Rapporti di servizio
di
Cesarone
genere
gay
Mi chiamo Cesare e sono un autista dei pullman. Ho 35 anni, fisico asciutto e ben definito da 17 anni di calisthenics, molti capelli mori, occhi di un colore castano intenso, pochi peli sparsi tra petto e addome nella zona dell'ombelico che fortunatamente mi evita di ricorrere all'aiuto dell'estetista per la ceretta, come fanno molti miei compagni di palestra, anzi reputo la mia peluria anche abbastanza virile e sexy. Lavoro presso una azienda che effettua servizi di trasporto pubblico e spesso capita di fare la notte: dormire fuori e rientrare il giorno dopo.
Una di queste notti, nel periodo estivo, è capitato che l'hotel di Taormina presso cui la nostra azienda si appoggia, aveva tutte le camere esaurite a causa di un boom di prenotazioni e a me e Giovanni (il mio collega che fa da guida turistica) è stato detto: "abbiamo una sola camera doppia disponibile, se volete possiamo dare a uno di voi questa camera e all'altro diamo la possibilità di affittare a carico nostro una camera in un b&b che dista a 6km da qui, è l'unica struttura rimasta ad avere una camera disponibile". Questa ipotesi comportava non pochi disagi perché uno dei due doveva allontanarsi parecchio e quindi il giorno dopo doveva svegliarsi molto prima per arrivare in orario.
A quel punto Giovanni disse "guardi, che se per il collega non è un problema, io non ho alcun problema a condividere la camera con lui, fortunatamente siamo entrambi uomini e i letti sono 2".
Io tentennai, perché sono abituato a dormire completamente nudo, soprattutto in estate, ma visto che l'alternativa più vicina era a 6 km e Giovanni aveva fatto questa proposta, avrebbe significato che o mi allontanavo io o dovevo soccombere per una volta e tenermi almeno un paio di pantaloncini addosso. Non era conveniente spostarmi di 6km, quindi accettai.
Giovanni è un uomo di 46 anni, separato dalla moglie, che ha una vena critica verso le donne e soprattutto verso le mogli. Per lui le donne sono carne e gli vanno bene solo quando se le scopa (o almeno questo da credere in base ai suoi racconti che spesso trovo abbastanza fantasiosi).
Saliti in camera abbiamo fatto a turno una doccia e ci siamo messi a letto.
Non ho potuto prendere sonno perché non ero abituato a dormire con mutande e pantaloncini, e mi giravo e rigiravo sul letto facendo un casino assurdo al punto che Giovanni mi chiese se stavo bene "Oh Cesare! Ma che hai?".
- "Si Giovanni, tranquillo. È che sono abituato a dormire nudo e il fatto stesso di essere in mutande e pantaloncini mi fa sentire troppo fasciato e sto scomodo... Il tempo di trovare una posizione comoda e di prendere sonno e mi fermo. Mi dispiace disturbarti, scusami!".
- "Se il problema è questo perché non ti metti nudo? Fisicato come sei, che stai più ore in palestra che a fare qualsiasi altra cosa, non dirmi che ti fai problemi a stare nudo davanti ad un altro uomo! Non usi lo spogliatoio?"
- "Assolutamente! Infatti nessun problema per me... Credevo fosse un problema per te e volevo evitare, ma se me lo dici tu, non posso che ringraziare!"
Così mi sono tolto in un colpo mutande e pantaloncini e li tirai lontano. Avevo la luce del mio comodino accesa e Giovanni mi fissò le parti intime per un attimo. Poi disse "io non lo faccio perché a confronto con te faccio brutta figura! Come cazzo è possibile avere un cazzo e due palle così grossi? Porca buttana, da moscio l'hai più grande del mio quando è in piena erezione!"
Seguì una risata da parte di entrambi.
Dopo poco mi disse "dimmi un po'... Com'è vivere con una bestia così ingombrante?"
