due docce vaginali con la loro sonda del diametro di 2 cm. ed un plug anale gonfiabile "adesso inizia l'unica parte poco gradevole della seduta, infatti devo somministrati queste perette, con due soluzioni che hanno un effetto parecchio lassativo e che dovrai trattenere almeno 5 minuti, per evitare perdite, inserirò un piccolo tappo". Io conosco molto bene l'effetto del sapone e della glicerina, e la dimensione delle sonde mi pare esagerata, quindi inizio a protestare con impeto ma lei è irremovibile "Lo so bene che sapone e glicerina sono molto irritanti, ma ti assicuro che è per il tuo bene, inoltre, ho scelto delle pere molto piccole, non sono neanche da un quarto di litro, e le sondo non sono poi così grosse, vedrai che le sopporterai senza problemi, adesso fai il bravo, mettiti giù e rilassati". Ovviamente non ho scelta per cui, con un sospiro sconsolato, mi rassegno all'inevitabile, mentre Luisa mi si avvicina e mi sussurra parole di incoraggiamento, carezzandomi i capezzoli senza, peraltro, perdere di vista le manovre della dottoressa che spalma del gel lubrificante sulle due sonde e sull'ano praticandovi un leggero massaggio con il polpastrello dell'indice per poi infilarlo leggermente, non appena si rende conto che sono rilassato, appoggia la sonda della prima pera al buchetto e spinge lentamente ma con determinazione, un leggerissimo dolore e la sonda entra completamente, qualche minuto affinché mi abitui all'intrusione e Sonia inizia a spremerla. Percepisco distintamente il liquido tiepido entrare ed in pochi minuti la pera è completamente svuotata, subito la sfila e si rivolge a Lucia "a te l'onore di somministrare la seconda, mi raccomando sii molto delicata, non spremere troppo violentemente e fai attenzione quando la estrai, a non risucchiare il liquido". Lucia, con gli occhi che le brillano di eccitazione, non si fa pregare e, impugnata la pera, si posiziona tra le mie gambe, un po' impacciata, mi appoggia la sonda all'ano e spinge, questa volta non provo alcun dolore e la sonda entra fino in fondo, subito lei inizia a premerla molto lentamente, movendola in maniera molto sensuale e in men che non si dica anche il contenuto della seconda pera è dentro di me. Non appena la sfila, la dottoressa infila il plug anale e dà quattro pompate, percepisco chiaramente il plug gonfiarsi ma la sensazione è abbastanza piacevole, Sonia, non contenta, continua a gonfiarlo finché non faccio una smorfia di dolore, a questo punto si ferma ed inizia a massaggiarmi vigorosamente il ventre, tutto subito mi meraviglio che le due soluzioni iniettate non facciano alcun effetto, ma…. ecco scatenarsi l’inferno, dei fortissimi crampi, uniti all’urgenza di liberarmi, mi attanagliano, accortasi dell’effetto, la dottoressa alleggerisce il massaggio ma mi ricorda che devo resistere almeno cinque minuti ed esorta Lucia a distrarmi, lei , prontamente, inizia a stuzzicarmi i capezzoli con le dita e con la bocca e carezzandomi con sensualità scroto e pene, ormai del tutto ammosciato. Passati cinque interminabili minuti, in preda a sensazioni discordanti, da una parte i crampi sempre più forti e dall’altra il piacere dato dalle attenzioni di Lucia, sono aiutato dalle due donne a scendere dal lettino e scortato al WC dove, non appena seduto, la dottoressa apre la valvola ed il plug schizza via seguito da un diluvio di acqua e cacca, passo quasi una mezz’ora seduto sotto lo sguardo attento delle due donne che poi rientrano nello studio, dopo il bidè di rito rientro e vedo troneggiare sul tavolino la peretta n° 20, il mio sguardo preoccupato e spaventato non lascia adito a dubbi ma la dottoressa mi rincuora “non preoccuparti, questa peretta è piena di semplice acqua e malva, e serve per sciacquare via ogni