Caldo opprimente.

di
genere
masturbazione

La temperatura di questi giorni può causare qualche colpo di testa, a questo tipo di calore non tutti riusciamo ad essere in linea con comportamenti coerenti. Domenica mattina vedo passare papà davanti alla mia camera totalmente nudo col cazzo dritto. In certi casi si finge di non vedere, ma un attimo dopo mamma, anch’essa nuda la segue. Nulla di strano sono andati a bere in cucina, subito dopo nelle stesse condizioni sono tornati a letto. Forse pensavano che dormissi, infatti erano circa le sei. Sono rientrati in camera ed hanno chiuso la porta. Non era la prima volta che succedeva vederli nudi o poco vestiti, ma quella volta vedere papà col cazzo dritto è stato qualcosa di diverso, non capivo il mio stato d’animo, certo che ho immaginato che stessero scopando, non ero eccitato, ero sorpreso, poteva anche coprirsi sapendo di passare davanti alla mia camera. Con mamma era diverso, anche lei l’avevo vista nuda più volte, non nello stato di
papà. Ho cercato di riaddormentarmi, il caldo opprimente me lo impediva. Le nostre camere sono poste una di fronte all’altra, praticamente con le porte aperte ci vedevamo, per permettere all’aria di circolare, dovevano essere aperte oltre alle porte, anche le finestre. Volevo alzarmi, riflessione! Che vado a fare? Cerco di riprendere sonno? Neanche a parlarne. Con l’agitazione la sensazione di calore aumenta, ho iniziato a sudare, non resisto più, mi alzo busso alla loro camera, “Cosa vuoi Franco? Io e papà stiamo facendo l’amore” La loro finestra era già aperta come pure la mia, la porta chiusa impediva il circolo dell’aria. “Non si resiste dal caldo, si può lasciare aperta la porta della vostra camera”? “Se a te non da fastidio fai come vuoi, sentirai qualcosa” Non ho risposto, lasciando la porta aperta sono tornato nella mia camera. Un paradiso, la temperatura si è abbassata sensibilmente, si respirava finalmente. Il commento di mamma “ Con la porta aperta è tutt’altra cosa”. Genitori trasgressivi hanno reso il loro rapporto una esibizione ad alta voce.
Era destino che quella mattina non dovessi dormire. Mamma sempre più volgare incitava
papà a massacrarla, a quel punto, anche non volendo, il mio cazzo ha dato segni di squilibrio, sono intervenuto immediatamente mettendolo nella giusta posizione, l’ho liberato dalle mutande, mi è apparso in tutta la sua maestosità, non l’avevo mai visto così grande. Di seghe ne facevo almeno una al giorno gustandomele al massimo, quella mattina era diverso, al tatto con la mano sentivo un piacere mai avuto tanto che al primo accenno di sborrata mi è scappato un forte gemito, forse mi hanno sentito ed anche loro hanno cominciato a sospirare e poi liberarsi in un rumoroso orgasmo. Silenzio assoluto da parte di tutti. Ho riaperto gli occhi, erano le undici, non si sentiva nulla, ho guardato in camera, dormivano anche loro nudi come me, mamma a gambe larghe, papà col cazzo moscio. Avevo fame, ho messo le mutande, ho aperto il frigo in cucina per prendere una barretta, sono apparsi loro, ancora nudi, “Ora ci pensa mamma per la colazione” Siamo rimasti seduti io e papà mentre mamma preparava.
Nessun commento, nessuna frase. Dalla notte successiva è iniziata la tortura, tutte le sere la stessa storia, ho perfino pensato che lo facessero apposta, scopata ad oltranza ed io a segarmi.
Dopo quattro giorni la temperatura si è appena abbassata, le grandinate ci hanno distrutto due finestre.
scritto il
2023-07-26
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