È dura la naja...
di
Bic
genere
bisex
La mia esperienza durante il servizio militare, al contrario di molti miei coetanei, è stata molto bella, intensa e veramente “formativa”.
Ho fatto il militare allo scoccare dei 18 anni, e all’epoca ero studente all’università e fidanzato con una bella ragazza di Sestri Ponente; mi mandarono a Pordenone, in una enorme caserma di fanteria meccanizzata, dove rimasi i fatidici 12 mesi. Ero in una stanza con 5 commilitoni, tutti del Sud, miei coetanei o poco più, quindi avevamo tutti gli ormoni alle stelle per la lontananza da famiglia, amici e soprattutto fidanzate o donne varie. Per il mio fisico esile e i modi garbati, venni scambiato subito per un “femminiello” e trattato come tale dai miei rudi compagni di camerata. Anche nel resto del plotone si sparse questa nomea…
A 18 anni avevo avuto già numerose esperienze omosessuali, con i compagni di liceo, il mio cugino preferito con il quale ci sverginammo a 15 anni, e poi con qualche adulto o amico di università. Ovviamente la mia fidanzata non sapeva nulla delle mie tendenze…
Già dopo qualche settimana di vita in caserma, l’astinenza sessuale era tremenda, nessuno di noi era preparato a questa esperienza, le licenze erano sospese, le ragazze della città ci ignoravano, non avevamo soldi per le prostitute! I miei camerati cominciarono a guardarmi strano…sotto le docce, vedevo sempre cazzi splendidi in tiro, erezioni continue…il mio anche era continuamente duro…il mio fisico esile, il mio culetto piccolo e sodo lo sentivo già in pericolo!
Ci masturbavano furiosamente tutti di notte, sotto le coperte, fracicando di sborra a litri le lenzuola…
Iniziai a essere incuriosito, eccitato, stimolato sessualmente dai miei commilitoni…facevo sogni sempre più scabrosi…erano tutti splendidi ragazzi terroni, infoiati, con dei cazzi enormi e palle ricolme di sperma dall’astinenza forzata!
Il primo della serie fu Antonio, di Foggia, e ci ritrovammo una mattina da soli in doccia, smontanti dalla guardia notturna. Il resto del plotone era in addestramento…
Nella doccia ci eccitammo uno di fronte all’altro…le rispettive erezioni erano mostruose…lui iniziò a masturbarsi furiosamente, guardandomi sempre il culetto…”Andrea, ti dispiace se mi sparo una pippa…ho una voglia pazza di sborrare…scusa, magari fattela anche tu insieme a me…oppure prestami una mano, dai…!” io scoppiai a sorridere imbarazzato, mentre Antonio si segava a pochi centimetri dal mio corpo…cominciò a strusciarsi addosso a me, nudi, l’acqua bollente che ci inondava…d’istinto allungai la mano sul suo pisello enorme, scappellato, durissimo…lui rimase fermo, con un bel ghigno sul viso, afferrai il cazzo e lo carezzai dolcemente, come fossi stato la sua fidanzata. Mi crebbe subito in mano in modo enorme, era stupendo, durissimo, rigido…lo strizzai e cominciai a masturbarlo veramente, Antonio rimase di stucco, non pensava che arrivassi a tanto…lo segai con gusto e passione…forte…il suo cazzo mi scorreva tra le dita, la cappella arrossò ed era gonfia, lucida…Antonio mi guardava colpito da tanta bravura…facevo seghe ai maschi da quando avevo 15 anni…ero bravo! Lui inarcò la schiena, i suoi coglioni ciondolavano tra le mie mani, che alternavo nella pippa…Antonio aveva gli occhi socchiusi dal piacere “Andrea…cazzo che bravo…che mani d’oro…ma che bella pippaaa…dai che vengo, continua…oddio…oddiooo sborro…sborroooo” e una enorme sbruffata di sborra mi colpi la mia pancia, 6-7 fiotti succosi di sperma esplosero dalla cappella di Antonio…continuai con la pippa…il cazzo era ancora durissimo!! Mentre lo segavo, impugnai il mio pisello, mi masturbai fortissimo e in pochi secondi mi sborrai in mano, facendo attenzione a non schizzare sul corpo di Antonio per non offenderlo. Lui sorrise solidale, da maschio…”anche tu eri pieno come un uovo, eh amico mio…sei stato fantastico! Ti piace masturbare i maschi eh?! Tutti in camerata abbiamo pensato subito che eri frocio…perché tu sei frocio, giusto?!” io sono arrossito, ho balbettato qualcosa “beh, non proprio frocio…sono fidanzato, mi piace la figa e il cazzo, lo ammetto…quindi se vuoi, possiamo fare il bis quando ti pare!”. Andammo poi in camera a rilassarci in branda, a riprendere le forze.
La sera, nella camerata dopo il contrappello, vidi che Antonio parlottava ghignando con gli altri commilitoni. E tutti si toccavano il pacco…ridendo allibiti ma compiaciuti! Già immaginavo i loro commenti…
Poi è la volta di Giuseppe, il siciliano.
Allo spegnere delle luci andai in bagno, e c’era uno di loro, Giuseppe, che stava pisciando nella latrina. Mi chiamò, andai verso di lui…mi tirò dentro il cesso e chiuse la porta, facendomi sedere sulla tazza, col cazzo in mano fuori dalla patta della mimetica…”senti Andrea…sappiamo della tua bravura a fare le pippe…qui siamo tutti coi nervi tesi per la mancanza di fregna…ci dai una mano?” e continuava a lisciare il grosso pisello avanti e indietro…gli sorrisi…gli presi il cazzo in mano e lo scappellai, iniziai a masturbarlo di brutto, il pisello di Giuseppe diventò grosso e durissimo, stupendo! Il camerata aveva la bava alla bocca, era appoggiato alla porta, il bacino in avanti, la mimetica la feci scendere sino agli anfibi, con le mutande, i coglioni erano enormi, gonfi…lo segai all’impazzata, il cazzo era bollente e di ferro, lo segai con entrambi le mani, sputandomi sul palmo per lubrificarlo meglio…Giuseppe era in estasi “cazzo Andrea, sei bravissimo…nemmeno la mia donna mi sega così…Cristo che bravo frocio che sei…dai continua, porco dio…continua…!!” io ero felice di quei complimenti…smenavo quel grosso uccello con vigore, in tutte le posizioni e movimenti, coccolando anche le palle con la mano…poi mi decisi a prenderlo in bocca…mi infilai tutto quell’enorme cazzo in gola, e Giuseppe rimase allibito…immobile…cominciai un succulento pompino…succhiando, leccando, baciando tutta la verga del mio compagno di naja arrapato!