- "Non so rispondere, per me è normale così, essendo il mio ahahah"
- "Fidati che non c'è nulla normale, sei un fottuto superdotato"
A quel punto gli risposi "ma dimmi una cosa... Da quando ti sei separato spacchi fighe in ogni dove, e semplicemente vedendomi nudo e moscio ti stai incuriosendo particolarmente. Non è che per caso ti è bastato solo guardarmi il cazzo per farti cambiare sponda?"
- "Che c'entra... Sfido qualsiasi uomo a non farsi domande, non farsi venire complessi di inferiorità e non essere curioso nel vedere un cazzo così grande, soprattutto se è una persona con cui si ha confidenza e si possono fare domande!".
A quel punto, sicuro che con tutte quelle domande lui stava semplicemente scherzando e giocando sul fatto che io ero nudo, gli dissi "alle tue domande non so dare una risposta perché per me è normale convivere con questo pisello: toccarlo, pisciare, scopare... Se sei curioso vieni e toccalo così ti dai una risposta concreta".
Io scherzavo, non credevo lo avesse fatto realmente. Giovanni si alzò dal suo letto, si mise seduto sul mio letto e prese il mio cazzo moscio in mano.
"È strano toccare un caszo grosso come il mio quando è di marmo, ma sentirlo morbido al tatto... Chissà quanto ti diventa quando ce l'hai duro."
- "23 cm in erezione, pochi istanti prima di sborrare arriva a 23,5cm e la cappella si dilata. A quel punto significa che non posso più trattenermi e di lì a poco sborro. Per il resto hai già il mio cazzo in mano e ti stai dando delle risposte. Ora staccati perché sto sentendo che mi sta iniziando a diventare Barzotto e se arriviamo a quel punto mi viene voglia di sborrare. Già è strano stare nudo davanti a te che tieni il mio cazzo in mano. Farti vedere pure come sborro mi sembra eccessivo ahah".
Giovanni, a che teneva la presa sul mio cazzo con mano ferma, dopo quelle parole iniziò a massaggiarmi per benino e io sentivo il mio pene che iniziava a spingere e gonfiare.
Ben presto avevo una erezione incredibile e Giovanni si soffermò ad ammirare le vene in evidenza.
- "Giovanni, per come fai sembra che non hai un cazzo tra le gambe".
- "Cesare, il mio cazzo non è così venato. Credo che voglio andare avanti. Non solo voglio vederti sborrare. Voglio proprio provarlo!"
Così si avvicinò la faccia al mio cazzo e se lo prese in bocca. Mentre pompava ogni tanto si staccava e mi masturbava, per poi riprendere a spompinarmi.
- "Scusami se non sono molto bravo, è la prima volta!"
- "Giová non ci crede nessuno che per te è la prima volta... Mi stai regalando il pompino più bello della storia".
A quel punto gli presi la testa dalla nuca e lo guidavo nei movimenti.
In una decida di minuti da quando iniziò a spompinarmi, venni copiosamente dentro la sua bocca e lui fu bravo a succhiarmi tutto fino all'ultima gocciolina. Ingoiò.
Soddisfatto del suo operato, dopo un paio di minuti, mi ammirava il cazzo ancora in tiro e mi disse "io a quest'ora lo avrei già tutto moscio, te sembra che ancora non sei venuto.".
- "A dire il vero io sono capace di mantenere l'erezione per una seconda sborrata consecutiva. Ma ora devo farti diventare ufficialmente frocio!". Ho preso un preservativo dal mio portafoglio che tengo per una eventuale scopata con delle ragazze di cui ho i contatti nei vari posti in cui dormo, lo presi di peso e lui, senza opporre nessuna resistenza, si fece abbassare pantaloncini e mutande. Lo scopai forte, era realmente vergine, si capiva che il suo culo non aveva mai preso in cazzo prima.
Allora pensai che era vero che per lui era la prima volta. E anche per me era la prima volta con un uomo.
Ma in fin dei conti quella notte lui non era un vero uomo, ma la mia puttana. Sotto i miei colpi lui venne copiosamente. Poi venni anch'io dentro di lui.
- "Allora? Ti sei dato le risposte alle domande che avevi?"
- "Assolutamente si. Continua a piacermi la figa, ma anche il tuo cazzo. Solo il tuo. Quando vorrai io sarò la tua puttana!".
