Involuzione materna

di
genere
incesti

In casa non siamo in tanti, padre 42 anni, rappresentante per una nota casa farmaceutica, il più delle volte è in giro per l’Italia. Mamma 38 anni impiegata presso un ‘agenzia di assicurazioni, spesso lavora in Smart Working. Infine io ventunenne di belle speranze, terzo anno di veterinaria, senza alcuna passione per gli animali. Ho inviato 100 curriculum senza alcun risultato, mi consolo con una frequenza assidua in palestra. Ho una passione soltanto, starmene sul letto a meditare ed intanto recupero energie dopo il dispendio in attività fisiche. Siamo abitudinari, abbastanza “scazzati” dalla monotonia avvolgente, se uno di noi modifica un atteggiamento si nota ma non si indaga. Mamma è sempre attaccata al computer, un po’ per lavoro un po’ per svago. Solo una
volta mi è sembrato che fosse su un sito porno, naturalmente ho fatto finta di non vedere. Dopo diversi giorni, lei che in casa girava vestita in modo sciatto ed insignificante, ho notato una cura maggiore sulla sua persona. Ci può anche stare ho pensato, si vede che nella normalità non tira più a papà ed allora prende provvedimenti. Tutt’altro, al ritorno di papà torna ad essere come prima. Non la capisco, avrà forse un altro uomo? Ci potrebbe anche stare, soprattutto perché non credo che papà nel suo peregrinare in giro per l’Italia si accontenti di masturbarsi e quindi non si congeda
qualche avventura. Quando papà riparte, riprende a vestire con maggior cura. La curiosità non è il mio forte, su queste cose sono abbastanza apatico. Mentre prima ci si salutava con gli occhi, ora sempre più spesso cerca il dialogo, indossa tute sportive sempre più aderenti e sempre più leggere.
Sbotto “Mamma contrariamente al solito indossi tute, vuoi forse venire in palestra”? “Non ci penso proprio, così sto più comoda”. A volte entrava nella mia camera, mi chiedeva se avessi bisogno di qualcosa, seduta sul mio letto e tornava al suo lavoro. Nei giorni seguenti la vidi con una vestaglietta semi trasparente, riuscivo a vedere le sue mutandine ed il suo reggiseno. “Mamma devi collegarti con l’ufficio”? “Assolutamente no, così sto più comoda e poi comincia a far caldo”.
Nei giorni successivi tolse il reggiseno ed ancora dopo sostituì le mutandine con un perizoma.
“Mamma ti vedo sempre più attraente, rientra papà oggi” “Se dovessi farlo per tuo padre agirei in modo diverso. Immagino che lui possa fare a meno di me, forse anch’io di lui ormai, siamo sempre più distanti”. “Scusa se sono diretto, hai forse un altro uomo”? “Sono delusa dagli uomini, cerco solo affetti, l’unico che mi può dare affetto sei tu”. “L’affetto che posso darti è immenso. Immagino che tu abbia bisogno di altro” “Vorrei avere una persona a cui raccontare le mie insoddisfazioni, i miei problemi, forse una sorella che non ho, mi sarebbe d’aiuto in questo periodo” “Mamma ti voglio bene, se posso esserti d’aiuto per me sarebbe motivo di soddisfazione” “Sapessi quante volte piango nel letto da sola, quando tuo padre mi raggiunge ed io cerco di parlarci, mi dice che è stanco ed ha sonno”. “Parlo io con papà”? “Non credo sia utile, potresti discutere con lui, no questo non lo voglio” “Dimmi cosa posso fare per te” “Ho vergogna a parlartene” “Cosa sarà mai di tanto osceno” “Ecco osceno è la parola giusta”. “Dai mamma coinvolgimi che ne usciamo” “Mi sono imbattuta, anzi ho cercato un sito porno per capire se potesse essere un motivo di volare verso altre direzioni. Ho letto di un amore osceno tra mamma e figlio, al momento quella cosa mi ha fatto rabbrividire, la notte da sola nel letto, non so cosa mi è successo, ho sentito una fortissima eccitazione che ho placato solo masturbandomi. Che vergogna” Non ho trovato parole, sono rimasto in silenzio così come lei, non abbiamo avuto il coraggio di guardarci negli occhi. Si è alzata piangendo ed è uscita. Ho avuto bisogno di alcuni minuti per assimilare quella travolgente espressione. L’ho raggiunta, l’ho abbracciata e stretta al mio corpo, cercavo di consolarla, tremava, pronunciava frasi incomprensibili, la sera sarebbe rientrato papà, abbiamo preso tempo “Mamma tranquillizziamoci, stasera torna papà non lasciamo trasparire nulla, appena riparte troveremo la soluzione, l’ho baciata sulle labbra, mi ha sorriso, ha capito.