Nel bagno sentivamo che dei commilitoni entravano e uscivano…mi fermavo, col pisello in bocca di Giuseppe, immobili…lo segavo lentamente…gli baciavo la cappella, e poi riprendevo a spompinarlo con foga! Mi sentivo veramente una puttanella, in un cesso di una caserma a sbocchinare un uomo, tutti e due in divisa, nella penombra dei neon di sicurezza…Giuseppe alla fine mi mise le mani sulla testa, dirigendo il pompino, come se fossi la sua ragazza…io lo masturbo tenendogli la cappella stretta tra le labbra, con foga…mi piace il sapore del cazzo…lui sospira…”porco dio Andrea…sei fantastico…che bocca da troia…come succhi bene, meglio di una femmina…cazzo…sto sborrando amico mio…sto sborrandoooo…attento, ti sborro in bocca!” tengo il pisello in bocca, ben stretto, lo voglio sentire tutto…lo sego all’impazzata…una pisciata enorme di sborra mi allaga la gola…gli schizzi sono enormi, grumosi, caldi…Giuseppe mi sborra in bocca tutto quello che c’è nei coglioni!! Continuo a masturbarlo e spompinarlo, sembra che l’eiaculazione non finisca mai, il cazzo rimane durissimo…mi piace tenerlo in mano…lo guardo, con la faccia e la bocca sporche di sperma…gli sorrido come un bravo scolaretto, lui ricambia il sorriso “Andrea, sei stato fantastico, cazzo, non speravo in tanto…pensavo facessi solo pippe…dio mio…ci divertiamo in quest’anno di naja, vero?” ed io timidamente “si Giuseppe, io faccio tutto…ma proprio tutto…basta che rimanga un segreto tra la camerata!” quindi mi alzo, esco dal cesso e vado a lavarmi il viso mentre Giuseppe corre in camerata a raccontare della cosa ai ragazzi. Quando rientro, tutti ridacchiano divertiti ed eccitati…sento nel buio i loro sguardi su di me…la troietta della camerata! Qualcuno durante la notte si masturba sotto le coperte…senti il fruscio ritmato…mi piace pensare che sia per il racconto del mio pompino a Giuseppe.
Poi è la volta di Salvatore, il calabrese.
Siamo insieme di pulizia nelle camerate deserte di domenica, sono tutti in libera uscita. Mi guarda di continuo, si tocca il pacco enorme, fa battute piccanti sui froci…si struscia addosso a me di continuo…sono imbarazzato e nervoso. Alla fine mi chiude in un angolo di una camerata, mi intima di prendergli il cazzo dalla patta aperta della mimetica “dai Andrea, voglio godere anch’io dei tuoi servizietti, come i nostri amici…ho le palle gonfie…datti da fare, Cristo, dai frocetto!” io senza fare polemica, gli afferro il pisello, lo tiro fuori e ne apprezzo le enormi dimensioni e il peso…lo masturbo per bene, lo faccio diventare durissimo, scappello tutto…Salvatore mi fa i complimenti per la pippa…mi costringe a inginocchiarmi sul pavimento accanto a un letto a castello, lo spompino con passione e foga…Salvatore gode alla grande, lo guardo e lui mi sorride divertito “cazzo Andrea, hai una bocca fantastica…minchia che troia che sei…hanno ragione gli altri…dai succhia, succhialo tutto per bene, che ora ti inculo anche!” io mi spavento…sono imbarazzato da morire…lo sbocchino benissimo, ma ho paura del seguito…poi Salvatore mi alza, mi tira giù la mimetica e le mutande di lana a forza, è come impazzito, mi piega sulla branda e mi sputa nel buco del culo, masturbandosi come un porco…mi appoggia la cappella enorme sulla rosellina e la spinge dentro con violenza passionale…la sento spaccarmi il buco del culo, lancio un urlo di dolore…la cappella sguscia dentro, Salvatore spinge subito il cazzo dentro il culo…mi spacca lo sfintere…ho un dolore allucinante, ma mi piace…mi sta violentando in una camerata, in pieno giorno…su una branda…sono piegato a pecorina, il culo scoperto, mi aggrappo disperato al letto a castello, cercando di resistere alla sua pressione nel culo…il cazzo sguscia dentro tutto…mi spacca il retto! Sento il suo pisellone avanzare dentro di me, bollente, durissimo, lungo un’eternità…mi brucia il culo ma godo immediatamente…ho preso il primo cazzo in culo da adolescente a 15 anni, e mi piace sempre di più!!
Quando Salvatore comincia a incularmi di brutto, mi giro e gli sorrido contento, rosso in viso per il dolore e lo sforzo, lui ricambia con la bava alla bocca…sento che mi martella forte forte, e sospira dal godimento “cazzoooo Andrea, hai un culetto di una vergine…stretto…caldo…come cazzo fai a prenderlo tutto in culo? La mia fidanzata si rifiuta…dice che la spacco…porco dio che gran troia che sei!!” e mi chiava con tutta l’anima, sbattendomi contro il letto a castello, facendolo cigolare come un treno!
Io cerco di assorbire i suoi colpi di cazzo, ma è veramente violento, passionale…non scopa da settimane, come tutti noi…mi tiene per i miei esili fianchi da donna, sento il suo uccello che mi scava nel retto, mi sfonda veramente il buco del culo…godo da impazzire ma mi sento lacerato nell’anima! Ogni tanto mi giro, lo guardo che gode del mio culo, sono felice…faccio contento il mio commilitone…sta godendo del mio corpo…sono orgoglioso di me stesso! L’inculata va avanti moltissimo, per fortuna non entra nessuno nelle camerate…la scena è patetica…due maschi, soldati di 18-19 anni, si stanno inculando addosso a una branda…scopando come froci impazziti! Salvatore è al settimo cielo, sento i suoi colpi di cazzo forti e a fondo nel mio culo ormai slargato…sospira, mugugna, bestemmia dal piacere…io in silenzio sono alla sua mercede…una schiavetta mezza troia…mi tiro fuori il pisello e mi masturbo come un cane arrapato…godo, godo tantissimo! Mi giro verso Salvatore…lo guardo negli occhi neri da calabrese…”dai, dai Salvatore…inculami…inculami forte…dai che sto sborrando…vengo…Salvatore…vengo…sborrami dentro il culo, vai tranquillo, sborrami dentro, dai…cazzo, godoooo!” e dalla cappella mi esplodono violenti schizzi di sborra che allagano la coperta della branda sotto di me…un lago di sperma!! Salavtore lancia un urlo “oddioooo Andrea…eccomi anch’io…sborroooo…sborroooo..ti allago il culo, per Dio…frocetto di merda...vengo Andrea!!” e sento una violenta sequenza di schizzate dentro il retto…mi ha eiaculato dentro, il mio caro compagno di camerata! Salvatore trema come una foglia, l’orgasmo è violento, il suo cazzone mi spacca il culo mentre sborra un litro di liquame dentro di me…sono al settimo cielo, mi giro a guardarlo mentre sta godendo e sorrido felice…Salvatore mi guarda sornione e ricambia il sorriso…sento che sfila il pisellone mezzo moscio dal culo, e me lo sgrulla sul culo, bagnandomi tutto di sperma e umori anali. Che animale!
Poi esclama “cazzo Andrea, che inculata…sei stato fantastico…meglio di una fidanzata o di una puttana…che frocio che sei! Bravo…vedrai che a turno, ci divertiamo tutti con te…!” mi da una pacca sulla spalla, si rimette il pisello bagnato nella patta e va via. Io anche mi sistemo alla meglio, lasciando la mia pozza di sborra sulla coperta del letto di un commilitone, a ricordo…
Poi è la volta di Pasquale, il napoletano, e Sante il molisano.