Ed ecco questo è il racconto di come sono andate le cose e come Giovanni diventò la mia puttana quella sera, e da allora quando nelle varie dormite le ragazze con cui sto non sono disponibili e lui è con me in servizio, lui è ben lieto di tornare ad essere la mia puttanella.
Una di queste notti, nel periodo estivo, è capitato che l'hotel di Taormina presso cui la nostra azienda si appoggia, aveva tutte le camere esaurite a causa di un boom di prenotazioni e a me e Giovanni (il mio collega che fa da guida turistica) è stato detto: "abbiamo una sola camera doppia disponibile, se volete possiamo dare a uno di voi questa camera e all'altro diamo la possibilità di affittare a carico nostro una camera in un b&b che dista a 6km da qui, è l'unica struttura rimasta ad avere una camera disponibile". Questa ipotesi comportava non pochi disagi perché uno dei due doveva allontanarsi parecchio e quindi il giorno dopo doveva svegliarsi molto prima per arrivare in orario.
A quel punto Giovanni disse "guardi, che se per il collega non è un problema, io non ho alcun problema a condividere la camera con lui, fortunatamente siamo entrambi uomini e i letti sono 2".
Io tentennai, perché sono abituato a dormire completamente nudo, soprattutto in estate, ma visto che l'alternativa più vicina era a 6 km e Giovanni aveva fatto questa proposta, avrebbe significato che o mi allontanavo io o dovevo soccombere per una volta e tenermi almeno un paio di pantaloncini addosso. Non era conveniente spostarmi di 6km, quindi accettai.
Giovanni è un uomo di 46 anni, separato dalla moglie, che ha una vena critica verso le donne e soprattutto verso le mogli. Per lui le donne sono carne e gli vanno bene solo quando se le scopa (o almeno questo da credere in base ai suoi racconti che spesso trovo abbastanza fantasiosi).
Saliti in camera abbiamo fatto a turno una doccia e ci siamo messi a letto.
Non ho potuto prendere sonno perché non ero abituato a dormire con mutande e pantaloncini, e mi giravo e rigiravo sul letto facendo un casino assurdo al punto che Giovanni mi chiese se stavo bene "Oh Cesare! Ma che hai?".
- "Si Giovanni, tranquillo. È che sono abituato a dormire nudo e il fatto stesso di essere in mutande e pantaloncini mi fa sentire troppo fasciato e sto scomodo... Il tempo di trovare una posizione comoda e di prendere sonno e mi fermo. Mi dispiace disturbarti, scusami!".
- "Se il problema è questo perché non ti metti nudo? Fisicato come sei, che stai più ore in palestra che a fare qualsiasi altra cosa, non dirmi che ti fai problemi a stare nudo davanti ad un altro uomo! Non usi lo spogliatoio?"
- "Assolutamente! Infatti nessun problema per me... Credevo fosse un problema per te e volevo evitare, ma se me lo dici tu, non posso che ringraziare!"
Così mi sono tolto in un colpo mutande e pantaloncini e li tirai lontano. Avevo la luce del mio comodino accesa e Giovanni mi fissò le parti intime per un attimo. Poi disse "io non lo faccio perché a confronto con te faccio brutta figura! Come cazzo è possibile avere un cazzo e due palle così grossi? Porca buttana, da moscio l'hai più grande del mio quando è in piena erezione!"
Seguì una risata da parte di entrambi.
Dopo poco mi disse "dimmi un po'... Com'è vivere con una bestia così ingombrante?"
- "Non so rispondere, per me è normale così, essendo il mio ahahah"
- "Fidati che non c'è nulla normale, sei un fottuto superdotato"
A quel punto gli risposi "ma dimmi una cosa... Da quando ti sei separato spacchi fighe in ogni dove, e semplicemente vedendomi nudo e moscio ti stai incuriosendo particolarmente. Non è che per caso ti è bastato solo guardarmi il cazzo per farti cambiare sponda?"
