Sotto le coperte
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Racconti Erotici > Lui & Lei
Sotto Le Coperte.
di Voglioeccitarmi1
07.01.2023 | 5 | 0
"Immagino qualcuno lì tra le mie gambe..."
Ed eccola.
Di nuovo.
Quella strana voglia.
Quella strana sensazione.
Complice il pre-ciclo. Il seno gonfio. Il freddo.
Sotto le coperte.
La mano scivola sotto la larga felpa fino a toccare uno dei miei seni nudi e morbidi. Le dita giocano con i capezzoli, che diventano sempre più duri mentre li sfioro.
Inizio ad immaginare la lingua calda e morbida che con movimenti lenti si muove su di loro. Una danza incessante e ripetitiva.
E poi, ecco.
Le labbra che vi si chiudono intorno, con fare da ventosa. Le sento.
Inizio a bagnarmi e lascio scivolare una mano verso il basso, nelle mutandine. Indosso un perizoma rosa di pizzo. Trasparente.
Mi tocco il clitoride mentre continuo a giocare con i miei capezzoli. Lentamente.
Apro leggermente le gambe.
Muovo le dita con fare circolatorio.
Ed eccola, quella sensazione di solletico che cresce.
La scarica elettrica che percorre quelle zone.
Il mio clitoride è gonfio e lo sento pulsare sotto la pressione delle mie dita.
Scivolo lentamente tra le grandi labbra e faccio scorrere il dito su e giù.
Raccolgo i miei liquidi e li porto alla bocca.
Potrà sembrare strano, ma è una cosa che faccio da un po'. Assaggiarmi.
Mi dà un pizzico di soddisfazione in più e mi ricorda eventi passati.
Succhio le mie dita e le riporto lì.
Ormai ho un mare in mezzo alle gambe.
Alterno movimenti circolari sul clitoride a lenti passaggi tra le labbra.
Immagino qualcuno lì tra le mie gambe.
Mi sposta la mano delicatamente e inizia a leccarmi dal basso verso l'alto.
Non lascia neanche una goccia del mio piacere, ma continua a darmene.
Muove la lingua lentamente su e giù. Quella sensazione di calore crescente.
Si ferma sul clitoride e inizia a lasciarmi baci.
Muove di nuovo la lingua, lentamente, aumentando a mano a mano il ritmo e la pressione.
Le mie mani scivolano fra i suoi capelli, tenendogli la testa.
Mentre gemiti iniziano a fuoriuscire dalle mie labbra.
Mi tira le labbra e scende di nuovo sulla mia fessura.
Stuzzica la mia entrata e poi risale lentamente.
Mi fa impazzire.
Chiudo gli occhi.
Sensazioni amplificate.
E poi si ferma lì, sul clitoride.
Il mio punto più sensibile, almeno finora.
Ho bisogno di avere più spazio, così abbasso le mutandine.
Riprendo a fare movimenti circolari sul clitoride e le gambe mi iniziano a tremare.
Pelle d'oca.
Un leggero vento sul corpo.
Respiro affannato.
Ed è così che vengo.
Passo due dita a raccogliere quel nettare bianco e le riporto alla bocca.
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