Ormai si era sparsa la voce sulle mie capacità amatorie…ero felice perché i colleghi mi trattavano come la troietta del gruppo, coccolandomi con piccoli regali e attenzioni, cambi di turno per farmi riposare meglio proprio, ecc…come una donna!
Una sera, una parte della camerata è uscita a cena, lasciandomi solo con Sante e Pasquale…mi sembrava quasi fatto a posta, come un test!
Ci facciamo la doccia tutti e tre insieme dopo il contrappello, e già sotto le docce i due terroni mi guardavano con godimento e ludibrio…saliamo in camerata in accappatoio, e appena entrati Sante si chiude la porta a chiave alle spalle, io tremo di paura…prevedo una violenza sessuale dei due, che mi guardano come lupi affamati! Mi sono subito addosso, si tolgono l’accappatoio, nudi col cazzo in tiro…mi strappano via il mio…non facico resistenza, mi inginocchio vicino al mio letto a bocca aperta, aspettando come un uccellino il mio ”pasto”…Sante e Pasquale mi spingo i loro enormi cazzi in bocca a turno, inizio un doppio pompino gustoso e violento, passionale, masturbandoli e succhiano i cazzi alternandomi tra essi, come una puttana da strada navigata…mi piace il loro godimento…mi guardano esterrefatti delle mie giovani capacità…mi fanno i complimenti…mi spingono i cazzi in gola, soffocandomi, gli lecco i coglioni pesanti e pelosi, li masturbo in bocca, lecco e bacio le cappelle umide e gonfie…un tripudio di pompino doppio!! Poi mi sollevano di peso, mi buttano sulla mia branda, a cosce larghe come una femmina, e mi bagnano il buco del culo con abbondante saliva infilata con le dita nel mio buco del culo, mi sento come una capretta al macello…cerco di aprire al massimo le cosce…accogliendoli per bene, loro hanno gli occhi spiritati, sono come impazziti…Sante è il primo, infila la cappella nel mio ano, spinge forte, urlo di dolore…la mano sulla bocca di Pasquale mi soffoca…”zitta mignotta…lasciati spaccare il culo…stasera ti scopiamo noi due, vediamo se reggi due cazzi…troia, dai apri bene il culo Andrea, fatti chiavare per bene!” e Sante sorride, inculandomi come un treno…sento il suo pisellone dilaniarmi il retto, entra tutto e subito comincia a scoparmi tenendomi per le caviglie, come una donna…a cosce spalancate…li guardo e sorrido imbarazzato…mi vergogno di me stesso…ma lo stupro è iniziato!
Sante mi scopa benissimo sulla branda cigolante, mi martella di colpi, profondi, senza pietà, è arrapato come un toro…di sicuro gli altri commilitoni delle camerate stanno sentendo tutto e già sanno bene di me…li immagino ascoltare i rumori della scopata e masturbarsi di nascosto come scimmie!
Pasquale non resiste…sale sul letto e mi costringe a prendere il suo cazzone in bocca…lo spompino accecato dal dolore nel culo e dal soffocamento in gola…ma lo faccio volentieri e con passione, per far godere i miei amici di naja!! Sante mi incula a ritmo vertiginoso, Pasquale mi fa spompinare il cazzo in ogni modo, la mia mano lo masturba furiosamente, lui gode da impazzire tenendomi la testa alzata, è un vero porco…
Guardando la scena da fuori, siamo veramente dei porci, tre giovani maschi ventenni che scopano tra loro, durante il servizio militare, in una camerata di una caserma dell’Esercito Italiano…roba da film porno gay!! Ma è successo veramente…
I due maschi sono fuori di testa dall’eccitazione, io cerco di soddisfarli come posso, sono orgoglioso che mi violentino con tanto gusto…Sante mi incula a ritmo frenetico e Pasquale mi ingozza del suo pisello…io godo da impazzire! Poi i due, con un segno di ammiccamento, si scambiano i posti, Pasquale mi entra in culo di botto, ormai nel retto sfondato, e Sante mi fa spompinare il suo cazzo, insaporito dai miei umori anali…faranno lo scambio un po' di volte, in un vorticoso alternarsi di godimento nei miei due buchi…io sono completamente in loro balia, stordito dalla violenza con la quale i miei due camerati mi fottono, completamente nudi, sulla mia branda…mi sento una femminuccia tra le mani di due orchi…ho il culo a pezzi, infiammato, la mascella dolorante…i due ragazzi sono tre settimane che non vedono le loro fidanzate al paese…sono carichi di ormoni, violenti, passionali, eccitati come tori!
Il primo è Sante…nella mia bocca mi spinge il cazzo sempre più forte, tento di masturbarlo per respirare un pò, ma lui me lo infila in gola con vigore, vuole la mia lingua e bocca calda…poi comincia a gemere…mugugna sottovoce, mi stringe la testa tra le sue mani forti…eccolo…”cazzooo Andrea, sto per sborrare…eccomi…eccomi…sborroooo…Cristo apri la bocca, aprile tutta…!!” e con un grugnito sento la bocca completamente allagata da un fiume di sborra calda che sgorga dalla cappella…mi soffoca, non riesco a deglutirla tutta, me la vomito addosso, lui si sfila e mi schizza l’ultimo fiotto in viso…sono stordito…una sborrata colossale!! Cerco di vomitare o inghiottire, ma Pasquale mi sta fottendo l’anima, non sono lucido, lo guardo con la faccia stravolta di sborra e stanchezza…mi impugno il cazzo e mi masturbo ferocemente, cercando di godere anch’io insieme a loro…Pasquale e Sante mi guardano sbigottiti…Sante si sega ancora…Pasquale accelera l’inculata…è viola in viso, sudato…geme…eccolo…dei colpi violenti mi devastano lo sfintere, una serie di vampate di calore mi avvisano che il mio compagno mi ha sborrato dentro il culo…!!
Io lo guardo godere, è bellissimo, come tutti gli uomini che mi hanno goduto dentro, mi masturbo fieramente davanti a loro…mi sborro in mano e sulla pancia…Sante e Pasquale ridono soddisfatti “ma guarda il frocetto, si sborra addosso…guarda che fontanella…però, anche tu hai un bel cazzo…complimenti…Andrea! Esclama Sante…mi sego di fronte a loro con molta vergogna, ho il culo in fiamme…finisco la sega e li guardo soddisfatto…”allora ragazzi, vi sono piaciuto? Spero di avervi fatto contenti…siete stati meravigliosi…!” e i due amici ridono mascherando un certo imbarazzo, adesso che si sono sfogati, hanno realizzato di essersi inculati un maschio!
Mi sento sollevato…lo stupro è terminato, i miei amici hanno goduto grazie a me…ci vestiamo alla meglio e torniamo a turno in bagno a lavarci, incrociando gli sguardi maliziosi e anche invidiosi dei nostri compagni di plotone.
Poi è la volta di Salvatore, l’altro siciliano.
Salvatore, il più dotato dei miei compagni di stanza, è l’ultimo a sapere le cose, al rientro dalla libera uscita qualche giorno dopo comincia girarmi intorno, è indeciso su cosa fare…nelle docce mi studia con attenzione. Lo vedo parlottare con gli altri…lo convincono a abusare anche lui di me!? Sono in ansia…ho paura.