- "Che c'entra... Sfido qualsiasi uomo a non farsi domande, non farsi venire complessi di inferiorità e non essere curioso nel vedere un cazzo così grande, soprattutto se è una persona con cui si ha confidenza e si possono fare domande!".
A quel punto, sicuro che con tutte quelle domande lui stava semplicemente scherzando e giocando sul fatto che io ero nudo, gli dissi "alle tue domande non so dare una risposta perché per me è normale convivere con questo pisello: toccarlo, pisciare, scopare... Se sei curioso vieni e toccalo così ti dai una risposta concreta".
Io scherzavo, non credevo lo avesse fatto realmente. Giovanni si alzò dal suo letto, si mise seduto sul mio letto e prese il mio cazzo moscio in mano.
"È strano toccare un caszo grosso come il mio quando è di marmo, ma sentirlo morbido al tatto... Chissà quanto ti diventa quando ce l'hai duro."
- "23 cm in erezione, pochi istanti prima di sborrare arriva a 23,5cm e la cappella si dilata. A quel punto significa che non posso più trattenermi e di lì a poco sborro. Per il resto hai già il mio cazzo in mano e ti stai dando delle risposte. Ora staccati perché sto sentendo che mi sta iniziando a diventare Barzotto e se arriviamo a quel punto mi viene voglia di sborrare. Già è strano stare nudo davanti a te che tieni il mio cazzo in mano. Farti vedere pure come sborro mi sembra eccessivo ahah".
Giovanni, a che teneva la presa sul mio cazzo con mano ferma, dopo quelle parole iniziò a massaggiarmi per benino e io sentivo il mio pene che iniziava a spingere e gonfiare.
Ben presto avevo una erezione incredibile e Giovanni si soffermò ad ammirare le vene in evidenza.
- "Giovanni, per come fai sembra che non hai un cazzo tra le gambe".
- "Cesare, il mio cazzo non è così venato. Credo che voglio andare avanti. Non solo voglio vederti sborrare. Voglio proprio provarlo!"
Così si avvicinò la faccia al mio cazzo e se lo prese in bocca. Mentre pompava ogni tanto si staccava e mi masturbava, per poi riprendere a spompinarmi.
- "Scusami se non sono molto bravo, è la prima volta!"
- "Giová non ci crede nessuno che per te è la prima volta... Mi stai regalando il pompino più bello della storia".
A quel punto gli presi la testa dalla nuca e lo guidavo nei movimenti.
In una decida di minuti da quando iniziò a spompinarmi, venni copiosamente dentro la sua bocca e lui fu bravo a succhiarmi tutto fino all'ultima gocciolina. Ingoiò.
Soddisfatto del suo operato, dopo un paio di minuti, mi ammirava il cazzo ancora in tiro e mi disse "io a quest'ora lo avrei già tutto moscio, te sembra che ancora non sei venuto.".
- "A dire il vero io sono capace di mantenere l'erezione per una seconda sborrata consecutiva. Ma ora devo farti diventare ufficialmente frocio!". Ho preso un preservativo dal mio portafoglio che tengo per una eventuale scopata con delle ragazze di cui ho i contatti nei vari posti in cui dormo, lo presi di peso e lui, senza opporre nessuna resistenza, si fece abbassare pantaloncini e mutande. Lo scopai forte, era realmente vergine, si capiva che il suo culo non aveva mai preso in cazzo prima.
Allora pensai che era vero che per lui era la prima volta. E anche per me era la prima volta con un uomo.
Ma in fin dei conti quella notte lui non era un vero uomo, ma la mia puttana. Sotto i miei colpi lui venne copiosamente. Poi venni anch'io dentro di lui.
- "Allora? Ti sei dato le risposte alle domande che avevi?"
- "Assolutamente si. Continua a piacermi la figa, ma anche il tuo cazzo. Solo il tuo. Quando vorrai io sarò la tua puttana!".
Ed ecco questo è il racconto di come sono andate le cose e come Giovanni diventò la mia puttana quella sera, e da allora quando nelle varie dormite le ragazze con cui sto non sono disponibili e lui è con me in servizio, lui è ben lieto di tornare ad essere la mia puttanella.
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Commenti dei lettori al racconto erotico