Anna e Giorgio
di
Cornuto doc
genere
tradimenti
Era in piedi, nudo, con il cazzo saldamente piantato nella figa di quella strafiga di Emily, migliore amica della moglie Anna, anch’essa nuda e piegata a 90’ sul tavolo della cantina, le sue mani stringevano le generose tette della donna che sembrava gradire molto quella penetrazione. Questo era il contenuto di una della svariate fotografie sparse per il tavolo della cucina e Angelo non riusciva a credere ai propri occhi. Ricordava bene che due sere prima si era recato insieme alla moglie a casa di Emily per la festa del suo compleanno, ricordava di aver bevuto ma con il passare delle ore i ricordi divenivano sempre più radi e scarni. Sicuramente non ricordava di aver scopato Emily eppure quelle fredde e impietose fotografie erano li a testimoniarlo senza possibilità di errore. Si sentiva in colpa per la moglie e l’amico Carlo (marito di Emily) e sotto sotto era anche egoisticamente arrabbiato per il fatto di non ricordare nulla di un rapporto avuto con una donna cosi bella e sensuale paragonabile solo alla moglie. Ma tutto questo non era la parte peggiore... oh no, la cosa peggiore era che quelle foto le aveva disposte sul tavolo proprio la moglie Anna seduta dalla parte opposta del tavolo con un’espressione corrucciata e avvolta in un silenzio assordante e tagliente.
Angelo: amore io... non so cosa dire... non ricordo nulla... lo sai che ti amo... io...
Anna: mi hai molto delusa Angelo, di per sè tradire la propria moglie è un atto molto grave, per giunta hai tradito anche la fiducia del tuo amico Carlo... comunque a tuo favore devo dire che effettivamente eravamo tutti ubriachi e non eravamo in noi... e poi sei sempre stato un marito fedele e premuroso con me...
Angelo: si è vero amore, credimi! Non ricordo nulla! Mi spiace tantissimo credimi!
Anna: ti credo, viste le attenuanti ho deciso di darti un’altra possibilità ma di questo ne parleremo domani, ora dobbiamo affrontare un problems più importante e immediato...
Angelo: quale problema tesoro?
Anno aveva assunto un’espressione triste con la testa leggermente abbassata, non parlava e solo dopo le insistenze di Angelo era riuscita a trovare la forza per parlare.
Anna: tesoro... quelle foto me le ha date Giorgio, il mio collega... quel porco.... quel porco ha detto che stasera vuole venire a cena da noi e poi vuole... vuole scopare con me nel nostro letto matrimoniale! Se non lo faccio metterà le foto su internet e naturalmente farà in modo che anche Emily e Carlo le vedano...
Angelo: assolutamente no! Non se ne parla! Lo denunceremo!
Anna: e invece lo devo fare, mi spiace, con grande rammarico e rabbia ma lo devo fare. Come ho potuto appurare loro non ricordano nulla della nottata della festa a causa della sbronza quindi non sanno nulla di ciò che avete fatto... non vorrai rovinare la mia dignità di moglie, il loro matrimonio e la nostra amicizia vero??? Purtroppo non abbiamo scelta...
Angelo: hai ragione tesoro... mi dispiace cosi tanto che tu ti debba sacrificare per un mio errore... concedersi a quell’essere immondo... oh cara perdonami ti prego!
Anna: ti perdono amore mio! Ho capito che sei sinceramente pentito ma ora ascoltami... per me sarà molto dura e ho bisogno del tuo aiuto... ho pensato che se lo trattiamo con affetto e deferenza soddisfacendo ogni sua richiesta... magari dopo questa sera ci lascera stare come ha promesso... sai non vorrei che se fossimo freddi e ostili continuasse a ricattarci per ripicca... non bisogna mai fidarsi di gentaglia del genere...
Angelo: ottima idea amore! Non temere ti aiuterò io!
