Il carnevale delle sorprese
di
Anonimo
genere
etero
Tutto ha inizio un sabato mattina, la sveglia suona e pronti giu dal letto per affrontere una nuova giornata, dopo aver fatto una buona colazione con latte e cereali inizia un giro di telefonate agli amici per organizzare la serata, c’era il carnevale a Tesserete, appuntamento atteso da un anno intero. Il carnevale di Tesserete è un carnevale molto particolare in svizzera dove viene chiuso il paese e tutti i locali e vari capannoni vengono allestiti per la festa di carnevale con maschere e coriandori, ma non solo, anche tanto alcool…e belle ragazze. Quella mattina un po di amici si sono tirati indiertro per partire e festeggiare il carnevale, la solita domanda di rito era “Da cosa ti vesti quest’anno?”e tutti come sempre rimanevano sul vago.
Nel primo pomeriggio viene a trovarmi a casa mia la mia ragazza di allora, non era un bel periodo per noi dopo quasi 3 anni c’era un po di crisi, ma fa niente, abbiamo parlato un po e le ho chiesto di venire con noi al carnevale, anche se speravo mi dicesse di no, e quella fu propio la risposta, dentro di me c’era una festa esultavano anche i globuli rossi fremevo nell’andare da solo. Tra una parola e l’altra lei piano mi inizio a toccare passando le sue dolci mani sulla mia pelle, accarezzandomi e facendo eccitare i miei capezzoli con la lingua calda che ad un tratto scese sempre piu in basso soffermandosi un po sulla mia pancia, io ero pieno di brividi, lei mi guardava e mi coccolava quando ad un tratto infilo le mai sotto i miei slip dalla parte delle gambe e con delicatezza giocava con le mie palle, ecco in un attimo era con il mio uccello tra le mani che lo accompagnavano alla bocca e leccando e muovendo bene il tutto in pochi minuti ero esploso di piacere, appagato si si… le cose non andavano bene ma l’amore era stupendo. ancora coccole carezze baci e parole, tante parole, quando ancora eccitata da quello che aveva fatto mi dice “ho ancora voglia di te e poi sarai sazio, almeno stasera non mi tradisci…”la presi e la misi sdraiata ele mie mani sembravano seta su un corpo appena uscito dalla doccia, la baciai e friorai con la lingua il suo clitoride che pulsava di piacere, umido e caldo per poi penetrarla con un fallo dalle dimensioni eccellenti, girala, mettila sopra di te falla voltare e da dietro affonda per farle provare piacere…boom lei e io l’ho seguita, a quel punto si poteva solo dormire.
Ormai erano le 7 e mi dovevo preparare, lei mi ha salutato e mi ha raccomandato di fare il bravo, io ero consapevole di bere e divertirmi, ma mai mi sarei aspettato una sera cosi. Non avevo ancora deciso il vestito, come al solito quello che trovo metto, ma ero gia avanti, avevo comprato una parrucca in gomma verde, allora mi è venuto in mente come era vestito uno dei cantanti dei cartoon, ve la ricordate la canzone stupida che fa i-o u…va be non importa, alla fine avevo creato un vestito in breve:parrucca verde, giacca cerata gialla pantaloni chiari e stivali gialli. non vi descrivo gli altri come erano vestiti…Fabio da puttanone, fra da motociclista simone da pugile e altri con vestiti semplici, ovviamente abbiamo travasato i coktel fatti da me in bottigli di plastica per poter superare la dogana, gli svizzeri non perdonano, eccoci al confine, superata la barriera abbiamo iniziato a bere cuba, vodkalemon e altre schifezze. dopo circa mezz’ora siamo incollonnati per parcheggiare e gia si vedono ragazzi e ragazze brilii andare verso l’entata, si salutano, ridono, si fanno gli scherzi…parcheggiata l’auto di simone abbiamo allestito il cofano della macchina come bancone e giu a bere, è si non puoi potare alcool dendro lo devi comprare li, tutti brilli ci avviamo per enteare ragazze vestite da conigniette, chi da porno diva, chi con solo un accapatoio e sotto un piccolissimo slip, …, il tempo di entra re ein 5 minuti mi sono distaccato dagli altri, li avrei ritrovati in poche ore, tiro fuori una sigaretta e, ”cazzo ho lasciato l’accendino in macchina!!”ecco una ragazza che fuma, ”scusa mi fai accendere gentilmente?”e lei “si, tieni”io”grazie”e a quella risposta lei ha notato il mio pircing sulla lingua, e con uno sguardo accattivante mi ha detto”bello, non ho mai provato a baciare un ragazzo con un pircing”, ho colto la palla al balzo, ”allora prova!”dopo un po di baci e slinguazzate ci siamo spostati, mettendoci in un prato appoggiati ad una roccia li tanta gente veniva a pisciare e quelli sopra appoggiati alla ringhiera fumavano e guardavano in basso.
