Le vertigini.

di
genere
incesti

Lo studio mi aveva esaurito per tutto il pomeriggio, forse per la tensione nervosa avvertii dei giramenti di testa, che invece di diminuire aumentavano tanto che mamma fu costretta ad accompagnarmi sul letto. Se aprivo gli occhi la camera girava vorticosamente. Venne anche papà, e visto che non passava ha concluso che avrei dovuto essere assistito da uno dei due. Si propose lui mamma però rispose di pensare al lavoro che mi avrebbe assistito lei. Tornarono in cucina, forse mi addormentai. Mi svegliai di soprassalto avvertendo una presenza al mio fianco. Riconobbi mamma dall'odore, la camera era nel buio più totale. Mi ricordai delle vertigini, provai ad aprire gli occhi, non riuscivo a capire se le avevo ancora o meno, mi resi conto del contatto della mia gamba con quella di mamma, cercai di raccogliere le idee, mossi leggermente il mio corpo verso quello di mamma per stare più comodo, evidentemente lei dormiva, piegai involontariamente il ginocchio che raggiunse la figa nuda di mamma. Venni coinvolto da una forte eccitazione, il respiro divenne più frequente, sistemando il braccio capii che la camicia da notte si era sollevata lasciandola nuda nella parte inferiore. Cercai di calmarmi, mi sembrava di non avere più le vertigini, avevo il cazzo durissimo, non potevo muovermi troppo per non svegliarla, ero eccitato più che dalla sua presenza dal mio pensiero di averla vicino seminuda. Non potevo girarmi dalla sua parte per non farle sentire la durezza del mio cazzo, dovevo restare immobile contro la mia volontà, avrei voluto masturbarmi furiosamente, avevo mamma al mio fianco con papà che immaginavo dormisse nella sua. Sento dei passi e si accende la luce nel corridoio, ora vedevo chiaramente la figa di mamma, papà si diresse verso il bagno, mi venne un lampo di genio e la coprii con la sua stessa camicia infatti al ripasso vidi papà che affacciandosi in camera si accertò che dormissimo, spense la luce e tornò nella sua camera. Il ginocchio comunque era rimasto sulla figa di mamma, mi era passata la forte eccitazione ed il cazzo era tornato nella sua posizione di riposo. Avvertii che la pressione della figa di mamma aumentava sul mio ginocchio, prima delicatamente poi sempre di più. Il cazzo ebbe un sussulto, riacquistò la sua turgidità immediatamente, mossi leggermente il ginocchio per capire se la sua mossa era stata involontaria, no la mossa era stata fatta coscientemente perché anche il suo respiro divenne frequente. In quel caso non si riesce a stabilire cosa sta succedendo lei che con la figa premeva sul ginocchio, io col cazzo al limite dell'esplosione, ci fermava la condizione che essendo mamma e figlio non potevo superare certi limiti. Fu sua l'iniziativa, spostando un braccio con un movimento istintivo sfiorò delicatamente il mio cazzo. Prese coscienza della situazione? Forse sì perché mise una gamba sulla mia avvicinando di moto la sua figa al mio cazzo. Oramai era diventato un gioco reciproco, la miccia era accesa ed aspettavamo solo l'esplosione che non tardò ad arrivare. Avvicinò la sua bocca alla mia facendomi sentire il suo alito "Mamma come stai"? mi disse sussurrando, "Sembra di stare meglio anche se col buio non riesco a capirlo" "Io invece sento che stai meglio, che ti succede, sei eccitato forse"?
"Non capisco che mi succede mamma" "Ti succede che ti sei eccitato con la mamma, stai zitto ora" Me la trovai sopra, le sue labbra si posarono delicatamente sulle mie, pensai distrattamente a papà, se ci avesse visto? Invece di calmarmi mi eccitai ancora di più. Il cazzo entrò nella figa senza che mi muovessi. Neanche lei si muoveva Il mio cazzo era avvolto dalla sua figa e lei sussurrò ancora "La sento piena, è bellissimo stare così" Pur stando ferma lei sentivo la sua figa stringere il cazzo. "Mamma non credo di resistere ancora" "Dai insieme allora lascialo li" L'orgasmo fu violento e silenzioso, mi diede un bacio, scese ed evidentemente andò in bagno. Non tornò nel mio letto. La mattina a colazione i volti erano distesi, come se non fosse accaduto nulla, papà ignaro mi consigliò di affaticarmi di meno sui libri. Uscimmo insieme tutti, loro al lavoro io all'università. Ora mi stavo rendendo conto che avevo scopato con mamma, non capivo se era il rimorso ad attanagliarmi oppure l'eccitazione per la soddisfazione del rapporto.
Immaginavo il momento in cui io e mamma restavamo soli per vedere le nostre reazioni. Mai ci furono da parte sua e tanto meno da parte mia. Mi venne il dubbio di aver sognato, no, avevo residui di sborra sulla pancia.
scritto il
2022-11-13
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