La grotta marina

di
genere
gay

C’erano queste grotticelle marine, grandi come una camera o come una sala, basse, a volte si formava una specie di spiaggetta di sabbia dentro, ci si poteva entrare solo dal mare, quando non fosse agitato. Erano in una zona rocciosa, non c’erano spiagge, o solo qualche striscetta, qualcuno ne approfittava venendo dal mare, in canoa o in gommone, per prendere il sole nudo o nuda, a volte c’era qualche piccolo gruppo nudo, non davano scandalo non erano visibili dall’abitato. Normalmente non c’era nessuno se non nel pieno di ferragosto, ma quel giorno di fine giugno camminavo a piedi sulla roccia, vidi una canoa e qualcuno sdraiato al sole, era anche presto. Dovevo passare per forza di la, non c’erano altri sentieri, e mi trovai su una striscia di sabbia un uomo nudo che prendeva il sole del mattino. Ebbi una botta, mi venne duro quasi, sono bisex, e l’uomo si girò ai miei passi, mi vide, notò che il costume era gonfio, e mi salutò. Risposi al saluto, mi chiese come avessi fatto ad arrivare a piedi fin li, gli indicai una specie di scalata che facevo fra le rocce, mi disse che si vedeva che fossi atletico, era una ginnastica difficile salire e scendere di la.
Vidi che il cazzo gli saliva, e che mi sorrideva un po imbarazzato, si girò con la faccia in giù e fece finta di riprendere a prendere il sole. Quel culo nudo me lo fece salire ancora di più. Mi chiese se dava fastidio stando nudo, ma no, io non mi scandalizzo, piuttosto, a vedere certe bellezze, magari mi turbo un po. Mi disse che era la prima volta che vedeva un posto simile aveva noleggiato la canoa, e si stava godendo la pace di quel posto. Beh, qui non viene nessuno, puoi stare, passai al tu, e fare quello che vuoi, l’anno scorso c’erano due ragazzi che facevano l’amore, ma era agosto. Ma solo io me ne sono accorto. Passò al sorriso, bello, mi piace l’idea di far l’amore su questa spiaggetta, deve essere molto bello. E l’aveva sempre più duro. Ma dovresti portarti una ragazza, no, non fa per me, mi capisci? Allora un ragazzo, io sono un uomo maturo, non credo ti interesso.
E invece no, gli interessavo eccome. E mi disse, sto guardando che il costume si gonfia sempre di più, lo abbassai ed emerse il mio cazzo in piena erezione. Si inginocchiò subito, mi chiese posso, si dai, e cominciò a baciarlo, poi a succhiare. Non era un novellino, anzi, succhiava esperto, e si segava mentre lavorava con me. Si alza, mi mette la lingua in bocca, mi abbraccia, e mi dice che vuole far l’amore, ma lo vedo un po esitante, non si fida vede dei motoscafi vicino, cosi lo prendo per la mano e in poche bracciate lo guido ad una grotticella piccola, ma con un letto di sabbia sul fondo, e invisibile dal mare, la conosco praticamente solo io, fra le altre in zona.
Siamo bagnati dalla nuotata, ma mi abbraccia subito, cominciando a baciarmi ovunque. È sulla schiena apre le cosce, mi fa puntare il cazzo sul buco, gli dico che non c’è preservativo, dice che è la sua prima scopata dopo due anni di covid, entro tutto, cominciamo a muoverci nel chiaroscuro della grotta. Ha il cazzo durissimo e lo prendo in mano, mentre continuo a pompare dentro di lui, dopo un po mi attira per un bacio, poi viene e sto schizzando anche io dentro di lui. Il mare lava tutto, siamo semi immersi nell’acqua con le ondicelle che ci coprono un po.
Come ti chiami? Di dove sei? E’ originario di un paese li vicino, ma vive da anni al nord, non è sposato. Mi piacerebbe rivederti, lo porto fuori, la luce forte ci colpisce, torniamo a nuoto dove c’è la canoa. Mi dice che è in un villaggio turistico della zona. Avrai da remare per arrivarci, e sarai stanco, ma si dai. Ci vediamo stasera? Appuntamento al villaggio alle 21, vieni a prendermi?
Ok, ci sarò. Gli scrivo il mio numero sulla canoa, e lui se lo memorizza. La sera, chiama , ti aspetto. Eccomi, è ben messo, elegante ma fresco. Dove mi porti? Vuoi venire da me ? Ho una casa in campagna saremo soli. Oggi mi hai fatto fare un’esperienza memorabile, eppure io sono versatile, mi hai trattato da femmina. Vabbene, ti rifai, vuoi venire? Si andiamo. Per la strada peraltro breve ci baciamo comincia il buio, e poi ci chiudiamo il cancello della villa alle spalle, lo porto in soggiorno, siamo subito nudi, andiamo sul letto e si mette nella posizione del 69, ma io mi limito a toccargli il buco, e segarlo. Gli dico che non deve fare questi giochi di potere, non importa che lui sia anche versatile, con me è passivo, poi si vede dipende da come mi gira. Si ferma e mi dice che va tutto bene, di non preoccuparmi, del resto lui ha dentro di se la mia sborra del mattino.
Cominciamo una scopata lenta, alternadola a pompini, e poi succede che mi trovo il suo cazzo vicino alla faccia, lui si ritrae, capisce che mi può dare fastidio, ma invece lo prendo e glielo bacio, per qualche attimo.
Ma poi salgo su di lui e lo sbatto con forza sino a riempirlo ancora. Ed è quello che vuole, una lunga sega reciproca, senza venire, lo affratella con me. Ci vediamo ancora? Si.
scritto il
2023-02-08
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