La collega? No ancora la moglie…. Parte 2
di
Ottavio
genere
etero
Erano anni che non ci vedevamo…
Dopo quell’incontro fortuito al bar, saranno passati almeno tre mei prima di incontrarci nuovamente.
L’ho cercato in tutti i posti, a tutte le ore, nel suo ufficio ma non ero mai riuscito a rivederla…
Improvvisamente un pomeriggio la rivedo al bar…
Camice bianco aperto, camicia blu appena aperto su due meravigliose tette, pantalone ghiaccio e scarpa con un tacco 8 cm, per me bellissima, sensuale e il mio cazzo subito si sveglia…
Ci salutiamo, ci abbracciamo e ci guardiamo negli occhi, le avrei voluto dire e fare tutto ma non ho potuto farlo per via delle persone presenti nel bar e che ci conoscevano.
Riesco a farle scivolare un mio bigliettino da visita nella tasca del camice con la speranza che lo legga e mi chiami.
Passano alcuni giorni e finalmente ricevo la telefonata che desideravo! Era lei, si Carlotta. Sconvolto, eccitato dalla sua voce, le chiedo dove fosse e quando l’avrei potuta incontrare ma lei mi schernisce, mi deride, mi illude e mi saluta ridendo…
Il giorno dopo mi invia un messaggio da un cellulare con la foto del suo viso, la provo a richiamare ma era irraggiungibile.
Quella notte mi invia un altro sms e mi chiede di non cercarla e che sarà lei a farsi sentire e che se ci potrà essere una minima possibilità di incontro, questa è legata alla mia incondizionata obbedienza cioè all’attesa di un suo messaggio o di una telefonata e che ogni mio messaggio o tentativo di contattarla non avrebbe fatto altro che rimandare o addirittura negare la possibilità di un ipotetico ed eventuale incontro…
Passano i giorni e lei con una cadenza che decideva solo lei, inizia a inviarmi dei selfie, un particolare delle sue labbra, dei suoi occhi, delle sue scarpe ecc…
Io ero sempre con il telefonino in mano, in attesa di una sua foto e appena la ricevo il mio lui diventava grosso e dovevo ricorrere ad una sontuosa sega per farlo rilassare.
Mia moglie, in questo periodo, era strana, mi provocava molto, aveva cambiato tutta la lingerie, sempre molto attenta da sempre su questo argomento, aveva iniziato ad usare sempre calze autoreggenti, reggiseni a balconcino, perizomi neri, bianchi di pizzo, trasparenti e spesso quando io mi avvicinavo (cioè ogni sera) mi si negava dopo avermi fatto sbavare girando mezza nuda in casa.
Una mattina ero intento a farmi la barba quando entra in bagno per farsi la doccia ed io la guardavo dallo specchio… inizia ad insaponarsi e si tocca la figa di striscio e mi fa venire duro il cazzo. Mi chiama e mi chiede se avessi piacere a vedere la sua figa completamente depilata.
Mi giro e le dico certo!! E allora mi dice visto che sei con il rasoio in mano vieni a farmi la figa dai!! Il suo era un tono imperioso e nello stesso tempo voglioso. Mi precipito verso la doccia ma mi prima di farmi entrare mi chiede di spogliarmi, lo faccio subito e lei vede il mio cazzo duro e pronto.
Allora mi chiede di prendere della schiuma da barba e di consegnarle il rasoio, cosa che faccio immediatamente e lei inizia a spargersi la schiuma sul mio cazzo e le mie palle e mi ordina di sedermi che mi vuole depilare e poi farò la stessa cosa a lei.
Ero eccitatissimo, lei mi passava con maestria meglio di un barbiere la lama del rasoio su tutte le mie parti intime, mi rasa i peli del pube e con la scusa mi stringe forte il cazzo tra le sue mani e mi sega ogni tanto e poi mi fai peli sulle palle e sul culo.
Il mio cazzo la voleva scopare ma lei non voleva, accettava solo che le toccassi i capezzoli divenuti duri e lunghi e tutto questo mi eccitava sempre di più… prese allora a lavarmi per vedere come fosse venuta la sua opera, ogni tanto trovava un pelo e lo tagliava mentre mi toccava le palle, il culo e sempre in maniera lenta e profonda scappellandolo per bene il mio bel cazzo che sembrava ancora più lungo e grosso dopo averlo depilato.
