Io e papà abbiamo spossato mia moglie, oppure l'inverso?
di
riccardomoss
genere
incesti
Con mamma in ospedale papà è venuto a stare a casa nostra, altrimenti ci saremmo dovuti spostare noi.
Per problemi di distanza dal posto di lavoro quella ci è sembrata la cosa più giusta. Tra l’altro è stata Alessandra, mia moglie a perorare questa scelta. C’é da dire però che noi viviamo in un mini appartamento ed abbiamo solo il nostro letto, quindi papà doveva dormire con noi.
Alessandra mi aveva sempre prospettato che avrebbe scopato volentieri con papà e secondo me colse al volo quell’occasione. Io e papà siamo quasi uguali, ci portiamo venti anni di differenza, fisico asciutto e muscoloso, grazie alla nostra passione sportiva, una volta rientrando dall’allenamento, con un freddo cane, facemmo la doccia insieme per riscaldarci. Quella fu la prima volta che presi in bocca quel meraviglioso cazzo, lui fece altrettanto con me. Da allora tutte le volte che avevamo occasione di restare soli ci facevamo un meraviglioso pompino a vicenda. Ne mamma ne Alessandra sapevano di questo nostro vizietto. C’era poco da capire per quella sera ed infatti dopo cena, disse “Vedo un po’ di tv e poi vi raggiungo a letto”.
Alessandra che aveva già programmato tutto replicò ”Mimmo fatti la doccia e mettiti il mio accappatoio” “La devo fare subito”? “Si tanto alla tv non c’è nulla di interessante”
Mentre noi si sistemava la cucina, lui ha fatto la doccia e si è rimesso sulla poltrona con l’accappatoio di Alessandra, quindi è stato il suo turno ed è uscita nuda dalla doccia. “Mimmo andiamo a letto dai, metti l’accappatoio in bagno” “Resto nudo”? “Mi sembra normale, dai sbrigati che ho freddo” Dopo la mia doccia li trovai sovrapposti.
“Che cazzo non mi aspettate”? “E’ troppo grosso il cazzo di tuo padre o forse sono io a
non dilatare” “Aspetta ora ci penso io” Ho preso in bocca il cazzo di papà insalivandolo a dovere ed ho aiutato Alessandra, rimasta basita, ad infilarsi il cazzo di papà nella figa”. Mentre scopavano ho messo il mio cazzo tra le loro bocche. Un amplesso imprevedibile con conseguente orgasmo simultaneo. “Che bello” esclamò Alessandra “Bello per tutti” sentenziò papà “Non ho mai goduto così tanto” Li aveva soddisfatti la mia sborrata nelle loro bocche. “Non penserete sia finita qui” disse Alessandra “Stanotte mi dovete far morire di cazzo”. Il cazzo di papà nella figa ed io infilavo la lingua nell’ano di Alessandra, lei più spingeva sul bacino di papà per assaporare il cazzo in profondità. Squilla il telefonino di papà, era mamma. Papà aveva il cazzo nella figa di Alessandra e parlava con mamma.
Un sacrificio immane. Se sborrava papà nella figa di Alessandra ripulivo io, se sborravo
io ripuliva papà. Alle due di notte Fu Alessandra a finirla, era distrutta ed avremmo dovuto alzarci a distanza di quattro ore. Ci svegliò lei stessa succhiandoci il cazzo ad entrambi.
Quella storia poteva durare solo tre notti, poi sarebbe tornata mamma. Trascorsero troppo
velocemente, ci consolava il fatto che papà con varie scuse frequentava casa nostra.
Riuscivamo a soddisfarlo spesso, Alessandra con la figa ed io con la bocca.
Per problemi di distanza dal posto di lavoro quella ci è sembrata la cosa più giusta. Tra l’altro è stata Alessandra, mia moglie a perorare questa scelta. C’é da dire però che noi viviamo in un mini appartamento ed abbiamo solo il nostro letto, quindi papà doveva dormire con noi.
Alessandra mi aveva sempre prospettato che avrebbe scopato volentieri con papà e secondo me colse al volo quell’occasione. Io e papà siamo quasi uguali, ci portiamo venti anni di differenza, fisico asciutto e muscoloso, grazie alla nostra passione sportiva, una volta rientrando dall’allenamento, con un freddo cane, facemmo la doccia insieme per riscaldarci. Quella fu la prima volta che presi in bocca quel meraviglioso cazzo, lui fece altrettanto con me. Da allora tutte le volte che avevamo occasione di restare soli ci facevamo un meraviglioso pompino a vicenda. Ne mamma ne Alessandra sapevano di questo nostro vizietto. C’era poco da capire per quella sera ed infatti dopo cena, disse “Vedo un po’ di tv e poi vi raggiungo a letto”.
Alessandra che aveva già programmato tutto replicò ”Mimmo fatti la doccia e mettiti il mio accappatoio” “La devo fare subito”? “Si tanto alla tv non c’è nulla di interessante”
Mentre noi si sistemava la cucina, lui ha fatto la doccia e si è rimesso sulla poltrona con l’accappatoio di Alessandra, quindi è stato il suo turno ed è uscita nuda dalla doccia. “Mimmo andiamo a letto dai, metti l’accappatoio in bagno” “Resto nudo”? “Mi sembra normale, dai sbrigati che ho freddo” Dopo la mia doccia li trovai sovrapposti.
“Che cazzo non mi aspettate”? “E’ troppo grosso il cazzo di tuo padre o forse sono io a
non dilatare” “Aspetta ora ci penso io” Ho preso in bocca il cazzo di papà insalivandolo a dovere ed ho aiutato Alessandra, rimasta basita, ad infilarsi il cazzo di papà nella figa”. Mentre scopavano ho messo il mio cazzo tra le loro bocche. Un amplesso imprevedibile con conseguente orgasmo simultaneo. “Che bello” esclamò Alessandra “Bello per tutti” sentenziò papà “Non ho mai goduto così tanto” Li aveva soddisfatti la mia sborrata nelle loro bocche. “Non penserete sia finita qui” disse Alessandra “Stanotte mi dovete far morire di cazzo”. Il cazzo di papà nella figa ed io infilavo la lingua nell’ano di Alessandra, lei più spingeva sul bacino di papà per assaporare il cazzo in profondità. Squilla il telefonino di papà, era mamma. Papà aveva il cazzo nella figa di Alessandra e parlava con mamma.
Un sacrificio immane. Se sborrava papà nella figa di Alessandra ripulivo io, se sborravo
io ripuliva papà. Alle due di notte Fu Alessandra a finirla, era distrutta ed avremmo dovuto alzarci a distanza di quattro ore. Ci svegliò lei stessa succhiandoci il cazzo ad entrambi.
Quella storia poteva durare solo tre notti, poi sarebbe tornata mamma. Trascorsero troppo
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Riuscivamo a soddisfarlo spesso, Alessandra con la figa ed io con la bocca.
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Commenti dei lettori al racconto erotico