Bacino rotto, papà mi sostituisce.
di
il viandante
genere
tradimenti
A volte in casa succedono cose impensabili, volevo togliere la polvere sui pensili della cucina, avevo quasi finito, sporgendomi per arrivare a pulire un punto scomodo , ho perso l'equilibrio. L'altezza non era tanta, però cadendo sono andato a sbattere sul ripiano. Un dolore irresistibile, ospedale, frattura bacino con interessamento del femore. In tre giorni ero sul mio letto impossibilitato a muovermi. Veniva papà tutte le mattina, spesso più volte al giorno, per farmi variare la posizione. Lui e Marta con la santa pazienza provvedevano a sistemarmi per poi andare al lavoro. Tra Marta e papà c'è stata sempre una simpatia, al contrario di mamma che invece quasi non la sopportava.
Sabato mattina viene papà e Marta va ad aprire in reggiseno e perizoma. Non ho detto nulla, dopo avermi sistemato lei lo ha invitato ad andare in cucina per prendere il caffè. La preparazione di quel caffè che solitamente richiedeva due minuti, quella mattina è durata molto di più, poi lei è venuta porgendomi la tazzina, ha atteso che lo bevessi, mentre papà è rimasto in cucina, subito dopo lo ha raggiunto. Inizialmente parlavano con voce normale, sentivo distintamente quello che dicevano, poi il tono si è abbassato come se bisbigliassero e poi non li ho più sentiti, forse perché mi ero appisolato. Al risveglio Marta era nuda, si stava preparando per uscire, papà era andato via. Il sabato mattina solitamente andavamo al centro commerciale per il rifornimento, quando uscivamo a lei piaceva indossare pochi vestiti, sapeva che piaceva anche a me, mi assecondava, ora non potevo accompagnarla, quello che era più grave non potevamo scopare,
non pensavo uscisse vestita allo stesso modo. E' stata fuori tutta la mattinata, è tornata in compagnia di papà, sono venuti a salutarmi, per poi dedicarsi alla sistemazione dei rifornimenti. Papà non andava via, solo dopo mi hanno detto che sarebbe rimasto a pranzo e che addirittura avrebbe cucinato lui. Ho chiesto dove fosse mamma, evasivamente ha risposto che era uscita. Marta si è cambiata indossando la solita maglietta che usa in casa, appena le copre il culo. Non li ho più visti fino a quando mi hanno portato il pranzo. Nei movimenti mi sono accorto che Marta sotto la maglietta non indossava nulla. "Non porti nulla sotto"? "Non è una novità, in casa vado sempre così"
"Si ma c'è papà" "Ed allora"? Inutile discutere. Papà è rimasto anche il pomeriggio,
nella mia camera son venuti poche volte. Nella mia innocenza non mi è mai sfiorata l'idea che papà potesse scopare con Marta, durante la notte, vederla distesa nuda sul letto,
dormiva placidamente, bella come sempre, ho immaginato che papà la scopasse. Immediata è
stata l'erezione, non potevo scopare con lei, senza agitarmi troppo, siccome l'erezione
continuava ho accennato ad una sega, stavo faticosamente per sborrare, lei ha aperto gli
occhi, ha fatto appena in tempo a prendere il mio cazzo in bocca e ricevere la sborra
accumulata dall'ultima scopata risalente orami a circa venti giorni prima. "Che ti è
successo"? "Non lo so , una erezione improvvisa, vedendoti così bella e nuda, sei irresistibile" "Dai amore guarisci presto che torniamo a scopare" "Riesci ad aspettare
la mia guarigione? ci vorranno almeno altri trenta giorni" "Certo, cosa dovrei fare"?
"Nulla amore, nulla, sono fuori di testa" Ormai erano quasi le sette "Viene stamattina
papà"? "Certo che viene, da sola non riesco a spostarti" Siamo rimasti in silenzio fino
allo squillo del citofono, lei si è alzata, cercando la vestaglia "No, non metterla, vai
ad aprire così come sei" "Sei impazzito"? "Vai ad aprire che papà aspetta". La voce di
papà mi è arrivata nitida" "Marta così rischio l'infarto" "Non avevamo sentito il citofono, per non farti aspettare ho aperto come mi trovavo" Lei è rimasta nuda, sono andati a preparare la colazione, è venuta a portarmi il vassoio, come al solito mi ha imboccato e poi "Stanotte non ho chiuso occhio, cerco di appisolarmi, invita papà a restare con noi" Un invito esplicito ad agire "Chiudi la porta della camera" Più di così cosa potevo dire, fatevi una bella scopata? Non so quello che hanno fatto, perché mi
sono addormentato veramente. Dopo i soliti spostamenti Magda mi ha imboccato il pranzo,
hanno pranzato, papà mi ha salutato dicendo che ci saremmo rivisti la sera. Magda è
venuta a stare con me sul letto, ci guardavamo senza parlare, gli interrogativi erano
molti, il fatto che era rimasta nuda tutta la mattinata, era la prova di quello che
immaginavo "Stupido, mi hai buttato tra le braccia di tuo padre" "Ho sognato il dolce
rapporto che hai con papà" "Vorrei non dirtelo per non ferirti, non ci riesco, è stato
troppo bello, mi ha fatto morire, le posizioni scomodissime forse hanno contribuito a tirare fuori tutta la mia femminilità. Irripetibile" "Perché irripetibile"? Un bacio
è stata la risposta all'interrogativo. Dopo la mia guarigione e la ripresa dei nostri rapporti, ogni tanto ne aveva anche con papà, io fingevo di non sapere.