La sera, come da accordi, Giorgio si era presentato a casa di Anna e Angelo comportandosi come un perfetto gentiluomo con Anna ma come un vero cafone nei confronti del povero Angelo che era stato relegato a tutti gli effetti al ruolo di maggiordomo tuttofare. Infatti, mentre Anna si comportava come un’innamorata con il suo uomo, Angelo era indaffarato nei preparativi della cena e nel soddisfare ogni capriccio dei due. Angelo esternamente non mostrava alcuna emozione limitandosi a obbedire con riverenza nei confronti del malfattore che stringeva a sè la povera moglie che esternamente pareva felice ed eccitata ma che, come il marito, sicuramente dal punto di vista emotivo si sentiva triste e rabbiosa per il soppruso subito. Per fortuna il piano di Anna sembrava funzionare in effetti la loro accondiscendenza, la cena e il dolce (costato parecchi soldi al povero Angelo) parevano essere stati graditi da Giorgio, tuttavia la parte più ardua della serata era appena iniziata infatti Giorgjo, seduto sul divano affianco ad Anna, la palpava in ogni dove senza il minimo riguardo per la dignità di una donna sposata e del marito li presente impotente spettatore. Angelo avrebbe voluto aggredirlo ma per amore della sua amata si era trattenuto, rimanendo immobile ad osservarli mentre si toccavano e si baciavano come due amanti. “Povera cara, chissà quanto soffre nel dover baciare e nel farsi toccare da quell’essere ripugnante dovendo fingere di essere felice! Ed è tutta colpa mia!”. Il flusso di questi pensiri, che albergavano nella testa di Angelo, fù interrotto improvvisamente dall’esternazione di Giorgjo “ora basta con i giochini da fidanzatini... è ora di scopare! Andiamo sul vostro letto, li staremo più comodi...”. Per Angelo quelle parole erano state come un pugno nello stomaco e aveva anche il timore che Giorgio avesse intuito il piano della moglie quando aveva detto “basta con i giochini da fidanzatini” ma non poteva fare nulla se non obbedire senza incertezze e gli ordini non mancavano di certo “coraggio Angelo sii cortese con il tuo ospite spogliando tua moglie e offrendomela come promesso!”. Angelo rosso in volto e con le mani tremanti aveva eseguito l’ordine e aveva offerto la propria amata a quell’orco che per umiliarlo ulteriormente gli aveva fatto ripetere diverse volte “ti offro mia moglie, scopala e falla godere ti prego!”, adducendo come scusa il fatto che Angelo avesse adottato un tono di voce troppo basso, motivazione peraltro in parte veritiera. Anna e Giorgio stavano scopando come se non ci fosse un domani davanti ai suoi occhi increduli, erano tarantolati ma sembravano avere anche una buona affinità e una buona coordinazione. Angelo cominciava ad avere dei dubbi riguardo il comportamento di Anna ma In breve quanto gli aveva detto la moglie nel pomeriggio gli venne in soccorso morale, la povera Anna stava facendo di tutto per soddisfare quel porco in modo che dopo li avrebbe lasciati in pace una volta per tutte, anche mettendo da parte la propria dignità, anche a costo di darla vinta a quel disgraziato, anche a costo di sopportare con solo un’apparente facilità la penetrazione di un cazzo cosi più grosso e lungo del suo a cui di certo non era abituata, sia davanti che soprattutto nell’inviolato buchino posteriore. Angelo interpretava in questo modo ogni cosa che vedeva, non fermandosi alle apparenze, ad esempio di certo le urla di Anna non erano di piacere ma di dolore fisico e morale, aveva trovato cosi il modo di sfogare il proprio malessere senza destare sospetti nel ricattatore che si sentiva infondatamente galvanizzato, inoltre al termine del rapporto aveva deciso di farsi venire in bocca per non violare il loro talamo nuziale con il seme di quel bruto. La povera Anna però dovette sopportare non uno ma ben tre rapporti sessuali di fila finchè quel manigoldo, finalmente esausto e appagato, non si era congedato con la promessa di non divulgare le foto e di mantenere il segreto lasciandoli in pace per sempre... e con un “ciao cornuto, buona notte!” che aveva fatto ribollire il sangue di Angelo.
