Si Credeva nelle stelle
di
Luca Giugliano
genere
poesie
SI CREDEVA NELLE
SI CREDEVA NELLE STELLE
Lui non c'è,
Pazza tu,
Che non ne potevi più
Mi arriva il suo profumo.
Quell'odore idiota del tuo uomo
Tu, maestra ammaestrata
Facevi numeri sulla pelle mia viziata
Lui non c'è.
Si fida, il tuo uomo
Ma un giorno scoprirà
Che nella parte del suo letto
C'è tanta infedeltà.
Più forte, più piano
La passione ci godiamo
Alla faccia del tuo uomo
Noi godiamo.
Quando torna,
Con le arie che si dà,
Non può immaginare
Che il suo rivale è qua.
È un cornuto
E questo fatto
Lo dichiaro nel suo letto
Lui non c'è.
Mi svesto e mi rivesto
Il letto è da rifare
Tu che dici, "Non te ne andare"
Fai pena pure tu.
A conoscenza ormai di tutto
Ti si riprende, come non sia
Successo niente.
Coraggio o perdono?
Rimani indifferente
Cazzi tuoi e suoi
Che bella storia
Orgasmi alla memoria
Del tuo povero imbecille
Che si Credeva nelle stelle.
SI CREDEVA NELLE STELLE
Lui non c'è,
Pazza tu,
Che non ne potevi più
Mi arriva il suo profumo.
Quell'odore idiota del tuo uomo
Tu, maestra ammaestrata
Facevi numeri sulla pelle mia viziata
Lui non c'è.
Si fida, il tuo uomo
Ma un giorno scoprirà
Che nella parte del suo letto
C'è tanta infedeltà.
Più forte, più piano
La passione ci godiamo
Alla faccia del tuo uomo
Noi godiamo.
Quando torna,
Con le arie che si dà,
Non può immaginare
Che il suo rivale è qua.
È un cornuto
E questo fatto
Lo dichiaro nel suo letto
Lui non c'è.
Mi svesto e mi rivesto
Il letto è da rifare
Tu che dici, "Non te ne andare"
Fai pena pure tu.
A conoscenza ormai di tutto
Ti si riprende, come non sia
Successo niente.
Coraggio o perdono?
Rimani indifferente
Cazzi tuoi e suoi
Che bella storia
Orgasmi alla memoria
Del tuo povero imbecille
Che si Credeva nelle stelle.
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