Stefania in visita3

di
genere
saffico

Stefania mi allunga il calice. Io seduta sul divano. Gambe accavallate. Lei in piedi di fronte a me.
“Balla amore di casa. Balla che sei bella”
Si strofina il naso. I suoi capezzoli sotto il body si notano poco (retroflessi).
Ridacchia come una tredicenne. E balla. Mani tra i capelli biondi abboccolati. Ancheggia roteando i fianchi. Gambe divaricate. Mani sulle ginocchia ora. E scende con il bacino appoggiaandò i glutei sui tacchi mentre apre e chiude le ginocchia.
Sorseggio il vino... mi godo lo spettacolo.
“V...vaDo in bagno cheè mi scappa” e corre via.
Mi alzo e raggiungo il pc.
“Sei lì Sammie?”
“Si sisi. Quella è come la madre. Ma già l’hai presa? Cioè l’hai avuta?”
“Poca roba. Ma stasera... non si scorderà di certo. Torno al divano. Goditi lo spettacolo.”
Prima di tornare al divano schiaccio l’ultimo sasso di cocaina. E preparo due strisce enormi. E ne sniffo metà di una.
Mi siedo sul divano. Una gamba sopra al bracciolo. L’altra aperta appoggiata al pavimento. E sposto il tessuto del perizoma a sinistra. E comincio a stuzzicarmi la clito.
Mentre sorseggio il vino.
Rumore di tacchi. Torna. E si ferma lato al divano. Una autoreggente calata sul ginocchio. Mi guarda rossa in viso. Anche accaldata.
“Bentornata bella biondina. Fatta tutta?”
“Tutta tutta. Vorrei del vino. Posso?”
“Solo se me ne versi anche a me” i suoi occhi sul mio pube su cui faccio scivolare le dita dolcemente. E le porgo il calice vuoto
“C età che altra coca per te.”
“S....siiiiii”
Mentre si china per sniffare mi squilla il cellulare che sta sul tavolo accanto alle strisce.
“Camilla è mia mamma”
“Portamelo qui” saltellando me lo porta mentre tira su con il naso. Mi alzo e rispondo
“Marianna ciao.... ah... forse ha il silenzioso. Si..... te la passo subito. Stefania è tua mamma.”
Mi porge il calice e risponde.
“Mamma... si scusa il cellulare è in camera....” la prendo per mano e la porto al divano.
“No mamma no vado a letto in 5 minuti. Parlavamo con Camilla....” le sussurro all’orecchio di sedersi sulla spalliera del divano.
“Ma si mamma si.... “ annuisce e si siede con i tacchi sulla seduta.
Io fronte a lei.
“Ma dai mamma... è sabato e poi con Camilla si parla benissimo......” la
Mia mano sul suo ginocchio destro che lo spinge all’esterno. Mi guarda e automaticamente divarica l’altra gamba. “Certo mamma... il treno parte alle 14.45...” sposto la bretella del body sul braccio e faccio si che il suo piccolo seno si palesi.
Mi guarda..... “n....no mamma... non ... non farò ta...” le pizzico il capezzolo con le unghie tirandolo
“Maaaahhhiiiii....ahio ahio.... no mamma scusa... ho sbattuto il ... eeehhhmm ginocchio sul tavolino”
“ Marianna è veramente un amore tua figlia. Educata e molto fine anche” lo dico ad alta voce mentre le storco e le pizzico forte quel capezzolino. Lei si morde le labbra.
“Ti ri .... ri.... ufffff ringrazia. Si s.... si mamma... so... sono stanca vado a....” afferro il suo seno e lo stringo forte “dormireeeeeeooohhhhhh. Si mamma sto be...nissimo. Ti amo anche i...io. Buonanotte” e attacca.
Non lascio la presa. E stringendo ancora più forte quel piccolo seno le dico “ brava la mia biondina. Adesso ti diverti assai”
“ m... mio d...dio” mormora lasciva.
I suoi occhiali da vista neri che sono quasi appoggiati sulla punta del naso.
“Andiamo di la sul letto? Che ne pensi biondina?”
Annuisce mentre lascio la presa.
“Ufffffff mi hai fatto male. Ma... ma devo dire che... che mi mi diverte molto”
“Prendi la bottiglia e andiamo di la”
Scende e prende la bottiglia. Io mi sfilo via il perizoma. “Prendo il pc e ti raggiungo subito.”
Lei va in camera. Sniffo e con la punta del dito raccolgo quel poco di polvere dal tavolo e allargando bene le gambe passo il dito tra le grandi labbra lasciando la coca all’interno. Tra i miei umori.
pc mano “ visto che puttanella Sammie?”
“ si. Mi sto infilando le dita dentro. Che sono una cascata di umori.”
“Ora viene il bello... rimani connessa”
Vado in camera mia. Stefania al centro del letto seduta con la schiena sulla spalliera. Seno esposto. Gambe incrociate.
Bottiglia appoggiata sul pube.
“Eccomi qui piccola verginella”
... continua...

scritto il
2023-02-07
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