Confessioni in famiglia.
di
camigliagennaro
genere
incesti
"Non riesco a tenermi dentro questo segreto" "Lo dici proprio adesso che stiamo scopando"? Il cazzo perse rigidità "Ho avuto diversi rapporti sessuali con mio padre" Il cazzo riprese vigore. "Ho avuto ragione a scegliere il momento, il tuo cazzo parla, eccome se parla"! Mia moglie mi sorprende sempre, sceglie il momento giusto per qualsiasi cosa. "Mi sono innamorata di papà da quando lo sorpresi sul letto, in assenza di mamma a farsi una sega. Uno spettacolo di cazzo, sembrava di pisciarmi addosso per quanti umori emetteva la mia figa, diventò il mio pensiero fisso fino a quando riuscii a sedurlo"
Il mio cazzo nella sua figa la accompagnava nel racconto, non resistevo le chiusi la bocca mordendola, le succhiai la lingua fino a quasi strangolarla, eccitazione pazzesca.
"Che bella reazione" "Sai che mi piace se trasgredisci, con tuo padre è il massimo"
"Tua mamma lo sa"? "Non credo altrimenti l'avrebbe evirato" "Quando è successo"? "E' successo abbastanza presto, se potessi tornare indietro lo farei anche prima, non puoi
immaginare il piacere che mi ha dato, si ora te lo confesso, ha il cazzo più grosso del
tuo e lo usa magnificamente" "L'ultima volta quando è stato" "Non è mai stata l'ultima
volta, spero sempre che succeda ancora" Il mio cazzo la trafiggeva, una spinta micidiale, evitavamo di venire per assaporare al massimo quei momenti. "Se fosse qui ora ti verrebbe voglia anche a te di succhiarlo, ha un cazzo speciale" "Lo facciamo venire" Questa frase fece traboccare il vaso, lo facciamo venire era stato un incitamento alla nostra sborrata con un fantastico orgasmo. Nonostante la sborrata continuavamo a scopare anche se il cazzo stava perdendo rigidità, durò un attimo, ripartì più grande di prima.
"Lui sarebbe disposto a scopare ancora con te in mia presenza" "Certo, sapessi quante volte ne abbiamo parlato, ti assicuro comunque che da quando siamo sposati non è successo
più, te ne ho parlato ora perché vorrei riprendere quel rapporto" "Potevi dirmelo anche prima, scopi anche con gli altri tanto valeva la pena che lo facessi anche con lui"
"Non sapevo la tua reazione, scopare col padre è una cosa molto delicata". "Pensaci tu,
organizza quanto vuoi" "E' difficile sai, mamma lo segue come un ombra" "Se coinvolgessimo anche lei"? "Lei ritiene che quel cazzo è di sua esclusiva proprietà, anche se sono sicura che qualche altro cazzo l'ha provato" "Immagina su uno stesso letto
tu scopi con tuo padre ed io con tua madre" "Un quadretto da libro cuore" "Proponilo
a tuo padre, vedi come reagisce". La sera successiva durante la nostra funzione sessuale "Ne ho parlato con papà, è stato lapidario - Neanche a parlarne, non la conosci quella tigre- è stata la risposta, quindi dobbiamo trovare altre soluzioni" . "Amore una cosa è la sveltina, quella la puoi fare tu con lui, altra cosa è una notte di sesso io, tu e lui". Meravigliose scopate si susseguirono immaginando suo padre fra noi, fino a quando
"Oggi finalmente io e papà abbiamo scopato in macchina, pensa in mezz'ora ho avuto un numero incalcolabile di orgasmi" "Brutta troia, non ti basta mai il cazzo" le sussurrai
in tono ironico. "Sei tu che lo vuoi, a te piace che do la figa ad altri" "Si perché
a te non piace prendere cazzi da chiunque" Amore io vivo di cazzi".
Quando si dice il caso!!! Una mattina mentre andavo al lavoro, alla fermata dell'autobus vedo in attesa una figa con la minigonna, come mi avvicinavo mi sembrava di conoscerla, era Ilde sua mamma, mi sono fermato immediatamente "Ilde che fai qui" "Giancarlo sei un amore, arrivi sempre al momento giusto, quel cornuto di tuo suocero stamattina che mi
serviva è partito prima. Alle 9 ho appuntamento col ginecologo per un controllo" Mi venne di getto "Non ti funziona più la figa"? Scoppiò a ridere "La figa mi funziona troppo bene non la uso tanto perché il cornuto ha qualche troietta fra le mani e mi trascura. Se mi capita un bel cazzo giuro che me lo faccio" "Ilde sapessi quante volte
scopo con Ambra e penso a te" "Quella è più troia di me, anzi a dirla tutta penso
che il cornuto se la scopi" "Addirittura" "Addirittura il cazzo, quella non la conosci".