Angelo: amore, tesoro.... il tuo piano ha funzionato alla perfezione! sei stata fantastica!
Anna: hai ragione tesoro, per fortuna ora è tutto finito...
Angelo: sai... se non mi avessi messo al corrente del tuo piano avrei creduto che ti fosse piaciuto... sei un’attrice straordinaria!
Anna: ma cosa dici? Lo sai quento è stato difficile per me assecondare quel viscido verme? Come poteva piacermi?
Angelo: infatti non ho mai dubitato di te cara...
Anna: ci mancherebbe altro, ti ricordo che tutto questo è avvenuto a causa tua... e ora per favore lasciami sola, vorrei dormire da sola stanotte, sono stanca e affranta... vai a dormire sul divano... da domani riprenderemo le nostre vite come prima...
Angelo: hai ragiona tesoro scusami... buona notte! Ti amo!
.....
Anna: pronto? Ciao amore! Allora ti sei divertito questa sera?
Giorgio: ciao piccola! Si certo è stato fantastico! è incredibile come il tuo cornuto si sia bevuto tutto! Una mezza sega come lui come può pensare di aver scopato una come Emily? Nemmeno da ubriaca gluela darebbe... infatti sono stato io a scoparla mentre tu fotografavi e poi ho scopato pure te mentre i vostri cornuti dormivano grazie al sonnifero che avete messo nei loro drink! Modificare le foto poi è stato un gioco da ragazzi!
Anna: te lo avevo detto che il mio cornuto era un credulone e poi avevamo già collaudato il piano con il cornuto di Emily che è decisamente più sveglio del mio e tutto era andato bene quindi era facile immaginare che se la sarebbe bevuta...
Giorgio: già... comunque il tuo cornuto si è rivelato molto più docile e servizievole di quello di Emily, è stato molto eccitante farci servire e scoparti davanti a lui...
Anna: a chi lo dici! Già dopo pochi minuti avevo le mutandine fradice e avrei voluto farmi scopare subito ma prolungare l’attesa è stato ancora meglio! Quando poi mi scopavi e lo fissavi ripetendo ad ogni affondo la parola “cornuto” avevo raggiunto l’apice del piacere, non ricordo nemmeno quante volte sono venuta...
Giorgio: potremmo sfruttare ancora questa sua creduloneria in futuro... sono sicuro che ci divertiremo...
Anna: sono d’accordo!
Angelo: amore io... non so cosa dire... non ricordo nulla... lo sai che ti amo... io...
Anna: mi hai molto delusa Angelo, di per sè tradire la propria moglie è un atto molto grave, per giunta hai tradito anche la fiducia del tuo amico Carlo... comunque a tuo favore devo dire che effettivamente eravamo tutti ubriachi e non eravamo in noi... e poi sei sempre stato un marito fedele e premuroso con me...
Angelo: si è vero amore, credimi! Non ricordo nulla! Mi spiace tantissimo credimi!
Anna: ti credo, viste le attenuanti ho deciso di darti un’altra possibilità ma di questo ne parleremo domani, ora dobbiamo affrontare un problems più importante e immediato...
Angelo: quale problema tesoro?
Anno aveva assunto un’espressione triste con la testa leggermente abbassata, non parlava e solo dopo le insistenze di Angelo era riuscita a trovare la forza per parlare.
Anna: tesoro... quelle foto me le ha date Giorgio, il mio collega... quel porco.... quel porco ha detto che stasera vuole venire a cena da noi e poi vuole... vuole scopare con me nel nostro letto matrimoniale! Se non lo faccio metterà le foto su internet e naturalmente farà in modo che anche Emily e Carlo le vedano...