Papà è rientrato il venerdì sera ed è ripartito la domenica mattina, aveva ragione
mamma, ripartire la domenica mattina può avere solo un senso. Combatto con la mia coscienza, non è facile esaudire un desiderio di mamma, persona fragile ed insicura.
La domenica sera comunque dopo cena, un po' di tv, contrariamente al solito in cui
tardava parecchio, esprime la volontà di andare a letto, l'accompagno, trema "Mamma
cos'hai"? "Ho freddo, stammi vicino". Ormai sono disposto ad assecondarla in tutto
anche se non so la mia reazione. Contrariamente a lei che ha parlato di eccitazione,
io non l'ho mai avuta. Cercavo di convincermi a desiderarla, ad immaginarla provocante,
inutile. Ora mi preoccupava la possibile delusione, ancora un'altra delusione, povera
mamma, dovevo reagire. In un attimo cambio atteggiamento, un impeto di violenza si
impossessa della mia mente, siamo sul letto, la prendo con forza la metto su di me, lei non reagisce, si lascia andare le prendo la testa, uniamo le bocche, si ora sento
reagire il cazzo che cresce istantaneamente, anche lei lo sente apre gli occhi, siamo convinti a mettere in atto il nostro piano, scopriamo il minimo indispensabile, i nostri sessi entrano in contatto, è lei stessa a sistemare il mio nel suo. Un sospiro, un lamento, iniziamo a scopare in maniera forsennata, in pochi minuti un urlo di soddisfazione da parte di entrambi. Apriamo gli occhi, le nostra bocche non si sono
mai distaccate, lei ride nervosamente, la stringo ancora, la sborra bagna tutto,
i nostri umori bagnano tutto, forse ha squirtato. "Andiamo in doccia mamma" Lasciamo
tutto sul letto, nudi ci dirigiamo in doccia. Il getto di acqua calda ci fa tornare
in noi, ora si ci abbracciamo, è bellissima mamma, ora mi eccita, anche io a lei.
Dopo la doccia andiamo sul mio letto, l'altro era impraticabile. Il mio più piccolo
ci obbliga a stare attaccati, Ora salgo su di lei, mi riceve allargando le gambe,
dilatando la figa, ci guardiamo negli occhi ancora, "Questa ce la dobbiamo godere, facciamo piano". E si facciamo piano, la sua espressione è felice finalmente.
Altro orgasmo contemporaneo. Senza dire una parola restiamo sul letto abbracciati.
Penso che ho una figa straordinaria davanti, possibile che papà non si accorga?
Comincio a fare strani pensieri, non è facile trovare una figa meglio di mamma,
quindi papà chi frequenta? Esprime un suo pensiero "Quasi vorrei fargli trovare
il letto in queste condizioni quando torna in modo da fargli capire cosa è successo
tra noi" "Meglio di no mamma, ho uno strano presentimento" "Non pensiamo, godiamoci
questi momenti. Quale è il tuo presentimento"? "Mamma sono convinto che sei una delle
più belle donne esistenti, con chi potrebbe tradirti papà"? "Con una che abbia qualcosa
in più rispetto a me" "Mamma quando rientra la prossima volta e lascia il telefono
incustodito, io lo distraggo con qualche argomento, tu controlla". "Forse anche mamma
cominciava a capire. Il nostro piano ha avuto successo dai messaggi abbiamo capito
che un fantomatico Robur (forse nome in codice) aveva conquistato papà. Mamma non riusciva a capacitarsi. La delusione fu tremenda per entrambi. Cosa avremmo dovuto fare?
"Mamma lasciamo trascorrere qualche tempo, poi decidiamo" Si dovevamo capire se il
nostro rapporto poteva continuare o meno. Sono passati tre anni, io e mamma viviamo
felici, anche papà lo è, forse è convinto che abbia un altro uomo, certamente non
immagina che sono io. Lui continua evidentemente col suo Robur. Abbiamo appurato che
il vero nome è Roberto.


scritto il
2023-04-22
1 2 . 1 K
visite
3
voti
valutazione
8
il tuo voto
Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.