I piedoni di Livia
di
SuperFetish_00
genere
feticismo
La giornata di allenamento stava per finire alla Velitrae. Tutti erano andati via, rimanevo solo io e una delle ragazze dello staff, Livia. Bellissima, alta, bionda, gambe lunghe con due bellissimi piedoni, di cui uno con cavigliera tatuata, penso che porti un 40.
Come tutte le ginnaste lei si allena a piedi nudi e ogni volta non posso fare a meno di ammirarli mentre mi alleno, sforzandomi di non farmi venire un erezione.
Questa volta era intenta a fare stretching alle gambe, sdraiata supino, con le gambe in verticale e le caviglie poggiate su una sbarra e i piedi in bella mostra.
Dalla mia posizione riuscivo a vedere le sue belle piante carnose e rugose e decisi di approfittare del momento.
Mi avvicinai e le chiesi: "ehi Livia, ma non hai ancora finito?" e lei: "si si ecco, finisco di fare stretching e vado anche io, oggi mi fanno malissimo le gambe e anche i piedi!".
Inutile dire che approfittai subito dell'argomento: "ma non mi dire" e con aria malefica strofinai le mie dita su una delle sue piante nude morbide morbide e la reazione mi fece eccitare tantissimo... subito arricciò il piede, mettendo bene in mostra le rughe e i cuscinetti plantari belli carnosi e lo ritirò dalle mie grinfie con una risatina isterica "no dai fermo lo soffro troppo sotto ai piedi!"
Decisi allora di cambiare approccio: "tranquilla scherzo, come mai ti fanno così male?" e prendendo di petto l'argomento, fingendomi preoccupato, presi tra le mani l'altro piede e iniziai a farle un massaggio. Ricordo che mentre lei iniziò a spiegarmelo mi stavo godendo fino in fondo il contatto con il piede, l'equilibrio perfetto tra la pelle morbida, la carne tenera e le unghie corte e ben curate, sotto al livello del polpastrello, un po' in contrasto con quelle lunghe delle mani e mentre massaggiavo i miei pollici facevano muovere sinuosamente tutte le rughe.
Alla fine lei disse: "ok dai, per oggi può bastare" e io le risposi scherzando: "come vuole mia signora" e li decisi il tutto e per tutto, dandogli un bel bacio al centro della pianta, che bontà.
Lei ritirò subito il piede mentre rideva: "quanto sei scemo!"
E tornammo nei nostri spogliatoi...
Storia vera
Come tutte le ginnaste lei si allena a piedi nudi e ogni volta non posso fare a meno di ammirarli mentre mi alleno, sforzandomi di non farmi venire un erezione.
Questa volta era intenta a fare stretching alle gambe, sdraiata supino, con le gambe in verticale e le caviglie poggiate su una sbarra e i piedi in bella mostra.
Dalla mia posizione riuscivo a vedere le sue belle piante carnose e rugose e decisi di approfittare del momento.
Mi avvicinai e le chiesi: "ehi Livia, ma non hai ancora finito?" e lei: "si si ecco, finisco di fare stretching e vado anche io, oggi mi fanno malissimo le gambe e anche i piedi!".
Inutile dire che approfittai subito dell'argomento: "ma non mi dire" e con aria malefica strofinai le mie dita su una delle sue piante nude morbide morbide e la reazione mi fece eccitare tantissimo... subito arricciò il piede, mettendo bene in mostra le rughe e i cuscinetti plantari belli carnosi e lo ritirò dalle mie grinfie con una risatina isterica "no dai fermo lo soffro troppo sotto ai piedi!"
Decisi allora di cambiare approccio: "tranquilla scherzo, come mai ti fanno così male?" e prendendo di petto l'argomento, fingendomi preoccupato, presi tra le mani l'altro piede e iniziai a farle un massaggio. Ricordo che mentre lei iniziò a spiegarmelo mi stavo godendo fino in fondo il contatto con il piede, l'equilibrio perfetto tra la pelle morbida, la carne tenera e le unghie corte e ben curate, sotto al livello del polpastrello, un po' in contrasto con quelle lunghe delle mani e mentre massaggiavo i miei pollici facevano muovere sinuosamente tutte le rughe.
Alla fine lei disse: "ok dai, per oggi può bastare" e io le risposi scherzando: "come vuole mia signora" e li decisi il tutto e per tutto, dandogli un bel bacio al centro della pianta, che bontà.
Lei ritirò subito il piede mentre rideva: "quanto sei scemo!"
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