Qualche sera dopo, spente le luci e con tutto il plotone nelle brande, sento un cigolio strano dal letto accanto al mio, quello di Salvatore…è un cigolio ritmato, lento e poi veloce, quello ormai tipico di una sega sotto le coperte! Il pensiero che il mio commilitone si stia masturbando accanto al mio letto mi turba…mi eccita…me lo immagino con il suo enorme uccello in mano, scappellato, che si struscia sulle lenzuola, nel tepore del corpo sotto le coperte di lana…mi eccito anch’io…la mia mano scorre nelle mutande e impugna il cazzo…mi masturbo lentamente, senza farmi sentire…ascoltando il ritmo della pippa di Salvatore farsi più convulso. Poi dalla branda si alza una figura confusa nell’oscurità, Salvatore…viene verso di me in punta di piedi…alza le coperte e si infila nel mio letto, dietro di me, che sono su un fianco sul bordo, col cazzo ancora in mano, e il cuore in gola dalla paura! Salvatore non dice nulla…sento il suo pisellone durissimo carezzarmi la schiena…lo spinge contro le mie chiappe…un suo braccio muscoloso mi avvolge il petto, quasi a tenermi fermo…lo sento respirare forte sul mio collo, è chiaramente eccitato come un toro…mi sussurra all’orecchio “senti Andrea…i ragazzi mi hanno detto tutto…sei la nostra puttanella…adesso io ti inculo per bene, voglio fotterti il tuo bel culetto da femminuccia, tu stai zitta…fatti inculare e ti facciamo un sacco di favori…dai, da brava, apri bene le chiappe…ti spacco il culo, cazzo!” io ero terrorizzato da quelle parole così decise e minacciose, ma anche eccitato dalla sua irruenza passionale…sentivo la sua cappella infuocata entrarmi tra le chiappe…Salvatore si bagna le dita di saliva e la spalma sulla rosellina e la infila dentro, dandomi un brivido splendido…le sue dita mi dilatano per bene il buchetto…poi sento la cappella spingere…forte…non resisto al dolore e cerco di divincolarmi, il suo braccio mi tiene forte, la sua mano mi tappa la bocca…”dove cazzo vai Andrea!! Stai fermo porco Dio…ti voglio inculare a sangue…devo scaricarmi tutto nel tuo culo…fermo, cazzo, fermo…fatti inculare!!” e la cappella con un violento colpo sguscia nella rosellina, spaccandomela…il cazzo sfila dentro con una spinta decisa e constante di Salvatore…ho le lacrime agli occhi dal dolore, in silenzio sopporto questo stupro nella notte…il cazzo mi perfora il retto, mi dilania…è enorme!! Cerco di rilassare il culo, sul fianco a cosce strette, mi sento una donna violentata dal suo maschio…Salvatore mi abbraccia stretto, la sua morsa è piacevole ma dolorosa…il suo cazzo arriva in fondo al retto, i nostri corpi sono attaccati uno all’altro…è meraviglioso!! Il suo bacino comincia a muoversi ritmicamente, il cazzo mi perfora lo sfintere, sento un enorme dolore ma anche piacere, Salvatore mi sta inculando in modo meraviglioso, lento e costante, a fondo, avverto l’enorme cappella che mi dilania il retto, tutto…sino all’intestino…il buio della camerata aumenta le sensazioni…chiudo gli occhi, sento il suo respiro addosso, il suo corpo bollente appiccicato…il bacino che spinge dentro e fuori il cazzo…durissimo, caldo, vibrante…dio mio, mi sento scopato come una femmina! Salvatore ansima, geme…lo sento godere, mi tiene stretto a se, per paura quasi che gli sfugga…ma io mi voglio far inculare dal mio amico e commilitone, è uno scopatore eccezionale…siamo su un fianco, stretti stretti nella mia branda…lui mi abbraccia amorevolmente ma i colpi di cazzo sono violenti e passionali…vorrei che mi baciassi per farmi sentir più amato…ma Salvatore non è un frocio, mi sta solo inculando per caricarsi le palle! Mi stringo il mio pisello in mano, mi masturbo forte…godo da impazzire, ma nessuno dei due può urlare, anche se nono sicuro che gli altri commilitoni si stanno godendo la scena dalle loro brande…ogni tanto sento un cigolio tipico della pippa proveniente da vari punti della camerata!!
Dopo interminabili minuti, Salvatore mi sussurra nell’orecchio “cazzooo Andrea, hai un culo stretto…eccezionale…neanche la mia fidanzata si fa inculare…sei spettacolare…un culo meraviglioso…che bel frocetto…dio santo, sto godendo…sto godendo…ti sborro dentro lo sai vero!?...vengo…vengoooo!” e le sue spinte col bacino aumentano di profondità e intensità…si blocca…freme…dal suo cazzo sgorga una pisciata di sborra lunghissima, Salvatore mi ha sborrato in culo! Poi continua a chiavarmi come un treno, sento il pisello ancora durissimo…”Andrea…per dio…non finirei mai di scoparti…aspetta…aspetta….ti voglio ancora inculare…ti prego, stai fermo!!” e continua a darmi dei colpi secchi di cazzo, per moltissimo tempo, io sto fermo e sorrido nel buio all’idea di piacere così tanto al mio commilitone, sono fiero di me e del mio culetto femminile!
Mi masturbo felicemente, mentre Salvatore mi incula, poi sento la sua mano venire davanti alla pancia, sfiorare il mio cazzo, la cappella…magari vorrebbe masturbarmi lui, ne sono sicuro ma si vergogna di prendermi il pisello…e poi mi sborro in mano, una copiosa schizzatami allaga il letto, la pancia…godo!!! In quel momento, magari sentendo le contrazioni del retto, anche Salvatore gode la seconda volta…freme tutto, mugugna…riesco a sfilarmi il suo cazzo dal culo e subito scendo lungo il suo corpo, raggiungo il pisello e me lo infilo in bocca, appena in tempo che mi sborra dentro!! Sotto le coperte, gli faccio un pompino fantastico, la sborrata è copiosa, la prendo in bocca tutta…ingoio golosamente il suo seme…Salvatore si lascia fare tutto, mi carezza la testa…bestemmia di piacere “per dio Andrea, sei proprio una gran troia…non me l’aspettavo…brava…brava troietta!! Cazzo che bocca…dai succhia la sborra…lecca bene…cazzoooo!”.
Finisco di spompinarlo, e risalgo sopra il cuscino…Salvatore ha il pisello ancora duro, tremante, rimane immobile nell’oscurità accanto a me, i corpi si sfiorano…bollenti…giovani…poi senza fiatare, scivola dalla branda e ritorna nella sua, sospirando. Sento che si addormenta subito…e io con lui.
Le settimane successive saranno un alternarsi di scopate e servizietti singoli con i diversi compagni di camerata, però con violenze di gruppo con alcuni di loro il sabato sera, con chi non torna a casa in licenza. Sono diventato ufficialmente la loro prostituta, la loro troietta di svago, lo scarico dei loro coglioni tra una licenza e l’altra, o solo per semplice perversione maschile.
