Una Piacevole Sorpresa

di
genere
trio

Questa mattina sono uscito molto più tardi del solito perché mi sono fermato a controllare la contabilità e quando sono salito sul furgone ho notato l'appunto: Sig.ra Claudia ore 10,30. Cazzo sono in ritardissimo: Mi ci vuole mezzora per arrivare! Telefono alla signora ma nulla non mi risponde: Questa si è incazzata per il ritardo e non mi risponde cazzo. Penso al da farsi il prossimo cliente è fra un'ora e mezza cazzo che faccio? e mentre sto pensando il da farsi squilla il telefono è la Sig.ra Claudia che con voce trafelata mi dice: Mi scusi ma ero sotto la doccia e non ho sentito il telefono. Io: scusi ma mi stavo recando dal cliente successivo e ora se torno da lei dovrò far tardi all'appuntamento cosa possiamo fare? suggerisco guardi io sarei occupato fino alle 12,30 poi mi fa mangiare un boccone e quindi potrei essere da lei alle 13,30 se le va bene? Claudia: Guardi facciamo cosi lei viene da me alle 13 cosi le preparo qualcosa e pranziamo assieme e parliamo con calma e mi fa il preventivo e poi ci beviamo un caffè e cosi sono perdonata per averle incasinato la mattinata ... cosa ne dice? IO: Cosa le posso dire ok va bene cosi allora alle 13.
Alle 13.00 sono sotto il portone di Claudia: Mi sono fermato a prendere una bottiglia di vino e dei pasticcini perché mi sentivo in colpa perché tutto sommato il casino l'avevo combinato io. Suono e con voce squillante mi dice: Terzo piano la porta difronte all'ascensore. Salgo e quando esco dall'ascensore mi trovo davanti la Sig.ra Claudia, non era come me l'ero immaginata anzi ne sono piacevolmente sorpreso: Una bella signora non molto alta ma tutta ben fatta non aveva nulla di esagerato e un sorriso ammagliante.
Si accomodi mi ha chiamato mio figlio è dovuto trattenersi all'università e quindi siamo qui da soli. Non le dispiace vero?. IO ancora sorpreso: No si figuri guardi mi sono permesso di portare dei dolcetti e una bottiglia di vino. Lei: Non doveva disturbarsi se mai sono Io che devo scusarmi per questa mattina.
Finiti i convenevoli ci siamo seduti a tavola e abbiamo pranzato il vino molto gradevole ha tolto le nostre inibizioni e ha trasformato l'atmosfera e quindi i discorsi si susseguivano con sottointesi ed ammiccamenti fino al caffè, che quando mi si è servito non ho potuto fare a meno di sbirciare dentro alla scollatura generosa della signora la quale accortasi si soffermo un attimino in più del dovuto quasi a farmi gustare la piacevole vista. Si siede sul divano affianco a me e facendo ciò la gonna le sale fino a metà coscia mettendo in vista delle bellissime gambe, facendo finta di nulla si sistema meglio senza però far scendere la gonna, sorseggiamo il caffè e il mio sguardo va finire sempre la su quelle belle gambe vicino alle mie e intanto nei miei pantaloni qualcosa si sta muovendo e questo alla signora non è affatto sfuggito e anzi la signora mi fa notare che ai dolcetti che avevo portato mancava la crema e che un pò di crema non avrebbe guastato anzi sarebbe stata molto gradita.
A quel punto non mi sono lasciato scapare l'occasione e le ho detto che avevo della crema freschissima da farle assaporare e ho fatto uscire il mio cazzo dai pantaloni. Lei inginocchiata difronte a me aperta la bocca lo ha accolto con un profondo succhione e ha iniziato ad andare avanti ed indietro con la testa sempre più veloce facendolo scomparire dentro fino alla gola un servizio meraviglioso come lo sapeva succhiare bene. Intanto le accarezzavo le tette non molto grandi ma sode una terza e dei capezzoli molto belli e molto sensibili alle stimolazioni che le stavo dando. Poi lentamente la riversai sul divano le sollevai la gonna le sfilai gli slip e mi fiondo sulla sua bella fica con un piccolo ciuffo di peli coma ad indicare dove si doveva guardare. La mia lingua ha iniziato a saettare sulle grandi labbra facendosi strada fra le labbra arrivando al clitoride la fica carica di umori grondava e lei mi teneva la testa schiacciata perché con la lingua entrassi più in profondità, Si tolse la camicia e rimase con il seno al vento e si accomodo sul mio cazzo facendolo entrare nella fica in un solo colpo fino alle palle e poi con un ritmo sempre più veloce inizio a scoparsi sul mio cazzo mentre io le palpeggiavo le tette e le stringevo i capezzoli fra i polpastrelli fino a farli diventare turgidi. la girai sotto di me le presi le caviglie e le allargai le gambe e la penetrai con forza facendole entrare il cazzo tutto fino alle palle che gli schiaffeggiavano la fica. Lei godeva del trattamento e mi incitava a continuare a non fermarmi di riempirla come una vacca e io ero il suo toro da monta, a questo punto le sfilai il cazzo dalla fica e tutto bagnato di umori lo indirizzai all'ingrasso del suo sfintere e con un colpo bene assestato lo infilai tutto dentro a lei sfuggi un gridolino ma poi mi incito a continuare a riempirla tutta di farla sentire una troia di farla godere intanto mi succhiava due dita della mano poi tre e poi se le porto sulla fica e le fece entrare con facilità dentro le fece andare avanti e indietro finche non squirtò e un getto mi spruzzo il petto e la faccia. Lei mi ripulì la faccia con la lingua e guardandomi mi grido sborrami tutta la tua sborra in faccia guardami come sono porca guarda la tua mamma come si fa scopare come una troia. E al quel punto vidi un uomo alle mie spalle che con un cazzo in mano si stava segando a quel punto si avvicino e le mise il cazzo in bocca e inizio a scoparla fina a svuotarle tutto il cazzo in gola non si fece uscire nemmeno una goccia ingoio la borra di quello che poi scoprii essere il figlio.
scritto il
2023-02-08
4 . 3 K
visite
0
voti
valutazione
0
il tuo voto
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.