residuo delle precedenti, vedrai che il mio metodo di somministrazione ti piacerà molto”. Rinfrancato, torno a posizionarmi sul lettino, subito lei mi versa una generosa quantità di gel lubrificante su pene, testicoli ed ano e subito dopo introduce la sonda ed inizia a muoverla lascivamente mente mi massaggia pene e testicoli. La reazione è quasi immediata e raggiungo subito una bella erezione, quando si accorge che mi sto avvicinando all’orgasmo, si ferma ed impugnata a due mani la pera la comprime con forza. Uno schizzo potente mi inonda l’intestino facendomi sobbalzare, subito rilascia la presa ed il liquido è risucchiato, poi chiede a Luisa se desidera masturbarmi fino al termine logico. Luisa, con un sorriso da parte a parte, prende immediatamente in mano la situazione masturbandomi dolcemente massaggiandomi contemporaneamente i testicoli mentre la dottoressa va avanti con questo giochino diverse volte, quando si rende conto che sto per venire, comprime un’ultima volta la pera con forza in esatta concomitanza con la mia copiosa eiaculazione. Sfilata a pera, mi pulisce il ventre con dei fazzolettini umidi e mi fa cenno di andare a liberarmi, questa volta la seduta è decisamente più breve ed al mio rientro trovo Luisa già sdraiata sul lettino con un’espressione molto spaventata, mi affretto a consolarla ma lei ribatte “dici bene tu, che non è stato poi così duro, ma ho visto le tue espressioni e sono molto preoccupata, ti prego Sonia usa meno acqua e fanne una sola, sono andata in bagno prima di venire qua” ma lei è irremovibile “mi spiace ma affinché il trattamento sia efficace devo somministrarti la dose esatta, comunque, con l’aiuto di Andrea vedrai che non sarà così tremendo”. Senza perdere altro tempo, le lubrifica per bene il buchetto ed infila abilmente la sonda. Lucia ha un sobbalzo e con un’espressione di fastidio cerca di indietreggiare ma la dottoressa la blocca appoggiandole una mano sul ventre, dal canto mio, cerco di distrarla carezzandole e baciandole i seni, pochi istanti ed il suo respiro si fa affannoso è in quel momento che Sonia inizia a svuotare la pera strappando a Lucia un gemito che è una via di mezzo tra piacere e fastidio. Terminata la somministrazione, la dottoressa prende la seconda pera e ricomincia, prendendomi contemporaneamente una mano ed appoggiandola sul sesso di Lucia, capisco il messaggio e accarezzo sensualmente le grandi labbra ed il clitoride, avventurandomi con il medio nella sua fessura. Lei allunga una mano ed inizia a maneggiare i miei genitali, intanto anche la seconda pera è finita, e la dottoressa introduce il plug e lo gonfia ma dopo neanche 3 pompate Lucia prende a lamentarsi a gran voce per la troppa dilatazione, io intensifico il mio lavoro di bocca e mano sussurrandole “forza, resisti, se ce l’ho fatta io puoi riuscire anche tu, vedrai che non è così doloroso, cerca di rilassarti”. La dottoressa approva le mie parole e continua a gonfiare il plug finché non è soddisfatta, anche per Luisa, passati i primi secondi, le soluzioni cominciano a fare effetto e lei si artiglia il ventre pregando “oooohhh dottoressa ti prego, non resisto piùùùùù i crampi sono troppo forti, lasciami andare in bagno ti pregoooooo” ma Sonia è sorda alle proteste “devi resistere, hai visto come è stato bravo Andrea, se vai in bagno devo ricominciare da capo ma questa volta userò più una dose maggiore di acqua, comunque per aiutarti appoggerò il vibratore al plug, dovrebbe essere piacevole”. In effetti la vibrazione trasmessa dal plug sembra fare effetto, tant’è che Lucia prende a mugolare, ma i crampi sono sempre più forti, finalmente passano i cinque minuti e la dottoressa ed io aiutiamo la povera Lucia, ormai in lacrime, a raggiungere il bagno. Terminata