Nuova vita 2

di
genere
trans

Mi avvicino lentamente al letto, il grande specchio sull’armadio riflette la mia immagine, mi piace da morire, sono altissima con i miei tacchi da 12 la mia figura è slanciata. Il suo ordine è stato perentorio inginocchiati, amo farlo aspettare lo faccio lentamente mi avvicino al bordo del letto mi sento desiderata ed erotica nel mio completo blu, le mie autoreggenti il reggiseno il perizoma i miei capelli alla Valentina di Crepax. Finalmente Giorgio si avvicina vedo riflesso nello specchio la sua erezione lo voglio lo desidero con tutta me stessa, temporeggia prende dal comodino il gel e lo versa sulla mano, si avvicina sempre di più sposta il filo del perizoma con una lentezza esasperante, dolcemente lo spalma su mio buchetto e infila piano un dito ripetendo l’operazione diverse volte, dalla mia bocca esce un sospiro forte come per invogliarlo, lui continua imperterrito, dal suo viso solo un ghigno di soddisfazione per il lavoro che sta facendo. Allora gli dico “prendimi amore ti prego ti voglio” mi risponde “allargati le mele”, poggio la testa sul letto le mie mani corrono per allargami, Giorgio avvicina la sua cappella e inizia con una lentezza esasperante ad entrarmi, tento a mia volta di andare incontro ma mi blocca con forza vuole essere lui come sempre il protagonista della scopata. La cappella si fa finalmente strada dentro di me poi la esce con mio disappunto, la rientra, non so quante volte ripete l’operazione finche non gli dico” ti prego amore, ti prego”. Finalmente lo sento scorrere dentro di me sento il suo pube a contatto del mio culetto sento il calore del suo cazzo dentro, una sensazione bellissima poi dolcemente comincia il suo andare avanti e dietro. Lo sento duro dentro di me, duro e caldo una bella sensazione, comincia un movimento sempre più veloce e più forte le sue spinte diventano importanti e io finalmente comincio a gemere sempre più forte “ si amore si ancora più forte” una spinta mi fa stendere sul letto le sue mani arrivano alle mie, le dita si incrociano sento il suo respiro sul mio collo la sua lingua cerca le mie orecchie il suo cazzo mi penetra sempre di più una sua mano mi prende la testa cerca le mie labbra e mi bacia con passione la sua lingua e la mia si cercano sono in estasi quando mi dice “ti amo”. Si sfila da me gli dico “no dai” mi risponde girati, sono alla missionaria mi alza le gambe le porta sulle sue spalle e mi ripenetra con forza sento un po' di dolore ma passa subito mi allarga le gambe e il suo petto tocca il mio, lo stringo a me lo bacio sulla bocca cerco le sue labbra voglio la sua lingua il nostro è amore io sono la sua donna lui è il mio uomo. Avvolgo le mie gambe al suo corpo non voglio che mi lasci accompagno il movimento della penetrazione i suoi colpi sono lenti e forti sento il cazzo ingrossarsi dentro di me mi dice vengo e gli rispondo riempimi sono tua. Lo sento schizzare una sensazione divina è calda il suo seme lo sento dentro di me, continuo a stringerlo con le mie gambe rimarrei per sempre così, il nostro affanno si calma lentamente, riprendiamo a baciarci le nostre bocche si cercano adesso solo frasi dolci e di passione. Il suo pene lentamente e inesorabilmente perde di consistenza ed esce da me lasciandomi un vuoto enorme. Le sue coccole le sue carezze continuano mi ama si con lui mi sento donna, femmina e puttana si sono la sua puttana pronto a fare di me quello che vuole. Andiamo in doccia, spogliati mi dice lo guardo negli occhi e con esasperante lentezza mi sfilo le scarpe e tutta la mia mise lo prendo per mano e andiamo nella nostra grande doccia, l’acqua scorre calda sui nostri corpi ci insaponiamo a vicenda e bello sentire le sue mani forti sul mio corpo la cosa mi eccita da morire, mi prende la testa e la tira a se per un bacio sulle labbra una spinta verso il basso mi fa capire cosa vuole, la mia bocca cerca il suo cazzo lo bacio lo lecco lo succhio la sua erezione riprende forte possente mi rivuole mi fa girare e appoggiare le mani al muro, mi penetra deciso e mi scopa con vigore sento nuovamente il suo cazzo duro dentro di me grido dal piacere mi strizza le tette una fitta mi fa gridare dal dolore mi morde la schiena è quello che vuole trattarmi quasi con violenza mentre gli chiedo di non farlo. All’improvviso lo tira fuori mi fa abbassare e mi schizza sul viso e sulle mie tettine gridando “prendi troia” la sua sborrata e copiosa mi ordina subito di pulire il suo cazzo lo faccio con attenzione la mie labbra avvolgono la sua cappella la mia lingua pulisce tutto prende le mie mani e mi invita ad alzarmi mi dice: “credo sia ora di andare”. Si dobbiamo lasciare la nostra alcova ci asciughiamo e ci rivestiamo io con i miei abiti maschili, dobbiamo ritorna alla nostra vita quotidiana alle nostre mogli. Grazie a questa condizione riusciamo a coprici a vicenda Giorgio è mio cognato abbiamo sposato due sorelle, loro ovviamente sono ignare della nostra doppia vita, amiamo loro e a nostra volta ci amiamo da impazzire forse un giorno parleremo a loro della nostra situazione e magari riuscire a trovare un menage a quattro.
scritto il
2023-06-08
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