Ho iniziato a toccare le sue tette gigantesche portandolr alla mia bocca e mentre le ciucciavo tuttele mani si infilavano nei panta-jazz neri, li ad un tratto mi sono fermato percè non trovando peli l’ho guardata per vedere se non fosse una ragazzina, ma no aveva 28 anni e io solo 21 allora li ho tolto la mano e abbassando i suoi pantaloni ho iniziato a leccarla, lei gemeva e urlava fregandosene della tanta gente che ci guardava, e li che si inginochhiò davanti a me e dopo avermi calato i miei pantaloni mi succhiò l’uccello quasi da farmi svenire, era bello vedere che tutta quella gente mi guaradava con invidia e con il sorriso, non era la prima volta che lo facevo in pubblico ma era veramente eccitante, lei succhiava benissimo e io dopo un po esposi nella sua bocca, mi guardo e buttò tutto giu, ci siamo salutati e sinceramente non le ho chiesto neanche come si chiamava.
Soddisfatto dell’avventura vado alla ricerca dei mie amici e vi dirò li ho incontrati dopo tre ore che ci eravamo persi, al ritrovo urla feste risate e bere, io non avevo detto niente a nessuno di cio che mi era accaduto, ma ad un certo punto vedo fabio che ci prova con lei, la ragazza del pompino. strano che fabio non insiste, allora vado da lui e gli dico di continuare a provarci e lui mi risponde che tanto non ci stava aio dissi”Fabio ti fidi di me?”lui rispose si e lo invitai di nuovo ad andare all’attacco, ma lui disse che era una perdita di tempo allora io gli sussurrai”mi ha appana suchhiato l’uccello ed è anche brava”mi sorrise e si fiondo sulla preda. per ore ha provato a dargli anche solo un bacio ma lei niente, quando lo vedo tornare con la faccia sorridente e mi dice”Con me non ci sta, ma se vieni anche tu si”non ci credevo e sinceramente non avevo tanta voglia ero stanco, un po di tregua pietagli dissi”seè cosi andiamo”andando in un posto appartato io ho fatto retro e li ho lasciati soli, ma dopo una decina di minuti torna fabio con la faccia triste”allora?gia fatto?”e lui “no, non vuole”!ok andiamo ecco ancora una volta appartati, in poco lei era china con l’uccello di fabio in bocca, io preso un preservativo dalla tasca di fabio le ho abbassato nuovamente i parntaloni e ho iniziato a giocare con i suoi buchetti, infilavo un dito nella fighetta e uno nel bel culo e intanto leccavo per umidificare bene, lei li davanti era accanita su fabio e dietro sculettava dall’eccitazione;dissi a fabio “cosa ti avevo detto succhia bene?”lui annuì, io prima la penetrai nella fighetta bagmnata per fale provare un po di picerepoi piano lo infilai nel suo culo pieno di voglia e li la colpivo con violenza doveva arrivargli in gola ed è venuta per ben tre volte quando dopo una buona mezz’oretta mi ha chiesto pietà voleva il cambio, allora adesso ero io davanti con lei che nascondeva tutti i miei 20, 5cm di pene in gola e non capivo niente, sovrastato da brividi che potrei definire orgasmi.
