Dopo gli strilli Gina ha pianto per un'ora
di
Ettore M.
genere
sadomaso
Gina, ma il nome completo era Ginevra, a quel tempo era una professoressa in pensione che era ancora assatanata di cazzo. E il cazzo l'ha avuto nel modo che forse, a distanza di anni, ancora se lo ricorda. Come fa a non ricordarselo? Eravamo io e il mio amico supercazzuto in giro per la città, che tutto pensavamo, meno che avremmo rimediato una tardona per scoparla e incularla di brutto. Stavamo seduti al bar a gustarci un aperitivo, quando si è seduta davanti a noi una arrapante tardona a scosciare, come fa Bianca Berlinguer in Tv. Ci faceva vedere le cosce fino all'inguine. Per non arraparsi c'era da essere froci. Si è ovviamente accorta che noi eravamo interessati alle sue scosciate da favola. Tanto che quando ce ne stavamo andando ci ha seguiti, invitandoci ad andare a casa sua, pagando lei il taxi per arrivarci. Non immaginava minimamente ciò che di li a poco le sarebbe capitato. Lei immaginava la banale scopata a doppio cazzo, magari. Ma non poteva immaginare che uno dei cazzi era di dimensioni spropositate. Quello del mio amico. Ci campa di rendita col il cazzo, mettendolo in pancia a viziose signore maiale, che lo pagano per vedere letteralmente le stelle.
Giunti a casa ha subito ostantato tette e cosce e quant'altro pensava fosse arrapante per la serata. Senz tanti complimenti ha iniziato ad aprirci la patta dei pantaloni e ....
sorpresa! Si è trovata davanti 2 cazzi belli grossi, di cui uno non era solo grosso. Era spropositato. Quando lo ha visto è trasalita. Ha subito detto: - con questo mi sfondi l'utero. Faccio la fine di Stefania Sandrelli nel noto film NINFA PLEBEA: dove ad un certo punto si vede la scena della Sandrelli che scopa con un militare stradotato, che la fa urlare in modo disumano. Urla basta, che è troppo, ma il militare straarrapato da quegli strilli, che lo avrebbero fatto diventare grosso il doppio pure ad un impotente, gli da giù di brutto a capli di reni e le sfonda. Si sente l'ultimo agghiacciante urlo di lei, che poi muore di emorragia interna di li a poco. La scena del miliare che la carica sulla carriola per portarla in ospedale, è indimenticabile. mA LEI HA PERSO LITRI DI SANGUE ED è MORTA.
iNSOMMA VISTO IL CAZZO GIGANTE VOLEVA DEFILARSI E FINIRE Lì LA SERATA Ginevra. Il mio amico si era ingrifato oltre misura e le ha detto: - senti al bar con tutti quegli accavallamenti di cosce mi hai fatto morire. Dove pensi di andare adesso?
L'ha presa di peso e l'ha portata sul tavolo della cucina, mettendola giù a 90 gradi a pancia in sotto alla pecorina e strappandole via le mutande, dopo averle sollevato la gonna.
Lei ha implorato di usare l'anestetico LUAN che aveva in camera da letto, ma per il mio amico andava bene il burro che ha tirato fuori dal frigorifero.