Angelo: assolutamente no! Non se ne parla! Lo denunceremo!
Anna: e invece lo devo fare, mi spiace, con grande rammarico e rabbia ma lo devo fare. Come ho potuto appurare loro non ricordano nulla della nottata della festa a causa della sbronza quindi non sanno nulla di ciò che avete fatto... non vorrai rovinare la mia dignità di moglie, il loro matrimonio e la nostra amicizia vero??? Purtroppo non abbiamo scelta...
Angelo: hai ragione tesoro... mi dispiace cosi tanto che tu ti debba sacrificare per un mio errore... concedersi a quell’essere immondo... oh cara perdonami ti prego!
Anna: ti perdono amore mio! Ho capito che sei sinceramente pentito ma ora ascoltami... per me sarà molto dura e ho bisogno del tuo aiuto... ho pensato che se lo trattiamo con affetto e deferenza soddisfacendo ogni sua richiesta... magari dopo questa sera ci lascera stare come ha promesso... sai non vorrei che se fossimo freddi e ostili continuasse a ricattarci per ripicca... non bisogna mai fidarsi di gentaglia del genere...
Angelo: ottima idea amore! Non temere ti aiuterò io!
La sera, come da accordi, Giorgio si era presentato a casa di Anna e Angelo comportandosi come un perfetto gentiluomo con Anna ma come un vero cafone nei confronti del povero Angelo che era stato relegato a tutti gli effetti al ruolo di maggiordomo tuttofare. Infatti, mentre Anna si comportava come un’innamorata con il suo uomo, Angelo era indaffarato nei preparativi della cena e nel soddisfare ogni capriccio dei due. Angelo esternamente non mostrava alcuna emozione limitandosi a obbedire con riverenza nei confronti del malfattore che stringeva a sè la povera moglie che esternamente pareva felice ed eccitata ma che, come il marito, sicuramente dal punto di vista emotivo si sentiva triste e rabbiosa per il soppruso subito. Per fortuna il piano di Anna sembrava funzionare in effetti la loro accondiscendenza, la cena e il dolce (costato parecchi soldi al povero Angelo) parevano essere stati graditi da Giorgio, tuttavia la parte più ardua della serata era appena iniziata infatti Giorgjo, seduto sul divano affianco ad Anna, la palpava in ogni dove senza il minimo riguardo per la dignità di una donna sposata e del marito li presente impotente spettatore. Angelo avrebbe voluto aggredirlo ma per amore della sua amata si era trattenuto, rimanendo immobile ad osservarli mentre si toccavano e si baciavano come due amanti. “Povera cara, chissà quanto soffre nel dover baciare e nel farsi toccare da quell’essere ripugnante dovendo fingere di essere felice! Ed è tutta colpa mia!”. Il flusso di questi pensiri, che albergavano nella testa di Angelo, fù interrotto improvvisamente dall’esternazione di Giorgjo “ora basta con i giochini da fidanzatini... è ora di scopare! Andiamo sul vostro letto, li staremo più comodi...”. Per Angelo quelle parole erano state come un pugno nello stomaco e aveva anche il timore che Giorgio avesse intuito il piano della moglie quando aveva detto “basta con i giochini da fidanzatini” ma non poteva fare nulla se non obbedire senza incertezze e gli ordini non mancavano di certo “coraggio Angelo sii cortese con il tuo ospite spogliando tua moglie e offrendomela come promesso!”