Mia Moglie si scopa suo Padre

di
genere
incesti

Eravamo sposati da quasi due anni quando la beccai. Ero stato fuori città per lavoro.

Un volo cancellato è normalmente un disastro, ma in questo caso la compagnia aerea fu in grado di prenotarmi su un volo diretto che in realtà mi porto' a casa ore prima del previsto. Pensato di non dir nulla e fare una sorpresa a mia moglie.

Sapevo cosa stava succedendo nel momento in cui sono entrato nella porta. Il suono della pelle che veniva schiaffeggiata, i gemiti di mia mogle, in qualche modo ancora più profonde e animalesche del normale.

Era sempre stata vocale a letto, ma questo... questo era un livello completamente nuovo. Sentendo quei suoni provenire dalla mia camera da letto, il mio stomaco quasi collasso', il sudore imperlato sulla mia fronte e, mi imbarazza ammetterlo, ma il mio cazzo si irrigidì nei miei pantaloni. Mi sentii nauseato, ma eccitato. Le mie mani tremavano mentre afferravo la ringhiera e cominciai a salire le scale.

La nostra camera da letto era in fondo al corridoio, la porta aperta che dava sulla scala. Mia moglie, era a quattro zampe al centro del nostro letto. La sua pelle biaco latte luccicava di sudore. I suoi capezzoli rosa profondi e incredibilmente rigidi sporgevano dalla punta dei suoi seni mentre oscillavano sotto di lei. Sentivo l'odore della sua eccitazione dalla cima delle scale.

Dietro di lei c'era un grosso uomo. I muscoli della sua ampia schiena risaltavano. Il suo culo si strinse e si aprì mentre spingeva dentro di lei. I suoi testicoli incredibilmente grandi oscillavano avanti e indietro, schiaffeggiandole il clitoride mentre lui si lanciava dentro di lei.

"Oh, Dio. Oh, Dio. Oh, Dio," cominciò a balbettare. "Ohhhhh. Così. Così, piccola. Continua a fottermi. Scopami così. Sì. Sì. Sì! Aaawwwwhhhhhhaahh!"

Stava venendo. Stava venendo sul suo cazzo come non aveva mai fatto per me, e mentre lo faceva lui la spinse dentro e lo tenne. Alzai la mano e inciampai in avanti come se potessi in qualche modo fermarlo.

Il suo cazzo seppellì fino all'elsa in mia moglie mentre guardavo i suoi testicoli sollevarsi verso il suo corpo e il suo perineo iniziare a pulsare. Stava venendo dentro di lei. Lui emise un basso gemito mentre lei sussurrava: "Sì, pipi. Fallo. Riempimi. Riempimi con il tuo sperma".

Il suo orgasmo sembrava allungarsi all'infinito, ma alla fine le sue palle iniziarono a rilassarsi, il battito rallentò e poi si fermò. La tenne ancora sotto di sé per un altro momento e poi iniziò a ritirarsi.

Fu allora che lo vidi. Il suo cazzo scivolò fuori da lei, lui si volto' da una parte e lo riconobbi, era mio suocero, il padre di mia moglie.

Mi sentii stordito. La vista iniziò a offuscarsi. Quando le mie ginocchia toccarono il pavimento ero consapevole di solo due cose. La voce lontana di mia moglie che grida il mio nome e l'erezione dolorosamente intensa dentro i miei pantaloni.

Me ne andai nella camera degli ospiti, dormii lì quella notte. Il mattino dopo mi svegliai e trovai mia moglie al mio fianco. La mia faccia era premuta contro i suoi seni. Ancora inebetito aprii la bocca, lasciando che il suo capezzolo scivolasse dentro.

La sua mano inizio' a scivolare lungo il mio stomaco, raggiungendomi. Sentii la sua mano avvolgermi, stringendomi prima dolcemente, poi più fermamente. Cominciai a dondolarmi avanti e indietro, infilando il mio cazzo nella sua delicata mano. Fu allora che mi torno' tutto in mente. Mia moglie mi tradisce. L'intensità del suo orgasmo. Quel grosso cazzo.

