Intesa con la donna delle pulizie
di
Edoardo e Lena
genere
etero
Mi chiamo Edoardo e ho 23 anni, tre anni fa, appena ventenne, ebbi una esperienza molto passionale con la donna delle pulizie che allora veniva a pulire da me. Una mattina d’inverno suona la sveglia e mi preparo come di consueto per l’arrivo della ormai ex donna delle pulizie, Lena: rumena, di 53 anni, un po’ mascolina visto la forza che aveva nel suo lavoro e non granché bella, infatti per molto tempo ho ignorato l’idea di approcciarmi a lei fisicamente. Ho sempre avuto un bel rapporto con lei fin dall’inizio, sia per la sua voglia di chiacchierare, sia per la mia curiosità. Un giorno, visto la carenza di attività sessuale del periodo, iniziò a guardarla con occhi diversi, nonostante non sia bella, ma mi incuriosiva la sua fisicità, tonica nelle braccia e nella gambe, morbida nel ventre. Non so però come approcciarmi, penso sia idoneo stuzzicarla fisicamente, per capire bene se fosse sensibile a un ragazzo moro, alto e robusto come me. Non so perché ma pensai fosse idoneo denudare parti del mio corpo pian piano, visto che vestivo sempre in tuta etc. Parto togliendomi la maglietta una volta, rimanendo in canotta, accorgendomi di attirare la sua attenzione, poi passo alla scusa del caldo, cambiandomi i pantaloni della tuta con pantaloncini corti, scoprendo le gambe belle possenti. Vedevo buttava un po’ l’occhio, per cui sovente ripetevo queste scene. Una volta mentre parlavo con lei, decisi di sfilarmi i calzini no sense, di fronte a lei, poggiarli sul tavolino, con le piante rivolte verso lei. Lì vedo che indugia spesso sui miei piedi nudi, mentre allargo le dita, li dirigo verso di lei, in maniera forse anche troppo ripetuta ed eccessiva. Per un po’ di volte prendevo e mi levavo i calzini appena passava davanti a me, mi mettevo le infradito etc. Un giorno un po’ troppo eccitato, decido di cercare un iniziale contatto fisico con lei, scelgo la via della provocazione, della sfida, la stuzzico prendendola in giro. Vedo che lei risponde a tono, mi risponde anche fisicamente con qualche schiaffetto sulla schiena, sui piedi, o sul sedere per gioco. Lì iniziamo una specie di lotta amichevole, ci spingiamo, solletichiamo etc. Ci incrociamo le dite delle mani e iniziamo a spingerci, come se fossimo due wrestlers. Le pesto i piedi, la spingo con una tale forza che grida basta, ma tiene botta davvero bene. Un po’ sudati e provati dallo sforzo ci stacchiamo, ci sediamo un attimo sul divano, mi complimento chiedendole di battermi il cinque, ci incrociamo la mano e rimaniamo un po’ a riposarci sul divano. Lei inizia a farmi i complimenti, dice che sono davvero robusto, cose cosi, ci confrontiamo le mani, vedendo la differenza, ci confrontiamo le braccia, addirittura i nostri piedi nudi, mettendoci piante contro piante e facendo un po’ di gratuito footsie. Lei mi rimprovera di farle perder tempo e quel giorno finisce così, un approccio fisico, ma non eccessivo o compromettente. Non avevo la sicurezza di poterci far qualcosa sessualmente. La settimana dopo, appena entra a casa mi trova sdraiato sul divano, in canotta, pantaloncini con i piedi nudi rivolti verso la porta da qui entra. Viene verso di me come per voler lottare, mi alzo, incrociamo le mani e iniziamo a spingerci, in una maniera così passionale che quando finiamo, la spingo contro il muro e la abbraccio da dietro. Lei si ritrae, va in bagno ed esce con un vestitino e in infradito. Le riprendo le mani, iniziò a sfrusciare i miei piedi ai suoi e infine con le mani intrecciate alle sue, la spingo contro il muro e mi metto faccia a faccia con lei, la guardò negli occhi e la bacio. Lei si ritrae di scatto, per poi baciarmi di conseguenza, non vedevamo l’ora. Iniziamo a baciarci ardentemente, ci buttiamo sul divano e iniziamo con i convenevoli sessuali di una coppia molto affiatata. Iniziamo a spogliarci con fretta e passione, rimaniamo nudi a strusciarsi e baciarci sul divano. Lei inizia a “godere del mio sesso” per non essere volgare, finisco io con leccarla tutta e penetrarla, lei ricambia il favore leccandomi le parti intime, avanti e dietro e i piedi. Mi metto sotto, lei mi cavalca come una cavallerizza impazzita, posizionando il mio pene nella sua vagina. Iniziamo a fare l’amore o meglio un sesso sfrenato, mi cavalca come una pazza, la reggo con le mani intrecciate alle sue e godiamo come pazzi. Mi chiede di sputarle in bocca e lo faccio, mi fa un footjob e io la prendo da dietro facendo attenzione a non esplodere de tri di lei. Dopo aver leccato via la mia “passione”, rimaniamo mano nella mano sul divano a baciarci, i corpi intrecciati tra loro, i piedi nudi che si strusciano di continuo, le nostre mani che si incrociano ripetutamente tra loro. Esperienza davvero stupenda, ripetuta un po’ di volte… Nonostante la differenza d’età, è stata l’esperienza più bella che abbia mai vissuto.
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Commenti dei lettori al racconto erotico