La Piscina

di
genere
etero

Vorrei usufruire ancora una volta della gentilezza dei redattori del sito per dare alcune notizie.
Caro amico che mi leggi ripeto ancora una volta che non cerco nulla, ne incontri ne appuntamenti, desidero solo poter scrivere le mie avventure, i miei sogni e perché no?, anche le mie fantasie.
Mi sono diplomata presso un istituto ad indirizzo mercantile.
Da tre anni lavoro in Spagna e questo per colpa o grazie a mia sorella, che vive quì con la compagna della sua vita.
La cifra 80 non si riferisce al mio anno di nascita, ma ad un anno particolarmente bello per me.
Non sono sposata, ma ho un compagno, (ora chissà in quanto mi abbandoneranno).
Quando racconterò una fantasia o un sogno, lo dirò apertamente.
Mi sembra di aver esaudito tutte le domande che mi sono state fatte.
Ancora una cosa, grazie a tutti coloro che mi leggono.

Quella che pubblico oggi non è una avventura, ma una fantasia che dedico a te amico che stai leggendomi è il mio modo per ringraziarti.

Estate,domenica pomeriggio.
Io non volevo fare niente,solo sonnecchiare sulla sdraio, al bordo della piscina, colma d'acqua fresca, ma che non era un richiamo abbastanza forte.
Me ne stavo lì, nuda, immobile, lasciando che la mente rincorresse immagini piacevoli.
Tu sguazzavi nell'acqua cercando di farti raggiungere, senza riuscirci.
Avevi, cominciato a spruzzarmi piano.
Esitavo.
Anche questo faceva parte del gioco.
L'acqua, asciugando, lasciava piccoli aloni bianchi sulla mia pelle calda.
Eri uscito dall'acqua,sdraiandoti su di me.
Ormai non c'era motivo di rimandare,mi era venuta voglia di giocare.
Ti ho lasciato andare avanti, per poi raggiungerti, scendo la piccola scala all'indietro, tengo gli occhi chiusi per godere appieno il fresco che sta invadendomi.
Quando ancora non avevo toccato il fondo della piscina, mi sono sentita passare la lingua, calda e ruvida, dal clitoride al perineo.
Avevo fatto male ad aspettare così tanto a scendere in acqua.
I brividi caldi che salivano dal bacino, fino alle guance, avevano annullato il fresco impatto con l'acqua.
Non potevo resistere a lungo in quella posizione.
Lasciandomi andare contro di te, ero venuta a contatto con la tua asta già pronta.
Mi è bastato appoggiarmi al bordo e divaricare le gambe.
Subito un senso di pienezza mi ha riconciliata con il mondo.
Dondolando ritmicamente, immersi sino al petto, piacevolmente sorretti dall'acqua stiamo godendo reciprocamente.
Ci accarezziamo, piacere, serenità, eros crescente, tengo gli occhi chiusi e mi lascio cullare, mi hai girata, mi tieni per la vita, così che io possa abbracciarti i fianchi con le gambe, le spinte, ora decise, fanno uscire un po' d'acqua davanti a noi, la piacevolezza di quei momenti mi impedisce di pensare, mi porti in prossimità del bordo in modo da potermi accarezzare i seni, pizzicando i capezzoli, già induriti, procurandomi un piacere enorme.
I polpastrelli mi stanno accarezzando il contorno delle labbra, istintivamente schiudo la bocca per succhiarli, a mia volta, con la lingua,
Un lamento di piacere, le tue mani non giocavano piu' con i seni, mi sentivo abbandonata.
Baci alla base della nuca, lentamente mi hai stretto maggiormente.,avverto una durezza nuova farsi strada tra le gambe aperte nella posizione in cui mi trovo, nessuna resistenza quando, hai incominciato la ricerca del piacere, mi tieni saldamente contro il petto, mi scuoti leggermente, con colpi lenti e profondi, sei ancorato ai miei seni e continui a risalire dentro di me.
Tu impazzivi nel vedermi godere.
Il senso di pienezza, ora, era assoluto, il piacere, anche.
L’orgasmo ci travolge come il magma che esce dal vulcano.
Urliamo al cielo tutta la gioia.
Ci abbandoniamo esausti sul bordo.

Meglio mi svegli e cominci a lavorare-
Spero ti sia piaciuto questo modesto ringraziamento.
scritto il
2012-12-15
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