Iniziai ad allontanarmi da lei. "Come hai potuto? Con tuo padre per giunta!".

Mi prese, tenendomi stretto. "Oh, piccolo. Scusa, mi dispiace."

"Scusa? Lo ripeto. Come hai potuto..."

Mia moglie resto' in silenzio per un minuto. "Ascolta, amore. Ti spiegherò tutto. Voglio che mi ascolti attentamente, poi possiamo parlare. Sai che ti amo, e che amo il nostro sesso."

"Non solo nostro, a quanto pare."

"Hai ragione, non solo la nostra. Mi dai tanto, e ti amo per questo, ma ho bisogno... ho sempre avuto bisogno di qualcosa di più. Per tutta la mia vita sono stata con un discreto numero di ragazzi. Lo sai questo. Mi sono innamorato di te. Amo la nostra vita. Amo il nostro sesso. Amo ciò che condividiamo. Ma, a volte ho solo bisogno di altro".

"Da quanto tempo va avanti".

"È sempre andata avanti", disse a bassa voce. Mi allontanai da lei. "Non capita spesso, ma è sempre stata una sorta di appuntamento fisso."

"Ti sei scopata tuo padre per tutta la nostra relazione", chiesi.

"Si, lui mi da quello di cui ho bisogno."

"Di cosa hai bisogno?"

"Tu... guarda, hai un gran cazzo. Sei un amante meraviglioso. Ma a volte ho bisogno di essere... riempita in un modo che tu non puoi. Io e mio padre lo facciamo da che avevo 16 anni."

"Quindi cosa vuoi da me, che lo accetti!", gridai.

"Voglio... suppongo di sì, voglio che tu lo accetti. Forse non posso fermarmi. Non del tutto."

Sentii bussare alla porta. "Tutto bene là dentro? Ho sentito delle urla."

"Oh, per l'amor del cazzo, è lui?"

"Sì, e' papa'" disse. "Stiamo bene. Perché non entri."

La porta si aprì. Mio suocero era un po' più grosso e alto di me e tutto muscoli magri. Posso dirlo perché è solo parzialmente vestito. Aveva i pantaloni sono ma la cintura era aperta. La sua camicia abbottonata si aprì, rivelando i suoi addominali duri e scolpiti.

Nessuno di noi disse una parola. "Allora, papaì, ho spiegato a mio marito lan nostra situazione.."

"Com'è andata?" sorrise mio suocero.

"Non benissimo, grazie!" risposi io.

Mio suocero annuì e si avvicino' al letto. "Voglio mostrarti di cosa si tratta".

Mia moglie annuì, poi allungo' una mano e tiro' giù la cerniera dei suoi pantaloni che ora è proprio davanti al suo viso.

Mi congelai mentre strofinava la mano su e giù per quello che emergeva dalla sua patta aperta. Sorrise, mi guardo' e disse: "Sono entusiasta che tu veda questo. È un cambiamento di vita".

Con questo mia moglie gli tiro' giù le mutande e il pesante cazzo del padre cadde fuori. Con mio grande imbarazzo diventai di nuovo duro nel momento in cui lo vedi.

Mia moglie, ovviamente, lo sa dal momento che ha ancora una mano su di me mentre l'altra masturba lentamente la bestia di fronte a lei. Lo porto' a mezz'asta, di tanto in tanto sporgendosi per baciare la testa e strofinarsela contro il viso.

Per quanto ero eccitato, il sol pernsiero di fare una cosa a tre con mia moglie e suo padre mi dava i brividi.

Decisi così di lasciare la stanza e permettre a loro due di finire cio' che avevano cominciato.

Passarono i giorni e il mio persiero andava esclusivamente a quei due che scopavano, arrivai alla conclusione che con o senza il mio assenzo, loro avrebbero continuato comunque a fare quello che hanno sempre fatto.

Parlai con mia moglie e mio suocero e concordammo una serie di regole, potevavo scopare quanto volevano a patto di farlo quando io fossi fuori citta' per lavoro.

Fare questo patto non mi ha rasserentato, ma almeno non saro' di nuovo sorpreso se un giorno li dovessi beccare ancora una volta.
di
scritto il
2022-10-29
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