l’evacuazione, torna sul lettino e la dottoressa mi da il vibratore e si appresta a farle la pera di lavaggio, al primo schizzo, Lucia inizia a gemere di piacere mentre io le passo il vibratore su tutto il corpo finché la Dottoressa non guida la mia mano verso la sua fessura luccicante di gel. Sprofondo il vibratore dentro di lei che prende a gemere sempre più forte “ooohhh siiiiii continua così muovi bene il vibratore è bellissimoooooo sto godendooooo” nel momento in cui si irrigidisce, squassata da un possente orgasmo, la dottoressa svuota per l’ultima volta la pera e la sfila dolcemente, pochi minuti per riprendere fiato e Lucia corre in bagno per riemergere, poco dopo, con sorriso stampato in faccia “mamma mia!!!! non ho mai goduto così tanto, nonostante le prime due perette è stato magnifico, grazie a tutti e due!!!” e, avvicinatasi a me, mi bacia con trasporto, esplorandomi la bocca con la lingua per poi dirigersi verso Sonia che abbraccia e bacia con lo stesso trasporto. La dottoressa la lascia fare per un po’, accarezzandole sensualmente schiena e natiche poi la interrompe “calmiamoci adesso, siccome un uomo ha bisogno di più tempo per riprendersi, direi di passare agli enteroclismi di Luisa, poi toccherà ad Andrea”. Subito si affaccenda con una sacca da quattro litri nella quale versa il contenuto fumante di una brocca dalla quale si sprigiona un forte profumo di camomilla e collega una sonda monouso lunghissima, saranno almeno quaranta cm. e del diametro di un cm. A quella vista, Luisa ricomincia a protestare “oh no, sono certa che non riuscirò a prendere tutto quel liquido, inoltre la sonda è troppo lunga, mi farà sicuramente male, non voglio!!” I tratti del volto della dottoressa, fino a quel momento gentili ed affabili, cambiano radicalmente e con uno sguardo duro e voce tagliente la apostrofa “Senti, sei venuta qui per un trattamento completo, e così sarà, non costringermi ad usare le maniere forti e sculacciarti come si fa con una bambina, sono abitata a trattare pazienti recalcitranti, ci metto ben poco a coricarti sul lettino e legarti, inoltre, sono sicura che Andrea mi darà man forte, adesso fai la brava e sdraiati, ti garantisco che dopo le perette evacuanti, la sonda entrerà senza problemi e lunga com’è ti permetterà di prendere tutto il liquido e comunque, ne ho versato solo due litri che saranno infusi lentamente”. Lucia mi guarda con una patetica espressione da cane bastonato in cerca di conforto ma io assumo un’espressione vaga e mi stringo nelle spalle per cui lei, con un sospiro sconsolato, assume la posizione canonica, con le gambe spalancate ed appoggiate sugli appositi supporti. La dottoressa lubrifica abbondantemente la sonda e si rivolge a Lucia “rilassati e spingi come se dovessi fare la cacca, sarò delicatissima e vedrai che sonda entrerà in un baleno e sarà pure piacevole”, in effetti, le abili mani di Sonia spingono la sonda che entra nel buchetto di Lucia e poco a poco sparisce tutta nel suo intestino. Lucia stessa è stupita e sgrana gli occhi “hai ragione, non mi hai fatto male ed effettivamente sentire la sonda entrare e farsi largo nel mio intestino è stato abbastanza piacevole”, pochi minuti, affinché si abitui all’intrusione e la dottoressa apre la valvola, si posiziona di fianco al lettino e inizia un leggero massaggio circolare sul ventre di Lucia, contemporaneamente mi ordina “tu cerca di distrarla come meglio puoi, senza però farle raggiungere l’orgasmo”. Di fronte al sesso offerto, non mi tiro indietro e comincio a succhiare leggermente il clitoride eretto, passo la lingua sulle grandi labbra, dardeggiandola nella sua fessura. Lucia esprime il suo gradimento con ansiti e gemiti sempre più forti, intanto, con la coda dell’occhio, vedo la