Sabato mattina viene papà e Marta va ad aprire in reggiseno e perizoma. Non ho detto nulla, dopo avermi sistemato lei lo ha invitato ad andare in cucina per prendere il caffè. La preparazione di quel caffè che solitamente richiedeva due minuti, quella mattina è durata molto di più, poi lei è venuta porgendomi la tazzina, ha atteso che lo bevessi, mentre papà è rimasto in cucina, subito dopo lo ha raggiunto. Inizialmente parlavano con voce normale, sentivo distintamente quello che dicevano, poi il tono si è abbassato come se bisbigliassero e poi non li ho più sentiti, forse perché mi ero appisolato. Al risveglio Marta era nuda, si stava preparando per uscire, papà era andato via. Il sabato mattina solitamente andavamo al centro commerciale per il rifornimento, quando uscivamo a lei piaceva indossare pochi vestiti, sapeva che piaceva anche a me, mi assecondava, ora non potevo accompagnarla, quello che era più grave non potevamo scopare,
non pensavo uscisse vestita allo stesso modo. E' stata fuori tutta la mattinata, è tornata in compagnia di papà, sono venuti a salutarmi, per poi dedicarsi alla sistemazione dei rifornimenti. Papà non andava via, solo dopo mi hanno detto che sarebbe rimasto a pranzo e che addirittura avrebbe cucinato lui. Ho chiesto dove fosse mamma, evasivamente ha risposto che era uscita. Marta si è cambiata indossando la solita maglietta che usa in casa, appena le copre il culo. Non li ho più visti fino a quando mi hanno portato il pranzo. Nei movimenti mi sono accorto che Marta sotto la maglietta non indossava nulla. "Non porti nulla sotto"? "Non è una novità, in casa vado sempre così"
"Si ma c'è papà" "Ed allora"? Inutile discutere. Papà è rimasto anche il pomeriggio,
nella mia camera son venuti poche volte. Nella mia innocenza non mi è mai sfiorata l'idea che papà potesse scopare con Marta, durante la notte, vederla distesa nuda sul letto,
dormiva placidamente, bella come sempre, ho immaginato che papà la scopasse. Immediata è
stata l'erezione, non potevo scopare con lei, senza agitarmi troppo, siccome l'erezione
continuava ho accennato ad una sega, stavo faticosamente per sborrare, lei ha aperto gli
occhi, ha fatto appena in tempo a prendere il mio cazzo in bocca e ricevere la sborra
accumulata dall'ultima scopata risalente orami a circa venti giorni prima. "Che ti è
successo"? "Non lo so , una erezione improvvisa, vedendoti così bella e nuda, sei irresistibile" "Dai amore guarisci presto che torniamo a scopare" "Riesci ad aspettare
la mia guarigione? ci vorranno almeno altri trenta giorni" "Certo, cosa dovrei fare"?
"Nulla amore, nulla, sono fuori di testa" Ormai erano quasi le sette "Viene stamattina
papà"? "Certo che viene, da sola non riesco a spostarti" Siamo rimasti in silenzio fino
allo squillo del citofono, lei si è alzata, cercando la vestaglia "No, non metterla, vai
ad aprire così come sei" "Sei impazzito"? "Vai ad aprire che papà aspetta". La voce di
papà mi è arrivata nitida" "Marta così rischio l'infarto" "Non avevamo sentito il citofono, per non farti aspettare ho aperto come mi trovavo" Lei è rimasta nuda, sono andati a preparare la colazione, è venuta a portarmi il vassoio, come al solito mi ha imboccato e poi "Stanotte non ho chiuso occhio, cerco di appisolarmi, invita papà a restare con noi" Un invito esplicito ad agire "Chiudi la porta della camera" Più di così cosa potevo dire, fatevi una bella scopata? Non so quello che hanno fatto, perché mi
sono addormentato veramente. Dopo i soliti spostamenti Magda mi ha imboccato il pranzo,
hanno pranzato, papà mi ha salutato dicendo che ci saremmo rivisti la sera. Magda è
venuta a stare con me sul letto, ci guardavamo senza parlare, gli interrogativi erano
molti, il fatto che era rimasta nuda tutta la mattinata, era la prova di quello che
immaginavo "Stupido, mi hai buttato tra le braccia di tuo padre" "Ho sognato il dolce
rapporto che hai con papà" "Vorrei non dirtelo per non ferirti, non ci riesco, è stato
troppo bello, mi ha fatto morire, le posizioni scomodissime forse hanno contribuito a tirare fuori tutta la mia femminilità. Irripetibile" "Perché irripetibile"? Un bacio
è stata la risposta all'interrogativo. Dopo la mia guarigione e la ripresa dei nostri rapporti, ogni tanto ne aveva anche con papà, io fingevo di non sapere.
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Commenti dei lettori al racconto erotico