"Ilde sto immaginando un film, su uno stesso letto io scopo con te ed Ambra col cornuto, come lo definisci tu". "Giancà con te ci scoperei anche davanti a mia madre". Eravamo arrivati sotto la sede del ginecologo, per salutarla la volevo baciare sulla guancia
invece mi mise la lingua in bocca fino alla laringe. "Ciao amore" le dissi "A presto"
rispose lei. Durante la giornata ripensavo all'incontro con Ilde, cercavo di valutare
la possibilità di porre in atto quel programma ideato con Ambra, avevo il dubbio se
informarla oppure tenermelo dentro in attesa di sviluppi. Quando Ambra si impossessa del cazzo non ragiono più, e spifferai l'incontro con Ilde per filo e per segno. Mi aspettavo
una reazione violenta, invece fu di una dolcezza incredibile "Amore se scopo con papà
tu puoi scopare chi vuoi, naturalmente anche mamma di fronte a me, così le dimostro
come si usa quel tipo di cazzo". La trattativa la facemmo la domenica a pranzo, le donne,
mamma e figlia hanno proposto di mangiare fuori. Ci recammo in un agriturismo abbastanza
distante dalle nostre case, hanno fatto a gara chi poteva vestirsi meno,
sembravano due puttane di strada. Nella mia testa un tarlo girava continuamente, vuoi vedere che si litiga di brutto? Invece no ci fu accordo su tutto. Il pranzo ottimo, ma scarso, ci fece restare leggeri, ci invitarono nella loro casa, le ragazze non vedevano l'ora di misurarsi in bravura. Fu un pomeriggio ed una notte dedicata interamente al sesso promiscuo, tutti abbiamo scopato con tutti, Ambra leccava la figa della mamma,
ed io succhiavo il cazzo di Martino, suo padre. Ilde e la figlia mostrarono la loro arte nel lavorare i cazzi di Martino e mio. Ripensavo a quanto mi disse Ambra che Ilde avrebbe
evirato Martino, si l'avrebbe evirato per tenersi il cazzo nella figa. Nell'agriturismo
sembravano due puttane, sul letto lo erano magistralmente. Venne fuori che anche a Martino piacesse far scopare Ilde da altri.
Il mio cazzo nella sua figa la accompagnava nel racconto, non resistevo le chiusi la bocca mordendola, le succhiai la lingua fino a quasi strangolarla, eccitazione pazzesca.
"Che bella reazione" "Sai che mi piace se trasgredisci, con tuo padre è il massimo"
"Tua mamma lo sa"? "Non credo altrimenti l'avrebbe evirato" "Quando è successo"? "E' successo abbastanza presto, se potessi tornare indietro lo farei anche prima, non puoi
immaginare il piacere che mi ha dato, si ora te lo confesso, ha il cazzo più grosso del
tuo e lo usa magnificamente" "L'ultima volta quando è stato" "Non è mai stata l'ultima
volta, spero sempre che succeda ancora" Il mio cazzo la trafiggeva, una spinta micidiale, evitavamo di venire per assaporare al massimo quei momenti. "Se fosse qui ora ti verrebbe voglia anche a te di succhiarlo, ha un cazzo speciale" "Lo facciamo venire" Questa frase fece traboccare il vaso, lo facciamo venire era stato un incitamento alla nostra sborrata con un fantastico orgasmo. Nonostante la sborrata continuavamo a scopare anche se il cazzo stava perdendo rigidità, durò un attimo, ripartì più grande di prima.
