Escludersi dal giro normale per dedicarsi al sesso dei diversamente abili.

di
genere
prime esperienze

Il vortice sessuale in cui eravamo caduti io e Romy, mia moglie, ci stava trasportando verso l'ignoto. Stavamo diventando insensibili al piacere, le uscite in comitiva, le
riunioni orgiastiche, erano diventate un eseguire il compito e tornare a casa, senza prospettive e senza nessun ritorno piacevole, solo soddisfare gli altri, a questo eravamo arrivati. Le prime volte al nostro rientro a casa eccitatissimi ci portava ad unirci in infiniti amplessi, ora il nostro rientro si era trasformato in una necessità impellente di dormire. Non si scopava più, nonostante tornassimo senza aver neanche sborrato.
Romy mi ha posto davanti ad un bivio "Me o la continuazione di questo stillicidio".
Non avevo alternative, trovare un altro diversivo per eccitarci era molto difficile,
pertanto rassegnati verso il nulla. Auberto, nostro figlio ventitreenne ci guardava quasi con disprezzo per la nostra vita dissoluta, stava decidendo di andar via di casa.
Un periodo difficile da vivere, poi il sole Gianmarco, nostro vicino di casa vedendo Romy sul balcone mezza nuda, ci propose di girare un video hard riservato ad un circuito di
persone con disabilità. Romy era indecisa, era indecisa perché avrebbe dovuto scopare
con un diversamente abile. Lei che aveva avuto rapporti con fior di maschi superdotati
si sentiva di ridiscendere nel purgatorio. Poi la metamorfosi, quando vide Ecos nudo
disteso sul letto non seduto su una sedia a rotelle cambiò idea repentinamente. Non
evidenziava nessuna menomazione, era bello come il sole, dotato discretamente volle fare
subito un test. Non la smetteva più di avere orgasmi mentre Ecos imperterrito la stantuffava a dovere. Gaspo il marito di Romy, eccitato come mai, si masturbava senza
vergogna davanti a tutti. Se queste erano le premesse si poteva proseguire con profitto.
Successo insperato, pronto il contratto per girarne ancora. un contratto da capogiro.
Tutti la volevano conoscere, soprattutto tutti la volevano scopare. Più che farsi scopare lei, insieme al suo impresario fondarono una Onlus, vale a dire una organizzazione senza scopo di lucro per soddisfare sessualmente tutti i diversamente abili. Venivano anche da altre città.
L'organizzazione perfetta dava modo a chiunque di pernottare, essere serviti da personale
in maniera più che accogliente, igiene maniacale e spettacoli di intrattenimento in stile hard. C'erano prenotazioni per i successivi 12 mesi. I prezzi proprio perché Onlus erano accessibili a tutti. Iniziativa da premio Nobel, altro che barriere architettoniche
scritto il
2023-04-19
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