Vuoi scambiare opinioni e pareri? Bic0101@libero.it
Ho fatto il militare allo scoccare dei 18 anni, e all’epoca ero studente all’università e fidanzato con una bella ragazza di Sestri Ponente; mi mandarono a Pordenone, in una enorme caserma di fanteria meccanizzata, dove rimasi i fatidici 12 mesi. Ero in una stanza con 5 commilitoni, tutti del Sud, miei coetanei o poco più, quindi avevamo tutti gli ormoni alle stelle per la lontananza da famiglia, amici e soprattutto fidanzate o donne varie. Per il mio fisico esile e i modi garbati, venni scambiato subito per un “femminiello” e trattato come tale dai miei rudi compagni di camerata. Anche nel resto del plotone si sparse questa nomea…
A 18 anni avevo avuto già numerose esperienze omosessuali, con i compagni di liceo, il mio cugino preferito con il quale ci sverginammo a 15 anni, e poi con qualche adulto o amico di università. Ovviamente la mia fidanzata non sapeva nulla delle mie tendenze…
Già dopo qualche settimana di vita in caserma, l’astinenza sessuale era tremenda, nessuno di noi era preparato a questa esperienza, le licenze erano sospese, le ragazze della città ci ignoravano, non avevamo soldi per le prostitute! I miei camerati cominciarono a guardarmi strano…sotto le docce, vedevo sempre cazzi splendidi in tiro, erezioni continue…il mio anche era continuamente duro…il mio fisico esile, il mio culetto piccolo e sodo lo sentivo già in pericolo!
Ci masturbavano furiosamente tutti di notte, sotto le coperte, fracicando di sborra a litri le lenzuola…
Iniziai a essere incuriosito, eccitato, stimolato sessualmente dai miei commilitoni…facevo sogni sempre più scabrosi…erano tutti splendidi ragazzi terroni, infoiati, con dei cazzi enormi e palle ricolme di sperma dall’astinenza forzata!
Il primo della serie fu Antonio, di Foggia, e ci ritrovammo una mattina da soli in doccia, smontanti dalla guardia notturna. Il resto del plotone era in addestramento…
Nella doccia ci eccitammo uno di fronte all’altro…le rispettive erezioni erano mostruose…lui iniziò a masturbarsi furiosamente, guardandomi sempre il culetto…”Andrea, ti dispiace se mi sparo una pippa…ho una voglia pazza di sborrare…scusa, magari fattela anche tu insieme a me…oppure prestami una mano, dai…!” io scoppiai a sorridere imbarazzato, mentre Antonio si segava a pochi centimetri dal mio corpo…cominciò a strusciarsi addosso a me, nudi, l’acqua bollente che ci inondava…d’istinto allungai la mano sul suo pisello enorme, scappellato, durissimo…lui rimase fermo, con un bel ghigno sul viso, afferrai il cazzo e lo carezzai dolcemente, come fossi stato la sua fidanzata. Mi crebbe subito in mano in modo enorme, era stupendo, durissimo, rigido…lo strizzai e cominciai a masturbarlo veramente, Antonio rimase di stucco, non pensava che arrivassi a tanto…lo segai con gusto e passione…forte…il suo cazzo mi scorreva tra le dita, la cappella arrossò ed era gonfia, lucida…Antonio mi guardava colpito da tanta bravura…facevo seghe ai maschi da quando avevo 15 anni…ero bravo! Lui inarcò la schiena, i suoi coglioni ciondolavano tra le mie mani, che alternavo nella pippa…Antonio aveva gli occhi socchiusi dal piacere “Andrea…cazzo che bravo…che mani d’oro…ma che bella pippaaa…dai che vengo, continua…oddio…oddiooo sborro…sborroooo” e una enorme sbruffata di sborra mi colpi la mia pancia, 6-7 fiotti succosi di sperma esplosero dalla cappella di Antonio…continuai con la pippa…il cazzo era ancora durissimo!! Mentre lo segavo, impugnai il mio pisello, mi masturbai fortissimo e in pochi secondi mi sborrai in mano, facendo attenzione a non schizzare sul corpo di Antonio per non offenderlo. Lui sorrise solidale, da maschio…”anche tu eri pieno come un uovo, eh amico mio…sei stato fantastico! Ti piace masturbare i maschi eh?! Tutti in camerata abbiamo pensato subito che eri frocio…perché tu sei frocio, giusto?!” io sono arrossito, ho balbettato qualcosa “beh, non proprio frocio…sono fidanzato, mi piace la figa e il cazzo, lo ammetto…quindi se vuoi, possiamo fare il bis quando ti pare!”. Andammo poi in camera a rilassarci in branda, a riprendere le forze.
La sera, nella camerata dopo il contrappello, vidi che Antonio parlottava ghignando con gli altri commilitoni. E tutti si toccavano il pacco…ridendo allibiti ma compiaciuti! Già immaginavo i loro commenti…
Poi è la volta di Giuseppe, il siciliano.
Allo spegnere delle luci andai in bagno, e c’era uno di loro, Giuseppe, che stava pisciando nella latrina. Mi chiamò, andai verso di lui…mi tirò dentro il cesso e chiuse la porta, facendomi sedere sulla tazza, col cazzo in mano fuori dalla patta della mimetica…”senti Andrea…sappiamo della tua bravura a fare le pippe…qui siamo tutti coi nervi tesi per la mancanza di fregna…ci dai una mano?” e continuava a lisciare il grosso pisello avanti e indietro…gli sorrisi…gli presi il cazzo in mano e lo scappellai, iniziai a masturbarlo di brutto, il pisello di Giuseppe diventò grosso e durissimo, stupendo! Il camerata aveva la bava alla bocca, era appoggiato alla porta, il bacino in avanti, la mimetica la feci scendere sino agli anfibi, con le mutande, i coglioni erano enormi, gonfi…lo segai all’impazzata, il cazzo era bollente e di ferro, lo segai con entrambi le mani, sputandomi sul palmo per lubrificarlo meglio…Giuseppe era in estasi “cazzo Andrea, sei bravissimo…nemmeno la mia donna mi sega così…Cristo che bravo frocio che sei…dai continua, porco dio…continua…!!” io ero felice di quei complimenti…smenavo quel grosso uccello con vigore, in tutte le posizioni e movimenti, coccolando anche le palle con la mano…poi mi decisi a prenderlo in bocca…mi infilai tutto quell’enorme cazzo in gola, e Giuseppe rimase allibito…immobile…cominciai un succulento pompino…succhiando, leccando, baciando tutta la verga del mio compagno di naja arrapato!