Vidi Fabio che si rivestiva e non era venuto, era stanco confessandomi che lo aveva fatto gia un paio di volte prima di uscire di casa, ovviamente con la sua donna, smisi anche io anche se stavo bene li con il pisello al caldo ma effettivamente nevicava e il freddo si faceva sentire. Saluttammo la nostra amica e ci dirigemmo verso l’auto erano ormai le 5, 50 del mattino e a pochi minuti chiudevano la festac’erano gli altri che aspettavano ci siamo fatti un po di risate e poi dritti verso casa.
Nel primo pomeriggio viene a trovarmi a casa mia la mia ragazza di allora, non era un bel periodo per noi dopo quasi 3 anni c’era un po di crisi, ma fa niente, abbiamo parlato un po e le ho chiesto di venire con noi al carnevale, anche se speravo mi dicesse di no, e quella fu propio la risposta, dentro di me c’era una festa esultavano anche i globuli rossi fremevo nell’andare da solo. Tra una parola e l’altra lei piano mi inizio a toccare passando le sue dolci mani sulla mia pelle, accarezzandomi e facendo eccitare i miei capezzoli con la lingua calda che ad un tratto scese sempre piu in basso soffermandosi un po sulla mia pancia, io ero pieno di brividi, lei mi guardava e mi coccolava quando ad un tratto infilo le mai sotto i miei slip dalla parte delle gambe e con delicatezza giocava con le mie palle, ecco in un attimo era con il mio uccello tra le mani che lo accompagnavano alla bocca e leccando e muovendo bene il tutto in pochi minuti ero esploso di piacere, appagato si si… le cose non andavano bene ma l’amore era stupendo. ancora coccole carezze baci e parole, tante parole, quando ancora eccitata da quello che aveva fatto mi dice “ho ancora voglia di te e poi sarai sazio, almeno stasera non mi tradisci…”la presi e la misi sdraiata ele mie mani sembravano seta su un corpo appena uscito dalla doccia, la baciai e friorai con la lingua il suo clitoride che pulsava di piacere, umido e caldo per poi penetrarla con un fallo dalle dimensioni eccellenti, girala, mettila sopra di te falla voltare e da dietro affonda per farle provare piacere…boom lei e io l’ho seguita, a quel punto si poteva solo dormire.
Ormai erano le 7 e mi dovevo preparare, lei mi ha salutato e mi ha raccomandato di fare il bravo, io ero consapevole di bere e divertirmi, ma mai mi sarei aspettato una sera cosi. Non avevo ancora deciso il vestito, come al solito quello che trovo metto, ma ero gia avanti, avevo comprato una parrucca in gomma verde, allora mi è venuto in mente come era vestito uno dei cantanti dei cartoon, ve la ricordate la canzone stupida che fa i-o u…va be non importa, alla fine avevo creato un vestito in breve:parrucca verde, giacca cerata gialla pantaloni chiari e stivali gialli. non vi descrivo gli altri come erano vestiti…Fabio da puttanone, fra da motociclista simone da pugile e altri con vestiti semplici, ovviamente abbiamo travasato i coktel fatti da me in bottigli di plastica per poter superare la dogana, gli svizzeri non perdonano, eccoci al confine, superata la barriera abbiamo iniziato a bere cuba, vodkalemon e altre schifezze. dopo circa mezz’ora siamo incollonnati per parcheggiare e gia si vedono ragazzi e ragazze brilii andare verso l’entata, si salutano, ridono, si fanno gli scherzi…parcheggiata l’auto di simone abbiamo allestito il cofano della macchina come bancone e giu a bere, è si non puoi potare alcool dendro lo devi comprare li, tutti brilli ci avviamo per enteare ragazze vestite da conigniette, chi da porno diva, chi con solo un accapatoio e sotto un piccolissimo slip, …, il tempo di entra re ein 5 minuti mi sono distaccato dagli altri, li avrei ritrovati in poche ore, tiro fuori una sigaretta e, ”cazzo ho lasciato l’accendino in macchina!!”ecco una ragazza che fuma, ”scusa mi fai accendere gentilmente?”e lei “si, tieni”io”grazie”e a quella risposta lei ha notato il mio pircing sulla lingua, e con uno sguardo accattivante mi ha detto”bello, non ho mai provato a baciare un ragazzo con un pircing”, ho colto la palla al balzo, ”allora prova!”dopo un po di baci e slinguazzate ci siamo spostati, mettendoci in un prato appoggiati ad una roccia li tanta gente veniva a pisciare e quelli sopra appoggiati alla ringhiera fumavano e guardavano in basso.
