Il passato che non se ne vuole andare

di
genere
trio

Tutto è iniziato 10 anni esatti fa.

Io e Irene stavamo insieme da tre anni e durante una vacanza a Fuerteventura sperimentammo per la prima volta il sesso a tre con un altro uomo. Ci fantasticavamo da un po', ai tempi eravamo giovani (26 e 25 anni) e spensierati... l’idea ci eccitava e quando l’occasione si presentò ci lasciammo travolgere. Lui era uno dello staff dell’hotel in cui alloggiavamo, più grande di noi di 5 anni, fin dai primi giorni aveva messo gli occhi su Irene e una sera, durante una festa organizzata dall’hotel stesso, lo lasciai ballare con lei. Quando mi avvicinai a loro la pista da ballo era gremita, iniziai a stuzzicarla, con lui scambiavo cenni d’intesa e capii che era arrivato il momento.

‘’Andiamo tutti in camera?’’ sussurrai nell’orecchio a Irene. Lei mi guardò stupita e poi confessò.

‘’Amore non resisto più..’’ un brivido mi corse lungo la schiena.

Io non parlo spagnolo e lei disse qualcosa a lui che mi guardò ed io gli lanciai un segno di assenso.

Io e Irene salimmo in camera, iniziammo a limonare forte. Eravamo al massimo dell’eccitazione, lei mi aveva già sbottonato i pantaloni quando bussarono alla porta.

‘’Vai tu ad aprire’’ le dissi. Mi misi sul letto e dopo pochi istanti apparvero Irene e Daniel: si stavano già baciando con ardore, le loro lingue erano un vortice. Feci cenno di raggiungermi sul letto e presto fummo tutti e tre sdraiati. I nostri vestiti piano piano abbandonavano i nostri corpi e quando fummo tutti nudi iniziò la nottata più incredibile della mia vita.

Irene passava da un uccello all’altro (fu fortunata perché Daniel era messo molto bene) e noi godevamo come animali grazie alla maestria della sua bocca. Poi lei si lasciò andare e fece l’amore con entrambi, godendosi quella che anche per lei fu la notte più eccitante della sua vita.

Tornammo poi in patria, la nostra vita continuò regolarmente fino poi a stabilizzarsi: un lavoro per entrambi, il matrimonio e nel 2019 la nascita di nostro figlio.

Poi la pandemia, nostro figlio che cresceva, lo smart working. Insomma lo spazio per il sesso era ridotto al lumicino. Non lo facevamo quasi mai, o meglio non lo facevamo più ai nostri ritmi e intensità. Fino a qualche mese fa, quando in una delle rare occasioni da soli ritirammo fuori quella vecchia storia. Fuerteventura, la pista da ballo, Daniel. Capimmo che la fiamma non si era del tutto spenta. Entrai (non senza vergogna) in un sexy shop per acquistare un dildo che piano piano ha iniziato a far parte della nostra intimità. Ci giochiamo, ci piace immaginare e mi piace vederla alle prese con dimensioni molto superiori alle mie.

‘’Ma quanto è grosso..’’ è la frase che ripete spesso.

‘’Ti ricorda qualcosa?’’ le dico io.

‘’Il cazzo di Daniel..’’ e lì la goduria raggiunge vette altissime.

Al momento non c’è nessuno con cui condividiamo la nostra intimità, Daniel è stato l’unico e se mai dovessimo rivederlo chissà… il contatto social lo abbiamo ancora…
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scritto il
2023-06-14
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