Nel bagno sentivamo che dei commilitoni entravano e uscivano…mi fermavo, col pisello in bocca di Giuseppe, immobili…lo segavo lentamente…gli baciavo la cappella, e poi riprendevo a spompinarlo con foga! Mi sentivo veramente una puttanella, in un cesso di una caserma a sbocchinare un uomo, tutti e due in divisa, nella penombra dei neon di sicurezza…Giuseppe alla fine mi mise le mani sulla testa, dirigendo il pompino, come se fossi la sua ragazza…io lo masturbo tenendogli la cappella stretta tra le labbra, con foga…mi piace il sapore del cazzo…lui sospira…”porco dio Andrea…sei fantastico…che bocca da troia…come succhi bene, meglio di una femmina…cazzo…sto sborrando amico mio…sto sborrandoooo…attento, ti sborro in bocca!” tengo il pisello in bocca, ben stretto, lo voglio sentire tutto…lo sego all’impazzata…una pisciata enorme di sborra mi allaga la gola…gli schizzi sono enormi, grumosi, caldi…Giuseppe mi sborra in bocca tutto quello che c’è nei coglioni!! Continuo a masturbarlo e spompinarlo, sembra che l’eiaculazione non finisca mai, il cazzo rimane durissimo…mi piace tenerlo in mano…lo guardo, con la faccia e la bocca sporche di sperma…gli sorrido come un bravo scolaretto, lui ricambia il sorriso “Andrea, sei stato fantastico, cazzo, non speravo in tanto…pensavo facessi solo pippe…dio mio…ci divertiamo in quest’anno di naja, vero?” ed io timidamente “si Giuseppe, io faccio tutto…ma proprio tutto…basta che rimanga un segreto tra la camerata!” quindi mi alzo, esco dal cesso e vado a lavarmi il viso mentre Giuseppe corre in camerata a raccontare della cosa ai ragazzi. Quando rientro, tutti ridacchiano divertiti ed eccitati…sento nel buio i loro sguardi su di me…la troietta della camerata! Qualcuno durante la notte si masturba sotto le coperte…senti il fruscio ritmato…mi piace pensare che sia per il racconto del mio pompino a Giuseppe.
Poi è la volta di Salvatore, il calabrese.
Siamo insieme di pulizia nelle camerate deserte di domenica, sono tutti in libera uscita. Mi guarda di continuo, si tocca il pacco enorme, fa battute piccanti sui froci…si struscia addosso a me di continuo…sono imbarazzato e nervoso. Alla fine mi chiude in un angolo di una camerata, mi intima di prendergli il cazzo dalla patta aperta della mimetica “dai Andrea, voglio godere anch’io dei tuoi servizietti, come i nostri amici…ho le palle gonfie…datti da fare, Cristo, dai frocetto!” io senza fare polemica, gli afferro il pisello, lo tiro fuori e ne apprezzo le enormi dimensioni e il peso…lo masturbo per bene, lo faccio diventare durissimo, scappello tutto…Salvatore mi fa i complimenti per la pippa…mi costringe a inginocchiarmi sul pavimento accanto a un letto a castello, lo spompino con passione e foga…Salvatore gode alla grande, lo guardo e lui mi sorride divertito “cazzo Andrea, hai una bocca fantastica…minchia che troia che sei…hanno ragione gli altri…dai succhia, succhialo tutto per bene, che ora ti inculo anche!” io mi spavento…sono imbarazzato da morire…lo sbocchino benissimo, ma ho paura del seguito…poi Salvatore mi alza, mi tira giù la mimetica e le mutande di lana a forza, è come impazzito, mi piega sulla branda e mi sputa nel buco del culo, masturbandosi come un porco…mi appoggia la cappella enorme sulla rosellina e la spinge dentro con violenza passionale…la sento spaccarmi il buco del culo, lancio un urlo di dolore…la cappella sguscia dentro, Salvatore spinge subito il cazzo dentro il culo…mi spacca lo sfintere…ho un dolore allucinante, ma mi piace…mi sta violentando in una camerata, in pieno giorno…su una branda…sono piegato a pecorina, il culo scoperto, mi aggrappo disperato al letto a castello, cercando di resistere alla sua pressione nel culo…il cazzo sguscia dentro tutto…mi spacca il retto! Sento il suo pisellone avanzare dentro di me, bollente, durissimo, lungo un’eternità…mi brucia il culo ma godo immediatamente…ho preso il primo cazzo in culo da adolescente a 15 anni, e mi piace sempre di più!!
Quando Salvatore comincia a incularmi di brutto, mi giro e gli sorrido contento, rosso in viso per il dolore e lo sforzo, lui ricambia con la bava alla bocca…sento che mi martella forte forte, e sospira dal godimento “cazzoooo Andrea, hai un culetto di una vergine…stretto…caldo…come cazzo fai a prenderlo tutto in culo? La mia fidanzata si rifiuta…dice che la spacco…porco dio che gran troia che sei!!” e mi chiava con tutta l’anima, sbattendomi contro il letto a castello, facendolo cigolare come un treno!
Io cerco di assorbire i suoi colpi di cazzo, ma è veramente violento, passionale…non scopa da settimane, come tutti noi…mi tiene per i miei esili fianchi da donna, sento il suo uccello che mi scava nel retto, mi sfonda veramente il buco del culo…godo da impazzire ma mi sento lacerato nell’anima! Ogni tanto mi giro, lo guardo che gode del mio culo, sono felice…faccio contento il mio commilitone…sta godendo del mio corpo…sono orgoglioso di me stesso! L’inculata va avanti moltissimo, per fortuna non entra nessuno nelle camerate…la scena è patetica…due maschi, soldati di 18-19 anni, si stanno inculando addosso a una branda…scopando come froci impazziti! Salvatore è al settimo cielo, sento i suoi colpi di cazzo forti e a fondo nel mio culo ormai slargato…sospira, mugugna, bestemmia dal piacere…io in silenzio sono alla sua mercede…una schiavetta mezza troia…mi tiro fuori il pisello e mi masturbo come un cane arrapato…godo, godo tantissimo! Mi giro verso Salvatore…lo guardo negli occhi neri da calabrese…”dai, dai Salvatore…inculami…inculami forte…dai che sto sborrando…vengo…Salvatore…vengo…sborrami dentro il culo, vai tranquillo, sborrami dentro, dai…cazzo, godoooo!” e dalla cappella mi esplodono violenti schizzi di sborra che allagano la coperta della branda sotto di me…un lago di sperma!! Salavtore lancia un urlo “oddioooo Andrea…eccomi anch’io…sborroooo…sborroooo..ti allago il culo, per Dio…frocetto di merda...vengo Andrea!!” e sento una violenta sequenza di schizzate dentro il retto…mi ha eiaculato dentro, il mio caro compagno di camerata! Salvatore trema come una foglia, l’orgasmo è violento, il suo cazzone mi spacca il culo mentre sborra un litro di liquame dentro di me…sono al settimo cielo, mi giro a guardarlo mentre sta godendo e sorrido felice…Salvatore mi guarda sornione e ricambia il sorriso…sento che sfila il pisellone mezzo moscio dal culo, e me lo sgrulla sul culo, bagnandomi tutto di sperma e umori anali. Che animale!
Poi esclama “cazzo Andrea, che inculata…sei stato fantastico…meglio di una fidanzata o di una puttana…che frocio che sei! Bravo…vedrai che a turno, ci divertiamo tutti con te…!” mi da una pacca sulla spalla, si rimette il pisello bagnato nella patta e va via. Io anche mi sistemo alla meglio, lasciando la mia pozza di sborra sulla coperta del letto di un commilitone, a ricordo…
Poi è la volta di Pasquale, il napoletano, e Sante il molisano.