Ho iniziato a toccare le sue tette gigantesche portandolr alla mia bocca e mentre le ciucciavo tuttele mani si infilavano nei panta-jazz neri, li ad un tratto mi sono fermato percè non trovando peli l’ho guardata per vedere se non fosse una ragazzina, ma no aveva 28 anni e io solo 21 allora li ho tolto la mano e abbassando i suoi pantaloni ho iniziato a leccarla, lei gemeva e urlava fregandosene della tanta gente che ci guardava, e li che si inginochhiò davanti a me e dopo avermi calato i miei pantaloni mi succhiò l’uccello quasi da farmi svenire, era bello vedere che tutta quella gente mi guaradava con invidia e con il sorriso, non era la prima volta che lo facevo in pubblico ma era veramente eccitante, lei succhiava benissimo e io dopo un po esposi nella sua bocca, mi guardo e buttò tutto giu, ci siamo salutati e sinceramente non le ho chiesto neanche come si chiamava.
Soddisfatto dell’avventura vado alla ricerca dei mie amici e vi dirò li ho incontrati dopo tre ore che ci eravamo persi, al ritrovo urla feste risate e bere, io non avevo detto niente a nessuno di cio che mi era accaduto, ma ad un certo punto vedo fabio che ci prova con lei, la ragazza del pompino. strano che fabio non insiste, allora vado da lui e gli dico di continuare a provarci e lui mi risponde che tanto non ci stava aio dissi”Fabio ti fidi di me?”lui rispose si e lo invitai di nuovo ad andare all’attacco, ma lui disse che era una perdita di tempo allora io gli sussurrai”mi ha appana suchhiato l’uccello ed è anche brava”mi sorrise e si fiondo sulla preda. per ore ha provato a dargli anche solo un bacio ma lei niente, quando lo vedo tornare con la faccia sorridente e mi dice”Con me non ci sta, ma se vieni anche tu si”non ci credevo e sinceramente non avevo tanta voglia ero stanco, un po di tregua pietagli dissi”seè cosi andiamo”andando in un posto appartato io ho fatto retro e li ho lasciati soli, ma dopo una decina di minuti torna fabio con la faccia triste”allora?gia fatto?”e lui “no, non vuole”!ok andiamo ecco ancora una volta appartati, in poco lei era china con l’uccello di fabio in bocca, io preso un preservativo dalla tasca di fabio le ho abbassato nuovamente i parntaloni e ho iniziato a giocare con i suoi buchetti, infilavo un dito nella fighetta e uno nel bel culo e intanto leccavo per umidificare bene, lei li davanti era accanita su fabio e dietro sculettava dall’eccitazione;dissi a fabio “cosa ti avevo detto succhia bene?”lui annuì, io prima la penetrai nella fighetta bagmnata per fale provare un po di picerepoi piano lo infilai nel suo culo pieno di voglia e li la colpivo con violenza doveva arrivargli in gola ed è venuta per ben tre volte quando dopo una buona mezz’oretta mi ha chiesto pietà voleva il cambio, allora adesso ero io davanti con lei che nascondeva tutti i miei 20, 5cm di pene in gola e non capivo niente, sovrastato da brividi che potrei definire orgasmi.
Vidi Fabio che si rivestiva e non era venuto, era stanco confessandomi che lo aveva fatto gia un paio di volte prima di uscire di casa, ovviamente con la sua donna, smisi anche io anche se stavo bene li con il pisello al caldo ma effettivamente nevicava e il freddo si faceva sentire. Saluttammo la nostra amica e ci dirigemmo verso l’auto erano ormai le 5, 50 del mattino e a pochi minuti chiudevano la festac’erano gli altri che aspettavano ci siamo fatti un po di risate e poi dritti verso casa.
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