Nel frattempo ero in piedi e lei si piegò ed inizio un pompino di quelli da porno film, se lo fece arrivare sino in gola e dopo qualche su e giù le sborrai il mio seme caldo e dolce nella sua bocca ma era talmente tanto che ne uscì un po' dalla sua bocca e sul seno ed io subito glielo leccai per poi sputarglielo nella sua bocca…
In quel momento lei mi chiese di depilarla ma prima di farlo inizia a toccarle la figa, era bagnatissima, eccitata sentivo che aveva voglia di venire e così le infilai due dita e inizia a toccarla le roteavo le dita dentro e poi le strusciavo sul clitoride sentivo che voleva godere e così iniziai a sfondarle la figa con dolcezza e intensità sempre crescente lei apri le gambe e la bocca e dopo poco i suoi umori uscirono dalla sua figa e bagnarono la mia mano mentre lei mi tirava e martoriava i miei capezzoli gemendo come una troia.
Mi abbraccio, mi baciò e mi chiese di depilarla per bene.
Presi la schiuma il pennello, il rasoio e iniziai dapprima a bagnarle il pelo e poi dopo averlo accorciato con le forbici, mi inginocchiai a raderla, fu molto bello… perché? Avevo la sua figa all’altezza della mia faccia, le toccavo le grandi labbra e il clitoride che si drizzò tutto e sentivo il suo respiro sempre più ansimante, ogni tanto con la scusa di depilarla meglio, le infilavo due dita nella figa che era un lago e il mio cazzo era tornato in tiro, arrivo il momento di depilarle il buco del culo, la feci mettere alla pecorina e le insaponai il culo facendolo diventare una nuvola bianca e approfittai per metterle un dito nel culo che all’inizio la turbo, poi le piacque e poi la fece irritare perché lei non lo voleva se non quando lo diceva lei!! Mi scusai dicendole che non vedevo il buco per via della schiuma e che l’unica maniera era quella, la convinsi e le rimisi il dito nel culo.
Finito il lavoro, lei era più eccitata di me, le lavai il monte di Venere, le labbra, il clitoride, il perineo e il buco del culo dapprima con l’acqua e poi con la mia lingua, la leccai tutta, era eccitante sentire la sua bella e fresca carne sulla mia lingua, nella mia bocca dopo pochissimo venne scuotendosi tutta e gridando per la felicità e contentezza, mi disse che era la prima volta in cui le leccavano la figa in piedi e veniva così copiosamente.
E così la presi in braccio e la impalai, la sua figa era un lago entrava tutto sino ai coglioni che sbattevano contro la sua pelle liscia ed era tutto un eccitamento, anch’io non ero molto lucido, mi sembrava di essere in un film, mi sentivo il fratello di Rocco S., il famoso attore…, la girai e la misi a pecorina, volevo il suo culo ma avevo paura di un suo rifiuto e allora iniziai a leccarla il perineo e il culo ero estasiato e sentivo come lei gemeva e la voglia che avesse di penderlo così dopo averle infilato la lingua in quella bellissima e stretta rosetta, puntai il mio cazzo duro contro di lei.
Lentamente si rilassò e con le mani si allargò bene le chiappe per favorire la mia penetrazione che avvenne con lentezza per gustarmi questo culo e perché sentire le palle che sbattevano sulla figa depilata mi procurava un’eccitazione pazzesca, volevo solo che tutto questo durasse il più possibile, sentivo il suo culo dilatarsi centimetro dopo centimetro quando la penetravo e lei per sentirsi sempre più piena e troia si era infilata due dite nella figa che urtavano contro il mio cazzo e ci procuravano un piacere stratosferico e dopo poco godemmo insieme in un unico grido di liberazione, si girò verso di me e mi disse hai visto come sono stata brava? Non te lo saresti mai aspettato da me, vero?
La prossima volta se mai ce ne sarà un’altra mi chiederai di smettere...
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