Ormai si era sparsa la voce sulle mie capacità amatorie…ero felice perché i colleghi mi trattavano come la troietta del gruppo, coccolandomi con piccoli regali e attenzioni, cambi di turno per farmi riposare meglio proprio, ecc…come una donna!
Una sera, una parte della camerata è uscita a cena, lasciandomi solo con Sante e Pasquale…mi sembrava quasi fatto a posta, come un test!
Ci facciamo la doccia tutti e tre insieme dopo il contrappello, e già sotto le docce i due terroni mi guardavano con godimento e ludibrio…saliamo in camerata in accappatoio, e appena entrati Sante si chiude la porta a chiave alle spalle, io tremo di paura…prevedo una violenza sessuale dei due, che mi guardano come lupi affamati! Mi sono subito addosso, si tolgono l’accappatoio, nudi col cazzo in tiro…mi strappano via il mio…non facico resistenza, mi inginocchio vicino al mio letto a bocca aperta, aspettando come un uccellino il mio ”pasto”…Sante e Pasquale mi spingo i loro enormi cazzi in bocca a turno, inizio un doppio pompino gustoso e violento, passionale, masturbandoli e succhiano i cazzi alternandomi tra essi, come una puttana da strada navigata…mi piace il loro godimento…mi guardano esterrefatti delle mie giovani capacità…mi fanno i complimenti…mi spingono i cazzi in gola, soffocandomi, gli lecco i coglioni pesanti e pelosi, li masturbo in bocca, lecco e bacio le cappelle umide e gonfie…un tripudio di pompino doppio!! Poi mi sollevano di peso, mi buttano sulla mia branda, a cosce larghe come una femmina, e mi bagnano il buco del culo con abbondante saliva infilata con le dita nel mio buco del culo, mi sento come una capretta al macello…cerco di aprire al massimo le cosce…accogliendoli per bene, loro hanno gli occhi spiritati, sono come impazziti…Sante è il primo, infila la cappella nel mio ano, spinge forte, urlo di dolore…la mano sulla bocca di Pasquale mi soffoca…”zitta mignotta…lasciati spaccare il culo…stasera ti scopiamo noi due, vediamo se reggi due cazzi…troia, dai apri bene il culo Andrea, fatti chiavare per bene!” e Sante sorride, inculandomi come un treno…sento il suo pisellone dilaniarmi il retto, entra tutto e subito comincia a scoparmi tenendomi per le caviglie, come una donna…a cosce spalancate…li guardo e sorrido imbarazzato…mi vergogno di me stesso…ma lo stupro è iniziato!
Sante mi scopa benissimo sulla branda cigolante, mi martella di colpi, profondi, senza pietà, è arrapato come un toro…di sicuro gli altri commilitoni delle camerate stanno sentendo tutto e già sanno bene di me…li immagino ascoltare i rumori della scopata e masturbarsi di nascosto come scimmie!
Pasquale non resiste…sale sul letto e mi costringe a prendere il suo cazzone in bocca…lo spompino accecato dal dolore nel culo e dal soffocamento in gola…ma lo faccio volentieri e con passione, per far godere i miei amici di naja!! Sante mi incula a ritmo vertiginoso, Pasquale mi fa spompinare il cazzo in ogni modo, la mia mano lo masturba furiosamente, lui gode da impazzire tenendomi la testa alzata, è un vero porco…
Guardando la scena da fuori, siamo veramente dei porci, tre giovani maschi ventenni che scopano tra loro, durante il servizio militare, in una camerata di una caserma dell’Esercito Italiano…roba da film porno gay!! Ma è successo veramente…
I due maschi sono fuori di testa dall’eccitazione, io cerco di soddisfarli come posso, sono orgoglioso che mi violentino con tanto gusto…Sante mi incula a ritmo frenetico e Pasquale mi ingozza del suo pisello…io godo da impazzire! Poi i due, con un segno di ammiccamento, si scambiano i posti, Pasquale mi entra in culo di botto, ormai nel retto sfondato, e Sante mi fa spompinare il suo cazzo, insaporito dai miei umori anali…faranno lo scambio un po' di volte, in un vorticoso alternarsi di godimento nei miei due buchi…io sono completamente in loro balia, stordito dalla violenza con la quale i miei due camerati mi fottono, completamente nudi, sulla mia branda…mi sento una femminuccia tra le mani di due orchi…ho il culo a pezzi, infiammato, la mascella dolorante…i due ragazzi sono tre settimane che non vedono le loro fidanzate al paese…sono carichi di ormoni, violenti, passionali, eccitati come tori!
Il primo è Sante…nella mia bocca mi spinge il cazzo sempre più forte, tento di masturbarlo per respirare un pò, ma lui me lo infila in gola con vigore, vuole la mia lingua e bocca calda…poi comincia a gemere…mugugna sottovoce, mi stringe la testa tra le sue mani forti…eccolo…”cazzooo Andrea, sto per sborrare…eccomi…eccomi…sborroooo…Cristo apri la bocca, aprile tutta…!!” e con un grugnito sento la bocca completamente allagata da un fiume di sborra calda che sgorga dalla cappella…mi soffoca, non riesco a deglutirla tutta, me la vomito addosso, lui si sfila e mi schizza l’ultimo fiotto in viso…sono stordito…una sborrata colossale!! Cerco di vomitare o inghiottire, ma Pasquale mi sta fottendo l’anima, non sono lucido, lo guardo con la faccia stravolta di sborra e stanchezza…mi impugno il cazzo e mi masturbo ferocemente, cercando di godere anch’io insieme a loro…Pasquale e Sante mi guardano sbigottiti…Sante si sega ancora…Pasquale accelera l’inculata…è viola in viso, sudato…geme…eccolo…dei colpi violenti mi devastano lo sfintere, una serie di vampate di calore mi avvisano che il mio compagno mi ha sborrato dentro il culo…!!
Io lo guardo godere, è bellissimo, come tutti gli uomini che mi hanno goduto dentro, mi masturbo fieramente davanti a loro…mi sborro in mano e sulla pancia…Sante e Pasquale ridono soddisfatti “ma guarda il frocetto, si sborra addosso…guarda che fontanella…però, anche tu hai un bel cazzo…complimenti…Andrea! Esclama Sante…mi sego di fronte a loro con molta vergogna, ho il culo in fiamme…finisco la sega e li guardo soddisfatto…”allora ragazzi, vi sono piaciuto? Spero di avervi fatto contenti…siete stati meravigliosi…!” e i due amici ridono mascherando un certo imbarazzo, adesso che si sono sfogati, hanno realizzato di essersi inculati un maschio!
Mi sento sollevato…lo stupro è terminato, i miei amici hanno goduto grazie a me…ci vestiamo alla meglio e torniamo a turno in bagno a lavarci, incrociando gli sguardi maliziosi e anche invidiosi dei nostri compagni di plotone.
Poi è la volta di Salvatore, l’altro siciliano.
Salvatore, il più dotato dei miei compagni di stanza, è l’ultimo a sapere le cose, al rientro dalla libera uscita qualche giorno dopo comincia girarmi intorno, è indeciso su cosa fare…nelle docce mi studia con attenzione. Lo vedo parlottare con gli altri…lo convincono a abusare anche lui di me!? Sono in ansia…ho paura.
