Tentato incesto.

di
genere
prime esperienze

Ad un certo punto della mia adolescenza, visti anche i comportamenti abbastanza disinvolti ed il linguaggio non proprio da educande, nelle mie masturbazioni il pensiero ricorrente era per mamma, la immaginavo nei suoi rapporti con mio padre e questo mi eccitava non poco.
Mi rendevo conto che era impossibile, continuavo con la sola immaginazione. In una vita
comune a volte accadono episodi che vanno interpretati, forse la mia età non mi aiutava in questo. Venne il proprietario della casa dove abitavamo a riscuotere l'affitto, era una storia di tutti i mesi. Il signor Rodolfo, persona perbene, sposato, due figlie non
si era mai trattenuto più di due minuti, prendeva i soldi, salutava ed andava via.
Quel giorno aveva un comportamento diverso, cercava di prolungare la sua presenza. Mamma
a dire il vero mi sorprese perché gli dava corda. Io studiavo nella mia cameretta ed
ascoltavo tutto, ad un tratto "Iris sei una bella donna, ho profondo rispetto per tuo
marito, a volte ti sogno". Pensavo mamma che chiudesse subito il discorso, non fu così,
forse adulata dalle parole del signor Rodolfo iniziò a fare la gattina. Nulla di concreto, ma il comportamento di mamma mi deviò dalla considerazione che avevo di lei.
Li raggiunsi, il signor Rodolfo la salutò dandole la mano, trattenendola oltre il normale. Da quel giorno vedevo mamma con occhi diversi, l'eccitazione nelle mie masturbazioni aumentò a dismisura, non solo, cercavo di adularla come aveva fatto il
signor Rodolfo. Naturalmente il risultato fu esattamente l'opposto, non accettava discorsi simili, cambiava subito discorso. A volte la spiavo, se ne accorse, non disse
nulla però mise più attenzioni su quello che facevo. Capitò che venne a trovarci la
sorella, zia Agata preoccupatissima le disse che forse era incinta. Zia Agata non era sposata, era appena più piccola di mamma. I discorsi si fecero abbastanza crudi, parlavano di sesso. Io nella mia cameretta ascoltavo tutto, mamma la consigliava nelle sue avventure di usare tutte le precauzioni, poi le rivelò che lei tradiva papà regolarmente, e che scopava sempre col preservativo. Da una parte mi crollò il mondo addosso, dall'altra fui travolto dalla voglia di scoparla.
Il mio pensiero, se tradisce papà ho il coltello dalla parte del manico, la ricatto e la
scopo. Stupida innocenza condita da una buona dose di imbecillità. La proposta gliela feci il pomeriggio successivo, senza paventare il ricatto. Rispose con una risata beffarda. Magari fosse finita li, a cena la sera tirò fuori il discorso della zia Agata
raccontando a papà quello che era successo. L'esposizione fu diversa, il tradimento a papà era solo una invenzione per imporre alla zia l'uso di precauzione nei suoi rapporti.
"A proposito ti informo che hai un concorrente in casa". Papà non capiva il senso della frase, io mi stavo cagando addosso. "Mauro vuole fare l'amore con me" "Chi è Mauro"?
"Lo hai di fronte". Lui rivolgendosi a me "Sei impazzito"? Non era possibile nessuna
giustificazione, anche se ce ne fosse stata non mi sarebbe uscita dalla bocca, se avessi
potuto sprofondare lo avrei fatto volentieri. Poi a livello di paternale richiamo "Ascolta Mauro, Sei abbastanza grande da capire che queste cose sono contro la natura, l'età ti porta ad immaginare cose impossibili, nulla è più irrealizzabile di un rapporto con la propria madre, cercati una ragazza con cui dialogare e con lei ti apri, come fanno tutti" Pensavo peggio sinceramente. Da quel giorno mi sono sentito sempre di più a disagio con la presenza di mamma, cercavo di evitarla, lei mi lasciò tranquillo.
Anche con papà mi sentivo a disagio, solo ora mi rendevo conto della mia stupidità.
Commisi l'errore di chiudermi in me stesso, non avevo più voglia neanche di masturbarmi.
Per fortuna confidandomi con un mio compagno di scuola, forse più intelligente di me,
trovai un senso di sollievo, finalmente una persona a cui confidare i malesseri dell'età.
Ci confrontavamo sulle idee, ho trovato in lui la valvola di sfogo. Quanto mi confidò che era gay, non volevo crederci, non mi aveva dato mai modo di accorgermi. Invece di rifiutarlo mi attaccai a lui, nessuno dei due può fare ameno dell'altro.

scritto il
2023-05-14
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