Le ha infilato in culo l'intero panino di burro a forma tonda e con la panna da cucina si è lubrificato il cazzo. Con le dita le ha aperto a forza lo sfintere anale spalmandole panna liquida. Ce lo aveva talmente duro, che benchè di circonferenza mostruosa, di quelle che non entrano in bocca alle signore, superando i 7 centimetri di diametro, con una spinta da toro, glielo ha fatto entrare. L'urlo di Ginevra è stato inaudito. E mentre urlava e diceva basta, glielo ha mandato su tutto, fino alle palle. Ginevra grondava di sudore e le lacrime le aveva tirate giù mezzo litro. Se a me quella scena fece veinire un cazzo come l'acciaio a sentire gli strilli, al mio amico che ce l'aveva dentro al culo della signora, il cazzo deve essere raddoppiato di volume e di lunghezza a giudicare come urlava Ginevra, piangendo come una ragazzina che non ne poteva più dal dolore. Mentre la stantuffava con violenza estrema il mio amico gliene diceva di tutti i colorei: - troia sbudellata, di faccio vedere le stelle, ti riempio il culo di sburro, ti arrivo fino allo stomaco, schifosa zozzona, più urli, più di sfondo. La solfa il mio amico l'ha fatta durare fin che ha potutto, poi inevitabilmente ha sborrato e dal culo di Ginevra lo ha estratto. Da quel culo è uscito sangue e sborra e tutto il burro liquefatto. Io non avevo mai visto una donna piangere in quella maniera, a cazzo sfilato dal culo. Piangeva come una bambina di 5 anni che si fosse rotta il femore a frattura esposta. E' corsa poi in bagno piangendo. Dopo un'ora ancora piangeva come se il dolore ci fosse ancora tutto. Per terra in cucina sotto al tavolo ci sarà stato mezzo litro di sangue. Voleva che la portassimo in ospedale a fare un controllo dei danni interni. L'abbiamo convinta ad aspettare che le passasse il dolore forte dentro al retto. Dopo ore si è un po'ripresa e ci ha detto che un'esperienza sessuale del genere non pensava mai di poterla fare. Ci ha detto che non la rifarebbe nemmeno se le regalassero un miliardo. Ha detto che si è sentita letteralmente la pancia squartata e invasa e che ha provato un dolore spaventoso, che pensava veramente di dover essere operata in ospedale per le lacerazioni intestinali subite. ... E che comunque domani sarebbe andata dal suo ginecologo personale a farsi visitare dentro, per escludere lesioni gravi.
Io nel frattempo ero rimasto a secco di sesso. Quando si è calmata l'ho presa io di peso e l'ho messa sul tavolo a gambe spalancate infilandoglielo in vagina. Ancora lacrimava dal dolore precedente e ha rifiutato baci mentre la scopavo selvaggiamente, perchè ancora faceva smorfie di dolore per l'anale di prima. Comunque quando ci ho dato dentro per sborrare è venuta gemendo dal gusto, mentre ancora aveva il ricordo del dolore di prima.
Ha avuto un orgasmo che deve esserle durato qualche minuto, per effetto transverberazione dopo il fortissimo dolore. Quando lo ho tirato fuori il mio cazzo, aveva la vagina grondante di squirting. Ce ne siamo andati, io con le palle svuotate dalla sborra. Il mio amico contento di essere risucito a farlo entrare nel culo di una donna, per la prima volta in vita sua. Nessuna donna si era mia fatta inculare da lui.
Io mi sono sentito con Ginevra 2 giorni dopo. Era stata dal ginecologo che le aveva trovato lo sfintere anale molto lacerato. Mi ha detto che per 10 gioni e più ha sentitto un enorme bruciore intestinale e difficoltà a sedersi.
Le ho chiesto dopo un mese se le sarebbe piaciuto rifarlo col mio amico e mi ha risposto: - si può fare.
Il mio amico incazzatissimo ha lamentato un'uretrite per diversi giorni, dato che era entrato nel culo di Ginevra senza protezione (non c'è preservativo per lui) e le erano andate in uretra delle feci,
Non gliene è fregato un cazzo di tornare in città per fare la seconda inculata con Ginevra. Dopo l'esperienza con Ginevra, mi ha detto che ha capito come fare ad entrare nelculo di una donna e che pertanto, finalmente, è riuscito ad incularsi la donna che va ad accudire la sua campagna. Una tardona corpulenta, non certo bella, ma che col cazzo ci sa fare. Mi ha detto che la "contadina" ha fatto si diversi urli, specie appena le è entrata la cappella nello sfintere, ma non si è messa a piangere come una ragazzina come aveva fatto Ginevra. Ha morso un asciugamano per non urlare e il culo lo ha ripempito di sborra anche alla contadina, tirandolo fuori pulito, perchè la contadina ci teneva ad essere sgombra facendosi inculare e si era riempita di camomilla calda con un clistere. Un po' di sangue comunque era uscito pure alla contadina, ma pochi minuti dopo l'inculata tremenda aveva ripreso ad essere allegra e pimpante.