Qualche sera dopo, spente le luci e con tutto il plotone nelle brande, sento un cigolio strano dal letto accanto al mio, quello di Salvatore…è un cigolio ritmato, lento e poi veloce, quello ormai tipico di una sega sotto le coperte! Il pensiero che il mio commilitone si stia masturbando accanto al mio letto mi turba…mi eccita…me lo immagino con il suo enorme uccello in mano, scappellato, che si struscia sulle lenzuola, nel tepore del corpo sotto le coperte di lana…mi eccito anch’io…la mia mano scorre nelle mutande e impugna il cazzo…mi masturbo lentamente, senza farmi sentire…ascoltando il ritmo della pippa di Salvatore farsi più convulso. Poi dalla branda si alza una figura confusa nell’oscurità, Salvatore…viene verso di me in punta di piedi…alza le coperte e si infila nel mio letto, dietro di me, che sono su un fianco sul bordo, col cazzo ancora in mano, e il cuore in gola dalla paura! Salvatore non dice nulla…sento il suo pisellone durissimo carezzarmi la schiena…lo spinge contro le mie chiappe…un suo braccio muscoloso mi avvolge il petto, quasi a tenermi fermo…lo sento respirare forte sul mio collo, è chiaramente eccitato come un toro…mi sussurra all’orecchio “senti Andrea…i ragazzi mi hanno detto tutto…sei la nostra puttanella…adesso io ti inculo per bene, voglio fotterti il tuo bel culetto da femminuccia, tu stai zitta…fatti inculare e ti facciamo un sacco di favori…dai, da brava, apri bene le chiappe…ti spacco il culo, cazzo!” io ero terrorizzato da quelle parole così decise e minacciose, ma anche eccitato dalla sua irruenza passionale…sentivo la sua cappella infuocata entrarmi tra le chiappe…Salvatore si bagna le dita di saliva e la spalma sulla rosellina e la infila dentro, dandomi un brivido splendido…le sue dita mi dilatano per bene il buchetto…poi sento la cappella spingere…forte…non resisto al dolore e cerco di divincolarmi, il suo braccio mi tiene forte, la sua mano mi tappa la bocca…”dove cazzo vai Andrea!! Stai fermo porco Dio…ti voglio inculare a sangue…devo scaricarmi tutto nel tuo culo…fermo, cazzo, fermo…fatti inculare!!” e la cappella con un violento colpo sguscia nella rosellina, spaccandomela…il cazzo sfila dentro con una spinta decisa e constante di Salvatore…ho le lacrime agli occhi dal dolore, in silenzio sopporto questo stupro nella notte…il cazzo mi perfora il retto, mi dilania…è enorme!! Cerco di rilassare il culo, sul fianco a cosce strette, mi sento una donna violentata dal suo maschio…Salvatore mi abbraccia stretto, la sua morsa è piacevole ma dolorosa…il suo cazzo arriva in fondo al retto, i nostri corpi sono attaccati uno all’altro…è meraviglioso!! Il suo bacino comincia a muoversi ritmicamente, il cazzo mi perfora lo sfintere, sento un enorme dolore ma anche piacere, Salvatore mi sta inculando in modo meraviglioso, lento e costante, a fondo, avverto l’enorme cappella che mi dilania il retto, tutto…sino all’intestino…il buio della camerata aumenta le sensazioni…chiudo gli occhi, sento il suo respiro addosso, il suo corpo bollente appiccicato…il bacino che spinge dentro e fuori il cazzo…durissimo, caldo, vibrante…dio mio, mi sento scopato come una femmina! Salvatore ansima, geme…lo sento godere, mi tiene stretto a se, per paura quasi che gli sfugga…ma io mi voglio far inculare dal mio amico e commilitone, è uno scopatore eccezionale…siamo su un fianco, stretti stretti nella mia branda…lui mi abbraccia amorevolmente ma i colpi di cazzo sono violenti e passionali…vorrei che mi baciassi per farmi sentir più amato…ma Salvatore non è un frocio, mi sta solo inculando per caricarsi le palle! Mi stringo il mio pisello in mano, mi masturbo forte…godo da impazzire, ma nessuno dei due può urlare, anche se nono sicuro che gli altri commilitoni si stanno godendo la scena dalle loro brande…ogni tanto sento un cigolio tipico della pippa proveniente da vari punti della camerata!!
Dopo interminabili minuti, Salvatore mi sussurra nell’orecchio “cazzooo Andrea, hai un culo stretto…eccezionale…neanche la mia fidanzata si fa inculare…sei spettacolare…un culo meraviglioso…che bel frocetto…dio santo, sto godendo…sto godendo…ti sborro dentro lo sai vero!?...vengo…vengoooo!” e le sue spinte col bacino aumentano di profondità e intensità…si blocca…freme…dal suo cazzo sgorga una pisciata di sborra lunghissima, Salvatore mi ha sborrato in culo! Poi continua a chiavarmi come un treno, sento il pisello ancora durissimo…”Andrea…per dio…non finirei mai di scoparti…aspetta…aspetta….ti voglio ancora inculare…ti prego, stai fermo!!” e continua a darmi dei colpi secchi di cazzo, per moltissimo tempo, io sto fermo e sorrido nel buio all’idea di piacere così tanto al mio commilitone, sono fiero di me e del mio culetto femminile!
Mi masturbo felicemente, mentre Salvatore mi incula, poi sento la sua mano venire davanti alla pancia, sfiorare il mio cazzo, la cappella…magari vorrebbe masturbarmi lui, ne sono sicuro ma si vergogna di prendermi il pisello…e poi mi sborro in mano, una copiosa schizzatami allaga il letto, la pancia…godo!!! In quel momento, magari sentendo le contrazioni del retto, anche Salvatore gode la seconda volta…freme tutto, mugugna…riesco a sfilarmi il suo cazzo dal culo e subito scendo lungo il suo corpo, raggiungo il pisello e me lo infilo in bocca, appena in tempo che mi sborra dentro!! Sotto le coperte, gli faccio un pompino fantastico, la sborrata è copiosa, la prendo in bocca tutta…ingoio golosamente il suo seme…Salvatore si lascia fare tutto, mi carezza la testa…bestemmia di piacere “per dio Andrea, sei proprio una gran troia…non me l’aspettavo…brava…brava troietta!! Cazzo che bocca…dai succhia la sborra…lecca bene…cazzoooo!”.
Finisco di spompinarlo, e risalgo sopra il cuscino…Salvatore ha il pisello ancora duro, tremante, rimane immobile nell’oscurità accanto a me, i corpi si sfiorano…bollenti…giovani…poi senza fiatare, scivola dalla branda e ritorna nella sua, sospirando. Sento che si addormenta subito…e io con lui.
Le settimane successive saranno un alternarsi di scopate e servizietti singoli con i diversi compagni di camerata, però con violenze di gruppo con alcuni di loro il sabato sera, con chi non torna a casa in licenza. Sono diventato ufficialmente la loro prostituta, la loro troietta di svago, lo scarico dei loro coglioni tra una licenza e l’altra, o solo per semplice perversione maschile.
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