Giovani e bellissime - una volta nella vita

le vidi sotto una pergola. si baciavano con trasporto e tenerezza. incuranti della gente che in quel parco ci passeggia, porta a spasso i cani, corre e chiacchiera. tutto il percorso misura circa 2.700 metri... li ho fatti a passo spedito un'altra volta, solo per poterle rivedere.

la piccola - poi ho saputo che si chiama Elisa ed ha 19 anni - indossava una tuta felpata nera firmata; occhi scuri come i lunghi capelli tenuti a coda di cavallo; tratti irregolari e spigolosi contrastavano con un corpo esile e androgino; le mani erano forti, con una tirava a sé il viso della compagna per non lasciare spazio tra le loro labbra e con l'altra, infilata nella tasca posteriore dei jeans, costringeva reciprocamente l'inguine di una incollato alla coscia dell'altra.

la grande - Giulia, 23 anni - sembrava in imbarazzo, socchiudeva gli occhi grigi e chiari, lucidi come se avesse pianto da poco, sbirciava in giro con lo sguardo all'apparenza spaurito; dava l'impressione di volersi staccare da Elisa ma senza convinzione, come se fosse dominata dall'amica; aveva capelli riccioli abbastanza lunghi e rossicci perfettamente in sintonia con un fisico formoso e femminile; la visione d'assieme, complice anche l'abbigliamento sobrio e colorato e l'eleganza dei rari movimenti del corso, restituivano una figura attraente e policroma.

Io ho 67 anni, diventato vedovo ho avuto una magnifica storia d'amore con una ragazza molto più giovane di me (io 60 lei 35). quest'ultima relazione è durata tre anni e Lei mi ha letteralmente salvato la vita.

la faccio breve: da circa due anni non faccio più l'amore con nessuno e l'argomento non mi interessa più... i motivi sono vari e nascono da complicazioni psicologiche e fisiche, anche dovute all'età e a problemi di salute. dico questo solo per far capire a chi legge che l'unico piacere che accetto consiste nel vedere "altre" persone che fanno sesso, ma non essendo un voyeur mi dedico ogni tanto al sesso solitario immaginando situazioni eccitanti di qualsiasi genere e natura o rivedendo vecchi film erotici (non porno!).

per la prima e unica volta in oltre sessant'anni, quel giorno che la mia vita si è incrociata con Elisa e Giulia, non ho resistito all'impulso di tentare un approccio... volevo conoscerle da vicino e passare qualche ora con loro. Ero consapevole della situazione assurda e addirittura rischiosa: avrei fatto quasi sicuramente la figura di un vecchio depravato semi infermo di mente!

Al secondo passaggio Elisa si staccò di pochi centimetri da Giulia e piantò i suoi occhi nei miei. L'altra non poteva capire cosa stesse succedendo perché io mi trovavo di sbieco alle sue spalle, ma io vidi chiaramente il ghigno divertito e cattivo di Elisa mentre mi mostrava il dito medio e nel frattempo ricacciava la lingua dentro la bocca dell'amica. Non so come feci ma sostenni per pochi attimi lo sguardo, sorrisi intimidito e tirai avanti rapido.

Mi fermai 200 metri più in là, dove non poteva vedermi, scrissi il seguente messaggio su un foglietto: "Ti prego di darmi la possibilità di parlarti. basteranno cinque minuti, non uno di più, sono certo che ti piacerà ascoltarmi. poi non sentirai parlare più di me né mi vedrai mai più" in fondo al biglietto c'era scritto il mio nome e il numero di telefono.
Il terzo giro lo percorsi in metà tempo rispetto al solito e ripiombai alle spalle di Giulia. feci segno a Elisa con l'indice sulle labbra, lasciai sul tavolaccio da picnic a pochi metri da loro il biglietto... avvolto in una banconota da 50 euro con un sasso appoggiato sopra. Inutile dire che oramai stavo tremando, scosso dai brividi di vergogna e sudato nonostante il freddo, e scappai via mentre sentivo la voce di Elisa (che voce! che timbro!) svanire. non si capiva benissimo cosa dicesse ma captai almeno due parole: "mentecatto" e "testa di cazzo".

Passarono tre giorni e la mia tristezza aumentò di ora in ora... non avrei dovuto lasciare il numero di telefono? ....(continua)