sua mano scivolare sotto il camice della dottoressa che la agevola allargando le gambe con un sorriso smagliante ed un sospiro di voluttà. Quando la sacca è vuota per poco più della metà, la dottoressa interrompe i massaggi ed aggiunge un altro litro “con questo fanno tre litri, per il primo enteroclisma è sufficiente, quando ti sarai liberata, ci occuperemo di Andrea”. Subito riprende il massaggio chinandosi verso Lucia per chiederle se va tutto bene al che lei risponde di si con entusiasmo quindi, alzata la testa, la bacia con passione. Man mano che il liquido nella sacca diminuisce, vedo il ventre di Lucia accrescere di volume ma senza che lei si lamenti e la cosa mi rincuora, pensando che dopo toccherà a me. Passano pochi minuti ed un gorgoglio annuncia la fine del clistere, la dottoressa si sposta e sfila con un movimento dentro-fuori la sonda “quando vuoi vai pure a liberarti e mettici tutto il tempo necessario, non avere fretta”, Lucia rimane sdraiata ancora qualche minuto mentre io continuo ad accarezzarla dolcemente poi, sbarrando gli occhi, mi fa cenno di spostarmi e si precipita al WC. Al suo rientro io sono già posizionato sul lettino e il mio sguardo preoccupato è calamitato dalla sonda, lei mi si avvicina, mi bacia con ingordigia e afferma “non fare quella faccia, ti assicuro che è molto bello, sentire la sonda entrare e tutta quell’acqua invaderti l’intestino è veramente eccitante, tu poi sei stato fantastico, hai una bocca magica, a momenti venivo!!!”. La ringrazio con un sorriso e mi preparo, la dottoressa mi lubrifica abbondantemente il buchino, penetrandolo con un dito per far subito seguito con la sonda, effettivamente la sensazione è molto piacevole, lo strofinio della sonda contro la prostata è eccitantissimo, tant’è che ho subito una bella erezione, non appena la sonda è tutta dentro, lei apre il rubinetto ed una sensazione di piacevole tepore mi invade le viscere, subito lei si posiziona di fianco a me ed inizia il massaggio mentre il suo posto viene preso da Lucia che mi massaggia testicoli e pene per poi abbassare la testa per leccare e succhiare con dolcezza, dal canto mio, timidamente, allungo una mano verso la dottoressa con uno sguardo interrogativo, lei fa un cenno di assenso, si avvicina ulteriormente ed allarga le gambe. Sorpresa sorpresa! sotto il camice non indossa le mutandine così posso agevolmente accarezzarla, trovandola già fradicia di umori, dovuti alle attenzioni di Lucia, al termine del primo litro, la dottoressa effettua il rabbocco e torna a massaggiarmi, intanto la fellatio di Lucia mi sta portando pericolosamente al limite dell’orgasmo, fortunatamente il clistere termina in tempo, per cui la dottoressa si sposta e si affretta a sfilare la sonda, non prima di avermi dato una strizzata ai testicoli per bloccare l’eiaculazione. Il tempo di riprendermi, sempre coccolato dalle due donne, che si alternano a baciarmi a piena bocca e carezzarmi leggermente e schizzo in bagno. Quando ne esco, Lucia è già sdraiata e la dottoressa sta eseguendo un lascivo cunnilinguo, io mi schiarisco la gola per annunciare il mio ritorno e Sonia si raddrizza imperturbabile “stavamo ingannando l’attesa, adesso che ci sei, possiamo terminare la seduta di Lucia, questa volta saranno quattro litri, somministrati a maggior velocità, alla fine, per concludere in bellezza, le procureremo un bell’orgasmo”. Lucia annuisce con entusiasmo, quindi la procedura ricomincia, sonda, apertura della chiavetta e massaggio al ventre, io riprendo la mia posizione e mi scateno su clitoride e grandi labbra di Lucia, il cui ventre si sta gonfiando a dismisura, mentre lei accarezza tra le gambe la dottoressa che ogni tanto, smette il massaggio per baciarla a lungo, finalmente il liquido è