... E due gorni dopo si è fatta reinculare nonostante le facesse ancora male dentro.
TUTT'ALTRO STAMPO LE CONTADINE, rispetto alle professoresse in pensione.
Però che il mio amico si sia inculata la contadina, che conosco e non è certo uno spettacolo di femmina, ci devo credere sulla parola.
Gli ho chiesto di farmi assistere di nascosto alla prossima inculata e ancora mi deve chiamare. Incredibile ma vero, immagino che vedere una contadina corpulenta e greve alla pecorina, che si fa inculare e stringe i denti su un panno, per non strillare, potrebbe essere persino più arrapante che vedere Ginevra che strilla e piange.
Giunti a casa ha subito ostantato tette e cosce e quant'altro pensava fosse arrapante per la serata. Senz tanti complimenti ha iniziato ad aprirci la patta dei pantaloni e ....
sorpresa! Si è trovata davanti 2 cazzi belli grossi, di cui uno non era solo grosso. Era spropositato. Quando lo ha visto è trasalita. Ha subito detto: - con questo mi sfondi l'utero. Faccio la fine di Stefania Sandrelli nel noto film NINFA PLEBEA: dove ad un certo punto si vede la scena della Sandrelli che scopa con un militare stradotato, che la fa urlare in modo disumano. Urla basta, che è troppo, ma il militare straarrapato da quegli strilli, che lo avrebbero fatto diventare grosso il doppio pure ad un impotente, gli da giù di brutto a capli di reni e le sfonda. Si sente l'ultimo agghiacciante urlo di lei, che poi muore di emorragia interna di li a poco. La scena del miliare che la carica sulla carriola per portarla in ospedale, è indimenticabile. mA LEI HA PERSO LITRI DI SANGUE ED è MORTA.
iNSOMMA VISTO IL CAZZO GIGANTE VOLEVA DEFILARSI E FINIRE Lì LA SERATA Ginevra. Il mio amico si era ingrifato oltre misura e le ha detto: - senti al bar con tutti quegli accavallamenti di cosce mi hai fatto morire. Dove pensi di andare adesso?
L'ha presa di peso e l'ha portata sul tavolo della cucina, mettendola giù a 90 gradi a pancia in sotto alla pecorina e strappandole via le mutande, dopo averle sollevato la gonna.
Lei ha implorato di usare l'anestetico LUAN che aveva in camera da letto, ma per il mio amico andava bene il burro che ha tirato fuori dal frigorifero.
Le ha infilato in culo l'intero panino di burro a forma tonda e con la panna da cucina si è lubrificato il cazzo. Con le dita le ha aperto a forza lo sfintere anale spalmandole panna liquida. Ce lo aveva talmente duro, che benchè di circonferenza mostruosa, di quelle che non entrano in bocca alle signore, superando i 7 centimetri di diametro, con una spinta da toro, glielo ha fatto entrare. L'urlo di Ginevra è stato inaudito. E mentre urlava e diceva basta, glielo ha mandato su tutto, fino alle palle. Ginevra grondava di sudore e le lacrime le aveva tirate giù mezzo litro. Se a me quella scena fece veinire un cazzo come l'acciaio a sentire gli strilli, al mio amico che ce l'aveva dentro al culo della signora, il cazzo deve essere raddoppiato di volume e di lunghezza a giudicare come urlava Ginevra, piangendo come una ragazzina che non ne poteva più dal dolore. Mentre la stantuffava con violenza estrema il mio amico gliene diceva di tutti i colorei: - troia sbudellata, di faccio vedere le stelle, ti riempio il culo di sburro, ti arrivo fino allo stomaco, schifosa zozzona, più urli, più di sfondo. La solfa il mio amico l'ha fatta durare fin che ha potutto, poi inevitabilmente ha sborrato e dal culo di Ginevra lo ha estratto. Da quel culo è uscito sangue e sborra e tutto il burro liquefatto. Io non avevo mai visto una donna piangere in quella maniera, a cazzo sfilato dal culo. Piangeva come una bambina di 5 anni che si fosse rotta il femore a frattura esposta. E' corsa poi in bagno piangendo. Dopo un'ora ancora piangeva come se il dolore ci fosse ancora tutto. Per terra in cucina sotto al tavolo ci sarà stato mezzo litro di sangue. Voleva che la portassimo in ospedale a fare un controllo dei danni interni. L'abbiamo convinta ad aspettare che le passasse il dolore forte dentro al retto. Dopo ore si è un po'ripresa e ci ha detto che un'esperienza sessuale del genere non pensava mai di poterla fare. Ci ha detto che non la rifarebbe nemmeno se le regalassero un miliardo. Ha detto che si è sentita letteralmente la pancia squartata e invasa e che ha provato un dolore spaventoso, che pensava veramente di dover essere operata in ospedale per le lacerazioni intestinali subite. ... E che comunque domani sarebbe andata dal suo ginecologo personale a farsi visitare dentro, per escludere lesioni gravi.