. Angelo rosso in volto e con le mani tremanti aveva eseguito l’ordine e aveva offerto la propria amata a quell’orco che per umiliarlo ulteriormente gli aveva fatto ripetere diverse volte “ti offro mia moglie, scopala e falla godere ti prego!”, adducendo come scusa il fatto che Angelo avesse adottato un tono di voce troppo basso, motivazione peraltro in parte veritiera. Anna e Giorgio stavano scopando come se non ci fosse un domani davanti ai suoi occhi increduli, erano tarantolati ma sembravano avere anche una buona affinità e una buona coordinazione. Angelo cominciava ad avere dei dubbi riguardo il comportamento di Anna ma In breve quanto gli aveva detto la moglie nel pomeriggio gli venne in soccorso morale, la povera Anna stava facendo di tutto per soddisfare quel porco in modo che dopo li avrebbe lasciati in pace una volta per tutte, anche mettendo da parte la propria dignità, anche a costo di darla vinta a quel disgraziato, anche a costo di sopportare con solo un’apparente facilità la penetrazione di un cazzo cosi più grosso e lungo del suo a cui di certo non era abituata, sia davanti che soprattutto nell’inviolato buchino posteriore. Angelo interpretava in questo modo ogni cosa che vedeva, non fermandosi alle apparenze, ad esempio di certo le urla di Anna non erano di piacere ma di dolore fisico e morale, aveva trovato cosi il modo di sfogare il proprio malessere senza destare sospetti nel ricattatore che si sentiva infondatamente galvanizzato, inoltre al termine del rapporto aveva deciso di farsi venire in bocca per non violare il loro talamo nuziale con il seme di quel bruto. La povera Anna però dovette sopportare non uno ma ben tre rapporti sessuali di fila finchè quel manigoldo, finalmente esausto e appagato, non si era congedato con la promessa di non divulgare le foto e di mantenere il segreto lasciandoli in pace per sempre... e con un “ciao cornuto, buona notte!” che aveva fatto ribollire il sangue di Angelo.
Angelo: amore, tesoro.... il tuo piano ha funzionato alla perfezione! sei stata fantastica!
Anna: hai ragione tesoro, per fortuna ora è tutto finito...
Angelo: sai... se non mi avessi messo al corrente del tuo piano avrei creduto che ti fosse piaciuto... sei un’attrice straordinaria!
Anna: ma cosa dici? Lo sai quento è stato difficile per me assecondare quel viscido verme? Come poteva piacermi?
Angelo: infatti non ho mai dubitato di te cara...
Anna: ci mancherebbe altro, ti ricordo che tutto questo è avvenuto a causa tua... e ora per favore lasciami sola, vorrei dormire da sola stanotte, sono stanca e affranta... vai a dormire sul divano... da domani riprenderemo le nostre vite come prima...
Angelo: hai ragiona tesoro scusami... buona notte! Ti amo!
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Anna: pronto? Ciao amore! Allora ti sei divertito questa sera?
Giorgio: ciao piccola! Si certo è stato fantastico! è incredibile come il tuo cornuto si sia bevuto tutto! Una mezza sega come lui come può pensare di aver scopato una come Emily? Nemmeno da ubriaca gluela darebbe... infatti sono stato io a scoparla mentre tu fotografavi e poi ho scopato pure te mentre i vostri cornuti dormivano grazie al sonnifero che avete messo nei loro drink! Modificare le foto poi è stato un gioco da ragazzi!
Anna: te lo avevo detto che il mio cornuto era un credulone e poi avevamo già collaudato il piano con il cornuto di Emily che è decisamente più sveglio del mio e tutto era andato bene quindi era facile immaginare che se la sarebbe bevuta...
Giorgio: già... comunque il tuo cornuto si è rivelato molto più docile e servizievole di quello di Emily, è stato molto eccitante farci servire e scoparti davanti a lui...
Anna: a chi lo dici! Già dopo pochi minuti avevo le mutandine fradice e avrei voluto farmi scopare subito ma prolungare l’attesa è stato ancora meglio! Quando poi mi scopavi e lo fissavi ripetendo ad ogni affondo la parola “cornuto” avevo raggiunto l’apice del piacere, non ricordo nemmeno quante volte sono venuta...
Giorgio: potremmo sfruttare ancora questa sua creduloneria in futuro... sono sicuro che ci divertiremo...
Anna: sono d’accordo!
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