Al mare (parte 1)

di
genere
bisex

La Giulia. Vado con lei al mare in vacanza. Abbiamo 20 anni. Durante il giorno in spiaggia me la mangio con gli occhi per le sue tette e i suoi piedi. Ce l’ho sempre duro e non faccio niente per nasconderlo. Lei sembra non accorgersene. Mentre faccio la doccia lascio volutamente la porta un po’ aperta per vederla mezza nuda mentre mi faccio una sega. Al pomeriggio esco dalla doccia. Lei va a farla. Cerco di spiarla anche se non vedo nulla. Esce con l’accappatoio. Stende i piedi sulle mie gambe, proprio sopra il cazzo. Ce l’ho durissimo. Lei lo sente e comincia a strusciarceli sopra. Poi vedo che mi guarda. Si avvicina. Mi ficca la lingua in bocca. Limoniamo a bestia mentre mi porta la mano sulle sue tette nude bagnate… enormi… mmmh aah quanto sono morbide.. mi ci fiondo in mezzo a morderle e succhiarle i capezzoli durissimi. Ci denudiamo. La metto a novanta sul tavolo e trombiamo. Trombiamo. Ooh quanto trombiamo… tutto il pomeriggio per tutta la casa. La trapano nella figa bagnata e nel culo. Non le basta mai. È una Troia che urla per mangiarlo. Non ne ha mai preso uno così grosso. Viene almeno sette volte. La butto nel letto e la scopo a morte, glielo do tutto dentro da davanti. Poi alla finestra me la sfondo. Voglio che ci vedano, che la vedano con quelle tette enormi schiacciate alla finestra a godere. Poi trombiamo sul pavimento, in cucina, nella doccia. Nella doccia è meraviglioso. Sembriamo due animali che si violentano. Le sborro in bocca e in faccia per tutto il giorno. Alla sera restiamo nudi nell’ andare a letto. Ci addormentiamo devastati. Lei dorme con le tette venute ( mi ha fatto un pompino all’ultimo ) illuminate dalla luna che si riflette nel mare. Ci svegliamo incredibilmente carichi. Io apro gli occhi e la vista delle sue tette me lo fa drizzare subito. Oggi facciamo i porci in pubblico. Entrambi pantaloncini corti e canotta senza reggiseno. Entrambi niente mutande. Giriamo per il centro stuzzicandoci. Le tocco il culo per strada. Le piace. Ci sediamo a un bar. Di nascosto sotto il tavolo lo esco. È già caldissimo. Lei è in infradito. Vedo che se le toglie e sotto il tavolo mi allunga un piede. Le dita nude mi sfiorano la cappella. Sono calde anche loro. Ci gioco con le mani. Chiedo dov’è il bagno. Chiudiamo a chiave. Lei si siede sul water mentre le lecco i piedi già sudati.. mmmh ooh quanto sono buoni e morbidi. Le sue piante me lo circondano e lo fanno rizzare del tutto. Mi sego coi suoi piedi mentre si sditalina. Le inondo tutte le piante, il dorso e gli spazi tra le dita. Poi si rimette le infradito ed esce così, sporca di sborra nei piedi. Che porca, che troia fantastica. Mi fa impazzire. Anche lei trema sempre di piacere appena ci sfioriamo. Ci diamo la mano. Sporche dei nostri umori. E ci impiastricciamo per bene mentre camminiamo per il centro. Per l’ora di pranzo incontriamo Ale che sta con noi per il resto della vacanza. Lei sa che a me lui piace. Ci siamo già segati l’un l’altro e gli ho detto che avremmo fatto bordello al mare. Lei vuole scopare con entrambi perché anche a lei piace lui. E noi vogliamo lo stesso. Quindi si sa già tutto. Mangiamo fuori. Lui è stupendo. Passiamo metà del tempo a guardarci il pacco. Lo sappiamo e ammicchiamo da amici. Lei sbrodola di voglia. Si morde le labbra, accavalla le gambe, mi tocca i polpacci coi piedi. Al pomeriggio notiamo che nelle vicinanze esiste una spiaggia per nudisti. Mentre osserviamo il posto io incrocio lo sguardo di lui e di lei. Abbiamo già capito che domani ci devasteremo. Andiamo nella spiaggia vicino all’hotel. Un bagno. La doccia la faremo stasera. Ceniamo. Poi un film in camera. Siamo tutti ancora in costume e stracci. La prima a farsi la doccia è Giulia. Ci facciamo segno che mentre lei dorme ci troviamo in balcone. Gli do un bacio un bocca e gli stringo forte il pacco. Lei esce dalla doccia tutta bagnata e ciò che vede la fa piegare in due dalla voglia. Io e Ale completamente nudi che ci seghiamo i cazzi gonfi in balcone, col culo rivolto a lei. Ci scambiamo anche mano e limoniamo brutalmente. Oltre a noi il mare, calmo. Mi abbasso per prenderlo tutto in bocca. Gli succhio via l’anima. Erano mesi che volevo farlo. Poi quasi sul punto di venire mi fa :” ah ahh. Ale aspe, ora faccio io”. E mi fa una pompa assurda. Tutto sbrodato, mentre lei ( che non vediamo da fuori ) si strizza le pocce, se le lecca e si scopa la fregna guardandoci. Sfinita si mette a letto. Sto quasi per venire anch’io. Ma vogliamo venire sopra di lei. Ci avviciniamo piano. Si è coperta col lenzuolo solo dall’ombelico in giù. Ci mettiamo accanto al letto. Ansimiamo. Diciamo porcate a lei fregandocene. Gli racconto la storia di stamattina coi piedi al bar e lui bestemmia dal piacere. Nudi. Sudati. Prendo in mano il suo cazzo. E lui il mio. Ohh. Quanto è grosso.. già scappellato. Marrone. 22 centimetri. Oh oh lui sta per venire.. oh . Ah.hhh.. mmmmhhh.. viene. Aaaaaahhh.. vengo anch’io… aah. la copriamo. In faccia. Sul collo. Nei capelli. Tra le tette. Sui capezzoli. È in un lago di sborra calda. Sfiniti, ci buttiamo a letto. Che bello il suo culo sodo. Lo strizzo un po’. Poi ci baciamo e ci addormentiamo.
scritto il
2023-04-09
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