Ammirata e appagata
di
Giselle
genere
trio
Erano fissi e stralunati davanti ai miei occhi. Io ero distesa sul tavolo della sala e indossavo solo un reggicalze nero senza slip. Mio marito e il suo amico guardavano la mia fessura bagnata con grande passione e desiderio. Le mie mani aprivano le grandi labbra e lasciavo intravvedere il clitoride eretto e rosso, mentre colavano i primi umori.
Senza accarezzarli, mi divertivo ad arraparli solo aprendo le gambe e vedere i loro membri che si rizzavano tutto ad un tratto. Mi rigiravo, alzando le chiappe, col viso rivolto verso il legno. Le aprivo affinche' loro desiderassero il mio bel culo dilatato a dismisura. Poi cominciavo a mostrare le mie grosse tette e con l'areola grande e i capezzoli eretti. Mi avvicinavo a mio marito, cercando di eccitarlo ulteriormente, poi andavo dal suo amico, mettendogli in bocca un capezzolo.
Scendevo poi in basso e gli stimolavo il glande con la lingua. Con le mani prendevo le mie grandi mammelle e le usavo per
strofinarle sul cazzo. Le facevo rotolare per costringerlo ad avvicinarsi alla mia bocca ed infornarlo. Il suo arnese entrava e usciva dai miei seni. Mio marito si era intanto posto dietro alle spalle e mi cominciava ad accarezzare fino a poi sodomizzarmi: con un potente colpo affondava tutto nel mio buchetto. Io cercavo di non perdere nulla di loro e quindi offrivo il mio culo sempre in modo adeguato a mio marito, stando attenta a presentare le mie tette all'amico.
In quel preciso istante il secondo mi inondava di liquido bollente e io leccavo tutto quello che gli era rimasto addosso, mentre il mio lui continuava con la sua profonda e possente cavalcata. Anche mio marito giungeva poi all'orgasmo e il suo denso sperma entrava in me dalla porta posteriore nel mio ventre. Nel frattempo l'amico riprendeva vitalita' e allora io correvo verso di lui..
Mi piazzava ora il cazzo nella figa e questa visione faceva ritornare in vita anche mio marito che mi metteva il suo in bocca ancora una volta, mentre l'altro mi possedeva con maestria e molto velocemente. Praticamente ero quasi tutta occupata! Leccavo il mio lui avidamente, come non gli avevo mai concesso, tanto che doveva guidarmi, stringendomi i seni con le sue grosse mani. Mi divaricava poi le gambe, mentre l'amico passava al culetto. Cosi' mi prendevano insieme e quasi riuscivano a congiungersi nel mio ventre.
"Baciatemi, piu' forte. Possedetemi!!!" Gridavo.
Senza accarezzarli, mi divertivo ad arraparli solo aprendo le gambe e vedere i loro membri che si rizzavano tutto ad un tratto. Mi rigiravo, alzando le chiappe, col viso rivolto verso il legno. Le aprivo affinche' loro desiderassero il mio bel culo dilatato a dismisura. Poi cominciavo a mostrare le mie grosse tette e con l'areola grande e i capezzoli eretti. Mi avvicinavo a mio marito, cercando di eccitarlo ulteriormente, poi andavo dal suo amico, mettendogli in bocca un capezzolo.
Scendevo poi in basso e gli stimolavo il glande con la lingua. Con le mani prendevo le mie grandi mammelle e le usavo per
strofinarle sul cazzo. Le facevo rotolare per costringerlo ad avvicinarsi alla mia bocca ed infornarlo. Il suo arnese entrava e usciva dai miei seni. Mio marito si era intanto posto dietro alle spalle e mi cominciava ad accarezzare fino a poi sodomizzarmi: con un potente colpo affondava tutto nel mio buchetto. Io cercavo di non perdere nulla di loro e quindi offrivo il mio culo sempre in modo adeguato a mio marito, stando attenta a presentare le mie tette all'amico.
In quel preciso istante il secondo mi inondava di liquido bollente e io leccavo tutto quello che gli era rimasto addosso, mentre il mio lui continuava con la sua profonda e possente cavalcata. Anche mio marito giungeva poi all'orgasmo e il suo denso sperma entrava in me dalla porta posteriore nel mio ventre. Nel frattempo l'amico riprendeva vitalita' e allora io correvo verso di lui..
Mi piazzava ora il cazzo nella figa e questa visione faceva ritornare in vita anche mio marito che mi metteva il suo in bocca ancora una volta, mentre l'altro mi possedeva con maestria e molto velocemente. Praticamente ero quasi tutta occupata! Leccavo il mio lui avidamente, come non gli avevo mai concesso, tanto che doveva guidarmi, stringendomi i seni con le sue grosse mani. Mi divaricava poi le gambe, mentre l'amico passava al culetto. Cosi' mi prendevano insieme e quasi riuscivano a congiungersi nel mio ventre.
"Baciatemi, piu' forte. Possedetemi!!!" Gridavo.
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