"Lui sarebbe disposto a scopare ancora con te in mia presenza" "Certo, sapessi quante volte ne abbiamo parlato, ti assicuro comunque che da quando siamo sposati non è successo
più, te ne ho parlato ora perché vorrei riprendere quel rapporto" "Potevi dirmelo anche prima, scopi anche con gli altri tanto valeva la pena che lo facessi anche con lui"
"Non sapevo la tua reazione, scopare col padre è una cosa molto delicata". "Pensaci tu,
organizza quanto vuoi" "E' difficile sai, mamma lo segue come un ombra" "Se coinvolgessimo anche lei"? "Lei ritiene che quel cazzo è di sua esclusiva proprietà, anche se sono sicura che qualche altro cazzo l'ha provato" "Immagina su uno stesso letto
tu scopi con tuo padre ed io con tua madre" "Un quadretto da libro cuore" "Proponilo
a tuo padre, vedi come reagisce". La sera successiva durante la nostra funzione sessuale "Ne ho parlato con papà, è stato lapidario - Neanche a parlarne, non la conosci quella tigre- è stata la risposta, quindi dobbiamo trovare altre soluzioni" . "Amore una cosa è la sveltina, quella la puoi fare tu con lui, altra cosa è una notte di sesso io, tu e lui". Meravigliose scopate si susseguirono immaginando suo padre fra noi, fino a quando
"Oggi finalmente io e papà abbiamo scopato in macchina, pensa in mezz'ora ho avuto un numero incalcolabile di orgasmi" "Brutta troia, non ti basta mai il cazzo" le sussurrai
in tono ironico. "Sei tu che lo vuoi, a te piace che do la figa ad altri" "Si perché
a te non piace prendere cazzi da chiunque" Amore io vivo di cazzi".
Quando si dice il caso!!! Una mattina mentre andavo al lavoro, alla fermata dell'autobus vedo in attesa una figa con la minigonna, come mi avvicinavo mi sembrava di conoscerla, era Ilde sua mamma, mi sono fermato immediatamente "Ilde che fai qui" "Giancarlo sei un amore, arrivi sempre al momento giusto, quel cornuto di tuo suocero stamattina che mi
serviva è partito prima. Alle 9 ho appuntamento col ginecologo per un controllo" Mi venne di getto "Non ti funziona più la figa"? Scoppiò a ridere "La figa mi funziona troppo bene non la uso tanto perché il cornuto ha qualche troietta fra le mani e mi trascura. Se mi capita un bel cazzo giuro che me lo faccio" "Ilde sapessi quante volte
scopo con Ambra e penso a te" "Quella è più troia di me, anzi a dirla tutta penso
che il cornuto se la scopi" "Addirittura" "Addirittura il cazzo, quella non la conosci".
"Ilde sto immaginando un film, su uno stesso letto io scopo con te ed Ambra col cornuto, come lo definisci tu". "Giancà con te ci scoperei anche davanti a mia madre". Eravamo arrivati sotto la sede del ginecologo, per salutarla la volevo baciare sulla guancia
invece mi mise la lingua in bocca fino alla laringe. "Ciao amore" le dissi "A presto"
rispose lei. Durante la giornata ripensavo all'incontro con Ilde, cercavo di valutare
la possibilità di porre in atto quel programma ideato con Ambra, avevo il dubbio se
informarla oppure tenermelo dentro in attesa di sviluppi. Quando Ambra si impossessa del cazzo non ragiono più, e spifferai l'incontro con Ilde per filo e per segno. Mi aspettavo
una reazione violenta, invece fu di una dolcezza incredibile "Amore se scopo con papà
tu puoi scopare chi vuoi, naturalmente anche mamma di fronte a me, così le dimostro
come si usa quel tipo di cazzo". La trattativa la facemmo la domenica a pranzo, le donne,
mamma e figlia hanno proposto di mangiare fuori. Ci recammo in un agriturismo abbastanza
distante dalle nostre case, hanno fatto a gara chi poteva vestirsi meno,
sembravano due puttane di strada. Nella mia testa un tarlo girava continuamente, vuoi vedere che si litiga di brutto? Invece no ci fu accordo su tutto. Il pranzo ottimo, ma scarso, ci fece restare leggeri, ci invitarono nella loro casa, le ragazze non vedevano l'ora di misurarsi in bravura. Fu un pomeriggio ed una notte dedicata interamente al sesso promiscuo, tutti abbiamo scopato con tutti, Ambra leccava la figa della mamma,
ed io succhiavo il cazzo di Martino, suo padre. Ilde e la figlia mostrarono la loro arte nel lavorare i cazzi di Martino e mio. Ripensavo a quanto mi disse Ambra che Ilde avrebbe
evirato Martino, si l'avrebbe evirato per tenersi il cazzo nella figa. Nell'agriturismo
sembravano due puttane, sul letto lo erano magistralmente. Venne fuori che anche a Martino piacesse far scopare Ilde da altri.
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Commenti dei lettori al racconto erotico