tutto entrato e, mentre Lucia non smette più di emettere mugolii di piacere e parole sconnesse, Sonia mi fa cenno di sfilare la sonda. Eseguo la manovra, imitando i gesti compiuti da lei poch’anzi e subito ricomincio a stimolare il sesso di Lucia, quando mi accordo che è molto vicina all’orgasmo, accendo il dildo vibrante le glielo infilo, movendolo come fosse un pene vero, i sospiri di Lucia si fanno sempre più forti “oohhhh siiiii sto per venireeeeee è bellissimo, mi sento la pancia scoppiare, il vibratore è fantastico, continua a succhiami il clitoride, ti pregooooo non fermartiiiiiii eccooooo vengoooooo” ho il viso inzuppato dei suoi umori e vengo trattenuto in posizione dalle sue mani finché, con un profondo sospiro, mi lascia libero “fantastico! non credevo di riuscire a godere tanto, tra la tua bocca ed il vibratore credo di essere venuta almeno per cinque minuti, e grazie anche a Sonia, la sua dolcezza è stata bellissima, adesso però credo di dover correre!!!” il tempo di spostarmi e lei corre in bagno. Nell’attesa io ed un’ansante dottoressa chiacchieriamo un po’, “ti ringrazio per la collaborazione, hai interpretato alla perfezione i miei segnali, e sei sto bravissimo a eccitare e masturbare Lucia, credo proprio che le sia piaciuto davvero, e ad, essere sincera, anche a me!! adesso però preparati, che tocca a te”. Non me lo faccio ripetere due volte e mi corico, non senza aver esternato i miei dubbi circa la mia capacità di ricevere e trattenere quattro litri d’acqua, ma lei mi sorride e mi da una strizzatine al pene non proprio durissimo “non preoccuparti, con le varie distrazioni ce la farai”. Intanto Lucia è ritornata raggiante di felicità e, mentre Sonia riempie la sacca, mi si avvicina e mi bacia con trasporto, per poi passare ai capezzoli ed al pene, che immediatamente si inturgidisce, “bene, è tutto pronto, Andrea, cerca di trattenerti e non eiaculare, quello avverrà in un momento successivo, anche tu, Lucia, eccitalo quanto vuoi ma evitagli di venire, eventualmente strizzandogli, piano!!!, i testicoli”, terminate le operazioni iniziali ed aperta la chiavetta, lei si sbottona il camice, esponendo due bei seni dai capezzoli durissimi e torna a posizionarsi di fianco a me, mentre Lucia, tra le mie gambe, mi masturba dolcemente, alternando lunghe leccate e piccole succhiate. Grazie ai precedenti clisteri, percepisco distintamente l’acqua riempirmi l’intestino e la sensazione è piacevolissima, ogni tanto la dottoressa mi si avvicina, offrendomi ora la bocca ora i capezzoli, sospirando pesantemente, distratto da tutte le manovre che vengono compiute sul mio corpo, non mi accorgo che l’acqua è entrata tutta finché le due donne si fermano, pochi secondi, e l’urgenza di evacuare si fa sentire, per cui corro in bagno. Al mio ritorno la dottoressa mi fa nuovamente sdraiare “Non manca che un bel massaggio prostatico e l’orgasmo finale, a proposito Lucia, hai mai massaggiato la prostata di un uomo? E’ una cosa molto intima ma nello stesso tempo piacevolissima”, al cenno di diniego di Lucia, lei si impegna a darle tutte le istruzioni del caso, quindi, dopo avermi abbondantemente lubrificato il buchino, vi introduce un dito e poi due “ahhh adesso che sei bello pulito, sento benissimo la prostata, direi che il massaggio ti piaccia, guarda come ti è venuto bello duro!!!, adesso facciamo provare Lucia”, lei prende il suo posto ed un po’ titubante, infila un dito poi due, chiedendomi se mi sta facendo male, a mio diniego, prende confidenza ed inizia a muovere le dita ed il mio pene prende a pulsare all’unisono con i suoi movimenti “credo di aver trovato la prostata, la sento pulsare!! E’ molto eccitante, mi piace proprio” e con la mano libera si accarezza furiosamente. La dottoressa la lascia fare ancora per un po’ poi la ferma “aspetta, per fargli avere il miglior orgasmo, occorre qualcosa di più sostanzioso per stimolare la prostata” e si dirige verso gli armadietti, per tornare, con un espressione di torbido piacere, brandendo un dildo parecchio grosso, a forma di pene, lungo la cui lunghezza, ci sono due strisce metalliche, io sbarro gli occhi protestando “non esiste, vada il massaggio prostatico, ma sono assolutamente etero e farmi inculare non rientra nei miei gusti!!!”