Il figlio segue le orme del padre.
di
rambaudo
genere
trio
Seguire le orme del padre. Farmacisti, notai, gestori di stabilimenti balneari, sono alcuni esempi dove le stesse attività si tramandano da padri in figli. Il paragone non è dei migliori ma quando mi accorsi che a mio padre piaceva veder scopare mamma con altri, immaginavo ardentemente di proseguire sulla stessa strada. Solo al pensiero mi eccitavo masturbandomi piacevolmente.
Loro se ne erano accorti che sapevo di questo loro vizietto e quasi non lo nascondevano più. Mamma ormai disinibita, esibizionista al massimo, si mostrava deliziosamente a tutti sotto l’impulso di papà. Era un godere straordinario. Per me era il massimo perché diverse volte avevo visto di sfuggita mamma a gambe allargate che scopava con qualcuno, e questo mi incitava a farmi delle favolose seghe.
Avevo avuto anche la possibilità di scrutare papà che si segava mentre William scopava con mamma. Letizia, la sorella di mamma spesso e volentieri stava a casa nostra attratta fortemente dal sistema in uso ed approfittava insieme a mamma di prendere la sua parte. Una sera non so per quale motivo, zia Letizia restò a dormire da noi. Quella sera venne anche William a cena e portò un amico. Era di venerdì, non ci volle molto a capire la situazione. Nella mia camera tramortito da sospiri, gemiti e urla fui sopraffatto dal sonno. Fui svegliato da movimenti del mio letto e tramite la luce del corridoio riconobbi zia Letizia che si intrufolava nel mio letto.
Non sapevo se far finta di dormire o svegliarmi completamente, fu lei a togliermi dal dilemma. “Fammi spazio che nel letto in camera non ci stiamo” Aveva qualcosa addosso non sapevo se era una vestaglia od altro. Le gambe erano nude e questo fu sufficiente a farmi avere una erezione “Che vuoi scopare con la zia”? “Scusami ma non so che fare” Intanto mi girai verso di lei cercando di farle sentire il duro del cazzo sulla figa. “E’ duro il tuo pisellino, fammi sentire”.
In una frazione di secondo appena la sua mano toccò il cazzo un fiotto di sborra la investì. “Fai come tuo padre? Avete la sborrata facile. Beh ora dormiamo” Scaricato sessualmente io, lei più di me per quanto avevano fatto in camera, ci addormentammo. Ormai in quella casa non c’erano più limiti alla trasgressione. Al risveglio ci alzammo per fare colazione ed in cucina trovammo Mamma seminuda, papà e William seduti vicini che dialogavano. Mamma preparava la colazione aiutata da zia Letizia. Mamma a William lo chiamava -amore- e l’insistenza per farlo restare a pranzo fu tanta anche da parte di papà. La zia Letizia per fare colazione si mise seduta sulle gambe di William e lo baciava sulle labbra. Mamma invece seduta sulle gambe di papà. Comunque mi ripromettevo di fare lo stesso tipo di vita che aveva instaurato mio padre naturalmente ci vuole la donna adatta. Mi auguravo di trovarla fortemente. Vivere in continua eccitazione, vivere per il sesso coinvolgendo alcuni amici.
Loro se ne erano accorti che sapevo di questo loro vizietto e quasi non lo nascondevano più. Mamma ormai disinibita, esibizionista al massimo, si mostrava deliziosamente a tutti sotto l’impulso di papà. Era un godere straordinario. Per me era il massimo perché diverse volte avevo visto di sfuggita mamma a gambe allargate che scopava con qualcuno, e questo mi incitava a farmi delle favolose seghe.
Avevo avuto anche la possibilità di scrutare papà che si segava mentre William scopava con mamma. Letizia, la sorella di mamma spesso e volentieri stava a casa nostra attratta fortemente dal sistema in uso ed approfittava insieme a mamma di prendere la sua parte. Una sera non so per quale motivo, zia Letizia restò a dormire da noi. Quella sera venne anche William a cena e portò un amico. Era di venerdì, non ci volle molto a capire la situazione. Nella mia camera tramortito da sospiri, gemiti e urla fui sopraffatto dal sonno. Fui svegliato da movimenti del mio letto e tramite la luce del corridoio riconobbi zia Letizia che si intrufolava nel mio letto.
Non sapevo se far finta di dormire o svegliarmi completamente, fu lei a togliermi dal dilemma. “Fammi spazio che nel letto in camera non ci stiamo” Aveva qualcosa addosso non sapevo se era una vestaglia od altro. Le gambe erano nude e questo fu sufficiente a farmi avere una erezione “Che vuoi scopare con la zia”? “Scusami ma non so che fare” Intanto mi girai verso di lei cercando di farle sentire il duro del cazzo sulla figa. “E’ duro il tuo pisellino, fammi sentire”.
In una frazione di secondo appena la sua mano toccò il cazzo un fiotto di sborra la investì. “Fai come tuo padre? Avete la sborrata facile. Beh ora dormiamo” Scaricato sessualmente io, lei più di me per quanto avevano fatto in camera, ci addormentammo. Ormai in quella casa non c’erano più limiti alla trasgressione. Al risveglio ci alzammo per fare colazione ed in cucina trovammo Mamma seminuda, papà e William seduti vicini che dialogavano. Mamma preparava la colazione aiutata da zia Letizia. Mamma a William lo chiamava -amore- e l’insistenza per farlo restare a pranzo fu tanta anche da parte di papà. La zia Letizia per fare colazione si mise seduta sulle gambe di William e lo baciava sulle labbra. Mamma invece seduta sulle gambe di papà. Comunque mi ripromettevo di fare lo stesso tipo di vita che aveva instaurato mio padre naturalmente ci vuole la donna adatta. Mi auguravo di trovarla fortemente. Vivere in continua eccitazione, vivere per il sesso coinvolgendo alcuni amici.
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