L’amico di Alex
di
Francesca.Pi
genere
tradimenti
Sono Francesca, studentessa dell’università di Pisa ma di origini Romana.
Sono fidanzata con Alex, un bel 28 enne che viene a trovarmi nei weekend.
Mi sono stabilita in un monolocale con un divano letto.
Alex, settimana scorsa era senza macchina. Così per venire a trovarmi, ha chiesto last minute un passaggio al suo amico Marco che si è offerto di accompagnarlo.
Ovviamente non potevo mandare Marco in hotel, lo ospitiamo dormendo tutti quanti nel divano letto matrimoniale.
La sera la passiamo in città a bere nei locali, rientriamo a casa giusto per riposarci.
Marco va in doccia,io e Alex ne approfittiamo per una sveltina. Non scopo da una settimana e sentire il suo membro dentro di me mi fa essere meno nevrotica con il prossimo. Appena sentiamo chiudere il rubinetto della doccia, Alex accelera i colpi facendomi venire e per venirmi sulla pancia. Mi do una ripulita veloce. Butto i fazzolettini e appena esce Marco, io e Alex andiamo in doccia. In bagno parte la seconda scopata. Alex si siede sul water segandosi. Gli salgo sopra e lo cavalco. “Devo stare zitta se no Marco sente”. Vengo per la seconda volta. Stavolta però, il succo di Alex lo voglio bere. Prendo in mano il suo cazzo. Con la lingua inizio a leccargli il fenulo a bocca aperta facendomi schizzare lo sperma sulla lingua e in faccia. Entriamo in doccia, ci laviamo e andiamo sul divano letto. Alex mi ha ripreso perché io non indosso il pigiama, ho dovuto ripiegare su una sua maglietta che mi va larga e mi fa da vestitino. Sotto solo un tanga e niente reggiseno. Alex mi guarda e prima di uscire dalla porta mi dice “farai rizzare il cazzo tutta notte a Marco”. Io sorrido e andiamo di la.
Marco era un po’ imbarazzato. Mi sono messa in mezzo tra loro, eravamo un po’ stretti. Mi metto abbracciata ad Alex dando le spalle a Marco e ci mettiamo a dormire.
Uno dei più grandi difetti di Alex è il russare.
Sono abituata a fornire da sola e avere Alex che su russa mi disturba molto. Nel cuore della notte mi sento toccare. Apro gli occhi. Alex sta russando. Ho il cuore in gola. Vorrei girarmi a dire a Marco “ma che cazzo fai?” Ma rovinerei il suo rapporto con Alex. Lo lascio fare.
Mi sta toccando il culo e sento chiaramente che con l’altra mano si sta toccando. La situazione mi eccita. Sia chiaro, non ho mai tradito in vita mia ma essere abbracciata al proprio uomo mentre russa ed essere toccata da un’altro mi eccita da morire.
Faccio ancora finta di nulla. Le dita di Marco sono border line con il mio tanga. Sento che praticamente è sulle mie labbra con le dita e mi tocca il mio buchetto.
Non so che fare. Sento che lo sfregamento del suo coso continua. La voglia sale perché mi sta toccando ormai la figa che si è bagnata. Istintivamente mi giro e con la mano glielo afferro. Marco ha un sussulto. “Sssh stai zitto o dico tutto ad Alex”. Gli dico segandolo. Ha un bel cazzo. Più sottile rispetto a quello di Alex ma più lungo. Apro le gambe. “Vai giù con quella cazzo di mano” gli dico. Marco mi mette la mano tra le gambe, le sue dita entrano in figa e iniziano a farmi stare bene. Massaggiando il suo uccello invece sento che sta per venire. Premo ancora di più ed eccolo, una gettata investe la mia mano, le coperte e la sua tuta. “Notte Marco” gli sossurro tornando ad abbracciare il mio Alex.
Il giorno dopo, Marco non proferiva parola. Chissà se vorrebbe approfondire
Sono fidanzata con Alex, un bel 28 enne che viene a trovarmi nei weekend.
Mi sono stabilita in un monolocale con un divano letto.
Alex, settimana scorsa era senza macchina. Così per venire a trovarmi, ha chiesto last minute un passaggio al suo amico Marco che si è offerto di accompagnarlo.
Ovviamente non potevo mandare Marco in hotel, lo ospitiamo dormendo tutti quanti nel divano letto matrimoniale.
La sera la passiamo in città a bere nei locali, rientriamo a casa giusto per riposarci.
Marco va in doccia,io e Alex ne approfittiamo per una sveltina. Non scopo da una settimana e sentire il suo membro dentro di me mi fa essere meno nevrotica con il prossimo. Appena sentiamo chiudere il rubinetto della doccia, Alex accelera i colpi facendomi venire e per venirmi sulla pancia. Mi do una ripulita veloce. Butto i fazzolettini e appena esce Marco, io e Alex andiamo in doccia. In bagno parte la seconda scopata. Alex si siede sul water segandosi. Gli salgo sopra e lo cavalco. “Devo stare zitta se no Marco sente”. Vengo per la seconda volta. Stavolta però, il succo di Alex lo voglio bere. Prendo in mano il suo cazzo. Con la lingua inizio a leccargli il fenulo a bocca aperta facendomi schizzare lo sperma sulla lingua e in faccia. Entriamo in doccia, ci laviamo e andiamo sul divano letto. Alex mi ha ripreso perché io non indosso il pigiama, ho dovuto ripiegare su una sua maglietta che mi va larga e mi fa da vestitino. Sotto solo un tanga e niente reggiseno. Alex mi guarda e prima di uscire dalla porta mi dice “farai rizzare il cazzo tutta notte a Marco”. Io sorrido e andiamo di la.
Marco era un po’ imbarazzato. Mi sono messa in mezzo tra loro, eravamo un po’ stretti. Mi metto abbracciata ad Alex dando le spalle a Marco e ci mettiamo a dormire.
Uno dei più grandi difetti di Alex è il russare.
Sono abituata a fornire da sola e avere Alex che su russa mi disturba molto. Nel cuore della notte mi sento toccare. Apro gli occhi. Alex sta russando. Ho il cuore in gola. Vorrei girarmi a dire a Marco “ma che cazzo fai?” Ma rovinerei il suo rapporto con Alex. Lo lascio fare.
Mi sta toccando il culo e sento chiaramente che con l’altra mano si sta toccando. La situazione mi eccita. Sia chiaro, non ho mai tradito in vita mia ma essere abbracciata al proprio uomo mentre russa ed essere toccata da un’altro mi eccita da morire.
Faccio ancora finta di nulla. Le dita di Marco sono border line con il mio tanga. Sento che praticamente è sulle mie labbra con le dita e mi tocca il mio buchetto.
Non so che fare. Sento che lo sfregamento del suo coso continua. La voglia sale perché mi sta toccando ormai la figa che si è bagnata. Istintivamente mi giro e con la mano glielo afferro. Marco ha un sussulto. “Sssh stai zitto o dico tutto ad Alex”. Gli dico segandolo. Ha un bel cazzo. Più sottile rispetto a quello di Alex ma più lungo. Apro le gambe. “Vai giù con quella cazzo di mano” gli dico. Marco mi mette la mano tra le gambe, le sue dita entrano in figa e iniziano a farmi stare bene. Massaggiando il suo uccello invece sento che sta per venire. Premo ancora di più ed eccolo, una gettata investe la mia mano, le coperte e la sua tuta. “Notte Marco” gli sossurro tornando ad abbracciare il mio Alex.
Il giorno dopo, Marco non proferiva parola. Chissà se vorrebbe approfondire
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