. Lei mi risponde con uno smagliante sorriso “tranquillo, non ho mai messo in dubbio il tuo orientamento sessuale, non credere che essere penetrato significhi che sei gay, l’area rettale è piena di terminazioni nervose, vedrai che la cosa sarà mooooolto piacevole e credo che anche Lucia sia d’accordo”, lei, accelerando i movimenti delle dita, annuisce vigorosamente “ohh sì mi piacerebbe vederti prenderlo, vedere per una volta un uomo passivo mi eccita da morire, dai!! fammi il piacere”, ovviamente, non posso che accettare, quindi do il mio assenso, la dottoressa toglie delicatamente le dita di Lucia dal mio ano, vi spalma altro gel lubrificante ed altro ne cosparge sul dildo, poi delicatamente lo appoggia al buchino “spingi come se dovessi fare la cacca, e rilassati, vedrai che non ti farò male”, non appena spingo, lei spinge decisamente il dildo che alla fine, ha ragione della resistenza dell’ano ed entra in me, una fitta di dolore mi trapassa per cui cerco di allontanarmi ma lei mi blocca impugnandomi i testicoli, però, come d’incanto, il dolore via via si affievolisce per essere sostituito strane sensazioni di piacere, sotto lo sguardo attento di Lucia, che non ha smesso di accarezzarsi, la dottoressa collega il dildo ad un elettrostimoltore e lo accende e prende a muoverlo lentamente con un movimento dentro-fuori mentre spinge la testa di Lucia verso il mio pene, non appena la sua bocca lo ha avvolto, accende l’elettrostimolatore ed una stupenda serie di vibrazioni mi assale dall’interno, propagandosi alla prostata che a sua volta mi manda dei lampi al cervello, cerco di ritardare al massimo l’orgasmo ma invano, il pene pulsa quasi dolorosamente e, urlando, erutto un fiotto enorme di sperma nella bocca di Lucia che lo sugge golosamente. La dottoressa le sfila delicatamente il pene dalla bocca e continua mungerlo, facendo uscire le ultime gocce, poi fa cenno a Lucia di sfilarmi il dildo “mmhhh hai un buon sapore, mi è piaciuto, è eccitante anche sfilarti il dildo, per una volta è l’uomo a prendere, veramente stuzzicante”. Rimango sdraiato ancora per un po’ per riprendere fiato e mi alzo, Sonia abbraccia e bacia entrambi “bene! la sessione è finita, spero sia stata di vostro gradimento, così come lo è stato per me, a presto rivedervi, e per quanto riguarda Lucia, si potrebbe programmare una seduta di sole donne”, entrambi confermiamo entusiasticamente e Lucia assicura che ci avrebbe pensato e tutt’e due ci avviamo, con le gambe malferme, verso gli spogliatoi. Terminato di vestirmi, esco dallo studio che è ormai pomeriggio molto inoltrato e trovo Lucia ad aspettarmi “Ciao!, è stata una magnifica seduta - ed arrossisce imbarazzata - sai, mi vergogno parecchio, non ho mai avuto tendenze lesbiche, ma… l’atmosfera era tale per cui….” Io la fermo subito “non devi sentirti in imbarazzo, neanch’io ho mai avuto tendenze omosessuali ma ti posso assicurare che il dildo è stato proprio piacevole, cosa ne dici di andare a bere qualcosa?” lei accetta con entusiasmo e quello è l’inizio di un magnifico rapporto di stima e complicità, condito da sesso sfrenato, giochini clinical-fetish, clisteri, ed occasionali visite allo studio della dottoressa Sonia.
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