Io nel frattempo ero rimasto a secco di sesso. Quando si è calmata l'ho presa io di peso e l'ho messa sul tavolo a gambe spalancate infilandoglielo in vagina. Ancora lacrimava dal dolore precedente e ha rifiutato baci mentre la scopavo selvaggiamente, perchè ancora faceva smorfie di dolore per l'anale di prima. Comunque quando ci ho dato dentro per sborrare è venuta gemendo dal gusto, mentre ancora aveva il ricordo del dolore di prima.
Ha avuto un orgasmo che deve esserle durato qualche minuto, per effetto transverberazione dopo il fortissimo dolore. Quando lo ho tirato fuori il mio cazzo, aveva la vagina grondante di squirting. Ce ne siamo andati, io con le palle svuotate dalla sborra. Il mio amico contento di essere risucito a farlo entrare nel culo di una donna, per la prima volta in vita sua. Nessuna donna si era mia fatta inculare da lui.
Io mi sono sentito con Ginevra 2 giorni dopo. Era stata dal ginecologo che le aveva trovato lo sfintere anale molto lacerato. Mi ha detto che per 10 gioni e più ha sentitto un enorme bruciore intestinale e difficoltà a sedersi.
Le ho chiesto dopo un mese se le sarebbe piaciuto rifarlo col mio amico e mi ha risposto: - si può fare.
Il mio amico incazzatissimo ha lamentato un'uretrite per diversi giorni, dato che era entrato nel culo di Ginevra senza protezione (non c'è preservativo per lui) e le erano andate in uretra delle feci,
Non gliene è fregato un cazzo di tornare in città per fare la seconda inculata con Ginevra. Dopo l'esperienza con Ginevra, mi ha detto che ha capito come fare ad entrare nelculo di una donna e che pertanto, finalmente, è riuscito ad incularsi la donna che va ad accudire la sua campagna. Una tardona corpulenta, non certo bella, ma che col cazzo ci sa fare. Mi ha detto che la "contadina" ha fatto si diversi urli, specie appena le è entrata la cappella nello sfintere, ma non si è messa a piangere come una ragazzina come aveva fatto Ginevra. Ha morso un asciugamano per non urlare e il culo lo ha ripempito di sborra anche alla contadina, tirandolo fuori pulito, perchè la contadina ci teneva ad essere sgombra facendosi inculare e si era riempita di camomilla calda con un clistere. Un po' di sangue comunque era uscito pure alla contadina, ma pochi minuti dopo l'inculata tremenda aveva ripreso ad essere allegra e pimpante.
... E due gorni dopo si è fatta reinculare nonostante le facesse ancora male dentro.
TUTT'ALTRO STAMPO LE CONTADINE, rispetto alle professoresse in pensione.
Però che il mio amico si sia inculata la contadina, che conosco e non è certo uno spettacolo di femmina, ci devo credere sulla parola.
Gli ho chiesto di farmi assistere di nascosto alla prossima inculata e ancora mi deve chiamare. Incredibile ma vero, immagino che vedere una contadina corpulenta e greve alla pecorina, che si fa inculare e stringe i denti su un panno, per non strillare, potrebbe essere persino più arrapante che vedere Ginevra che strilla e piange.
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Commenti dei lettori al racconto erotico